Blatter contro l'Inter: troppi stranieri in campo
Ogni tanto l’argomento torna d’attualità, ci si interroga se forse non sarebbe il caso di limitare il numero di stranieri nelle società di calcio che ormai sono diventate delle vere e proprie multinazionali.
In questi ultimi giorni sono addirittura due gli interventi, entrambi molto autorevoli, che sostengono questa sorta di patriottismo del pallone.
Le parole più pesanti sono quelle del presidente della FIFA, Joseph Blatter, che domenica sera era all’Olimpico di Torino per assistere al derby d’Italia. Lo svizzero non ha gradito troppo l’internazionalità della squadra nerazzurra e parla chiaro:
“Mentre la squadra nerazzurra aveva solo 3 europei e nemmeno un italiano, quella bianconera giocava con 6 italiani (ndr in realtà erano otto). Ritengo che sia inconcepibile come una squadra italiana possa avere nelle sue fila solo tre europei e per giunta nessun giocatore del proprio paese.“
Un’eventuale cambiamento che introdurrebbe un limite sul numero di stranieri sarebbe osteggiato da molte società e addirittura incontrerebbe difficoltà anche a ottenere il placet della comunità europea che potrebbe definire anticostituzionale una normativa di questo tipo.
Ma Blatter sembra abbastanza tranquillo anche in questo senso :
“A dicembre ci saranno forse delle modifiche disposte dall’Unione Europea sul tema: attualmente, limitazioni del genere a livello sportivo non esistono.“
Insomma, Moratti viene messo sull’avviso dal Presidente Fifa: dal prossimo mercato sarebbe più saggio cominciare a puntare sugli italiani se non vuole trovarsi in difficoltà con una rosa che sarebbe totalmente inadeguata di fronte della formula ventilata di Blatter con il limite dei 5 stranieri sugli 11 giocatori totali in campo. Al momento l’Inter può infatti contare solamente su tre italiani: Materazzi, Toldo e Orlandoni.
Altro personaggio illustre ad esprimersi in questo senso è l’allenatore del Manchester United, Sir Alex Ferguson, il quale ha detto esplicitamente che gradirebbe vedere più giocatori inglesi in campo.
L’allenatore scozzese sostiene anche che la maggior parte dei tifosi e degli addetti ai lavori la pensa come lui. Il problema nell’attuazione di una legge che regoli il numero di stranieri sarebbe costituito dalla decisa opposizione di squadre infarcite di giocatori non sudditi della regina.
Il problema che in Italia è dell’Inter, in Inghilterra coinvolge squadre come Arsenal e Liverpool. Sir Alex non ha certo problemi nell’essere esplicito, per questo propone una sorta di intesa tra le società della Premier League:
“Se andassimo al voto, credo che la tesi verrebbe sostenuta. Certo, ci sarebbe la ferma opposizione di Liverpool e Arsenal, che hanno solidi legami con Spagna e Francia. Sarebbe un confronto serrato, ma io sono convinto che il principio vada difeso.“
Vedremo cosa accadrà, certo è che un cambiamento del genere porterebbe non pochi scossoni nel calcio europeo
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