Campionato italiano (News)

E’ l’Inter l’antidoto alla Juve

Venerdì 23.12.05

La Juventus chiude il 2005 con 93 punti in 39 partite. Tanti, ma non sono un record. Meglio ha fatto il Milan due anni fa quando nell’intero campionato prese 82 punti in 34 partite. Il record invece è di Capello, sempre in testa nelle 55 partite giocate da quando è alla Juventus. Nell’anno solare ha staccato di appena 7 punti l’Inter e di ben 12 il Milan. Queste cifre significano che soprattutto l’ Inter è l’avversario della Juve e che lo è ormai da un anno. I 7 punti che hanno diviso la Juventus e l’Inter nel 2005 sono troppo pochi e troppo fragili per essere imputati a problemi tecnici. Ha deciso la gestione. Capello ha cambiato molto poco, Mancini ha cambiato tantissimo. La differenza di pochi punti è nata in questi cambi.

Più complessa la situazione del Milan. Nelle 55 partite giocate dall’agosto 2004 non è mai stato davanti alla Juventus, ne è anzi adesso staccato per una somma di 16 punti. E’ difficile dedurne che sia alla stessa altezza. Più facile che il distacco attuale fotografi una reale differenza tecnica. Ancelotti si sta ancora industriando per risolvere il vero problema strutturale del Milan. Che non è la sostituzione di uno stopper, argomento difficile ma sempre possibile nel calcio. I difensori raramente sono determinanti e quasi sempre sono sostituibili. Il vero problema del Milan è la mancanza di un Cafu ancora giovane, un giocatore cioè adatto a fare sia il terzino che l’ala, un solo uomo per tutta una fascia di campo tenuta peraltro ad altissimo livello.

Dopo 3 sconfitte in tre trasferte (Chievo, Firenze e derby), Ancelotti ha cambiato modulo. Ha allargato Kakà sull’ala per coprire finalmente la fascia destra in fase offensiva ora che non c’è più Cafu. Così facendo ha ottenuto di avvicinare Gattuso a Pirlo stringendo lo spazio in mezzo al campo. Questo a sua volta ha permesso a Seedorf di essere più divertente e alla difesa di respirare un po’. Ne risulta in sintesi un Kakà sacrificato e una squadra in genere più equilibrata. Almeno in trasferta è probabile che il Milan continui a giocare così. La forza della soluzione decrive però anche la forza del problema. Ancelotti è stato bravo a costringere Kakà a un ripensamento di zona, ma è un accomodamento, quasi un ripiego. E’ chiaro che il vero ruolo di Kakà è in mezzo al campo, davanti a Pirlo e subito dietro Gilardino e Shevchenko.

Nel frattempo, a Livorno, si è visto Shevchenko partire venti metri indietro, entrando cioè nello spazio occupato da Kakà. Shevchenko ha fatto quasi il trequartista, ha fornito assist a Gilardino incapricciandosi quasi del ruolo. Vicino ai trent’anni, dopo stagioni e stagioni alla ricerca del gol, molti grandi attaccanti accettano quasi come una liberazione scalare di qualche metro. Ma è un esperimento pericoloso. Si rischia di perdere confidenza con il gol, la vera cosa che conti nel calcio. chi sa segnare deve sempre rimanere il più possibile vicino alla porta. La Juve per esempio sta accontentandosi troppo del rendimento offensivo di Ibrahimovic. Tre gol in 17 partite sono troppo pochi anche per una seconda punta specializzata in assist. Tre gol li ha segnati Mutu giocando poco, 4 gol li ha segnati Jorgensen che fa anche molti assist ma ha poca pubblicità. Ibrahimovic deve assolutamente pesare di più. Vedremo dall’8 gennaio i risultati della pausa natalizia. Certo è che sarà difficile, quasi impossbile togliere alla Juve una leadership che viene da molto lontano.



