Totti a Cassano, Dovevi salutare Sensi
Martedì 10.01.06
Roma - ''Gia' domenica sera ho voluto salutare Cassano. Lo faccio di nuovo e gli invio i miei auguri a nome del gruppo, anche se ci e' dispiaciuto che sia andato via senza salutarci. Credo che almeno il presidente Sensi e il massaggiatore Giorgio Rossi, per indicare due figure diversamente rappresentative della storia della Roma, meritassero un saluto particolare''. Dalle pagine del 'Corriere dello Sport', dove tiene una rubrica fissa, Francesco Totti risponde ad Antonio Cassano, e pur senza esasperare i toni dice finalmente la sua sulle polemiche degli ultimi giorni.
Totti torna sull'argomento che, secondo i bene informati, e' all'origine della sua rottura con Cassano: la convocazione del barese in Nazionale. ''Lippi e' un grande commissario tecnico - spiega il capitano giallorosso - e ha sempre detto che la Nazionale deve essere gestita come una squadra di club, con delle regole da rispettare. Sara' lui a decidere chi portare al Mondiale: nessuno di noi puo' sentirsi sicuro del posto, e questo non riguarda solo Antonio, ma tutti. Lippi decidera' in base al rendimento, ai comportamenti e alle situazioni tecniche. E' giusto che tutti abbiano l'aspirazione di andare in Germania, ma la scelta spetta solo ed esclusivamente al ct''.
Francesco Totti risponde anche a Fascetti, che aveva definito la Roma ''una societa' poco seria''. ''Ho sempre avuto rispetto per tutti e soprattutto per le persone piu' grandi di me -scrive Totti- ma la sua definizione mi sembra ingenerosa nei confronti di tutti. Penso a una persona come Bruno Conti, che ha dato e vinto tanto nel mondo del calcio. In modo pulito. Leggere certe dichiarazioni sulla mia persona, oltre che sulla mia societa', da parte di un allenatore preparato ed esperto come Fascetti non mi e' piaciuto, perche' se una persona non vive da vicino le situazioni non puo' giudicare avendo ascoltato una sola campana. Nessuno degli allenatori che ho avuto nel corso della mia carriera si e' mai lamentato per i miei comportamenti, e pur avendo avuto compagni con grande personalita' non sono mai entrato in conflitto con nessuno di loro''.
Infine il capitano giallorosso fa il punto sulla stagione della Roma: ''Abbiamo cominciato il 2006 con una vittoria questa e' la conferma che abbiamo intrapreso la strada giusta. Il successo di Treviso ci da' convinzione, siamo sicuri di poter far bene. Manca una sola partita alla fine del girone d'andata e, a parte la Juventus, ce la siamo giocata alla pari con tutti: questo ci deve aiutare a credere che la nostra classifica possa migliorare. Nel gruppo c'e' voglia di fare bene e di restare uniti. Ci sono molti giovani che quando sono stati chiamati in causa si sono fatti trovare pronti. Spero che altri potranno provare la gioia che ha provato Aquilani a Treviso: chi nasce calcisticamente in questa squadra riesce a provare soddisfazioni uniche''.
(Spr/Adnkronos)