Interrogazione su Giustizia Sportiva

Mercoledì 25.01.06

Presentata al ministro del Beni Culturali dal senatore Elidio De Paoli

Roma - Il senatore Elidio De Paoli, presidente della Lega Lombarda, ha presentato al ministro dei Beni e delle Attivita' culturali una interrogazione urgente. ''Qualche tempo fa la settima commissione del Senato della Repubblica, in un'indagine conoscitiva sul mondo del calcio, si era occupata degli organismi di giustizia sportiva, raccomandandone la correttezza e la trasparenza al di la' dei soggetti e degli interessi sottostanti e la totale assenza di una 'giustizia domestica', cosi' come richiesto ripetutamente dal mondo dello sport. Rilevato come, invece, accadrebbe nella procura federale della Figc, dove il procuratore federale si riserva a propria assoluta discrezione di individuare i componenti di quell'ufficio con cui eventualmente approfondire i temi piu' delicati e rilevanti, atteggiamento questo purtroppo suscettibile di critiche; considerato come l'articolo 29 del codice di giustizia sportiva prevede oltre la figura del procuratore federale anche quella di 6 viceprocuratori, ai quali secondo lo spirito della norma toccherebbe esaminare in riunioni collegiali le questioni piu' delicati ed importanti e purtroppo questo non avverrebbe''.


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Berlusconi, diritti collettivi bene per tv

Mercoledì 25.01.06

Governo rispetta autonomia sport

Roma - La vendita collettiva dei diritti tv del calcio favorirebbe Mediaset, Sky e Rai. In ogni caso il governo non vuol entrare in questa vicenda e rispetta l'autonomia dello sport. Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ospite della trasmissione 'Skytg24-pomeriggio'.


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Diritti Tv: Berlusconi, Meglio collettivi

Mercoledì 25.01.06

Roma - "La vendita collettiva dei diritti tv del calcio favorirebbe Mediaset, Sky e Rai. In ogni caso il Governo non vuol entrare in questa vicenda e rispetta l'autonomia dello sport". Lo ha affermato il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, ospite della trasmissione 'Skytg24-pomeriggio'. Berlusconi ha innanzitutto difeso la decisione presa alcuni giorni fa da Forza Italia di opporsi alla discussione in Parlamento della proposta di legge per la vendita collettiva dei diritti sul calcio. ''Un fatto di coerenza assoluta'', anche se, ha puntualizzato il premier, ''questa e' stata una cosa a cui non ha partecipato il Governo, che non era stato neppure informato, perche' era una proposta a livello parlamentare. Noi abbiamo seguito una linea che intendiamo continuare a seguire: quella di lasciare al calcio la piu' completa autonomia, di non mettere le mani sul calcio. Non si capisce perche' improvvisamente lo stato debba prendersi al responsabilita' di intervenire in vicende che sono di diritto privato e che sono vicende che riguardano il calcio''.

Tornando al merito della questione, ''l'interesse di Mediaset, e anche di Sky, sarebbe esattamente il contrario, perche' una azienda di televisione ha tutto il vantaggio a non fare singole trattative con le singole squadre di calcio, ma a trattare l'acquisto collettivo di tutti i diritti. Infatti quando i diritti venivano venduti dalla Lega Calcio collettivamente l'introito delle societa' di calcio e il prezzo di questi diritti era molto, molto inferiore a quello attuale''. Infine, in riferimento alle recenti polemiche con Diego Della Valle, Berlusconi si e' limitato a ribadire: ''Ho querelato questo signore''.


