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Striscione Olimpico, Lo sport condanna
Lunedì 30.01.06
Roma - Sdegno e condanna unanime del mondo del calcio per lo striscione antisemita esposto ieri allo stadio Olimpico dai tifosi della Roma durante la partita di campionato contro il Livorno. Il primo a commentare l’episodio, questa mattina, è stato il direttore sportivo della società giallorossa Daniele Pradè, che a nome del club ha preso le distanze “da qualsiasi forma di politicizzazione e di razzismo nello sport e negli stadi”, aggiungendo però di non aspettarsi nessuna squalifica del campo per responsabilità oggettiva. Squalifica che, però, le istituzioni sportive stanno valutando. Almeno a giudicare dalle parole del presidente della Federcalcio, Franco Carraro: “Il 9 gennaio mi ero espresso contro la presenza della politica negli stadi, figuriamoci quale può essere la mia posizione nel caso di comportamenti espressamente vietati dalla legge”, ha detto il n.1 della Figc in occasione del Convegno ‘Progetti, riforme e valori: le nuove sfide per il calcio italiano’ apertosi oggi al Coni.
Carraro ha anche sollevato da ogni responsabilità l’arbitro della partita: “Non spettava a lui la decisione di sospendere la partita. Serviva l’input del responsabile dell’ordine pubblico ma non mi permetto di giudicarne l’operato. Non voglio esprimere giudizi, ma in situazioni del genere si potrebbe pensare che non sospendere la partita sia la soluzione migliore”. Da evitare, comunque, iniziative autonome dei giocatori per la sospensione dell’incontro. L’esempio-Zoro, insomma, in questo caso non è da seguire: “Ci sono le regole e bisogna rispettarle -spiega Carraro-. I capitani delle due squadre possono parlare con l’arbitro, ma il rispetto delle regole è prioritario e non dobbiamo cadere nell’anarchia”. Per il rispetto di regole e funzioni è anche il presidente del Coni, Gianni Petrucci: ”Non sta a me commentare -ha affermato-, c’è la giustizia sportiva e c’è il prefetto: hanno gli strumenti per agire”.
Non è la prima volta che si verificano episodi simili all’Olimpico. In altre occasioni, sul banco degli imputati è finita la tifoseria della Lazio. E il patron biancoceleste Claudio Lotito, oggi, ha colto l’occasione per ribadire il proprio punto di vista sull’argomento: “La politica deve rimanere fuori dagli stadi altrimenti si rischia di danneggiare il calcio e la società civile”.
(Spr/Adnkronos) |