ROMA, 14 aprile 2008 - Giovanni Cobolli Gigli, presidente della Juve, ammette che domani ci sarà l'incontro con il "collega" del Palermo Maurizio Zamparini. L'obiettivo, si sa, è Amauri. "Se lo ha detto Secco non posso smentirlo - spiega -. Ci sarà anche Blanc e io sarò presente nel rispetto del presidente Zamparini, ma saranno l'amministratore delegato e il ds a condurre la trattativa. Zamparini è stato sempre uno straordinario venditore non solo nel calcio, conoscendo il personaggio ci sarà molta dialettica e lui sapra argomentrare il valore del suo giocatore. Potrà essere un incontro interlocutorio, ma il fatto di vederci significa che c'è una volontà da entrambe le parti. Speriamo di essere buoni compratori. Siamo vicini? Stiamo incontrando Zamparini, ma non posso dire che siamo vicini ad Amauri.
L'UOMO GIUSTO - Cobolli poi sterza sulla panchina, confermando tutta la sua stima a Ranieri. Dice: "Auguri a Marcello Lippi per i suoi 60 anni. Ha fatto grandi cose per la Juventus, ma noi non abbiamo bisogno di maghi o indovini. Ranieri è l'uomo giusto per noi e sarà il nostro allenatore anche in futuro. Su questo non ci sono dubbi". Il presidente bianconero Giovanni Cobolli Gigli rilascia la dichiarazione al tradizionale appuntamento del lunedì con Radio Anch'io lo sport. Un modo per sottolineare com il tecnico sia riuscito a plasmare un vero gruppo. "La squadra è sempre stata compatta e solidale e ha voluto dimostrare che la B è stato soltanto un momento - ìaggiunge Cobolli -. I nostri giocatori hanno fame di scudetto, speriamo per il prossimo anno perché lo meritano e hanno dimostrato che hanno sempre fatto bene in campo". Merito anche di Ranieri. "Quando lo abbiamo scelto con Blanc abbiamo fatto un discorso di medio-termine per arrivare nell'ambito di tre anni a quelle che sono le posizioni che la Juve si merita nell'ambito europeo - afferma -. Quello di arrivare tra i primi quattro era il nostro obiettivo e adesso siamo vicini. Quando parliamo di Ranieri dobbiamo parlare di lui e del gruppo di tecnici che ha portato. Ha un buon livello di comunicazione, in linea con quelli della Juve, penso sia l'uomo adatto, ha l'età giusta e la maturità umana e sportiva per arrivare dove vogliamo".
FUTURO - Poi torna a parlare di mercato. "Huntelaar? Lo sta vedendo Secco insieme a tanti altri, non dico che fa parte tra i primi della lista". Una cosa è però certa: uno dei migliori acquisti della Juve si è rivelato Sissoko: "È un giovane, sta diventando uno degli idoli e gli applausi di sabato lo testimoniano. Come sempre nelle campagne acquisti ci sono i successi, i parziali successi e gli insuccessi. Il giudizio generale sulla campagna acquisti è più che sufficiente. Continuo a considerare Tiago uno dei grandi fuoriclasse che fino ad adesso ha dato meno di quello che ci aspettavamo, anche se contro il Palermo e il Milan ha contribuito a dare alla squadra grinta che ci voleva. Salihamidzic? È arrivato a parametro zero e anche Melberg arriverà a rinforzare la difesa. I giovani che abbiamo mandato temporaneamente a farsi le ossa, come Giovinco, Marchisio e De Ceglie torneranno da noi. Un secondo portiere più affidabile? Buffon mi sembra in gran forma; Belardi è un ottimo portiere e un ottimo ragazzo ma non è detto che non cercheremo di rendere più rotondo il gruppo in prospettiva Champions".
DEL PIERO - I sogni scudetto sono ormai da rinviare: "Ho fatto bene tutti i conti, tutto può succedere ma siamo molto più vicini alla Champions. Questo non vuol dire che non cercheremo di lottare partita dopo partita come abbiamo fatto col Milan e nel secondo del Palermo". Il presidente bianconero parla del nuovo stadio: "C'è uno sponsor nazionale che ci ha garantito una cifra evidente. Attraverso questi denari abbiamo trovato la linfa per poter finanziare la costruzione del nuovo stadio. Del Piero agli Europei? Per come gioca oggi sarà molto difficile non convocarlo in Nazionale".
CHAMPIONS - Infine un'ultima riflessione: "Per cosa dovrebbe essere ricordata la mia presidenza? Io ho il grande sogno della coppa dei campioni, più dello scudetto. Se vinciamo entrambe le cose meglio ma come tifoso della Juve ho sempre sentito carenza di Champions in bacheca, anche se come dirigente mi mancano due scudetti. La Juve deve puntare a essere una grande squadra internazionale".
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