Rickard Wallin e Eero Somervuori hanno di­sputato con la nazionale svedese e finlande­se la Channel One Cup di Mosca, valida per l’Euro Hockey Tour. Il torneo russo è stato vin­to dai padroni di casa, che hanno preceduto Finlandia, Svezia e Cechia. La classifica del­l’Euro Tour, dopo tre tornei su quattro, vede al comando la Russia con 23 punti, seguita dalla Finlandia con 13, dalla Svezia con 12 e dalla Cechia con 6.

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HCL: si ferma Balerna ma l’infermeria pian piano si svuota

Sconfitto alla Ilfis per 4-1 il 27 ot­tobre scorso, il Lugano cercherà di non farsi sorprendere una seconda volta a Langnau. Un Langnau che, grazie anche agli innesti di Toms e Kolanos, è diventato un brutto clien­te per tutti, in particolare quando può giocare in casa. Con Wallin reduce da­gli incontri giocati in Russia con la Svezia, i bianconeri recuperano final­mente Steve Hirschi. Si è invece infortunato al ginocchio Luca Baler­na, che sarà dunque assente così co­me Alessandro Chiesa e Flavien Con­ne, che si sta comunque già allenan­do con il resto del gruppo.

L’Ambrì al completo trova uno Zugo senza Paul Di Pietro
È un Ambrì-Piotta al gran comple­to quello che questa sera cercherà al­la Herti la prima vittoria in trasferta dell’era-Huras. Biancoblù che lonta­no dalla Valascia non vincono dal lon­tano 29 settembre, quando si impo­sero ai rigori a Friborgo! Eero Somer­vuori, reduce dall’esperienza con la nazionale finlandese alla Channel One Cup di Mosca, è intanto torna­to in Leventina ieri pomeriggio. Lo Zugo non sarà di certo un avversario facile, anche se la squadra di Sean Simpson dovrà rinunciare a Paul Di Pietro, squalificato per un turno dal giudice unico della Lega Steinmann.

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Quello messo a segno ieri dall’Ambrì-Piotta è senza dubbio un bel colpo: il club leventinese ha infatti annunciato di aver prolungato il contrat­to con il difensore americano Nick Naumenko fino al termine della stagione 2008-2009. Giun­to in Leventina ad inizio novembre, Naumenko ha realizzato due reti e fornito undici assist nel­le dodici partite finora giocate, dimostrando di essere il “playmaker” che il club leventinese da tempo cercava. Tra Natale e Capodanno l’ame­ricano vestirà la maglia del Davos alla Coppa Spengler: una vetrina durante la quale avrà si­curamente l’opportunità di mettere in mostra le sue qualità, ed allora bene ha fatto l’Ambrì a pro­lungare il suo contratto prima dell’appuntamen­to grigionese. Il club leventinese però non si è fer­mato qui, ingaggiando per le prossime due sta­gioni Grégory Christen, attaccante nato il 19 gen­naio 1983 dal fisico possente (190 cm x 94 kg). In questa stagione, con la maglia del Martigny, Christen (che gioca nel blocco straniero comple­tato dal kazako Koreshkov e dal lettone Pante­lejevs) ha realizzato 18 reti e fornito 15 assist in 30 partite, un bottino che fa di lui il quinto miglior marcatore sviz­zero di LNB. Christen ha esordito in LNA con il Lugano disputando 15 partite nella stagio­ne 2001-2002. Con l’H­CL ha poi giocato 27 in­contri nel campionato 2003-2004 (1 rete e 1 as­sist) e ancora otto nel­la stagione 2004-2005 (1 gol). Grégory Christen.

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[swisstxt] - Mathias Seger resta fedele agli ZSC Lions. Il 29enne capitano dei tigurini ha prolungato il suo accordo fino alla fine della stagione 2008-2009.

