Juve, tragedia Vinovo Si chiude con 4 patteggiamenti
Si chiude con quattro patteggiamenti il processo per la morte di Alessio Ferramosca e Riccardo Neri, i due diciassettenni delle giovanili della Juventus annegati nel laghetto del centro sportivo "Mondo Juve" di Vinovo (Torino) il 15 dicembre 2006. Le famiglie sarebbero state risarcite con una somma vicina al milione e 300 mila euro per ciascuna. L'allenatore Maurizio Schincaglia, l'allenatore dei portieri Lorenzo Frison, l'amministratore delegato della Semana (la società di gestione di "Mondo Juve") Renato Opezzi, il direttore del personale Alessandro Sorbone hanno concordato con la procura e il giudice Roberto Ruscello un anno e due mesi di reclusione con la condizionale. Ferramosca e Neri morirono dopo una seduta di allenamento: rimasti in campo per una seduta di tiro, cercarono di recuperare un pallone finito in acqua. L'Asl ha ordinato i gestori di prendere una serie di iniziative per rafforzare la sicurezza dell'area. I provvedimenti sono stati presi.
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