Lo stadio Olimpico è solo a pochi passi ma gli afecionados del pallone se ne dovranno fare una ragione. Lo spettacolo è al Foro Italico visto che le romane, intese come squadre del calcio della capitale hanno pressoché raggiunto i loro obiettivi: Roma seconda in classifica (matematicamente) e con la testa alla finale di Coppa Italia (ancora contro l'Inter), Lazio a un punto dall'accesso alla prossima Champions League. Traguardi di prestigio. Per 'spettacolo' si intende la sfida tra Rafael Nadal e Roger Federer, il meglio del tennis mondiale. I campionissimi della racchetta si sfideranno all'interno della cornice del Foro Italico, Centrale compreso - per l'ultima volta. Al termine della finale femminile (il 13 maggio) il campo principale infatti sarà smantellato per costruirne uno nuovo nuovo di zecca, più comodo e più in linea con le esigenze degli spettatori.
La lotta, impianti a parte, è sempre la stessa: il numero uno del mondo (lo svizzero Federer) che va alla ricerca del successo, tondo, sul numero due - Nadal - sulla terra rossa. Un tallone d'achille che per il giocatore di Basilea sta diventando un'ossessione che aveva già coinvolto altri big del passato. Un nome su tutti? Pete Sampras, 'giardiniere' di Wimbledon (e Federer sta raccogliendo alla grande il testimone) ma mai vincitore a Parigi. L'impresa in ogni caso non è facile visto che lo spagnolo che ama il Foro Italico come affermato più volte, è in serie positiva su questa superficie da più di due anni. Dall'aprile 2005 per essere più precisi. Da lì 72 vittorie -72 - di fila. A un passo dal record di John McEnroe che di successi - ma sul sintetico - ne aveva collezionati 75. Realtà da leggenda.
Storicamente Roma è sempre stata una tappa di avvicinamento al gran galà del Roland Garros. Di sicuro fa parte dei tre tornei più importanti con Montecarlo e la stessa Parigi. Arricchita dalle finali degli ultimi due anni: doppietta di Nadal (che ha già realizzato per due volte il prestigioso tris) sempre in cinque ore. Prima su Coria poi su Federer. Vero e proprio spot per la racchetta. FedererNadal a parte chi ha buone chance di mettersi in luce sono Guillermo Canas, recente finalista a Barcellona, Juan Carlos Ferrero, Tommy Robredo, David Nalbandian e David Ferrer. Tutti specialisti. Da seguire anche Richard Gasquet e Thomas Berdych. Come meritano una segnalazione 'i veterani' Roddick, Blake, Ljubicic e Davydenko.
Le note dolenti arrivano - e purtroppo sta diventando ormai una consuetudine di questi anni - dagli italiani. Il Foro è anche però il teatro di grandi exploit. Magari risultati di una sola stagione che possono cambiare la carriera di qualche azzurro. La prima considerazione è che la riduzione a 56 partecipanti al tabellone principale (e per questo i big inizieranno direttamente al secondo turno) non ha giovato alla spedizione dell'Ital-tennis. Nessuno ha infatti la classifica sufficiente per accedere direttamente al primo turno. Le speranze si basano su Filippo Volandri, Daniele Bracciali e Potito Starace, finalista a Valencia. E protagonista, la scorsa stagione, di una grande sfida contro Roger Federer. Anche se il copione fu rispettato.
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