Voto su perquisizioni, Alfano ottimista
La procura: "Agli atti solo foto irrilevanti"
Nel pomeriggio la decisione dellla Camera sulla richiesta avanzata dalla procura di Milano. Il ministro: "Maggioranza sarà compatta". E frena sul processo breve. Bruti LIberati: Richiesta non priam di lunedì
ROMA - Non ci saranno soprese e la Camera alla fine respingerà la richiesta della procura di Milano di poter perquisire nell'ambito dell'inchiesta sul caso Ruby gli uffici milanesi riconducibili al presidente del Consiglio. Questa è almeno la convinzione del ministro della Giustizia Angelino Alfano, che intervenendo su Canale 5 ha spiegato: "Io credo che anche in questa circostanza la maggioranza sarà compatta, non nella difesa di Berlusconi in quanto persona, ma nella difesa del diritto di un parlamentare alle sue prerogative, mi riferisco specificatamente alle perquisizioni perché è quello su cui si voterà". "La nostra maggioranza - ha proseguito Alfano - ha dimostrato tenuta in numerosissime circostanze nell'ultimo mese, e quindi credo che lo dimostrerà anche oggi".
Il voto dell'aula di Montecitorio è previsto nel pomeriggio. La proposta 1avanzata la scorsa settimana a maggioranza dalla Giunta per le autorizzazioni a procedere è di rispedire le carte alla procura di Milano nella convinzione che titolare dell'inchiesta dovrebbe essere il tribunale dei Ministri. Secondo la tesi del Pdl, Berlusconi nel chiamare la questura di Milano avrebbe agito per motivi istituzionali nella convinzione che Ruby fosse davvero la nipote del presidente egiziano Hosni Mubarak.
Nel corso della telefonata con Canale 5 Alfano è sembrato fare anche una mezza marcia indietro sulla riforma della giustizia, e in particolare sui provvedimenti sul processo breve e sulle intercettazioni. Pur confermando le ambizioni del governo, il Guardasigilli ha spiegato che "la priorità è in questo momento però l'economia, la crescita del Paese, lo sviluppo". "In primo luogo - ha precisato - noi stiamo pensando in all'economia, stiamo cioè lavorando a un piano per la crescita che possa assicurare al nostro paese un incremento del pil del 3-4% nell'ambito del prossimo quinquennio". "Da questo punto di vista - ha proseguito il Guardasigilli - Berlusconi è stato molto chiaro: uno o più consigli dei ministri dedicati a questi aspetti dello sviluppo al fine di mettere a punto una serie di misure su cui confrontarci in Parlamento".
La procura e le foto. "Agli atti dell'inchiesta ci sono foto irrilevanti", ha detto il procuratore della Repubblica di Milano Edmondo Bruti Liberati, rispondendo ad una domanda dei giornalisti a proposito del contenuto delle immagini che inquirenti ed investigatori che indagano sul caso Ruby stanno finendo di esaminare. Poi il cpao della procura ha confermato che la richiesta di rito immediato arriverà non prima di lunedì".
Fonte:
Repubblica