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Campana, stop alle notturne in inverno

Mercoledì 25.01.06

Roma - 'Il campionato non deve piu' giocare di notte durante l'inverno, in condizioni insopportabili: si puo' rimediare senza problemi, basta studiare meglio il calendario e far cominciare prima la Serie A per fermarsi d'inverno e collocare i turni infrasettimanali in notturna nei mesi piu' caldi''. Il presidente dell'Assocalciatori Sergio Campana, intervenuto in mattinata a 'Repubblica Radio', ribadisce la necessita' di modificare i calendari in modo da evitare lo svolgimento di partite in notturna nel periodo invernale.Campana prende ad esempio negativo il match di ieri sera tra Lazio e Inter, ma soprattutto il posticipo di B di lunedi' ad Arezzo. ''Nell'ultimo periodo abbiamo visto partite assolutamente irregolari -ha spiegato Campana- e c'e' il problema di tutelare l'incolumita' dei calciatori, che si sono dimostrati molto sensibili su questa questione. Ieri a Roma per la gara di Coppa Italia c'erano zero gradi, ma non solo: si gioca su campi ghiacciati, temperature sotto zero, la nebbia, la neve. come e' successo ad Arezzo. Credo che si debba invece tutelare i calciatori, gli spettatori e lo spettacolo''.

Il presidente dell'Aic sottolinea le 'colpe' delle televisioni, che continuano a richiedere le notturne per esigenze di audience. ''Per ora si continua a giocare in notturna soprattutto per motivi legati ai diritti televisivi. Eppure in tempi in cui i dirigenti non parlano piu' di partite ma di prodotto televisivo, bisogna dire che anche la qualita' in questo modo diventa scadente. Chiaro che le tv guardano solo ai proprio interessi, ma il calcio deve tutelare i propri tesserati e gli spettatori e dovrebbe far valere i propri interessi quando stipula i contratti''.La proposta dell'Assocalciatori di far giocare le gare infrasettimanali come quelle di Tim Cup di questa settimana alle ore 15 e' stata bocciata dalla Lega. ''Ci hanno risposto che non ci sarebbe stata molta differenza a livello di temperature, il che non e' certamente vero. E poi che in questo si sarebbero toccati gli interessi dei tifosi, ma a vedere gli spettatori i pochi spettatori che c'erano ieri per Lazio-Inter non credo ci sarebbe stata molta differenza. E' avvilente la mancanza di spettatori sulle tribune, e credo che il freddo ne sia una delle cause''.

Eppure in Inghilterra, in cui il clima e' molto meno mite che in Italia, si e' giocato ininterrottamente perfino durante le feste. ''Ma in Inghilterra e Spagna anche col freddo ci sono campi perfetti -osserva Campana-. In Italia ci sono regole che impongono di preparare terreno di gioco, ma l'Italia e' il paese delle deroghe, e cosi' ci si dimentica anche delle regole piu' elementari... Poi dovremmo iniziare un discorso sulla situazione degli stadi in Italia rispetto all'estero, se l'Italia vuole candidarsi per l'Europeo 2012 deve necessariamente provvedere come prima cosa alla sistemazione degli stadi''.


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Mercato, Reggina cede Cavalli al Vicenza

Sabato 28.01.06

Dai biancorossi presa la meta' di Biondini

Vicenza - Reggina e Vicenza hanno definito l'accordo per il passaggio il biancorosso dell'attaccante Simone Cavalli, che sara' presentato lunedi' alle ore 11.45 presso la Sala Stampa dello Stadio Romeo Menti. Nell'ambito dello stesso trasferimento la Reggina ha rilevato la compartecipazione cartellino del difensore Davide Biondini, gia' a Reggio con la formula del prestito.


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Serie B, Cremonese-Pescara il 18/02

Sabato 28.01.06

La partita in programma oggi è stata rimandata per l'impraticabilità del campo dello "Zini"

Milano - Con un comunicato ufficiale del presidente Adriano Galliani, la Lega Calcio ha stabilito che Cremonese-Pescara sara' recuperata sabato 18 febbraio alle ore 16. Nelle motivazioni del comunicato si legge che, a seguito del rinvio, ''constatato che l'arbitro della gara ha accertato che la persistenza delle cause di inagibilita' non lasciasse ragionevolmente intendere che le stesse potessero risolversi entro il giorno successivo, come da conferma in data odierna dell'ordinanza del sindaco di Cremona di sospensione dell'utilizzo dello Stadio Comunale 'Zini' datata 27 gennaio 2006''. Dunque, come previsto la gara e' stata spostata nel giorno previsto per lo stop del campionato.


