Adriano, porta aperta per Ronaldo

Sabato 24.12.05

''Se tornasse, sarebbe un’ottima cosa per l’Inter’’

Rio de Janeiro - ''All'Inter commentiamo poco questa notizia, ma e' certo che se Ronaldo tornasse in nerazzurro, per noi sarebbe un'ottima cosa''. Al suo arrivo a Rio de Janeiro per le ferie natalizie, Adriano commenta cosi' le voci di un possibile ritorno del Fenomeno a Milano. ''So che i rapporti fra Ronaldo e la tifoseria non sono ottimi, mentre la relazione con il presidente Moratti e' molto buona'', ha aggiunto Adriano. ''Credo che la porta dell'Inter per Ronaldo sia sempre aperta''.


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Inter, 5 gennaio amichevole con lo Spezia

Martedì 27.12.05

In vista della gara di campionato con il Siena dell'8

Milano - L'Inter giochera' una gara amichevole il prossimo 5 gennaio contro lo Spezia, club al secondo posto nel girone A della Serie C1. Il match e' stato programmato in vista della ripresa del campionato l'8 gennaio quando l'11 di Mancini affrontera' il Siena in trasferta.


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Stankovic si concentra sull'Inter

Martedì 27.12.05

Milano - ''D'ora in poi avro' in testa solo l'Inter fino alla fine del campionato, cerchero' di raggiungere una forma migliore rispetto a quella che avevo quando mi sono infortunato. Anche se so che sara' difficile perche' in quel periodo mi sentivo in grande forma''. Aveva cominciato alla grande, finche' un fastidioso problema accusato con la nazionale contro la Lituania lo scorso 8 ottobre lo ha messo ai box per un po': Dejan Stankovic adesso promette a squadra e tifosi che fara' di tutto per tornare ai livelli di inizio stagione per la causa dell'Inter, ora che la qualificazione mondiale della Serbia-Montenegro e' archiviata. Stankovic teneva tantissimo ai Mondiali, ma assicura che non si risparmiera' per arrivare fresco in Germania. ''Ora la qualificazione e' centrata -spiega il centrocampista- Ho dato tutto alla mia nazionale, anche un parte del mio muscolo, ma adesso tocca all'Inter. Certo, quando mi sono fatto male urlavo nello spogliatoio, mi piangeva l'anima e la prima cosa che mi e' venuta in mente e che gridavo a tutti era che non avrei potuto giocare l'importante gara contro la Bosnia. Per me sarebbe stata una partita storica, come una finale che non si ripetera' mai piu', con il nostro stadio a Belgrado strapieno di gente''. Anche abbandonare l'Inter proprio una volta raggiunta la forma migliore e' stata una brutta esperienza. ''Un po' si', perche' sei abituato a giocare sempre e a tenere un certo ritmo -spiega Stankovic- Quando sono andato a vedere la partita dei miei compagni contro la Roma (persa per 3-2 a San Siro) sono stato male. Sapevo di non poter dare nulla per i miei compagni, e' stata una brutta sensazione''.

A proposito del Marakana di Belgrado, Stankovic riconosce di essere cresciuto moltissimo dai tempi in cui muoveva i primi passi in quello stadio, grazie al talento ma soprattutto alla fortuna: Nella mia carriera metto il 30 per cento di talento e il 70 per cento di fortuna. Come mai cosi' tanto di fortuna? Eravamo tantissimi della mia classe, forse c'erano giocatori anche piu' bravi di me. Ma nel momento giusto, nella partita giusta, sono stato fortunato. Avevo 18 anni, giocavamo contro il Kaiserslautern davanti a ottanta mila persone, segnai due gol che mi cambiarono la vita. Poi, quel 70 per cento di fortuna diminuisce perche' impari tante cose e fai esperienza''. E tante cose sono cambiate anche nel suo Paese, che adesso guarda con ottimismo al futuro anche per merito di una nazionale che proprio intorno a Stankovic e a tanti giovani pare essersi ritrovata. ''Abbiamo passato un periodo molto difficile, soprattutto per la gente, la famiglia, i miei amici. Per me forse un po' meno perche' ero fuori dal mio paese. Abbiamo vissuto tre-quattro mesi veramente brutti e mi riferisco soprattutto ai bombardamenti. Ma ormai e' tutto passato, abbiamo ancora tanti problemi, ma stiamo cercando di tirarci fuori. Sono ottimista perche' amo tantissimo il mio popolo''.