[swisstxt] - L'Ambrì dovrà ancora attendere per vincere la sua prima partita in trasferta dell'era Huras: anche alla Herti i leventinesi sono stati sconfitti, seppure solo al supplementare, per 4-3. Dopo un primo tempo equilibrato, i ticinesi hanno disputato un ottimo secondo terzo, chiuso con un vantaggio di 2 reti e sul 3-1, grazie alla segnature di Trudel (2) e Svensson. Nel terzo periodo i biancoblù hanno dato segni di cedimento evidenti, di cui lo Zugo ha saputo approfittare al meglio, rimontando grazie ai goal di Piros e Richter. Di Petrov la rete decisiva nel supplementare a 3 contro 3.

[swisstxt] - Il Lugano ha vinto la sua quinta partita di fila, andando ad imporsi alla Ilfis per 5-3 e avvicinando la capolista Davos, sconfitta in casa dal Servette. I bianconeri, con Hirschi al suo rientro dopo ben 8 mesi di assenza, hanno sudato le proverbiali sette camicie per venire a capo dei bernesi, molto combattivi ma certamente inferiori. Solo negli ultimi 10' i ticinesi hanno fatto la differenza, grazie ad un cambio deciso di ritmo. Le reti di Naeser (doppietta) e Gardner nel terzo tempo, hanno dato al Lugano la meritata vittoria, arrivata malgrado una prestazione un po' sottotono.

(ANSA)-WASHINGTON,20 DIC- Nel campionato nord-americano di hockey su ghiaccio, gli Islanders vincono di misura il derby di New York (4-3). Da notare che su 11 gare giocate c'e' un solo successo interno. Risultati: Buffalo-Montreal 2-5; Philadelphia-Carolina 1-2; Washington-Tampa Bay 4-5; Ottawa-Boston 2-7; Minnesota-Vancouver 5-2; Los Angeles-Calgary 3-5; NY Rangers-NY Islanders 3-4; Pittsburgh-St. Louis 1-4; New Jersey-Atlanta 3-4; Toronto-Florida 3-7; Edmonton-Colorado 6-7.

[swisstxt] - Il Tribunale dello sport della Lega ha accettato il ricorso deposto dal Servette contro la sospensione per un incontro del difensore Philippe Rytz. I giudici non hanno infatti potuto stabilire con certezza se il ginevrino abbia colpito volontariamente o meno l'attaccante del Rapperswil Thomas Walser.

[swisstxt] - Gli SCRJ Lakers hanno prolungato fino al termine della prossima stagione i contratti degli attaccanti Markus Buetler (34 anni) ed Oliver Kamber (27).

[swisstxt] - Randy Robitaille passa dai Philadelphia Flyers ai New York Islanders. Il centro (in forza agli ZSC Lions durante il lock out del 2004-'05) è stato scambiato con l'attaccante Mike York, che effettua il percorso contrario.

[swisstxt] - Il Friburgo Gottéron dovrà probabilmente rinunciare per l'intera stagione al suo top scorer Peter Sarno: il canadese soffre di un infortunio ad una mano. I dirigenti burgundi sono alla ricerca di un sostituto.

Cambia pelle ma non il gusto. Un gusto decisamente rivolto ai palati raffinati in fatto di hockey. Sul piatto, per il 36° anno, i gourmand del disco su ghiaccio si ritroveranno un menu diluito in tre portate, dal 27 al 29 dicembre prossimi. Il tutto servito al Centro sportivo di Bellinzona, sotto il cappello di Under 16 Trophy, alias Coppa Lotti.


Si diceva del cambiamento di pelle... Complici possibili ma­lintesi, la Federhockey nazio­nale ha chiesto agli organizza­tori della rassegna, che vede impegnati giovani in età Novi­zi, di modificarne il nome. Niente più European Cham­pions e niente più titolo conti­nentale, in altre parole. Detto fatto. Ma a non essere mutata è la qualità del torneo stesso, che ancora una volta porterà a sfila­re sul ghiaccio della capitale il meglio del meglio in fatto di hockey continentale di catego­ria.