(Spr/Adnkronos)

Cassano, il Galactico di Natale

Sabato 24.12.05

Londra – Il Galactico di Natale è Antonio Cassano. Dopo aver ingaggiato Cicinho con un quinquennale, il Real Madrid è pronto a chiudere per l’attaccante della Roma. La disastrosa situazione dei globetrotters madrileni ha portato il presidentissimo Florentino Perez a mettere ancora mano al portafogli per portare al Bernabeu il barese, la cui esperienza a Trigoria sembra davvero essere giunta al capolinea. Le trattative tra il procuratore del giocatore, Giuseppe Bozzo, e l’agente Fifa Ernesto Bronzetti, arrivato a Roma con delega di firma da parte dello stesso Perez, sono andate a buon fine: Cassano, secondo l’accordo, si legherebbe al Real fino al 2010 per 4 milioni e 200mila euro a stagione.

Ovvero 700mila euro in più di quanto l’attaccante chiedeva alla famiglia Sensi. Il nodo da risolvere è quello del costo del cartellino. Cassano si svincolerà a costo zero a fine stagione, una prospettiva che ha portato il club madridista ad impuntarsi su un’offerta quasi simbolica. Il rilancio delle ultime ore, a quanto pare definitivo, è di 3 milioni e 500mila euro, una cifra molto inferiore ai 6 milioni chiesti dalla Roma. La stretta di mano, secondo fonti vicine alla trattativa, dovrebbe arrivare entro il 31 dicembre per una cifra oscillante sui 4 milioni euro.

Mentre la Roma cerca di monetizzare per quanto possibile la rottura con Cassano, le milanesi cercano rinforzi. Il Milan, dopo aver sondato la pista che porterebbe a Cris, brasiliano del Lione, ha deciso di puntare su un pezzo pregiato del campionato inglese per puntellare la difesa. Si tratta di William Gallas, difensore del Chelsea in scadenza di contratto. Il club londinese non vorrebbe perdere il giocatore a gennaio, ma Ariedo Braida è deciso a condurre in porto l’operazione offrendo 2 milioni di euro più il cartellino di Dario Simic. L’alternativa potrebbe essere il romanista Samuel Kuffour, ultimamente bacchettato pubblicamente dal tecnico giallorosso Luciano Spalletti. L’Inter, vista la prossima partenza di Martins per la Coppa d’Africa, rinforzerà il reparto avanzato richiamando alla Pinetina il nigeriano Obinna, attualmente in prestito al Chievo.

Sul fronte Juventus l'obiettivo è rinforzare il centrocampo con un'ala e la difesa con un esterno di ruolo. Per il reparto arretrato Luciano Moggi ha da tempo individuato Willy Sagnol, terzino francese in forza al Bayern Monaco: viste anche le recenti frizioni con la dirigenza bavarese il club di Corso Ferraris ha deciso di rimandare tutto a fine stagione. Diverso il discorso per l'esterno di centrocampo. L'obiettivo è Joaquin, che la dirigenza bianconera vorrebbe portare subito a Torino per affrontare la seconda metà della stagione puntando alla doppietta Scudetto - Champions League . Un pezzo pregiato che sta tentando molto la dirigenza juventina, pronta a soddisfare la richiesta di 18 milioni di euro formulata dal Real Betis.


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Mediaset-Juve, Zamparini furioso

Martedì 27.12.05

Roma - ''Sinceramente dispero che il problema si possa risolvere in Lega Calcio. Dovrebbero interessarsene le istituzioni. Vediamo come funzionano le cose in Italia, cosa sta accadendo nel sistema bancario. Prima o poi la magistratura entrera' anche nel calcio''. Lo dice il presidente del Palermo Maurizio Zamparini, che in un'intervista a ''La Stampa'', commenta l'acquisto per 248 milioni di euro da parte di Mediaset dei diritti di trasmissione delle partite della Juventus nei prossimi due anni e mezzo sulla tv digitale, su quella satellitare, da internet ai telefonini di ultima generazione. Accordo su cui e' stata aperta un'istruttoria da parte dell'Autorita' Antitrust.