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Serie B, Catanzaro-Verona rinviata

Sabato 28.01.06

A data da destinarsi. Dopo la sospensione per nebbia

Catanzaro - Il match di campionato di serie B tra Catanzaro e Verona, sospeso dopo 2' di gioco per nebbia, e' stato rinviato a data da destinarsi. L'arbitro Paolo Mazzoleni di Bergamo, insieme ai capitani delle due squadre, ha verificato l'assenza di miglioramenti nella visibilita' e deciso di mandare definitivamente negli spogliatoi le due squadre.


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Serie B, big male e Avellino-Modena show

Sabato 28.01.06

Roma - Emozioni, gol e spettacolo, ma non per le prime della classe. Nel giorno in cui Mantova, Catania e Brescia rimangono impantanate (un punto in tre, quello della capolista), dando ad una tra Atalanta e Torino la possibilità di dare una bella spallata al campionato di serie B nel posticipo di lunedì, la copertina del 26° turno spetta ad Avellino e Modena, che danno vita ad una partita d’altri tempi.

La vincono gli irpini per 5-4, agganciando tra l’altro il treno salvezza. Grandi protagonisti i bomber delle due formazione, il capocannoniere Christian Bucchi da una parte e Raffaele Biancolino dall’altra, autori entrambi di uno splendido tris: il modenese, che tocca quota 21 segnature, porta in doppio vantaggio gli ospiti alla mezz’ora, Biancolino accorcia su rigore prima dell’intervallo, Bucchi allunga ancora a inizio ripresa ma in 5 minuti il suo rivale fa 3-3. Negli ultimi 15’ diventano protagonisti anche gli altri: Pivotto illude ancora il Modena, Millesi e Danilevicius firmano un clamoroso sorpasso

In alto, poco o nulla si muove. Dopo il pari del Cesena nel derby col Rimini, il Catania a sorpresa stecca in casa col Bari (0-1, Anaclerio), il Brescia si illude al Dall’Ara col Bologna (in vantaggio nella ripresa con Bruno, perde 3-1 con Marazzina, Bellucci su rigore e Pecchia), il Mantova rischia grosso in casa col Piacenza ma alla fine si mangia le mani: Cacia dal dischetto porta avanti i romagnoli, Graziani pareggia col fiatone all’88’, nel recupero però Noselli si mangia il rigore del 2-1 che avrebbe tenuto a debita distanza le inseguitrici.

Oltre a Cremonese-Pescara, anche Catanzaro-Verona è stata rinviata (a data da destinarsi) dall’arbitro Paolo Mazzoleni, a causa della nebbia. A Bergamo intanto Albinoleffe e Triestina impattano 1-1 (Mignani e Regonesi nel giro di 5’ nel secondo tempo), mentre passano di misura Ternana (1-0 all’Arezzo, decide Frick su rigore) e Crotone (1-0 a Vicenza grazie a Paschetta).


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Bogdani devastante, Palermo sbriciolato

Sabato 28.01.06

Palermo - Uno strepitoso Bogdani ha distrutto da solo il Palermo al Renzo Barbera ed il Siena ha vinto ieri sera per 3-1 il primo anticipo della 22.ma giornata del campionato di Serie A, la terza del girone di ritorno. L’attaccante albanese ha deciso la gara con una strepitosa tripletta, la prima nel massimo campionato; inutile il gol di Godeas per i rosanero di Gigi Delneri. Si parte e, subito, Bogdani va alla conclusione: il suo tiro però finisce fuori. sull'altro fronte, un minuto dopo, uscita tempestiva di Fortin sul passaggio filtrante di Caracciolo per Gonzalez.

E al 29' il Siena va in vantaggio. Triangolo al limite dell'area fra Bogdani e Chiesa; palla di ritorno per l'albanese che, tutto solo, non ha difficoltà a battere Lupatelli per l'1-0 ospite. La reazione del Palermo sta tutta nel tiro al 32' di Di Michele, un sinistro debole che fa il solletico a Fortin. Al 42', però, grandi proteste dei rosanero per un nettissimo fallo di mano di Legrottaglie in piena area di rigore su crosso di Gonzalez; Dondarini, però, vede, ma ritiene involontario l'intervento del difensore bianconero e lascia proseguire.