Se qualche chilometro più a nord tra Natale e Capodanno saranno gli Juniores a dare spettacolo, a Bellinzona tale onere – e onore – spetterà ai più giovani, ma non per questo tec­nicamente inferiori ai fratelli maggiori. « Per niente – precisa in apertura Pauli Jaks a cui il comitato organizzativo dell’Un­der 16 Trophy (che per la prima volta si presenta con Christian Fin in qualità di presidente) ha voluto affidare da quest’anno la supervisione tecnica della tre­giorni –. E non saremo nemme­no secondi alle edizioni passate. Prova ne è che le difficoltà mag­giori, in sede di pianificazione, le abbiamo avute nello scremare le domande (tutte di primissima scelta) di partecipazione inoltra­teci dai vari club europei. Non ci sarà più un titolo continentale in palio, ma il torneo di Bellinzo­na rappresenta pur sempre un’ottima e ambita piazza ».
Una piazza che cercheranno di calcare con onore i giovani discatori ticinesi: tutti ora atti­vi nelle rispettive squadre di Ambrì Piotta e Lugano, ma molti dei quali passati dalle pi­ste delle altre società del Canto­ne. Proprio in virtù di questo bipolarismo biancoblù-bianco­nero la conduzione tecnica del­la Selezione Ticino è stata affi­data a Pietro Zanolari e Sandro Bertaggia. Il tutto sotto l’egida della Federazione cantonale, ed in particolare del responsabile Stefano Brenni, che si sofferma sull’importanza di questa ma­nifestazione per i nostri giova­ni: « A questa età, per i discatori ticinesi, le occasioni per confron­tarsi con realtà hockeystiche in­ternazionali di un certo spesso­re, diventano ahimé poche. Re­stare nel giro delle selezioni na­zionali, per un ticinese, dai 16 anni in poi diventa difficile, ra­gion per cui un torneo come que­sto rappresenta un’occasione da prendere a man bassa. E i con­vocati per questa tre-gironi non si sono certo lasciati pregare! Ragion per cui mi aspetto, come in passato, di vedere all’opera un gruppo di giovani motivato e deciso a ben figurare: qualità che potrebbero permetter loro di sopperire almeno in parte all’i­nevitabile “gap” tecnico che dob­biamo mettere a preventivo nel paragone con le avversarie che ci troveremo di fronte ».
A togliere il velo sugli avver­sari è ancora Pauli Jaks. « Avre­mo due compagini detentrici del titolo nazionale: i russi del Me­tallurg Magnitogorsk e gli sve­desi dello Stocksund. Pure dalla Svezia arriveranno i giovani dell’Hammarby, partiti davvero forte in questo inizio di campio­nato. Discorso analogo per gli slovacchi dello Slovan Bratisla­va e per i cechi del Kometa Brno, club col quale mio papà ha mos­so i primi passi e portato a Bel­linzona grazie anche dalla col­laborazione con l’ex tecnico del­l’HCAP Cada. A completare il lotto il Langnau, da sempre in prima fila in fatto di campionati giovanili, la selezione italiana, ovvero il meglio dell’hockey U16 azzurro (una selezione vera) e quella ticinese. Insomma, la qualità c’è... ».
A ulteriore conferma della bontà della manifestazione, an­che quest’anno è annunciata (la conferma dovrebbe essere una formalità) di un rappresentan­te della IIHF. Ciliegina sulla tor­ta il capitolo arbitraggio: come fu il caso un anno fa, grazie alla collaborazione col responsabile degli arbitri svizzeri Reto Ber­tolotti, il torneo sarà diretto da fischietti in formazione in vista di calcare le principali piste na­zionali: 8 in totale, con – final­mente – anche la presenza di due ticinesi.
La formula, seppure con qualche ritocco, rimane quella delle passate edizioni. Due giro­ni di quattro squadre (partite di 3 tempi di 15’, con eventuali pro­lungamento di 5’ e rigori), semi­finali e finali (pure di piazza­mento).