''Sono un vice-presidente di Lega fasullo - precisa Zamparini - un signor nessuno, uno cui avevano promesso il potere di firma congiunta con Galliani. E invece - aggiunge - Galliani continua a firmare tutto da solo. Noi vogliamo un sistema all'inglese - sottolinea Zamparini - 50 per cento dei proventi distribuiti in misura uguale tra tutti i club e l'altro 50 per cento in base a passaggi televisivi e piazzamenti''. ''Le sembra giusto - chiede Zamparini - che la Juve sappia esattamente quanto potra' spendere sino al 2009 e noi del Palermo non abbiamo un budget nemmeno per la prossima stagione? Questo perche' i contratti televisivi scadono a giugno e non siamo in grado di prevedere se verranno rinnovati e a quali cifre. Ho sentito Della Valle - conclude il presidente del Palermo - ed e' arrabbiato quanto me. Arrabbiato e preoccupato''.


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Memorial Nando Viola alla Lazio Master

Martedì 27.12.05

L’incasso della manifestazione e’ stato devoluto in beneficienza

Roma - In occasione del IV Memorial Nando Viola sono scese in campo per beneficenza la squadre di Lazio e Roma Master ad Albano, per iniziativa dell'assessore ai Servizi Sociali del XX Municipio, Pino Cangemi e del sindaco di Albano, Marco Mattei. Il tutto col patrocinio dell'assessore allo Sport della Provincia di Roma, Attilio Bellucci. Alla fine ha prevalso la Lazio, ma a trionfare e' stata la solidarieta'.

L'incasso della manifesfazione e' stato interamente devoluto in favore delle attivita' svolte dall'Associazione Onlus "Animo", presieduta da Anna Lagana'. Tra le fila della Roma il capitano Odoacre Chierico; tra quelle della Lazio, Massimo Piscedda, Bruno Giordano e il figlio Rocco, 10 anni, autore di un gol.


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Castellabate, una via per Di Bartolomei

Martedì 27.12.05

Domani l’inaugurazione, presenti la moglie e il figlio di Agostino

San Marco di Castellabate - Domani, 28 dicembre, nella frazione San Marco di Castellabate (Salerno) si terra' la cerimonia di intitolazione di 'Via Agostino Di Bartolomei', in memoria del grande centrocampista romano (campione d'Italia con la Roma nel 1983, che ha vestito anche le maglie di Milan, Cesena, Vicenza e Salernitana).

''La Giunta Comunale -si legge nella motivazione-, con la delibera n.181 dell'8 luglio 2005, ha deciso di intitolare una strada al compianto Di Bartolomei in quanto, oltre ad essere stato un grandissimo calciatore di livello nazionale ed internazionale che ha diffuso il nome di Castellabate nel mondo, negli anni successivi alla sua carriera agonistica ha inciso in maniera profonda e indelebile sullo sviluppo e sulla promozione dell'attivita' sportiva nel paese attraverso la creazione e la gestione di una scuola calcio che ha contribuito alla creazione delle nuove generazioni. Per questi motivi l'intitolazione di una strada e' ritenuto un tributo piu' che dovuto alla memoria di un grande calciatore e di un illustre cittadino, quale e' stato Di Bartolomei''. Alla cerimonia prenderanno parte anche la moglie di Di Bartolomei, la signora Marisa, ed il figlio Luca.


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Spagna chiama Italia: il Barca su Toni

