14/01/2009 01:33 |
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Roma: Spalletti sculaccia Mexes "Sembra che rimanga per farci favore"
Mercoledì di campionato per la Roma: ci sono in ballo la Sampdoria e tre punti importantissimi, ma Luciano Spalletti pare più preoccupato dal mercato e dalle ombre di un addio di Philippe Mexes, tentato dal Milan. "Mi ha detto di volere rimanere, ho risposto che oltre a volere questo bisogna pedalare e raggiungere gli obiettivi - è sbottato il tecnico - se un giocatore resta per farci un favore non è un modo corretto di ragionare".
"Ci ho parlato una decina di minuti nel mio ufficio- rivela l'allenatore della Roma- Lui mi ha detto che e' un grande professionista e che vuole fare le cose in maniera corretta, per il ruolo che ricopre e per la societa' che merita rispetto. Gli ho ricordato che oltre a volere restare a Roma bisogna raggiungere degli obiettivi. Non restare per vivacchiare, bisogna arrivare quarti e quindi pedalare forte. Se un giocatore resta per farci un favore non e' un modo corretto di ragionare, perche' la societa' e' costretta a richiedere a me una certa professionalita', e' un diritto dell'allenatore stimolare un calciatore per cercare di avere qualcosa di piu' da lui ma se io giocatore ti faccio un favore a restare qui o mi pigli cosi' o fai come ti pare. Noi dobbiamo fare risultati importanti, quindi c'e' bisogno di una certa disponibilita' e di un certo modo di ragionare. Quindi la disponibilita' di Mexes a restare deve essere carica di intenzioni e non del tipo 'Gia' e' tanto che ci sono'". Ogni commento alla chiarezza di queste parole sembra superfluo.
Ma sulla vicenda-Mexes, Spalletti ha dei messaggi anche per il club, per i consiglieri del difensore francese e auspica un intervento di Rosella Sensi nei loro confronti: "La società sarebbe in grado di farsi rispettare di piu' per come si e' comportata seriamente in questi tre anni e avrebbe la possibilita' di dire qualcosa a tutte queste persone che gli lanciano messaggi. La societa' e' nelle condizioni di difendersi e dire la sua. Quello che hanno fatto in precedenza per lui mi sembra sintomatico delle intenzioni".
LA GARA CON LA SAMPDORIA
Spalletti si è anche ovviamente soffermato sul recupero di mercoledì contro la Sampdoria, una partita che la Roma dovrà necessamente vincere. "Se riusciremo a ottenere i tre punti, la possibilità di arrivare al quarto posto si farà più concreta. Questa è una squadra costruita per conquistare la qualificazione alla Champions League e, se non dovessimo farcela, io ne sarò il primo responsabile". Il tecnico giallorosso è comunque piuttosto ottimista per la gara contro i blucerchiati di Walter Mazzarri: "La sfida con il Milan ci ha fatto capire che possiamo giocarcela contro chiunque. Sono stati commessi degli errori, ma in una partita di calcio questa è una cosa normale".
Il giocatore sampdoriano da tenere maggiormente sotto controllo sarà senza dubbio l'ex di turno Antonio Cassano: "Sarà sicuramente un problema in più per noi - commenta Spalletti - perchè, oltre a essere un buonissimo calciatore, ha trovato l'ambiente giusto, dove vive tutto con serenità e può tornare a mettere a disposizione del calcio le sue grandi qualità".