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Inter, Veron passa il testimone a Riquelme

Giovedì 29.12.05

Buenos Aires - ''L'Inter cerca Riquelme per sostituirmi? Sarei contento se lui arrivasse al mio posto''. Juan Sebastian Veron sceglie l'erede al quale affidare le chiavi del centrocampo dell'Inter per i prossimi anni. La 'Brujita' nerazzurra, infatti, in una intervista al quotidiano argentino 'Ole'' conferma per l'ennesima volta di voler lasciare l'Italia per la sua Argentina a fine stagione. ''Finita la stagione torno in Argentina. Pero' non voglio giocare ne' con il Boca Juniors ne' con il River. Se vado via da un campionato tanto competitivo come quello italiano, non voglio ricominciare da zero in una grande squadra, con pressioni e tante responsabilita'. Preferisco stare con la mia famiglia. All'Estudiantes mi conoscono tutti. Anche se l'Inter mi proponesse un contratto in bianco, tornerei in Argentina. Non e' una questione economica, ma di famiglia''. Poi continua ad elogiare il centrocampista del Villarreal che la 'Beneamata' vorrebbe al posto suo dal prossimo anno. ''L'ho letta dai giornali -ha spiegato il centrocampista- sarebbe bello se lui colmasse il posto lasciato libero da me. Al Villarreal ha dato molto. E passare al calcio italiano, in un club cosi' importante, sarebbe una grossa rivincita per le poche possibilita' che ha avuto al Barcellona''.

Poi il discorso passa alla Nazionale, capitolo che secondo Veron e' chiuso ormai. ''Al ct Pekerman non piace come gioco? Forse si', non gli piace il mio stile. Se ci dovesse essere qualcosa di diverso da questo dovrebbe dirmelo. Lui con me e' stato chiaro: ultimamente la squadra non ha bisogno di un Veron e infatti non mi ha mai convocato. Sono stato un giocatore importante per il calcio argentino, anche se questo dispiace a qualcuno. Ho vinto nove titoli in Europa e quindi sono un vincente''. ''Cosa fara' quando inizieranno i Mondiali? Guardero' le partite in tv -spiega- il ct ha la sua tattica, i suoi giocatori, il suo stile e la sua rosa e lo rispetto. Dall'Argentina saro' un tifoso di questa Nazionale. Questa e' la realta'''. Poi sul girone che e' capitato agli uomini di Pekerman che dovranno affrontare Olanda, Serbia-Montenegro e Costa d'Avorio. ''Il girone che ci e' capitato e' complesso. Se la 'Seleccion' arriva bene in Germania, con la maggior parte dei giocatori in forma, non ci saranno problemi. Ma c'e' di piu': se passiamo la prima fase le altre dovranno stare attente, perche' l'Argentina ha le possibilita' di arrivare almeno in semifinale''. Poi su due stelle del calcio argentino, Messi e Arguero. ''Messi? Ha poca esperienza ma supera tutto con la voglia di giocare -aggiunge- e' arrivato in Nazionale ma questo non gli e' pesato. Questa e' una cosa importante. Aguero? E' un talento che dara' molto al calcio argentino''.


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Zanetti, Inter ripartiamo dalla fine

Venerdì 30.12.05

Milano - "La cosa importante ora è ripartire da dove ci eravamo fermati. Ora dobbiamo allenarci bene nei prossimi giorni per affrontare nel migliore dei modi la gara dell'8 gennaio contro il Siena. Spero che la sosta non sia stata un danno per l'Inter, ma che sia servita solo a ricaricare le pile per proseguire il nostro cammino". L'Inter ha ripreso ad allenarsi dopo le feste natalizie, e il capitano Javier Zanetti fa il punto su cosa l'Inter ha fatto prima della sosta e su cosa dovrà fare da qui in avanti. "Nei momenti di difficoltà abbiamo sempre creduto nelle grandi possibilità di questa squadra -spiega Zanetti- Abbiamo sbagliato una settimana sola da quando è iniziato il campionato , una settimana dove abbiamo fatto solo due punti in tre gare. È questo il motivo per il quale ci siamo allontanati un po' dalla vetta della classifica. La squadra ora sta giocando bene, d'ora in poi speriamo di continuare a fare bene".