Martedì 27.12.05

Roma – Il calciomercato di gennaio sembra concentrarsi sull’asse Spagna-Italia. Se da una parte, infatti, il matrimonio tra Real Madrid e Antonio Cassano è ormai questione di ore, con voci sempre più insistenti su un “accordo totale” tra le ‘merengues’ e l’attaccante della Roma, dall’altra le rivali della ‘Casa Blanca’ non stanno a guardare e puntano dritte sui talenti della Serie A. E’ il caso dei campioni di Spagna del Barcellona, che sembrano intenzionati a rispondere al colpo del Real con un altro ‘crack’ di mercato: il bomber della Fiorentina e della Nazionale, Luca Toni. In questo caso però, l’eventuale trattativa si dovrebbe concretizzare solo a giugno. I catalani, infatti, perderanno Henrik Larsson a fine stagione. L’attaccante degli ‘azulgrana’ ha annunciato l’intenzione di lasciare il club iberico a giugno e tornare nella sua Svezia. Il Barca ha, quindi, individuato in Toni il possibile sostituto e nuovo partner d’attacco di Ronaldinho e Eto’o, ed è pronto ad offrire un super-contratto da oltre 3 milioni di euro a stagione al giocatore. Resta l’ostacolo-Fiorentina, con la società viola che molto difficilmente vorrà privarsi del suo bomber, acquistato solo la scorsa estate dal Palermo. Sempre il Real Madrid, invece, era pronto ad assicurarsi un altro talento del calcio nostrano: il centrocampista della Roma, Daniele De Rossi. Il club di Florentino Perez aveva già deciso da una settimana di acquistare il centrocampista giallorosso, ma il nuovo direttore dell’area tecnica Benito Floro, subentrato ad Arrigo Sacchi, ha bruscamente interrotto l’operazione. Floro, pur ritenendo De Rossi un ottimo giocatore, ha stabilito che la rosa attuale del Real ha sufficiente materia prima per permettere al club di risalire la china, senza il bisogno di precipitarsi in operazioni di mercato costose (Cassano a parte, ovviamente).

Anche dall’Italia però, ci sono club che guardano alla Liga per eventuali rinforzi. L’Inter, ad esempio, pensa all’argentino Riquelme del Villarreal per sostituire Veron, un altro giocatore che ha espresso il desiderio di tornare in patria a fine stagione. Intanto la Fiorentina, che dovrà quindi guardarsi dalle insidie catalane per quanto riguarda Toni, ha deciso di non ricorrere alla Fifa per il difensore serbo Nemanja Vidic. Il giocatore del lo Spartak Mosca, aveva firmato un contratto con il club di Della Valle, salvo poi accordarsi con il Manchester United. I viola hanno deciso di rinunciare a qualsiasi ricorso non ritenendo più Vidic un giocatore affidabile. Nel resto d’Europa si muovono alcune ‘big’ come il Chelsea, che nonostante il primo posto apparentemente inattaccabile in Premiership, è pronto a spendere altri milioni del patron Roman Abramovich per un ‘rinforzino’ a gennaio. Il tecnico dei ‘blues’, Josè Mourinho, avrebbe espressamente richiesto il centrocampista portoghese Maniche della Dinamo Mosca, già allenato ai tempi del Benefica e del Porto. Per il cartellino del giocatore sarebbero pronti 7,5 milioni di euro. Maniche può anche essere inserito nella lista della Champions League e così il Chelsea potrebbe avere un rimpiazzo per Essien, squalificato per due turni e indisponibile quindi per la doppia sfida con il Barcellona in Champions League.


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Serie B: Vicenza, Gonzalez è stabile

Martedì 27.12.05

Ancora in prognosi riservata dopo incidente del 22 dicembre

Padova - Situazione stabile e prognosi ancora riservata: questo il quadro del bollettino medico odierno del calciatore del Vicenza Julio Gonzalez, coinvolto in un incidente stradale lo scorso 22 dicembre e ricoverato presso l'Azienda Ospedaliera di Padova. ''Gonzalez -recita il bollettino- presenta delle condizioni generali stabili. I parametri vitali si mantengono ottimali con un buon andamento del decorso post operatorio. Anche questa mattina l'atleta e' stato sottoposto a medicazione del braccio sinistro in sala operatoria. Continua la degenza nel Reparto di Rianimazione, la prognosi resta ancora riservata''.


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Diritti tv, An chiede vendita collettiva

Mercoledì 28.12.05

Ronchi, "Non si puo' uccidere uno sport popolare per una legge sbagliata"

Roma - Sui diritti televisivi relativi al calcio ''si torni alla contrattazione collettiva''. Lo ha detto il portavoce di Alleanza nazionale, Andrea Ronchi, a margine di una conferenza stampa a Montecitorio. La necessita' di un ritorno ai contratti collettivi, ha aggiunto Ronchi, si spiega ''perche' non si puo' uccidere una passione, uno sport popolare come il calcio, per una legge sbagliata'', e perche' ''si deve consentire a tutte le squadre di giocare un campionato regolare''.


