Rappresentazione grafica del senso e degli strati metafisici della vita.
L'obiettivo è lo strumento rappresentativo del momento magico che è la nascita, al di qua dell'obbiettivo c'è il nulla, al di la c'è il tutto, la realtà, con le sue forme, i suoi colori, i suoi odori, la vita.
Nel proseguire,
Si incontra un breve prato verde brullo senza nulla (a parte i colori e gli odori), potrebbe essere il segno della prima infanzia, quella che ti forma ma che non lascia traccia.
Subito dopo appare una strada che taglia il tuo paesaggio in modo trasversale, potrebbe rappresentare che inizia la consapevolezza di trovarti davanti ad un percorso del quale non conosci assolutamente nulla, del quale non hai ricordo del suo inizio e del quale non puoi conoscerne la fine, ne dove porta ne quello che dovrai vivere nel percorrerla.
Più avanti,
C'è un enorme prato verde, occupa quasi tutto lo spazio, quindi è la rappresentazione della durata della vita.
Nel mezzo,
Di quel prato (cioè la vita) c'è un'albero fiorito, che guardando bene non ha un solo fusto ma due, che stia a rappresentare la tua presenza ed esistenza in quell'ambito, non solo ma giustifica anche la presenza di tutto il resto, rappresenta la centralità e la bellezza del tuo essere, la bellezza gratifica e giustifica il resto delle cose, tutto assume un senso ed una logica, il secondo fusto con il suo abbraccio e come fosse un'altra entita che giustifica come tutto questo senso di amore debba sempre essere condiviso per far sì che non resti tutto fine a se stesso, offre un gran senso di condivisione.
Oltre il prato,
Il terreno è il medesimo, ma tutto è diverso, cambiano i colori e gli odori, cambia anche la sensazione di presenza, si perde il senso di centralità, il percorso è tutto in salita ed è sempre più faticoso, il bosco si infittisce ma senza colori, ci si rende conto di appartenere all'estremo della rappresentazione grafica, puoi permetterti di rivedere tutto ciò che è stato, perchè è stato, ora conosci dove portava quella strada così sconosciuta all'inizio, hai tutte le risposte o semplicemente non hai più voglia o trovi inutile continuare a fare domande.
Infine,
Il cielo, il mistero, ciò che a noi non è dato a sapere, difatti non ha una colorazione definita, da il senso dell'infinito, ma non prende posizioni e non da false speranze, ne con il suo azzurro migliore ne con lo scuro della notte.
Come le migliori rappresentazioni, ti fa vedere tutto, ma non ti dice mai cosa troverai dopo la parola fine.
Alanford50