L'Inter tra novembre e dicembre ha trovato non solo le vittorie (6 su 6) ma anche un buon gioco. "Possiamo ancora può crescere, è una squadra che ha tante alternative di qualità. Tutti coloro che hanno la possibilità di scendere in campo devono continuare a dare il loro contributo perché le cose continuino ad andare bene". Zanetti ha approfittato delle festività natalizie per organizzare una gara benefica per la sua fondazione, alla quale ha partecipato anche Diego Armando Maradona. "L'ho trovato molto bene -racconta Zanetti-. È stata un'emozione molto forte giocare con lui, poi sono venute tantissime persone all'amichevole. È un appuntamento che ormai c'è da quattro anni, la gente risponde sempre bene".

A proposito di Argentina, in questi giorni si è scritto e parlato del possibile arrivo in nerazzurro di Roman Riquelme. "È un grandissimo campione. Se può essere l'erede di Veron? Ha qualità molto importanti, ma caratteristiche differenti. Sta dimostrando sia in Spagna che in nazionale che è un giocatore molto utile. Se ultimamente l'ho sentito? No, siamo stati entrambi in vacanza e abbiamo sfruttato al meglio questi giorni di riposo a disposizione. Quando lo incontrerò, parleremo sicuramente insieme".

Esteban Cambiasso è forse l'argentino che ha più sorpreso negli ultimi due anni. "Ha sorpreso chi non lo conosceva -rettifica 'El Tractor-. Io non sono rimasto sorpreso dal suo rendimento, conoscevo già il suo grande valore. A Madrid ha giocato alla grande le poche partite nelle quali era stato utilizzato, all'Inter sta dimostrando una continuità fondamentale per questa squadra". I due obiettivi del 2006 per l'Inter sono ovviamente lo scudetto e la Champions League. Il capitano non sceglie e rimane cauto coi pensieri e le parole. "In campionato ora non dobbiamo guardare la classifica, dobbiamo continuare a pensare a gara dopo gara. Alla fine tireremo le somme. La Champions è un traguardo molto importante che questa squadra può raggiungere, ma manca ancora tanto per arrivare alla fine".


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Inter, ultimo allenamento del 2005

Sabato 31.12.05

C'erano anche Veron, Samuel, Martins e Pizarro

Milano - Ultima seduta d'allenamento dell'anno per l'Inter, che ha lavorato questa mattina ad Appiano Gentile. Hanno ripreso ad allenarsi anche Juan Sebastian Veron, Walter Samuel, Obafemi Martins e David Pizarro, che avevano concordato con la societa' il permesso di rientrare questa mattina. La squadra ha svolto, dopo alcune serie di addominali ed esercizi di riscaldamento, un lavoro con il pallone, esercitazioni tattiche, prove di velocita' e una partitella, in cui sono andati in gol Martins, Figo , Pizarro, Momente', Cruz, Stankovic (2) e Recoba (2).

Tre i nerazzurri impegnati in sedute parzialmente o totalmente individuali: terapie e potenziamento settoriale per Marco Andreolli, potenziamento settoriale per Ze' Maria , lavoro con i compagni e tecnica individuale per Marco Materazzi. La squadra, che domani godra' di una giornata di riposo, tornera' ad allenarsi lunedi 2 gennaio con una doppia seduta di lavoro.


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Cambiasso, La Juve? Tutto e' possibile...

Venerdì 06.01.06

L'argentino dell'Inter, Cassano al Real Madrid? Se lo merita

Viareggio - ''Sara' importante ricominciare da dove ci eravamo lasciati. Nel calcio tutto e' possibile''. Estenban Cambiasso ci crede ancora nella rimonta alla Juventus della sua Inter, anche se i punti di distacco sono 8. I nereazzurri, che saranno impegnati domenica a Siena nel match d'apertura del 2006, sono arrivati questa mattina nel ritiro di Viareggio dove in questi giorni prepareranno la sfida contro l'11 di De Canio.