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18/01/2009 20:09 |
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Meraviglia di Baptista: la Roma vaToro "matato" da un gol della "Bestia"
Uno spettacolare gol di Julio Baptista ha regalato tre punti pesantissimi alla Roma nella trasferta di Torino. Il brasiliano al 47' della ripresa ha stoppato di petto e si è esibito in una meravigliosa rovesciata che ha gelato i granata. Fino a quel momento la partita era vissuta su pochissime occasioni da rete. Poi il capolavoro della "Bestia", che ha rilanciato ancor di più la squadra di Spalletti e ha tolto un punto meritato al Toro. I tre punti in palio sono preziosissimi per entrambe le squadre, ma la Roma all'inizio approfitta di un po' di paura da parte del Toro per prendere il pallino del match. Col passare dei minuti i granata acquistano fiducia, infilando piano piano la testa nella difesa giallorossa. Di occasioni da gol, però, se ne contano pochissime su entrambi i fronti. Un tiro dalla distanza di Saumel, poi un destro respinto di Baptista dopo un bel affondo di Taddei e una capocciata di Mexes ben parata da Calderoni. Tutto qui. La squadra di Spalletti fa troppo poco e non basta l'infortunio di Pratali per far tremare il Torino, che anzi punzecchia gli avversari. Nel secondo tempo il ritmo si alza, anche perché le formazioni si allungano notevolmente. I tiri in porta, tuttavia, continuano a contarsi sulle dita di una mano. Calderoni respinge un rasoterra di Taddei, mentre Baptista non sfrutta una bella percussione di Menez e gira sopra la traversa. Il Torino non resta a guardare e anche se Artur non deve compiere interventi di rilievo mette apprensione a Mexes e compagni. Poi, quando tutti sono pronti a stringersi la mano, ecco la prodezza di Baptista. Una magia che consente alla squadra di Spalletti di inquadrare con più precisione nel suo mirino la zona Champions League e spinge un Torino "imbestialito" (espulso Barone nel recupero) sempre più in basso. LA PARTITA MINUTO PER MINUTO LE PAGELLE Dellafiore 6 Debutto con la maglia granata per l'ex del Palermo e buona impressione. Parte esterno, poi dopo l'infortunio di Pratali si accentra. Fa appieno il suo dovere, senza strafare. Amoruso 5 Tocca pochissimi palloni nel primo tempo e si vede solo per un fallaccio su De Rossi. La sua ripresa dura una manciata di minuti Cicinho 7 Grande partita la sua, una delle migliori in giallorosso. Spinge tantissimo, ingaggia un bel duello con Ogbonna ed è sempre puntuale nelle chiusure. In più ci mette un pizzico di classe brasiliana che non guasta mai. Menez 5 Lascia troppo solo Baptista, si sposta molto, ma senza costrutto, rallenta il gioco e perde tanti palloni. Insomma, un disastro. Solo una paio di lampi nella ripresa, quando offre due bei palloni prima a Taddei e poi a Baptista. Baptista 7,5 Paga l'assenza di Vucinic e non riesce a sfruttare quelle poche occasioni che ha. Poi però si inventa un gol capolavoro che fa lievitare il suo voto, media tra il 5 per la partita e il 10 per il gesto tecnico. Alberto Gasparri IL TABELLINO Torino-Roma 0-1 (0-0) Torino (4-4-2): Calderoni 6,5; Dellafiore 6, Pratali 6 (26' pt Colombo 6), Di Loreto 6,5, Ogbonna 6,5; Diana 5,5, Barone 6, Saumel 6,5, Vailatti 6 (14' st Abate 6); Stellone 6, Amoruso 5 (12' st Rosina 6,5). In panchina: Sereni, Natali, Corini, Bianchi. All. Novellino. Roma (4-3-2-1): Artur 6, Cicinho 7, Mexes 6, Juan 6, Riise 6; Taddei 6 (16' st Aquilani 6), De Rossi 6,5, Brighi 6 (35' st Cassetti sv); Pizarro 6,5, Menez 5; Baptista 7,5. In panchina: Julio Sergio, Panucci, Loria, Virga, Greco. All. Spalletti. Arbitro: Rocchi Marcatori: 47' st Baptista (R) Ammoniti: 21' pt Pizarro (R), 41' pt Amoruso (T), 9' st Colombo (T), 48' st Cicinho (R) Espulsi: 48' st Barone (T) |
21/01/2009 23:38 |
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Oooops..la roma ha perso 2-1 contro l'inter..xD |
26/02/2009 23:11 |
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| | | OFFLINE | Post: 9.489 Post: 5.439 | Registrato il: 28/07/2006 Registrato il: 07/07/2007 | Città: BIENNO | Età: 41 | Sesso: Femminile | | | |
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Panucci, scuse a Spalletti ROMA, 26 febbraio 2009 - Christian Panucci si scusa con Luciano Spalletti. Il difensore giallorosso, protagonista di un lungo braccio di ferro con il tecnico per non aver accettato di andare in panchina nella trasferta di campionato a Napoli, torna sui suoi passi e si pente del suo comportamento. La rottura era avvenuta il 21 gennaio scorso. Escluso dalla lista Champions, ora, probabilmente, sarà reintegrato in rosa e potrebbe andare in campo già domenica a San Siro.
