Il Bari incassa un punto
Il Genoa si accontenta
A Marassi finisce 1-1 al termine di uan partita poco spettacolare. Pugliesi in vantaggio al 4' con un gol discusso di Barreto; i rossoblù pareggiano nella ripresa con una punzione di Milanetto deviata dalla barriera
GENOVA, 20 gennaio 2010 - Un gol a testa e un punto che accontenta tutti. Il recupero della diciassettesima giornata tra Genoa e Bari non regala spettacolo ed emozioni. A decidere il match sono due deviazioni su altrettanti calci piazzati al 4' del primo tempo e all'8' della ripresa, grazie a Barreto e Milanetto.
SUBITO DAINELLI — Crisi ed entusiasmo. Genoa e Bari. Gasperini per dare un taglio al momento no gioca sul carattere dei suoi. Carica il 3-4-3, con Dainelli subito in campo e Sculli, non al meglio, nel tridente. Il Bari si presenta con il 4-4-2, l'organizzazione del gioco e i pericolosi Meggiorini e Barreto in attacco.
SUBITO BARI — La differenza è evidente sin dal primo minuto. Il Bari, raccolto in venti metri esibisce tutte le sue qualità; centrocampo elastico e dialogo a occhi chiusi. Poi i numeri dei suoi elementi di spicco: da Almiron, veloce e pronto a rilanciare l'azione, a Barreto, una scheggia sempre nel posto giusto. Esattamente come al 4', quando molto fortunosamente devia in porta una palla schizzata su Papastathopolus, sulla punizione deviata a sua volta dalla barriera. Proteste dei rossoblù per un presunto fallo di mano, ma Saccani non fa una piega.
ANCHE CRESPO — Il Genoa impiega un quarto d'ora per risalire la china, ma la sua spinta si esaurisce nell'imbuto difensivo pugliese che assorbe tutto. Al 14' Parisi lascia per un grave infortunio al ginocchio, dentro Salvatore Masiello. Al 16' il Genoa fallisce il pari con Milanetto che si fa sbarrare la strada da Gillet e cerca con Suazo di confondere le idee a Belmoente e compagni. Il Bari controlla e e si scatena nel contropeide, per poi peccare di leziosità in difesa, rischiando oltre misura. Ma ha di fronte un Genoa che spinge ma non convince. Così il pirmo tempo si esaurisce in un noioso andirivieni dei rossoblù che schiacciano i galletti, ma non riescono a impensierire Gillet. Nel recupero Gasperini raccoglie l'appello di Papastathopolus, vittima di un problema muscolare. Nella mischia getta Crespo. Rossi scala in difesa, Rossi e centrocampo: si passa al 4-4-2.
FORT APACHE — L'inizio della ripresa è un assedio. Angoli su angoli per il Genoa che all'8' pareggia. Ancora un gol sporcato da una deviazione sulla punzione di Milanetto. Il nuovo assetto dei liguri funziona e il Bari soffre a dismisura. La difesa non sembra reggere all'urto, ma ci pensa Gillet a rimediare. Soprattutto all'11' quando respinge consecutivamente due fendenti di Mesto. Il Bari, rinchiuso nella sua tana deve fare straordinari e miracoli per non capitolare. Mesto a destra è una furia incontenibile; Andrea Masiello è la colonna della difesa barese: praticamente insuperabile. Votato a un pressing feroce, il Genoa le prova tutte, sfruttando le fasce. Ventura cambia Alvarez con Kamata: mossa che regala più brio alle proiezioni offensive. C'è il palo esterno di Juric al 26', ma il Genoa sembra avere esaurito la benzina.
IL PARI CI STA — Il Bari chiude con Castillo al posto di Meggiorini; il Genoa con Moretti per Sculli. Due varianti poco incisive, che evidenziano in realtà tanta stanchezza. Bello il guizzo di testa di Suazo al 34'; puntuale la replica di Gillet, sempre impeccabile, mentre Amelia fa da spettatore. La pagnotta se la guadagna all'ultimo minuto bloccando un esterno destro di Almiron. Poi il fischio finale di Saccani: i pugliesi salgono a quota 29, il Genoa insegue a una lunghezza.
Gaetano De Stefano
Fonte:
gazzetta