Al 44', in contropiede, Bogdani se ne va sulla sinistra, salta Terlizzi ed entra in area: poi, sull'uscita bassa di Lupatelli, l'attaccante bianconero calcia da posizione angolatissima colpendo l'incrocio dei pali esterno. La ripresa si apre con una punizione al 46' di Corini: deviazione della barriera e palla di un soffio alta sulla traversa. Al 52', conclusione in bella acrobazia di Terlizzi, ma Fortin è reattivo ed alza sopra la traversa. Al 57', però, il Siena trova anche il raddoppio: calcio di punizione di Paro, imperioso stacco di Bogdani, Lupatelli tocca, na non riesce ad evitare il gol ed è 2-0.

Al 61' Di Michele va vicino al gol: Fortin se lo ritrova a tu per tu, ma è bravo a respingere, poi Legrottaglie mette in angolo. E al 66' Bogdani colpisce ancora: lungo cross dalla destra e l'attaccante albanese stavolta piazza di precisione sul palo più lontano un pallone imprendibile per Lupatelli ed è il 3-0. Il Palermo, finalmente, ha un lampo d'orgoglio e, due minuti dopo, va in gol con Godeas, che risolve da due passi un'azione insistita in area di Di Michele: 1-3.

Un gol che ha l'effetto di risvegliare i rosanero, anche se per rivedere Fortin all'opera bisogna attendere il 77’: il portiere bianconero è miracoloso nel deviare in angolo una splendida conclusione a giro di Di Michele. Il Siena, però, non ha problemi e riesce a controllare fino alla fine, portandosi a casa tre punti d’oro.


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Serie A, Milan-Samp 1-1 nell'anticipo

Sabato 28.01.06

Tutto nel primo tempo: apre Shevchenko su rigore, risponde Gasbarroni

Milano - Milan e Sampdoria hanno pareggiato per 1-1 a San Siro nel secondo anticipo della 22.ma giornata del campionato di Serie A, la terza del girone di ritorno. Gara decisa nel primo tempo. Milan in vantaggio al 13' grazie a Shevchenko, che ha trasformato un rigore causato da un'entrata di Volpi su Inzaghi; al 36' il pareggio doriano, firmato da Gasbarroni. Nel finale di primo tempo la Samp ha colpito due pali, con Volpi e Castellini, mentre a 6' dal termine del match, il legno ha detto di 'no' a Seedorf.


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Anche la Samp 'stoppa' il Milan

Sabato 28.01.06

Milano - Milan e Sampdoria hanno pareggiato per 1-1 ieri sera a San Siro nel secondo anticipo della 22.ma giornata del campionato di Serie A, la terza del girone di ritorno. Gara decisa nel primo tempo. Milan in vantaggio al 13' grazie a Shevchenko, che ha trasformato un rigore causato da un'entrata di Volpi su Inzaghi; al 36' il pareggio doriano, firmato da Gasbarroni. In classifica, i rossoneri di Carlo Ancelotti salgono a quota 47 punti, a -1 dall’Inter seconda e a -9 dalla Juventus; i doriani di Walter Novellino sono adesso settimi a 32, a -4 dalla Roma.

La partita di San Siro è cominciata da 4’ e Bazzani, entrato in campo in condizioni fisiche molto incerte, abbandona per il riacutizzarsi del problema al ginocchio: al suo posto Novellino inserisce Kutuzov. All'8' la prima occasione da gol: distrazione di Antonioli che regala la palla a Seedorf; l'olandese, però, spreca cercando un passaggio in mezzo e Volpi spazza in angolo. All'11' lancio per Inzaghi in area; l'attaccante cerca di proteggere il pallone alto, ma alle sue spalle arriva Volpi che, apparentemente, lo carica alle spalle: Inzaghi va giù e De Santis, forse con eccessiva severità, fischia il rigore. Sul dischetto va Shevchenko che spiazza Antonioli e porta in vantaggio il Milan. Al 25', tacco di Seedorf per Serginho che mette in mezzo, ma Antonioli è pronto ed anticipa Inzaghi. Il Milan finisce qui e, da questo momento, i doriano diventano padroni del campo. Al 27' Pisano prova dalla distanza, palla deviata, ma Dida recupera. Al 29' Kutuzov ha una buona palla e tira, ma Stam ci mette il piede e devia in angolo.