DAMIANI APPLAUDE - "Sono molto contento, Christian ha dimostrato di essere uomo". Ecco il primo commento di Oscar Damiani, procuratore del giocatore. "Si è rivelato umile: ha sbagliato e ha chiesto scusa - continua Damiani, intervistato da romanews.eu -, anche se in ritardo. Christian è un ragazzo orgoglioso, peccato per l'esclusione dalla Champions. Saper tornare indietro è dimostrazione di grande intelligenza. Sono contento perché potrà dare una mano alla Roma. Ho fatto il tifo per la Roma e per Panucci, anche se ho giocato nella Lazio. Lui sapeva come la pensavo". La schiarita delle ultime ore non porta però novità dal punto di vista del rinnovo contrattuale. "Non facciamo confusione, nulla è cambiato da quel punto di vista".
CICINHO ANCORA FERMO - Contro l'Inter, invece, Cicinho non ci sarà. È lo stesso brasiliano a sbilanciarsi sulle sue condizioni fisiche. Il fastidio a un ginocchio non gli permetterà di recuperare in tempo: "Per Milano non penso di farcela - ha detto Cicinho -, spero di recuperare per l'Arsenal. Ho ancora fastidio al ginocchio, anche se oggi ho lavorato senza problemi".
gasport
Moderatrice di
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03/05/2009 21:26 |
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Sorrentino strega la Roma
All'Olimpico 0-0 tra i fischi
Il portiere del Chievo salva i suoi con tre parate decisive nel primo tempo. Nella ripresa la squadra di Spalletti si spegne e sale la contestazione dei tifosi. Punto importante dei gialloblù in chiave salvezza
ROMA, 3 maggio 2009 - Alla fine quello che resta di questa partita sono solo i fischi, quelli indirizzati dai tifosi romanisti alla propria squadra, che con il pareggio casalingo contro il Chievo vede allontanarsi forse definitivamente la zona Champions. Sorride invece il Chievo: il pareggio strappato all'Olimpico grazie anche ad un grande Sorrentino porta la squadra di Di Carlo a +6 sul terzultimo posto.
ROMA PADRONA - La Roma arriva dalla sconfitta di Firenze e da una settimana di contestazione con tanto di promessa di una gran partita fatta da capitano Totti, il Chievo è reduce dalla battuta d'arresto contro l'Udinese. Ma sono i giallorossi ad avere bisogno della vittoria, per rasserenare l'ambiente e restare in scia al treno per la Champions League, mentre al Chievo un pareggio all'Olimpico andrebbe più che bene. Senza lo squalificato Pizarro, Spalletti conferma la formazione annunciata, con Totti alla guida dell'attacco davanti al terzetto Taddei-Perrotta-Baptista. Di Carlo non può contare su Yepes e Langella, squalificati, e in attacco schiera il tandem Bogdani-Pellissier, con Pinzi alle loro spalle pronto a innescarli. Pinzi in realtà si ritrova più impegnato a fare legna a centrocampo, perchè la Roma nella prima frazione è padrona assoluta del terreno di gioco. Fioccano le occasioni da gol: al 3' Sorrentino respinge di pugno una gran botta di Totti su punizione; al 9' bella azione di prima della Roma, Riise si inserisce su imbeccata di Totti e di sinistro impegna il portiere del Chievo; al 15' ancora una prodezza di Sorrentino salva il Chievo su una conclusione di Baptista avvelenata dalla deviazione di un difensore; al 30' un gran destro di Totti dai venti metri sfiora l'incrocio. L'Olimpico è tiepido: migliaia di tifosi romanisti per protesta restano fuori dallo stadio a giocare a calcetto. Dentro lo stadio, la Roma mantiene a lungo la palla, ma il ritmo sempre troppo basso facilita il compito alla difesa del Chievo; gli uomini di Spalletti inoltre ci provano solo per vie centrali e al lungo andare diventano prevedibili. La prima conclusione in porta del Chievo arriva al 37': Pinzi ci prova di destro da fuori area, con la palla che sorvola di poco la traversa. Nel finale ancora Pinzi impegna Artur con un rasoterra dal limite.
