L’Ambrì e le occasioni sprecate
Zugo – Alla Herti è la sera delle prime. Fredrik Svensson ottiene il suo primo gol in biancoblù, mentre l’Ambrì festeggia il suo primo punto in trasferta da quando in panchina c’è Larry Huras. Per i punti che contano davvero, e cioè quelli della vittoria, bisognerà però aspettare ancora.
Ed è questo l’aspetto dolente della situazione. Tanto più che alla Herti, quando la contesa era ormai archiviata da tempo, rimbalza la cattiva notizia: il Servette batte a sorpresa la capolista in trasferta e allunga il passo in classifica. Ormai i punti di ritardo sulla riga sono otto, quelli che separano i biancoblù dallo Zurigo ( che, però, ha disputato un incontro in più).
Davvero un peccato, oltretutto perché le cose ieri a Zugo avrebbero potuto andare in modo decisamente differente per i leventinesi. L’Ambrì Piotta l’incontro l’aveva infatti in pugno. In vantaggio 3- 1 all’inizio del periodo conclusivo, i ticinesi hanno anche avuto la possibilità di liquidare anticipatamente la pendenza.
Ma il buon Mattia Baldi – più solo che mai davanti a Lars Weibel, dopo un cambio a dir poco sciagurato dei locali – non ha avuto la freddezza necessaria ed ha mancato il bersaglio.
Andati due volte in doppio vantaggio, i ragazzi di Huras hanno davvero sprecato la ghiotta occasione di tornare a casa con tre punti d’oro, anche perché ottenuti in casa della quinta in classifica. Ma dopo l’ottima prova difensiva offerta nei primi quaranta minuti di gioco, i biancoblù alla distanza hanno cominciato a cedere sotto i colpi di uno Zugo improvvisamente rinato. E che, cosa non da poco, nella terza frazione di gioco ha potuto approfittare delle quattro penalità ( e cioè tutte quelle fischiate!) inflitte ai leventinesi dal signor Stalder. ‘ L’assistman’ ceco Kamil Piros ( due gol in stagione, compreso quello realizzato ieri...) e i suoi compagni non si sono certo fatti pregare e, con un Ambrì Piotta apparso oltretutto affaticato, hanno trovato i due gol che hanno portato tutti al prolungamento. Dove i padroni di casa hanno poi ulteriormente infierito, trovando il gol decisivo – che vale due punti – grazie a Oleg Petrov.
Era il 62’ 57’’, ovvero soli quattro secondi dopo che il già citato Stalder aveva buttato in panchina Du Bois e Duri Camichel ( per ostruzione il primo, per eccessiva durezza il secondo).
Venerdì sera alla Valascia arriva lo Zurigo. Dire che si tratti di una sfida capitale è dire poco.
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