Al 30' Flachi spara da fuori area, sul primo palo, Dida è attento e blocca. Al 31' Kutuzov semina il panico in area, Kaladze spazza preoccupato in angolo. Al 32' Gasbarroni salta Gattuso ed entra in area; il rossonero cade e, da terra, tira giù il doriano: De Santis, però, ammonisce Gasbarroni per proteste. Ma al 36' la Samp, meritatamente, pareggia. Gasbarroni spara improvvisamente da fuori area, Dida non vede partire il tiro e, quando si vede arrivare la palla addosso, prova una goffa deviazione con il gomito destro, ma non c'é niente da fare: 1-1. Il Milan è in barca e la Samp sfiora due volte in due minuti il 2-1; prima al 41', con Volpi che centra il palo direttamente su punizione; poi con Castellini, che vola a colpire in tuffo di testa su calcio d'angolo e centra ancora il legno. Al 43' si rivede il Milan, con Sheva che prova dal limite, ma Antonioli blocca facilmente. Al 45', ultima azione del primo tempo, con Castellini che in girata sfiora il palo alla sinistra di Dida, immobile.

La ripresa si apre con una bella occasione per il Milan, al 47': cross di Gattuso in mezzo, tuffo di Inzaghi e bel colpo di testa deviato in angolo. Al 52' Palombo prova da fuori area, palla deviata, ma Dida questa volta non si lascia sorprendere. Al 53' punizione di Pirlo sul secondo palo, facile risposta di Antonioli. Al 65', con il Milan che sembra non trovare il bandolo della matassa, Ancelotti gioca la carta Gilardino, inserito al posto di Inzaghi. A questo punto i rossoneri sembrano montare e la Samp inizia a soffrire. Al 21' Stam mette in mezzo, Antonioli non controlla e la difesa allontana; poi Sheva prova di destro e sfiora il palo. Al 22' altra botta da fuori dell'ucraino, Antonioli si distende e devia in angolo. Al 23' altro destro di Kakà dal limite, ma Antonioli si esalta e respinge alla grande. Al 27' e al 29' provano da fuori area prima Pirlo e poi Flachi: il primo spara di poco alto; il secondo impegna Dida. E se nel primo tempo due volte i pali hanno graziato il Milan, all'84' è Antonioli a ringraziare il legno alla sua sinistra, che lo salva dalla tremenda botta di Seedorf.


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Della Valle, su tv serve soluzione seria

Domenica 29.01.06

Napoli - Sui diritti del calcio occorre trovare soluzioni serie e non ''pezze che sistemano le situazioni di qualcuno''. Diego Della Valle, a Napoli per partecipare all'ultima giornata dei lavori del congresso dei Popolari Udeur, torna a sottolineare la necessita' di trovare un sistema ''che liberi il calcio una volta per tutte'' con una distribuzione equa delle risorse.
''Ne parleremo bene da domani in avanti con il Consorzio -sottolinea il patron della Fiorentina- prenderemo delle posizioni, stiamo esaminando la questione speriamo che ci sia il modo di farlo con civilta', anche se purtroppo vediamo sgambetti brutti che ci fa fare qualcuno che dovrebbe condividere fino in fondo i nostri principi".