CRESCONO I FISCHI - In avvio di ripresa Spalletti tenta di dare più vivacità all'attacco inserendo Menez al posto di Taddei. Dal francese parte la bella azione corale che all'11' porta Totti a calciare dal limite, ma ancora una volta Sorrentino è bravo a respingere e poi a fermare anche Perrotta sulla ribattuta. Tre minuti dopo il portiere clivense vola a deviare in calcio d'angolo un calcio di punizione di Baptista, potente ma poco angolato. Al 17' si rivede il Chievo: il destro in corsa di Colucci (200 gare in A) su assist di Bogdani è di poco alto. Crescono i gialloblù: al 18' Panucci e Bogdani sgomitano nell'area della Roma, l'arbitro fischia un fallo in attacco; un minuto dopo Motta rimonta su Pellissier lanciato in contropiede e salva in corner. Crescono i fischi dell'Olimpico. Spalletti manda in campo anche Vucinic (per Perrotta) ma la Roma non riesce a mettere in campo la stessa determinazione del primo tempo. Al 37' Cassetti manda a lato un diagonale da buona posizione. E' l'ultimo pericolo per la porta di Sorrentino, anche se nel finale la Roma continua a provarci, ma con poca convinzione e precisione. Negli ultimi minuti entrano nello stadio i tifosi che erano rimasti all'esterno dell'Olimpico e la contestazione raggiunge il suo apice.
Omar Carelli
Fonte: gazzetta |
12/08/2009 15:58 |
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La ricetta Spalletti: "Serve coesione"
Il tecnico giallorosso vuole "coinvolgimento" all'interno del gruppo Roma, scommette sui giovani e ammette l'interesse per Burdisso
ROMA - La partenza di Aquilani non sembra preoccuparlo più di tanto: Luciano Spalletti è convinto di avere a disposizione comunque un organico di assoluto valore. "Le cessioni? Tutto è stato fatto nel bene della Roma, i dettagli e i numeri non li so, la Roma ha comunque una rosa importante. Mi sembra che il lavoro sia stato fatto sempre in funzione di una crescita e per la vittoria".
GIOVANI DI QUALITA' - Il tecnico di Certaldo punta forte sulla coesione del gruppo per la stagione giallorossa. "Gli obiettivi si raggiungono tramite il coinvolgimento. La conoscenza reciproca crea appartenenza e si va tutti insieme in quella direzione". Spalletti scommette sui giovani a sua disposizione: "Abbiamo ragazzi importanti con grandi qualità, che sanno fare bene quello che gli viene richiesto".
STIAMO SEGUENDO BURDISSO - Si parla spesso di mercato in orbita romanista, l'allenatore toscano ammette l'esistenza concreta almeno di un obiettivo. "Burdisso è un giocatore che ha uno spessore tecnico e caratteriale, con grande esperienza. Abbiamo ritenuto opportuno seguirlo e ha le qualità che possono aggiungersi bene alla nostra rosa". Che campionato giocherà la Roma? Lotta al vertice o zona Champions? "Non si può ancora dire. La differenza la fanno la gestione e alcuni particolari nei momenti topici del campionato. Bisogna essere bravi, pronti e reattivi a cogliere tutto ciò che passa". |
25/08/2009 22:46 |
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Alle 16.30 di questo pomeriggio la squadra agli ordini del Mister Spalletti si è allenata sul campo B del centro sportivo Fulvio Bernardini di Trigoria ed ha svolto:
- articolarità
- lavoro tattico (schemi)
- partita
Lavoro differenziato per: Doni, Andreolli, Cicinho, Baptista e Okaka.
Seduta fisioterapica per Brighi.