''Dobbiamo andare avanti per la nostra strada -continua l'argentino- non possiamo influire sul risultato degli altri, ma l'importante sara' ripartire con lo spirito giusto in vista della gara contro il Siena''. Circa quattromila i tifosi assiepati attorno al campo per assistere all'allenamento dei nerazzurri: ''Il fatto che tanta gente sia qui e' la dimostrazione che non siamo solo noi a crederci''. Cambiasso commenta poi il passaggio di Antonio Cassano dalla Roma al Real Madrid. ''Cassano al Real Madrid? Se lo merita''.


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Inter, 21 convocati per il Siena

Sabato 07.01.06

Domani al Franchi si gioca alle 15

Milano - Il tecnico dell'Inter, Roberto Mancini, ha convocato 21 calciatori per la gara contro il Siena in programma domani pomeriggio allo stadio ''Artemio Franchi'' (ore 15):

Portieri: Francesco Toldo, Julio Cesar Soares, Paolo Orlandoni. Difensori: Ivan Ramiro Cordoba, Nicolas Burdisso, Javier Zanetti, Sinisa Mihajlovic, Giuseppe Favalli, Walter Samuel, Pierre Wome. Centrocampisti : Dejan Stankovic, Cristiano Zanetti, Luis Figo , David Pizarro, Juan Sebastian Veron, Esteban Cambiasso, Santiago Solari. Attaccanti : Julio Ricardo Cruz, Adriano, Alvaro Recoba, Obafemi Martins.


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Inter, la rimonta si ferma a Siena

Domenica 08.01.06

Siena - L’Inter non riesce a tenere la scia della Juve, a Siena si ferma sullo 0-0 e scivola a 10 punti dai bianconeri. Gara difficile per i nerazzurri, nel secondo tempo qualche occasione per gli attaccanti nerazzurri, ma Adriano e Martins non riescono a ‘bucare’ la difesa toscana.

Inter confermata: nel 4-4-2 di Mancini in attacco ci sono Adriano e Martins, che dopo il match partirà per la Coppa d’Africa con la sua Nigeria, Figo e Stankovic sulle fasce a centrocampo, con i due argentini Veron-Cambiasso in mezzo al campo. In difesa Zanetti-Cordoba-Samuel e Favalli. Siena, invece, con il 4-3-1-2 e Locatelli che agisce dietro alle due punte Chiesa e Bogdani e con Paro a centrocampo preferito a D’Aversa. I due difensori centrali sono Portanova e Tudor.

La gara fatica a decollare: al 4’ sbaglia uscita Mirante, Martins prova a tirare in porta ignorando Adriano in posizione migliore per la conclusione. Un minuto dopo sinistro di Chiesa, palla sopra la traversa e nessun pericolo per Julio Cesar. Al 9’, su azione di calcio d’angolo, occasione per Tudor in area ma il difensore croato ‘spara’ alto in area. All’11’ si fanno vivi i nerazzurri ma Mirante è attento sul tiro da fuori area di Favalli. Un solo minuto e tenta la reazione la squadra di casa con Chiesa, ma il destro a ‘giro’ del capitano del Siena non centra il bersaglio sperato. L’11 di De Canio è ben messo in campo e i milanesi faticano ad imporre il proprio gioco. Al 17’ Gastaldello, su azione da corner, non riesce a trovare la deviazione sottoporta. Risponde Stankovic, al 19’, sempre dalla bandierina, ma la mira non è quella giusta da buona posizione. Al 25’ punizione di Adriano, palla deviata dalla barriera e per poco Mirante non è battuto. Sul finire del primo tempo cresce la pressione del Siena, che mette in difficoltà gli avversari con un buon pressing. Al 36’ destro di Cambiasso, Mirante è attento. La prima frazione si chiude sullo 0-0.