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Giampaolo, Voglio patentino da allenatore

Mercoledì 28.12.05

L'allenatore dell'Ascoli, ''I regolamenti mi penalizzano perche' ho giocato in C'

Roma - ''Mi sento penalizzato dai regolamenti, che non mi permettono di prendere il patentino prima categoria di allenatore. Essendo stato un mediocre giocatore di serie C, secondo le nuove norme non ho i requisiti necessari per accedere al corso da allenatore di Coverciano: sono penalizzato rispetto a quelli che hanno avuto una carriera migliore, ma vorrei avere il diritto di essere esaminato...''. Marco Giampaolo sta guidando l'Ascoli verso un onorevole campionato di serie A, riscuotendo anche numerosi consensi tra gli addetti ai lavori, eppure i regolamenti federali non gli permettono di sentirsi allenatore a tutti gli effetti.

Ai microfoni di 'Radio Radio', il tecnico marchigiano si sfoga. ''Mi sento penalizzato, perche' al momento dell'ammissione al corso di Coverciano chi ha avuto una buona carriera calcistica e' avvantaggiato. Ho fatto il corso di seconda categoria su invito e ora devo fare il master, per il quale servono pero' gli stessi requisiti che per il corso di prima categoria...''. Uno dei tecnici ai quali Giampaolo si ispira maggiormente non a caso e' Arrigo Sacchi, che calciatore professionista non lo e' mai stato. ''In quegli anni li' -ricorda Giampaolo- i requisiti erano diversi, poi le norme sono diventate sempre piu' intransigenti. Io pero' credo che sia molto diverso fare il calciatore e l'allenatore, e mi dico 'prima esaminatemi' e poi vediamo''.


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Bologna, Pagliuca sponsorizza Amelia

Mercoledì 28.12.05

''In Italia il portiere del Livorno e' l'unico emergente''

Roma - ''In Italia non vedo giovani portieri emergenti, l'unico e' Amelia''. Parola di Gianluca Pagliuca, veterano del Bologna, che ai microfoni di 'Antenna 3' sponsorizza il giovane collega del Livorno, che sta disputanto un ottimo campionato tanto da essere ormai in lizza per il ruolo di terzo portiere azzurro per i Mondiali. ''L'anno scorso ha sofferto un po' all'inizio -spiega Pagliuca parlando di Amelia-, ma ora sta mostrando tutta la propria abilita'. Conto molto su di lui, spero che continuera' a migliorare''.

Pagliuca ha anche svelato che lo scorso anno, di questi tempi, avrebbe potuto verificarsi per lui un clamoroso ritorno all'Inter. ''L'anno scorso a dicembre mi chiesero se fossi stato interessato a tornare -rivela- Io pero' scelsi di rimanere al Bologna e anche se alla fine siamo retrocessi non me ne sono pentito''.


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Serie B: Gonzalez, ancora prognosi riservata

Mercoledì 28.12.05

Il giocatore del Vicenza verra' sottoposto a un ciclo di terapia iperbarica

Padova - Julio Gonzalez, il giocatore del Vicenza coinvolto in un incidente stradale il 22 dicembre, e' ancora in prognosi riservata, secondo quanto reso noto in un bollettino medico dall'Azienda Ospedaliera di Padova dov'e' ricoverato. ''L'atleta -si legge nel referto- continua ad essere assistito nel Reparto di Rianimazione Centrale. Le condizioni generali permangono invariate con parametri vitali stabili. Non e' presente febbre, e' stato sottoposto ieri a controllo radiografico che ha dato esito negativo.Le valutazioni cliniche e funzionali sulle parti interessate dal trauma e dagli interventi chirurgici proseguono in modo approfondito e continuativo da parte degli specialisti. Nella mattinata di oggi e' proseguito l'iter chirurgico presso la sala operatoria della Chirurgia Plastica. Per domani e' programmata la presenza in sala operatoria anche del chirurgo vascolare che interverra' in collaborazione con lo specialista plastico. Gli specialisti che lo seguono hanno posto indicazione per un ciclo di terapia iperbarica, cui verra' quindi sottoposto. E' stata effettuata la prevista consulenza fisiatrica al termine della quale e' stato programmato l'iter di terapia riabilitativa. La prognosi rimane riservata''.