Fonte[Modificato da !Serenella! 25/08/2009 22:46] |
16/04/2011 23:51 |
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Roma, welcome DiBenedetto
"Voglio le vittorie di Berlusconi"
A Boston firmato il passaggio del club giallorosso agli americani che pagheranno subito 40 milioni su 70 e ricapitalizzeranno per 45. Unicredit, partner al 40%, finanzierà con 40 milioni la campagna acquisti. Il nuovo patron: "Affare concluso, ora trofei e fair play finanziario"
BOSTON (Massachusetts, Usa), 16 aprile 2011 - L’ultima giornata è la più faticosa, estenuante, interminabile: la firma arriva alle sette della sera di Boston, in un’atmosfera che il tramonto rende magica, ma in Italia è passata già da un pezzo la mezzanotte e si aspetta solo il lieto fine di una telenovela andata avanti per sette mesi. "L’affare è concluso - esordisce Thomas DiBenedetto nella conferenza stampa che celebra l’evento -, ora aspettiamo solo le autorizzazioni previste dalla legge (passaggio da Antitrust e Consob, ndr)". Ventunesimo presidente nella storia della Roma, il primo straniero, ci sono voluti sette mesi di incontri e a volte anche scontri per arrivare in porto. "È stata una trattativa lunga e a tratti complicata - aggiunge -, ma del resto, per una squadra con tanta passione non avremmo potuto sforzarci di meno".
CIFRE E PROGRAMMI — Il comunicato congiunto giunge nel cuore della notte, certifica che "il 67% del pacchetto della Roma è stato valutato poco più di 70 milioni, 60 per la Roma, 6 per il centro sportivo di Trigoria e 4 per il brand", gli americani (che controlleranno il 60% delle quote, con UniCredit partner al 40%) ne tireranno fuori poco più di 40 subito e altri 45 per la ricapitalizzazione, resa necessaria dalle perdite del club e dall’imminenza del fair play finanziario imposto dall’Uefa. UniCredit finanzierà la campagna acquisti estiva con un prestito di 40 milioni. "Un progetto in cui crediamo molto - giura il vice direttore generale della banca Paolo Fiorentino, l’altro protagonista di questa lunga trattativa -: valorizzeremo l’asset sportivo e punteremo a sfruttare il marchio, che ha enormi potenzialità. E in futuro apriremo a un altro partner italiano cedendo parte delle nostre quote". Come conviveranno i due soci? Il comunicato recita: "DiBenedetto avrà la gestione del club, UniCredit significativi diritti di minoranza". Mr Thomas sa delle difficoltà che incontrerà nella sua avventura, soprattutto per rimettere i conti in sesto, ma ha grandi ambizioni. "Rispetteremo il fair play - dice l’imprenditore italoamericano -, abbiamo già tanti buoni giocatori, punteremo su giovani di talento. E avremo i migliori manager al nostro servizio per realizzare i nostri programmi".
SOGNI — Fair play, regole, contenimento dei costi, snellimento del tetto ingaggi, ringiovanimento della squadra. Su questa strada come si realizzano i sogni? Silvio Berlusconi ha già dato il suo benvenuto a Thomas DiBenedetto: "Gli auguro di vincere quanto ho vinto io, ma sappia che non saranno tutte rose e fiori". DiBenedetto ringrazia e risponde a tono: "Anch’io spero di vincere i trofei che Berlusconi ha garantito al Milan, ma lui poteva spendere quanto voleva, io dovrò rispettare il fair play finanziario". E’ cominciata una nuova era, in tutti i sensi in effetti. Welcome.
Dal nostro inviato
Alessandro Catapano
Fonte: gazzetta |
29/05/2017 00:06 |
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Roma, Totti, ultimo giro di campo.
Tutto l'Olimpico in lacrime
Cronaca di un delirio annunciato.
Il capitano, al termine della gara col Genoa,
ha preso il microfono per ringraziare il popolo giallorosso.
Ecco le sue parole
Un silenzio surreale. Nel momento in cui Francesco Totti saluta per sempre la Roma, da giocatore, i 65mila dell’Olimpico vivono sospesi nel tempo e nello spazio. Qualcuno prova a intonare qualche coro, ma non c’è la forza: le musiche del Gladiatore, del Re Leone, quella di Morricone e poi La vita è bella fanno da colonna sonora all’ultimo giro di campo del capitano della Roma. Piangono tutti, sugli spalti, in tribuna stampa e in campo. Gli unici fischi arrivano per Pallotta e Spalletti (che litiga con un cameraman di Sky perché lo inquadrava sui maxischermi dell’Olimpico e devono intervenire gli uomini dello staff a riportare la calma), per il resto c’è una commozione che nessuno dimenticherà. Soprattutto Francesco: “Adesso - dice - ho bisogno io di voi”.