La partenza del secondo tempo è lenta: al 5’ punizione di Veron per la testa di Samuel, palla alta sopra la traversa. L’Inter non riesce a trovare il guizzo vincente, mentre i padroni di casa sono molto attenti e non concedono spazi all’11 di Mancini. Dopo il quarto d’oro inizia a premere sull’acceleratore la ‘Beneamata’. Al 17’ lancio di Cambiasso in area per Favalli, palla dietro a Stankovic che tira a botta sicura ma Mirante compie un miracolo sulla conclusione del centrocampista dell’Inter. Due minuti dopo ancora pericoloso Stankovic: Figo allarga per Adriano, tiro-cross in mezzo per il serbo che in scivolata riesce solo a sfiorare e altra occasione sciupata. Altra grande opportunità per la rete del vantaggio dell’Inter al 25’: Stankovic crossa per Martins che all’altezza del dischetto e tutto solo manda alto di testa. Mancini al 26’ si gioca la carta Recoba: fuori Figo, dentro l’uruguaiano e Inter a tre punte. De Canio risponde inserendo D’Aversa, un centrocampista, al posto di Chiesa, una punta. Con il passare dei minuti la gara si fa sempre più difficile per Javier Zanetti e compagni, con il Siena che si chiude e prova la ripartenza in contropiede. Al 34’ sinistro di Recoba, Mirante è attento e para senza grossi problemi. I senesi sembrano accontentarsi del pari e al 38’ il tecnico dei toscani toglie Locatelli e inserisce Negro per coprirsi ancora di più. Mancini, quindi, risponde con una doppia sostituzione: fuori Adriano e Martins, dentro Pizarro e Cruz. Nessun altro brivido per la porta difesa da Mirante e finisce 0-0. L’Inter si allontana dalla Juventus e il Siena conquista un punto prezioso.


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Facchetti, Moggi? No, pensiamo a vincere

Domenica 08.01.06

Siena - ''Mancano sempre venti partite, dobbiamo pensare a noi stessi e ritornare a vincere subito''. Giacinto Facchetti invita l'Inter a voltare pagina dopo lo 0-0 di Siena che ha fatto scivolare i nerazzurri a 10 punti dalla Juventus capolista. ''Il primo tempo -dice Facchetti- e' stato equlibrato, purtroppo non abbiamo giocato come facevamo prima della sosta. Poi nella ripresa siamo tornati a giocare ai nostri livelli e abbiamo creato quattro-cinque ottime palle gol, ma non siamo riusciti a segnare un po' per bravura del portiere del Siena e un po' per un pizzico di imprecisione''.

Le ultime dichiarazioni di Luciano Moggi, direttore generale della Juventus, hanno innervosito la squadra nerazzurra? "Assolutamente no - risponde Facchetti -, puo' capitare di giocare 45' non all'altezza, oggi ci e' semplicemente successo questo. Mancano sempre venti partite, dobbiamo pensare a noi stessi e ritornare a vincere subito. Poi tireremo le somme piu' avanti''.

''La sostituzione di Adriano? Mancini ha deciso cosi', forse voleva vedere se con l'entrata di Cruz poteva cambiare qualcosa. E' chiaro che non ci aspettavamo un pareggio a Siena, ma nel secondo tempo siamo tornati a giocare ai livelli che avevamo prima della sosta''. Per concludere, una battuta sul calciomercato e sul possibile arrivo in nerazzurro del nigeriano Obinna: ''Dovrebbe arrivare, stiamo aspettando le convocazioni della Nigeria. Allo stage dopo Natale hanno partecipato in 36 e ne devono convocare 22. Comunque Obinna dovrebbe arrivare''.


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Moratti, Se non segni non vinci...

Domenica 08.01.06

Inter fermata a Siena sullo 0-0, ''Non abbiamo sfruttato le occasioni''

Siena - ''Abbiamo sbagliato noi. Nel calcio, se sbagli i gol non vinci''. Il patron nerazzurro Massimo Moratti commenta cosi' il pareggio per 0-0 ottenuto dall'Inter a Siena. ''Non ho visto un'Inter appesantita dopo la pausa natalizia-aggiunge Moratti-. Nel primo tempo siamo partiti un po' lenti, ma nella ripresa abbiamo giocato bene creando molte occasioni. Purtroppo non abbiamo sfruttato le opportunita'. Abbiamo perso due punti rispetto alla Juventus, non e' una cosa terribile. Adesso diventa necessario continuare a giocare bene per sperare''.


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Inter, la novita' e' Rafael Sobis?

Lunedì 09.01.06

Il procuratore dell'attaccante brasiliano e' a Milano per trattare con la societa' nerazzurra

Rio de Janeiro - La novita' per l'attacco dell'Inter potrebbe chiamarsi Rafael Sobis, punta brasiliana dell'Internacional di Porto Alegre, club vice-campione nazionale. Il procuratore di Rafael, Jorge Machado, sarebbe gia' a Milano per trattare con l'Inter. L'Internacional vorrebbe vendere il giocatore all'estero e nel caso la trattativa fallisse, inserirebbe il nome di Rafael nella lista per la Coppa Libertadores.