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Torneo di Viareggio, sorteggiati i gironi

Mercoledì 28.12.05

48 squadre divise in 12 raggruppamenti da 4

Viareggio - E' stato effettuato questa mattina nella Sala di Rappresentanza del Comune di Viareggio il sorteggio per la prima fase della 58.ma edizione della Coppa Carnevale. Questa la composizione dei 12 gironi:

Girone 1: Juventus, Stella Rossa (Scg), Lazio ed Anderlecht (Bel).

Girone 2: Atalanta, Chambisci (Zam), Ascoli e Cerro Porteno (Par).

Girone 3: Fiorentina, Partizan (Ser), Arezzo e Broendby (Dan).

Girone 4: Genoa, Santos Laguna (Mex), Treviso e Belasica Strumica (Mac).

Girone 5: Inter, Juventude (Bra), Ternana e Cisco Roma.

Girone 6: Livorno, Pakhator (Uzb), Modena e Pomorie (Bul).

Girone 7: Milan, Leichhardt Tiger (Aus), Parma e San Marino.

Girone 8: Torino, Danubio (Uru), Messina e Pistoiese.

Girone 9: Empoli, Inter S.Boston (Usa), Avellino e Newcastle (Ing).

Girone 10: Roma, New York (Usa), Palermo e Benevento.

Girone 11: Siena, Necaxa (Mex), Udinese e Lucchese.

Girone 12: Rappresentativa Serie D, Pumas Uman (Mex), Triestina e Grasshoppers (Svi).


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Coppa Italia: Lauro, Triste Roma-Napoli a porte chiuse

Mercoledì 28.12.05

"Pochi esagitati non cancellano l'amicizia tra le due città"

Napoli- ''E' triste che la gara di Coppa Italia tra Roma e Napoli si debba giocare a porte chiuse. Le intemperanze di pochi scalmanati, appartenenti a frange estreme di uno pseduo tifo, non puo' e non deve far dimenticare i rapporti tra due citta' da sempre improntati alla massima cordialita' ed amicizia''.

Lo ha detto, in una nota, il senatore Salvatore Lauro (CdL), dopo la decisione del Prefetto di Roma, Achille Serra, di far giocare il match tra giallorossi e partenopei senza la cornice di pubblico. Un provvedimento resosi necessario, dopo gli incidenti verificatisi al termine della gara di andata giocata a Napoli, tra alcuni tifosi napoletani e le forze dell'ordine.


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Pagelle 2005, Toni primo della classe

Giovedì 29.12.05

di Mario Sconcerti

Pagelle di fine anno cercando di ricordare non solo gli ultimi quattro mesi di calcio, ma anche i primi sei. Il migliore per me è stato Luca Toni (voto 9). Ha segnato 31 gol in 39 partite, 15 nel Palermo e 16 nella Fiorentina. E’ migliorato e mostra ancora di poterlo fare. E’ sempre in partita, anche quando non segna. Un centravanti moderno e antico, forse ancora più importante di quanto sia considerato oggi.

Detto il migliore, seguiamo un ordine di squadra. Portieri e difensori di fascia. I migliori sono stati Peruzzi e Frey, voto 7 per il primo e 8 per il secondo perchè è molto più giovane. In calo quasi tutti gli altri. Si salva Amelia (6,5). Difficile trovare buoni difensori. Tra Milan, Inter e Juventus l’unico titolare nuovo è stato Chiellini per una decina di partite. Voto per adesso 6,5. E’ molto migliorato Zambrotta (voto 8), adesso forte anche sull’uomo, molto più difensore di prima e sempre importante quando viene in avanti. La novità finale è Pasqual, Fiorentina, (voto 6,5), mancino naturale che calcia bene, crossa meglio, ma non è ancora abbastanza difensore. Soffre l’avversarlo che lo punta. Si è un po’ eclissato Zaccardo (6), è scomparso Cassetti (5,5) dopo l’epoca Zeman. Si è confermato Grosso (6,5), ha sbandato troppe volte Stam (5,5), è rimasto ancora un punto di riferimento Favalli (6,5). Ha messo in crisi il Milan con la sua assenza e la sua vecchiaia Cafu (voto 8).