TUTTI 10 — Quando la partita finisce, Totti entra subito negli spogliatoi, in campo si prepara la festa. Semplice, ma sentita. Davvero, almeno dai compagni di squadra e dai tifosi. Francesco rientra e tutto lo stadio si colora di cartoncini gialli e rossi, lui ha gli occhi lucidi ma è solo quando vede la moglie Ilary e i figli Cristian, Chanel e Isabel che scoppia in lacrime. Lacrime che non lo lasceranno più durante il giro di campo - tanto che si ferma, ed è l’amico fraterno Vito Scala a dargli la forza di continuare -, soprattutto quando arriva sotto la curva Sud. Piange, Totti, e con lui tutto lo stadio: lui si inchina ai tifosi e i tifosi si inchinano a lui, una simbiosi rara totale. La squadra gli batte le mani, tutti indossano la maglia numero 10, Pallotta gli regala una maglia incorniciata, che lui bacia, a nome della squadra De Rossi gli dà un piatto con tutte le firme. I giocatori sono in lacrime come i tifosi: il capitano di domani, De Rossi, ma anche Florenzi, Manolas, Nainggolan, El Shaarawy e Emerson, con le stampelle.
IL DISCORSO — Quando arriva a centrocampo, dopo aver lanciato un pallone in curva e averci scritto sopra “Mi mancherai”, prende il microfono e legge il discorso preparato con Ilary: “Se non ce la faccio continua lei che non vede l’ora, in questi giorni piangevo a casa da solo come uno scemo”. Prova a scherzare Totti, ma del ragazzo spiritoso che tanto piace in tv non c’è traccia. C’è solo un calciatore “che adesso diventa grande”. E quindi legge, riuscendo ad arrivare fino in fondo: “Grazie Roma, grazie a mamma e papà, grazie a mio fratello, ai miei parenti, ai miei amici. Grazie a mia moglie e ai miei tre figli. È impossibile raccontare ventotto anni di storia in poche frasi. A un certo punto della vita si diventa grandi, così mi hanno detto e così il tempo ha deciso. Maledetto tempo. Oggi questo tempo è venuto a bussare sulla mia spalla dicendomi: Dobbiamo crescere, da domani sarai grande, levati i pantaloncini e gli scarpini, perché tu da oggi sei un uomo e non potrai più sentire l’odore dell'erba così da vicino. Io voglio dedicare questa lettera a tutti voi - ha aggiunto - ai bambini che hanno tifato per me, a quelli di ieri che ormai sono cresciuti e forse sono diventati padri e a quelli di oggi che magari gridano Tottigol. Mi piace pensare che la mia carriera diventi per voi una favola da raccontare. Ora è finita veramente. Mi levo la maglia per l’ultima volta. La piego per bene anche se non sono pronto a dire basta e forse non lo sarò mai (e dagli spalti in tanti urlano, “nooo!”, ndr). Spegnere la luce non è facile. Adesso ho paura. E non è la stessa che si prova di fronte alla porta quando devi segnare un calcio di rigore. Questa volta non posso vedere attraverso i buchi della rete cosa ci sarà dopo. Concedetemi un po' di paura. Questa volta sono io che ho bisogno di voi e del vostro calore. Nascere romani e romanisti è un privilegio, fare il capitano di questa squadra è stato un onore. Siete e sarete sempre la mia vita: smetterò di emozionarvi con i piedi ma il mio cuore sarà sempre lì con voi. Ora scendo le scale, entro nello spogliatoio che mi ha accolto che ero un bambino e che lascio adesso, che sono un uomo. Sono orgoglioso e felice di avervi dato ventotto anni di amore. Vi amo”. Lacrime, ancora.
Chiara Zucchelli
Fonte: Gazzetta dello Sport |
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