"Oggi facciamo giocare le squadre -avverte- da domani continuiamo a lavorare con spirito costruttivo per tutto l'arco della settimana, per poter garantire al calcio un futuro serio, vero, non fatto di piccole pezze che sistemano le situazioni di qualcuno al momento, ma cercando di trovare la soluzione che liberi il calcio una volta per tutte, dando ad ogni societa' -conclude Della Valle- la possibilita' di farsi il proprio campionato con i propri mezzi, perche' gli spettano di diritti, e non con delle beneficienze che nessuno vuole''


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Viola pallido, ad Udine non si passa

Domenica 29.01.06

Udine - Una Fiorentina troppo svogliata non approfitta di un avversario ridotto in dieci uomini per 70 minuti e si lascia impantanare sullo 0-0 dall'Udinese al Friuli nella 22.ma giornata del campionato di Serie A, la terza del girone di ritorno. la squadra di Cesare Prandelli conserva il quarto posto in classifica (44 punti, -3 dal Milan), ma vede avvicinarsi pericolosamente la Roma, che ha rosicchiato 2 punti ai viola e adesso è lontana solo 5 punti. Al Firuli, ostilità aperte al 5' da Baronio: punizione tesa e potente, Berti respinge. All'8' sinistro da lontano di Pasqual, con palla che finisce di poco alta sopra la traversa. Al 10' ancora Baronio su punizione, pallone di poco alto. Al 19', dopo una deviazione, la palla arriva in area a Di Natale che prova la girata: tiro a lato. Al 23', Baronio, ammonito già due minuti prima, entra in maniera scomposta su Pazzini: Saccani non ha dubbi, estrae il secondo giallo e caccia il centrocampista bianconero. Udinese in dieci uomini, esattamente come una settimana fa contro la Roma. Cosmi, in tribuna perchè squalificato, sposta Candela in mezzo e Di Natale sulla linea dei centrocampisti.

La Fiorentina, però, non approfitta della superiorità numerica e si lascia cullare dall'inerzia della partita. Al 37', sugli sviluppi di un angolo, Di Natale si ritrova solo in area, ma Dondael recupera e ribatte la conclusione del bianconero. La prima palla buona della ripresa se la procura Toni, al 55': l'attaccante viola fa tutto da solo in area di rigore, quasi sulla linea di fondo a sinistra, si gira e tira sul primo palo, ma Paoletti respinge di piede. Al 56' Prandelli, dopo avere fatto esordire dal 1' il portiere Berti, è costretto a cambiarlo, per infortunio, inserendo un altro esordiente, il rumeno Lobont. Al 65' cross di Pasqual, colpo di testa debole di Toni, facile parata di Paoletti. Al 70' grave ingenuità di Kroldrup che si fa soffiare la palla da Di Natale, sulla trequarti; l'attaccante bianconero si invola tutto solo, ma spara centralmente addosso a Lobont, che alza oltre la traversa. All'86' incursione di Jorgensen sulla sinistra, appoggia all'indietro per Jimenez che prova una conclusione in controtempo, ma il suo tiro è deviato in angolo. E' l'ultima occasione.

Tutto facile al Bentegodi, invece, per il Chievo, che liquida la Reggina con un pesantissimo 4-0. I gol arrivano tutti nella ripresa. Al 47', cross da sinistra di Lanna, grande stacco di Amauri nel mezzo dell'area di rigore e palla imprendibile per Pelizzoli. Al 74', puntuale come un treno svizzero, arriva il raddoppio di Pellissier, subentrato a Tiribocchi da dieci minuti. Giunti crossa per Amauri che, nel cuore dell'area di rigore, prima controlla, poi serve all'indietro Pellissier: destro potente e Pellizzoli è battuto per la seconda volta. All'88' il Chievo arrotonda, con Amauri che segna il 3-0 trasformando il rigore concesso da Stefanini per un fallo di Tedesco su Semioli. Al 94', infine, Pellissier realizza il quarto gol del Chievo, per la doppietta personale. In classifica, il Chievo di Bepi Pillon è settimo, con 34 punti, 3 in meno del Livorno; la Reggina di Walter Mazzarri resta ferma a quota 22.

Ad Empoli, invece, successo corsaro del Parma (2-1) che rovina l'esordio di Gigi Cagni sulla panchina azzurra. Alla fine del primo tempo, al 44', dopo avere praticamente sempre subito (anche un palo di Tavano), il Parma passa: clamoroso errore di Tavano che perde palla al limite della sua area; Grella serve Morfeo, assist per Marchionni che in diagonale infila Cejas. Tavano ha la possibilità di riscattarsi al 59', quando l'arbitro fischia un rigore per una ingenua e lieve trattenuta di Contini su Buscé: dal dischetto l'attaccante azzurro spiazza Guardalben e fa 1-1. Ma al 79' arriva il gol-vittoria ospite, con Bresciano che, in campo da soli 5', riceve di tacco da Morfeo e scarica di sinistro alle spalle di Cejas.

