Moratti: "Torno presidente"
Il patron dell'Inter, già in carica fra il '95 e il '04, sarà eletto dall'assemblea dei soci del 6 novembre. Intanto difende i suoi giocatori: "Fiducia in Adriano, Recoba genio pigro"
MILANO, 20 ottobre 2006 - Come ha anticipato ieri alla "Gazzetta dello Sport", il 6 novembre, data della prossima assemblea dei soci dell'Inter, Massimo Moratti tornerà a ricoprire la carica di presidente nerazzurro. "Di fatto tornerò a fare il presidente - ha detto -. Anche perchè non ci sono alternative. Lo stesso Mao, mio figlio, preferisce evitare. La verità è che il presidente perfetto per l'Inter se ne è andato e mi manca tanto". Moratti ha parlato anche dei temi principali del momento nerazzurro, da Adriano al caso Telecom. "Non è al top della forma - ha detto di Adriano - e il primo a saperlo è proprio lui... Bisogna dargli fiducia, senza aspettarsi sempre da lui qualcosa di strepitoso. Il che non significa giocare sempre".
Recoba invece "da vero genio è poco continuo. Lui è un fenomeno proprio perchè è pigro. Farei un discorso simile per Ibrahimovic. Va preso a scatola chiusa, con i suoi colpi da campione e certi atteggiamenti che paiono arroganti". Infine i pedinamenti di De Santis e Vieri: "Nessuno dell'Inter ha preso l'iniziativa di farlo pedinare - ha ripetuto parlando dell'arbitro -. Quanto a Vieri, era arrivato da poco, giravano voci strane, c'erano anche dei problemi con alcuni compagni - ha concluso - e credo fosse un nostro diritto capirci qualcosa. Ciò detto, se mi metto nei panni di Vieri capisco perfettamente il suo fastidio per questa vicenda".
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