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LANGNAU – Il Lugano vince con due gol di scarto, ma non è stata una passeggiata. A undi­ci minuti dalla fine era sotto 3­ 2. Ci hanno pensato Näser con una doppietta e Gardner con un po’ di fortuna (il suo centro per Wilson è stato deviato in gol da Aegerter) a ribaltare il risultato e a metterlo al sicuro. Il Lugano si è portato via i primi punti dalla Ilfis (nel se­condo turno vi aveva perso 4-1) e festeggia la quinta vittoria fi­lata entro i tempi regolamen­tari. Zanatta temeva che la pausa avrebbe fatto perdere il ritmo al suo Lugano ormai lanciato. Ma i suoi timori era­no infondati, o forse, più sem­plicemente, la pausa ha fatto più male al Langnau che ai bianconeri.
Vero è che, come diciamo a parte, le due squadre ci hanno messo un bel po’ a ingranare, e che la partita non sempre è parsa avere uno sviluppo logi­co, lineare. Alla fine però, a parità di “fame di vittoria’’, è uscito il maggior spessore di un Lugano che ha avuto in Jeannin l’ispiratore e in Näser l’esecutore. Tutto questo senza far torto agli altri, al caparbio Sannitz, all’opportunista Wil­son, al vivacissimo Reuille: a vederlo lavorare come ieri, viene da pensare che nelle pri­me due stagioni a Lugano ab­bia giocato col freno a mano ti- rato. A tirarglielo, forse, è sta­ta la disciplina tattica impo­stagli, che non ne ha esaltato le qualità, bensì spento l’ardore. Non è forse un caso che oggi che ha firmato per il Rapper­swil, Sébastien sembri scende­re in pista liberato, e riesca a dar sfogo alla sua irruenza. Positivo il rientro di Hirschi dopo un calvario di otto mesi. Zanatta l’ha saggiamente im­piegato poco, specialmente ri­spetto agli standard cui il di­fensore era abituato: ma il pri­mo cambio, sulla pista dove era cresciuto hockeisticamen­te, glie lo ha fatto fare.
Lui ha risposto subito pre­sente. Il ritmo lo deve ancora trovare, non invece il corag­gio. Quello gli ha permesso di tornare in pista come se nulla fosse dopo la rottura dei lega­menti del ginocchio ( occorsa­gli in gara- 1 dei quarti di fina­le dei playoff contro l’Ambrì) e un paio di operazioni. Un infortunio da cui non tutti rie­scono a riprendersi, psicologi­camente più ancora che fisi­camente, in tempi così brevi. Ma lui del resto aveva già di­mostrato di che pasta era fatto nel prosieguo degli ultimi playoff, giocati ( molto bene) fino alla vittoria finale pur con il ginocchio rattoppato alla meglio.
Grazie al successo di ieri il Lugano rimane solo al secon­do posto, a 6 punti dalla capoli­sta Davos, battuta dal Ginevra­ Servette. Ancora un paio di ri­sultati utili e i bianconeri po­tranno godersi un Natale sere­no. Molto più sereno di quello che si osava sperare alla vigi­lia della stagione.