Centrali difensivi. I migliori sono stati Thuram, Cannavaro, Cordoba, Barzagli (voto 7 per tutti). Deludente Nesta (comunque 8), in difficoltà a trovare tempo e posizione in una squadra che si è lentamente sbilanciata. Ha avuto un inizio stagione formidabile Terlizzi (7) poi rientrato nei problemi del Palermo; stanno crescendo Coda e Gamberini (6 per tutti e due). Qualcosa di più ci si aspettava da Kuffour (6) e molto di più ci si aspetta sempre da Chivu (5).

Esterni alti. Sono molti, sono tornati grazie al ritorno di schemi che tagliano fuori il trequartista e affidano la fantasia alle vecchie ali. In un ruolo che era praticamente scomparso ora giocano con buoni risultati Gonzales e Santana a Palermo (voto 6,5), Semioli (7) a Chievo, Jorgensen (6,5) a Firenze, il più lento ormai ma ancora il più talentuoso; poi Taddei (6,5), lo stesso Mancini (voto 8 alle potenzialità e comunque alla prima parte dell’anno); Marchionni (7,5) rimasto però fermo per molti mesi). Ci sono nel ruolo ingressi freschi come quelli di Fini e Foggia (voto 6,5 entrambi) e quello lussuoso di Figo (per ora 6). Il migliore, il più di sostanza è stato Camoranesi (8), seguito da Stankovic (altro 8).

Centrocampisti. Emerson il migliore, nettamente (voto 9). Per quel tipo di ruolo bene anche Volpi (7) e Corini (7). Ma hanno dato molto anche Gattuso (7), Barone (6), Coppola (6), Almiron (7), Gobbi (6). Più l’estro e la forza di Muntari (7). Veron è andato a strappi, ma si è confermato l’interno con più talento (9). Mezza stagione sola per Pizarro (7,5), più in difficoltà a reggere un centrocampo senza due mediani al fianco come era nell’Udinese. Conferma parziale di Pirlo (8), un po’ in discesa al di là delle punizioni straordinarie. Crescono bene De Rossi (7) e Donadel (6,5).

Fantasisti. Spesso sono seconde punte, altre volte, come Kakà, partono da lontano e suggeriscono. Il migliore, anzi, più correttamente, il più impressionante e spettacolare è stato Ibrahimovic (8,5). Non ricordo un attaccante di quella forza e con quel fisico giocare con tanta leggerezza. Il paragone con Van Basten non regge. Van Basten era ancora più tecnico e soprattutto era imprendibile in area. Van Basten ha segnato come nessun altro in Italia negli ultimi vent’anni. Ibrahimovic è più potente, spacca le difese, apre spazi agli altri, ma segna ancora troppo poco, 11 gol quest’anno, solo 3 in 17 partite in questa stagione. Segna più reti Totti (6,5 quest’anno) che ha comunque forza e una tecnica superiore a quella di Ibrahimovic. E’ indubbio però che Ibrahimovic quest’anno ha reso infinitamente di più. Male Morfeo nella seconda parte (voto 7 e 4 per i due campionati), benissimo Fiore di ritorno dal Valencia (7), bene Cozza (7), benino D’Agostino (6).

Attaccanti. Toni lo abbiamo visto. Subito dietro Giardino che ha segnato 27 reti nell’anno con una continuità di rendimento straordinaria. Poi Trezeguet e Shevchenko, alla loro maniera (voto 8,5 per tutti). E’ andato in alto a sorpresa anche Lucarelli (7,5), ha avuto troppi sbalzi Iaquinta (7), sono quasi scomparsi Vieri e Montella, sta appena tornando Inzaghi, tutti e tre senza voto. La sorpresa è stata Pazzini (6,5, potenzialmente 8), è cresciuto Bonazzoli (6,5). Va aspettato Bojinov (6). Un discorso a parte meritano Del Piero e Cassano. Del Piero (8,5) per come ha giocato e soprattutto per come ha accettato di non giocare. Da tempo non lo si vedeva cercare il dribbling oltre che il gol, e riuscirci anche. Senza per questo rivendicare posizioni in squadra che non può più scalare. Cassano (4) per quello che non è stato, per un’assenza silenziosa e nel complesso più discreta di come si è voluto descriverla, ma troppo lunga e piccata. Nel calcio alla fine chi sta fuori ha torto. Il fatto che la Roma abbia forse più peccati di lui non lo assolve.

