Moggi: "Qualcosa faremo..."
Il d.g. della Juve sul mercato di gennaio: "Cercheremo più che altro di sfoltire, per gli acquisti andremo al mercato ortofrutticolo".
TORINO, 21 dicembre 2004 - "Qualcosa faremo". E' la promessa-regalo di Luciano Moggi ai tifosi bianconeri prima di Natale e in vista del mercato di gennaio. Chi arriva? No, chi parte... "Cercheremo più che altro di sfoltire" dice il direttore generale della Juventus. Che vuol poter dire, però, barattare. Tipo: il dimenticato Legrottaglie alla Roma per Panucci, pupillo di Capello. O il retrocesso Tacchinardi al Barcellona per... E chi lo sa? Moggi non si lascia scappare niente, come al solito. Anzi dribbla tutti con una delle sue solite battute: "Acquisti? Per quelli andremo al mercato ortofrutticolo". Probabilmente qualcosa è invece già stato fatto, qualcos'altro si farà.
Il primo colpo sicuro sarà David Trezeguet (operato alla spalla) che torna a gennaio, fine gennaio secondo il programma, forse prima: parola di Moggi: "Capita molto spesso nel calcio - ha dichiarato il dg bianconero - che le riabilitazioni dopo interventi di questo tipo si risolvano prima del previsto". Di certo, questa volta più di tante altre, Lucianone può dirlo: "Non ci manca niente, così stiamo bene". La nuova Juventus capelliana, bruttina ma compatta e concreta, è prima in campionato con quattro punti di vantaggio sul Milan (secondo), e agli ottavi di Champions, imbattuta. E il merito è soprattutto suo, di Moggi, dei colpi di mercato estivo: Capello innanzitutto, poi Emerson, Zebina, Blasi, Ibrahimovic e Cannavaro. Così ha sistemato tutto, panchina, difesa, centrocampo, attacco, in poche mosse, in pochissimi mesi. Scelte azzeccate, azzeccatissime, per la qualità dei singoli, bravi anche a calarsi subito nella parte, nella nuova città, con le nuove regole. Tanto da diventare intoccabili. Contenti loro, scontenti gli altri però. Inevitabilmente.
Il primo della lista è Nicola Legrottaglie, il difensore acquistato dal Chievo, massacrato dalla pubalgia e dalle critiche nella passata stagione piena di luci e ombre, con l'avvento di Capello è praticamente sparito in tribuna. Si parla di uno scambio con Cristian Panucci della Roma. L'altro è Mark Iuliano, difensore anche lui, nove stagioni a Torino, una sola presenza in coppa Italia. Umiliante. Poi Alessio Tacchinardi, giovane senatore dello spogliatoio bianconero, per il carettere tipicamente juventino e per gli undici anni di miliatanza torinese, ma il primo a pagare il mercato estivo. Per lui pressa da un po' il Barcellona, ci andrebbe perché un'esperienza all'estero l'ha sempre desiderata, lo scoglio vero è il lungo contratto: gli spagnoli lo vorrebbero in prestito, la Juve non gradisce. Poi Tudor, Birindelli e Appiah, utilizzati con il contagocce nell'azzeramento totale di Capello che poi è doventato, una volta fatte le scelte, undici blindatissimo, fisso. Che accontenta pochi, ma che vince tanto.
Fonte Gazzetta.it
[Modificato da m.harlock 26/12/2004 21.00]