"Ronaldo torna su sponda sbagliata"
Massimo Moratti non l'ha presa bene. Nonostante lo strapotere della sua Inter, riconfermato in coppa Italia con la Samp, il presidente nerazzurro vive come uno sgarbo il rientro di Ronaldo a Milano, con la maglia dei cugini. "Prima di tutto torna sulla sponda sbagliata - attacca -, e poi non è una bella cosa. Se mi sono augurato che l'affare saltasse? Sì, ma anche un po' per il Milan... Noi di Ronie non abbiamo bisogno".
Non poteva certo non sentirsi toccato. Il Fenomeno è stato il giocatore simbolo, forse, di tutta la sua epopea nerazzurra; l'acquisto più importante, il fiore all'occhiello della gestione Moratti. Ma forse, è stato qualcosa di più: una sorta di figlio adottivo, un uomo per cui il presidente nerazzurro si è speso, e molto. Il 'tradimento' consumatosi nell'estate del 2002, con la fuga del brasiliano verso Madrid e lontano dall'odiato Cuper, è una ferita che solo ora, con i risultati straordinari della banda Mancini, si sta rimarginando; ma Ronaldo ha voluto infierire, sposando la causa dei cugini: più che un adulterio, una sorta di incesto inaccettabile.
"E' un ritorno, prima di tutto, sulla sponda sbagliata e non è una bella cosa". L'attacco di Moratti è secco, deciso. "Che questo trasferimento ci possa stare nel calcio di oggi è vero - aggiunge sempre più stizzito -, però che sia una bella cosa nell'insieme, direi proprio di no". I cronisti insistono, quasi stregati dalla presa di posizione, stavolta tutt'altro che scherzosa, del patron nerazzurro. La curiosità è sapere se, in questi giorni di trattative febbrili sull'asse Milano-Madrid, si è augurato che qualcosa andasse storto, che Ronaldo non prendesse la via del ritorno in Italia. "Sì - risponde Moratti -, ma al limite anche un po' per loro... Comunque siamo abbastanza indifferenti a questa cosa, un po' perché non abbiamo la necessità di Ronaldo, un po' perché non possiamo interferire in questo fatto. Mi dispiace nel suo insieme, sia dal punto di vista estetico che sostanziale: non mi sembra proprio che sia una bella cosa".