Tecnici. Capello, senza discussione (voto 9). Crescono bene Giampaolo dell’Ascoli (6,5) e Mazzarri (stesso voto). Poi Spalletti, Mutti, Prandelli e l’altro debuttane, Mario Somma, arrivato in A a forza di campionati vinti (7).


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Galliani, Juve-Mediaset? Tutto regolare

Giovedì 29.12.05

Roma - ''Non capisco e non vedo dove sia lo scandalo, l'operazione e' stata assolutamente trasparente e legittima''. Intervistato da 'La Stampa' il presidente della Lega calcio e amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, commenta l'accordo sui diritti televisivi tra Juventus e Mediaset. ''Non ho partecipato ad alcuna trattativa'', spiega Galliani, ribadendo il concetto anche dalle pagine della 'Gazzetta dello Sport'. ''Ero al corrente dell'operazione Mediaset come tutti, ma non sono stato avvertito della conclusione dell'accordo. E anche se lo fossi stato, sarei stato zitto, perche' non avrei potuto occuparmene come presidente della Lega: qui si parla di diritti soggettivi. Ripeto: soggettivi. C'e' una legge dello stato a riguardo, e' dal 1999 che vale questo sistema. Puo' piacere o no, ma e' cosi'''.

Il presidente di Lega difende il modello italiano: ''Il nostro modello funziona. Nei campionati europei maggiori ci sono altri assetti: ad esempio in Spagna i diritti sono totalmente soggettivi e non esiste mutualita'. In Inghilterra sono collettivi ma non c'e' mutualita' sugli incassi. E se guardate bene, cambiano le regole, ma alla fine dovunque vincono piu' o meno sempre le stesse squadre. Dunque non e' la nostra legge a premiare le grandi. La Juve e' la Juve per gli 80 anni di investimenti degli Agnelli. E lo stesso si dica del Milan con i 20 anni di Berlusconi, cosi' come la famiglia Moratti per l'Inter''. Galliani respinge quindi la richiesta di dimissioni avanzata da Maurizio Zamparini e, anzi, attacca il presidente del Palermo: ''Sotto la mia gestione - dice Galliani a 'La Stampa'- i ricavi della Lega sono aumentati del 50% in un anno. Non mi sembra di essere un cattivo amministratore, e soprattutto non lo dicono i miei colleghi, tranne uno. Zamparini deve mettersi in testa che rappresenta se stesso, non la Lega. Non avra' mai le mie dimissioni''.

Adriano Galliani rivela anche di aver parlato con il patron della Fiorentina Diego Della Valle: “Ci siamo sentiti per telefono -spiega- non era al settimo cielo, ma neppure avvelenato. Abbiamo discusso serenamente, mi ha ribadito che non c’è nulla di personale. Diego punta alla cessione collettiva dei diritti tv, mentre nello stesso tempo le grandi hanno altre idee. Gira e rigira il problema resta quello della mutualità. Comprendo le esigenze dei club medio-piccoli, ma più introiti ci sono e meglio sarà per tutti. E comunque bisogna smetterla di demonizzare le televisioni: non sono dei mostri, sono la nostra salvezza”.Si parla di un accordo imminente anche per Milan e Inter, ma secondo Galliani non c’è fretta. “Aspetto di sedermi al tavolo dice il presidente di Lega - le cifre della Juve sono una traccia. Sia chiara una cosa: per Mediaset non sarà una passeggiata. Ho ricevuto telefonate da altri operatori. Ci mancherebbe pure che non tenessi alta la bandiera del Milan”.


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