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Inter, risonanza magnetica per Recoba

Lunedì 09.01.06

Sofferenza al bicipite femorale della gamba destra

Milano - Alvaro Recoba, infortunatosi dopo l'ingresso in campo a Siena - nella partita di campionato terminata 0-0 - e' stato sottoposto dallo staff medico dell'Inter ai programmati controlli. La risonanza magnetica e l'ecografia hanno confermato la sofferenza al bicipite femorale della gamba destra. Dopo la giornata di riposo della squadra, prevista per domani, il calciatore potra' avviare la fase di recupero.


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Mancini, Situazione non è cambiata

Martedì 10.01.06

Milano - ''Sicuramente sarebbe stato meglio restare a otto punti dalla Juventus, anche se due punti in piu' non cambiano molto la nostra situazione''. Roberto Mancini, dopo lo 0-0 della sua Inter a Siena, torna sulla nuova situazione di classifica, che vede i nerazzurri terzi, scavalcati anche dal Milan. ''Sara' piu' contento Ancelotti, che ha vinto. E' sempre meglio vincere, anche subendo qualche gol'', ha detto Mancini, riferendosi al sofferto 4-3 del Milan sul Parma. ''Io non posso pero' assolutamente essere scontento della squadra vista a Siena. Abbiamo giocato con grande voglia di vincere e sono state create tante occasioni. Ci e' mancato solo il gol''.

Si dice che la Juve vince anche quando non gioca bene, mentre l'Inter a volte non riesce a ottenere il risultato pieno anche quando gioca bene. ''Contro Siena, Lazio e Sampdoria -dice Mancini ad Inter Channel- abbiamo giocato tre partite nelle quali abbiamo creato i presupposti per vincere con tre-quattro occasioni da gol clamorose e non siamo riusciti a centrare i tre punti. Questo e' sicuramente un peccato. La Juventus merita di essere al primo posto perche' ha vinto piu' di tutti, forse dieci punti di vantaggio su di noi sono un po' troppi, pero' merita la posizione che ha. Noi dobbiamo riprendere a vincere subito. Il campionato e' ancora lungo e continuo a credere che non ci sia cosi' tanta differenza tra noi e i bianconeri''.

Mancini, pero', sa che deve sperare negli errori degli altri. ''La Juventus in questo momento vince e puo' vincere su qualsiasi campo. Per loro e' un ottimo momento. Ma, andando avanti, tutte le partite diventeranno piu' difficili per tutti e magari anche loro perderanno qualche punto quando nessuno se lo aspetta''.


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Iffhs, Adriano miglior goleador del 2005

Martedì 10.01.06

Il centravanti dell'Honduras Velazquez meglio di Ronaldinho

Roma - Il miglior goleador del 2005 e' Adriano. Secondo la classifica stilata dall'istituto di storia e statistica del calcio per lo scorso anno solare, il centravanti dell'Inter si e' piazzato in testa alla graduatoria dei professionisti del gol precedendo Wilmer Raynel Neal Velasquez, nazionale dell'Honduras e punta dell'Olimpia Tegucigalpa, e Ronaldinho, terzo a pari merito con l'egiziano Emad Mohamed ''Motaeb''. La classifica prende in considerazione le reti realizzate in nazionale e quelle messe a segno con il proprio club nelle coppe continentali ed intercontinentali.

Adriano, con 18 reti (10 in nerazzurro e 8 in verdeoro), ha quindi avuto la meglio su Velazquez (15) e sulla strana coppia Ronaldinho-Motaeb (14). Quinto il francese del Liverpool Djibril Cisse' con 13 centri, seguito a 12 dall'egiziano Amr Zaki (Enppi Cairo), dal messicano Jared Borgetti (Pachuca e Bolton) e dall'argentino Hernan Crespo (Milan e Chelsea). In nona posizione il brasiliano Robinho (Santos e Real Madrid), autore di 11 reti al pari dello spagnolo Luis Garcia (Liverpool) e dell'ucraino milanista Andriy Shevchenko.


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