17/03/2008 01:32 |
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| | | OFFLINE | Post: 18.147 Post: 123 | Registrato il: 25/03/2006 Registrato il: 17/02/2008 | Sesso: Maschile | | | |
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Nello sguardo e nella postura dell'animale si legge tutto lo sbigottimento l'incredulità la rassegnazione e l'incomprensione, dell'impossibilità di vivere il proprio elemento, l'incertezza è lo stupore della perdita della propria consapevolezza e sicurezza, il ritrovarsi in un nuovo elemento che gli ricorda molto il suo precedente,il non sapere se andare avanti o il lasciarsi morire di fronte all'obbligo di doversi adattare, l'inconsapevolezza del futuro e della funzione del tempo, la non coscienza della temporaneità del presente.
Ora il punto di vista , con la visione più ragionata, non legata alla diretta sensazione, ma al pensiero concreto che da essa ne deriva;
"nello sguardo e nella postura dell'animale si legge tutto lo sbigottimento l'incredulità la rassegnazione e l'incomprensione, dell'impossibilità di vivere il proprio elemento".
La rassegnazione forse no!. La zampa davanti invece, in particolare, davvero non sa dove si trova e perché non può essere immersa nell'acqua come dovrebbe, non è una zampa è un gesto quasi di domanda, non c'è rassegnazione, altrimenti non ci sarebbe neanche il gesto, il tentativo, l'alzare la zampa è in effetti un interrogativo una ricerca vana di risposte incomprensibili.
"il non sapere se andare avanti o il lasciarsi morire di fronte all'obbligo di doversi adattare"
In effetti questi dubbi forse appartengono solo a noi umani, loro tramite l'istinto forse lo sanno, il mio era un punto di vista umano, l'animale non ha queste mezze misure ne queste sfumature ne la capacità di mediare il giudizio, ma lo subisce unicamente e totalmente, ha solo due possibilità morire o vivere ma non può essere lui a deciderlo, ma solo il suo istinto.
Alanford50 |
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