A Messina e a Treviso, infine, i gol arrivano in zona-Cesarini. Al San Filippo, i padroni di casa si aggiudicano l'intera posta contro il Cagliari (1-0) grazie al guizzo di Di Napoli che, all'88', scambia con Muslimovic ed infila Chimenti. Il Messina di Bortolo Mutti sale a quota 21 punti, che valgono il quintultimo posto al pari del Parma di Mario Beretta; il Cagliari di Nedo Sonetti resta invece quartultimo, con 19 punti, gli stessi dell'Empoli. Anche all'Omobono Tenni il gol che decide tutto arriva allo scadere, all'87', ma a conquistare la vittoria qui è la Lazio, che grazie al colpo di testa sottomisura di Rocchi sale a quota 33 punti e scavalca la Sampdoria.


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Roma-Livorno 3-0, Il Sorpasso

Domenica 29.01.06

Roma – Diciotto punti nelle ultime 6 partite di campionato, otto vittorie su otto contando anche le ultime due uscite di Coppa Italia contro Napoli e Juventus. E’ una Roma semplicemente devastante quella che continua ad avvicinare a grandi falcate la zona Champions League. Un traguardo ulteriormente avvicinato con il 3-0 imposto oggi al Livorno, un successo firmato da una doppietta di Totti, al rientro dopo due partite saltate per infortunio, e valso il sorpasso sugli amaranto, ora sesti in classifica. Ma oltre ai gol del capitano i 3 punti ottenuti di fronte al pubblico amico dell’Olimpico portano la firma di una difesa sempre più solida e di un Mancini in costante ascesa, atletica e caratteriale. Il brasiliano, che nella sua rinascita sintetizza lo straordinario inizio di 2006 della truppa giallorossa, ha recitato un ruolo da protagonista giocando un ruolo determinante nell’alterazione degli equilibri di inizio partita.

La Roma ci mette 20 minuti a capire come iniziare l'opera di scardinamento del 3-5-2 alla livornese, perché la squadra di Donadoni scende in campo con il piglio giusto e un ordine tattico invidiabile. Ma il campanello d'allarme suona al 26', quando i padroni di casa fanno capire di poter contare su un Mancini in forma strepitosa. Il brasiliano, a tratti incontenibile, raccoglie sulla linea di fondo un pallone lavorato dal tandem Totti-Perrotta trasformandolo in un piccolo prodigio: dribbling ubriacante su Galante in un fazzoletto di terreno e botta secca sul primo palo, ma Amelia c'è. Cinque minuti e la Roma passa. Grazie a Totti, che su punizione scarica un esterno destro potente reso velenoso da una decisiva deviazione di Pfertzel: per il portiere del Livorno, stavolta, non c’è nulla da fare.

Per la squadra di Spalletti la partita si mette nel modo migliore, Mancini inizia a trovare più spazi in campo aperto e con un’altra bella iniziativa personale sfiora il 2-0. Ma il raddoppio, al 41’, arriva ancora con Totti, che trasforma alla sinistra di Amelia un rigore accordato da Messina per una trattenuta in area di Coco su Taddei. Il capitano giallorosso ci prende gusto e prima del riposo, su punizione, sfiora il tris con una botta potente che sibila a pochi centimetri dal palo più vicino. La ripresa inizia senza novità. Ovvero, nessun cambio nelle formazioni e solita Roma. Al 52' Perrotta riesce ad arrivare su un traversone di Panucci ma conclude sul palo e due minuti dopo Mancini, su un bell'assist di Totti, cerca un sinistro difficile che Amelia blocca senza problemi.