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Zugo – Alla Herti è la sera delle prime. Fredrik Svensson ottiene il suo primo gol in biancoblù, mentre l’Ambrì fe­steggia il suo primo punto in trasferta da quando in panchi­na c’è Larry Huras. Per i pun­ti che contano davvero, e cioè quelli della vittoria, bisognerà però aspettare ancora.
Ed è questo l’aspetto dolente della situazione. Tanto più che alla Herti, quando la contesa era ormai archiviata da tem­po, rimbalza la cattiva notizia: il Servette batte a sorpresa la capolista in trasferta e allun­ga il passo in classifica. Ormai i punti di ritardo sulla riga sono otto, quelli che separano i biancoblù dallo Zurigo ( che, però, ha disputato un incontro in più).
Davvero un peccato, oltre­tutto perché le cose ieri a Zugo avrebbero potuto andare in modo decisamente differente per i leventinesi. L’Ambrì Piotta l’incontro l’aveva infat­ti in pugno. In vantaggio 3- 1 al­l’inizio del periodo conclusi­vo, i ticinesi hanno anche avu­to la possibilità di liquidare anticipatamente la pendenza.
Ma il buon Mattia Baldi – più solo che mai davanti a Lars Weibel, dopo un cambio a dir poco sciagurato dei locali – non ha avuto la freddezza ne­cessaria ed ha mancato il ber­saglio.
Andati due volte in doppio vantaggio, i ragazzi di Huras hanno davvero sprecato la ghiotta occasione di tornare a casa con tre punti d’oro, anche perché ottenuti in casa della quinta in classifica. Ma dopo l’ottima prova difensiva offer­ta nei primi quaranta minuti di gioco, i biancoblù alla di­stanza hanno cominciato a ce­dere sotto i colpi di uno Zugo improvvisamente rinato. E che, cosa non da poco, nella terza frazione di gioco ha po­tuto approfittare delle quattro penalità ( e cioè tutte quelle fi­schiate!) inflitte ai leventinesi dal signor Stalder. ‘ L’assist­man’ ceco Kamil Piros ( due gol in stagione, compreso quel­lo realizzato ieri...) e i suoi compagni non si sono certo fatti pregare e, con un Ambrì Piotta apparso oltretutto affa­ticato, hanno trovato i due gol che hanno portato tutti al pro­lungamento. Dove i padroni di casa hanno poi ulteriormente infierito, trovando il gol deci­sivo – che vale due punti – gra­zie a Oleg Petrov.
Era il 62’ 57’’, ovvero soli quattro secondi dopo che il già citato Stalder aveva buttato in panchina Du Bois e Duri Ca­michel ( per ostruzione il pri­mo, per eccessiva durezza il secondo).
Venerdì sera alla Valascia arriva lo Zurigo. Dire che si tratti di una sfida capitale è dire poco.

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BELLINZONA - Otto blasonate squadre di sei nazioni, saranno in lizza dal 27 al 29 dicembre, sul ghiaccio del Centro sportivo di Bellinzona per disputarsi la 36. edizione del torneo « Under 16 Trophy-Coppa Lotti». Il tutto or­ganizzato dal settore giovanile dei Giovani Discatori Turrita (GDT), presieduto da Christian Finn.Al­la manifestazione, che inizierà mercoledì 27 dicembre alle 9.30 e si concluderà venerdì 29 alle 18 con la finale, si cimenteranno gio­vani inferiori ai sedici anni, tra le cui fila sono annoverati i più gros­si talenti. Queste le squadre pre­senti: Metallurg Magnitogorsk (Russia), Stocksund IF e Ham­marby IF (Svezia), la Nazionale italiana, Kometa Brno (Rep. Ce­ca), Slovan Bratislava (Slovac­chia) e, in rappresentanza della Svizzera, la Selezione Ticino (al­lenata da Sandro Bertaggia e Pie­tro Zanolari) e lo SCL Langnau.
La parte tecnica della manifesta­zione è stata presentata da Pauli Jaks, per la prima volta membro dello staff del Torneo, che ha con­tattato le migliori squadre euro­pee. Purtroppo egli non potrà es­sere presente a Bellinzona in quanto sarà a Calgary con la na­zionale Svizzera U17. Il Torneo rappresenta il più importante punto di riferimento europeo per le giovani promesse dell’hockey internazionale. Tutte squadre, in­somma, che sono sempre ai pri­mi posti di categoria nelle rispet­tive nazioni. Le partite saranno dirette da otto arbitri scelti diret­tamente dalla Federazione Sviz­zera di Hockey su ghiaccio nel­l’ambito di un programma di for­mazione degli arbitri. Novità per quest’edizione sono gli alloggi delle squadre che potranno con­tare su alberghi della regione. Il preventivo di spesa per l’organiz­zazione completa si aggira sui 60/70 mila franchi. Si è poi fatta rilevare una malaugurata conco­mitanza con il Torneo di Biasca Under 20 che si svolge nello stes­so periodo. L’entrata al Torneo di Bellinzona costa, per tre giorni con tessera, 15 franchi. La gior­naliera costa 10 franchi dai 16 an­ni. Hanno pure partecipato alla conferenza stampa di presenta­zione, ieri a Giubiasco, il presi­dente dei GDT, Tiziano Lotti e Stefano Brenni, commissario tec­nico della Federazione ticinese hockey su ghiaccio, nonchè il se­gretario generale del Torneo Mar­zio Rigoni.

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