Donadoni cerca di dare verve ad un attacco spento togliendo Palladino per Paulinho, ma un minuto dopo, al 62’, i capitolini chiudono il conto con Taddei, che realizza il 3-0 raccogliendo un pallone del solito Totti e battendo Amelia dal limite dell’area. Mezz’ora di accademia: Spalletti richiama Aquilani e Mancini per Dacourt e Tommasi, nel Livorno Prates rileva Coco e Totti, ancora lui, si vede negare il poker da Amelia su una bella incornata. Applausi per il numero 10 (nel finale in panca per Alvarez) e per una Roma rinata, che ora vede la Fiorentina lontana appena 5 lunghezze. Il Livorno lascia l’Olimpico con una sconfitta che non cambia di una virgola un’annata strepitosa, anche se il Chievo, ora distante solo 3 punti, inizia a farsi davvero minaccioso.


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Tre-zeguet fa tutto e subito

Domenica 29.01.06

Torino - Non ha lasciato scorie il ko casalingo di Coppa Italia contro la Roma, per la Juve di Capello: lo squadrone bianconero scaccia tutte le voci che parlavano di calo, flessione, se non di crisi, dopo gli ultimi risultati non proprio esaltanti, e regola l’Ascoli al Del Duca sfruttando venti minuti iniziali giocati a cento all’ora e la vena di un Trezeguet più opportunista che mai: tre reti facili facili, a cui l’Ascoli risponderà solamente con Ferrante per il 3-1 finale, prima che la partita vada spegnendosi in una ripresa che ha avuto molto poco da dire.

Due le sorprese preparate da Capello, che da fiducia al rientrante Zebina nonostante la rottura netta con la società del francese per questioni contrattuali e dà la maglia da titolare al meritevolissimo Del Piero, preferito a Ibrahimovic. Ma sul campo c’è ben poco tempo per speculazioni riguardanti questioni tattiche e uomini: David Trezeguet zittisce tutti in poco meno di 20’, assistito da un Del Piero e da un Camoranesi in forma smagliante e… da un Ascoli totalmente imbambolato in difesa. Lo show comincia al 7’: Del Piero avanza e trova il deserto davanti a sé, allarga per Camoranesi che trova il francese, controllo col petto e rasoiata di sinistro. Passano solo 5’ prima del bis, firmato ancora Del Piero, ancora Camoranesi e ancora Trezeguet: il franco-argentino non deve far altro che appoggiare in rete su assist dell’italo-argentino liberato da un palleggio in scioltezza dell’italianissimo Pinturicchio. Finita? Macchè, c’è la regola del due senza tre da rispettare, a cui questa volta si esime Camoranesi: 18’, fa tutto Del Piero che ubriaca lo svagato Domizzi, cross basso e terzo gol facile facile di Trezeguet.

Insomma, dopo 20’ l’unico dubbio rimasto riguarda il numero di gol che la Juve sarà capace di segnare nei restanti 70’, e la cifra rischierebbe di aumentare subito se Coppola non si opponesse col corpo all’ennesimo tentativo di un Trezeguet in stato di grazia. Ma se i bianconeri più deboli in difesa patiscono imbarazzi inquietanti, davanti Foggia è capace comunque di pungere, e al 33’ dopo essere sfuggito a sinistra l’esterno porge a Ferrante la palla del 3-1. Risposta Juve con Del Piero, su cui Coppola fa una papera clamorosa risolta da un salvataggio eccezionale.

L’inizio di ripresa non è proprio uguale a quello della prima frazione: la Juve ormai è paga, Del Piero e Trezeguet trovano meno spazi e l’Ascoli alza la china e guadagna metri. Prova Fini dalla distanza, ma i più pericolosi sono sempre Foggia-Ferrante: è su quell’asse che arriva il pericolo per Buffon al 17’, ma il colpo di testa dell’ex torinista è alto. E’ l’inizio della fine, perché se la squadra più forte non ha intenzione di spingere (nonostante l’ingresso di Ibrahimovic, Mutu e Zalayeta) e quella più debole ci prova ma non riesce a pungere, la partita finisce per incanalarsi sul binario precostituito: quello che porta i 3 punti a Torino.


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