Con un accordo siglato alla vigilia della presentazione ufficiale del Ducati MotoGP Team, la casa motociclistica di Borgo Panigale ed Enel hanno ufficializzato un importante accordo di partnership.
La più grande azienda elettrica d'Italia, nonché seconda utility quotata d'Europa per capacità istallata, ha deciso di legare il proprio marchio e la propria immagine alla potenza vincente delle moto Ducati, Campioni del Mondo MotoGP 2007.
Un accordo biennale che vedrà la presenza del marchio Enel sulle Desmosedici GP, oltre che sulla tuta e sul casco dei due piloti ufficiali del Ducati MotoGP Team, l'australiano neo-iridato Casey Stoner e l'italiano Marco Melandri, al suo debutto quest'anno alla guida della quattro cilindri italiana.

"Non si tratta soltanto di un accordo di sponsorizzazione - ha commentato Gabriele Del Torchio, Amministratore Delegato di Ducati Motor Holding - ma di una collaborazione che identifica ulteriormente due importanti realtà industriali del nostro territorio, due testimonianze dell'eccellenza italiana che in termini di innovazione, produttività e competenza esprimono la forza vincente nello sport come nel business. Una partnership come questa, che va ad aggiungersi alle altre qualificanti collaborazioni che ci accompagnano in una impegnativa impresa sportiva come la MotoGP, conferma la credibilità che il nostro marchio e la nostra professionalità hanno raggiunto. Enel sarà nostro partner in MotoGP ma sarà anche il nostro fornitore ufficiale di energia, contribuendo allo sviluppo e alla crescita della nostra azienda."

"La partnership tra Enel e Ducati - dice Fulvio Conti, amministratore delegato e direttore generale di Enel - affianca due aziende che sono un esempio di italianità virtuosa riconosciuta a livello internazionale. La Ducati è un'azienda modello affermata in tutto il mondo, Enel è oggi una multinazionale presente in 21 paesi che ha fatto dell'espansione all'estero la sua carta vincente, diventando un leader europeo. Spirito di competizione, professionalità e impegno per l'innovazione, associati alla lealtà e al rispetto delle regole sono i valori che Enel porta avanti da anni e che oggi ci accomunano a uno sport e a un brand che fanno parte del patrimonio italiano. La partnership, inoltre, va oltre le gare sportive: da oggi infatti Enel è il fornitore ufficiale di energia della Ducati. Mi auguro che la nostra alleanza possa portare a traguardi sempre più importanti".

La partnership con Ducati si inserisce nell'ambito delle iniziative di Enel a favore delle attività sportive. Impegnata già nel basket, volley e nel calcio a 5, da oggi Enel , per la prima volta si affaccia al mondo dei motori e lo fa entrando dalla porta principale, legandosi ai Campioni del Mondo di questa prestigiosa categoria.

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La prima giornata di Wrooom (MotoGP Press Ski Meeting 2008) è stata ricca di contenuti ed emozioni, con le conferenze stampa del Campione del Mondo Casey Stoner e del suo nuovo compagno di squadra Marco Melandri che ha ufficialmente vestito per la prima volta i colori del Ducati Marlboro Team.
Lo splendido scenario delle dolomiti trentine di Madonna di Campiglio ha poi fatto da cornice alla presentazione della Ducati Desmosedici GP8. I due piloti hanno spezzato insieme la scultura di ghiaccio che la nascondeva, svelando la nuova livrea del 2008.
Domani l'Amministratore Delegato di Ducati Corse e Direttore Generale Prodotto Ducati Motor Holding Claudio Domenicali parlerà alla stampa delle novità tecniche.

La prima conferenza stampa ha avuto come protagonista Marco Melandri, che ha parlato della sua emozione nel vestire per la prima volta i colori della squadra italiana campione del mondo: "Mi sento a mio agio vestito di rosso e sono felice di essere entrato a far parte della famiglia Ducati. Ricordo che quando ho visto per la prima volta la Desmosedici, al suo debutto, ho sognato di poterla guidare un giorno. Ieri, quando ho provato la mia nuova tuta mi sono quasi emozionato. Sono consapevole di avere un'opportunità importante quest'anno, non facile, ma entusiasmante e sono pronto ad impegnarmi al massimo per rendere onore a chi mi ha voluto qui. Sono rimasto impressionato dal modo di lavorare in Ducati perché anche se l'obiettivo massimo è già stato raggiunto con la vittoria del mondiale, hanno continuato a lavorare senza fermarsi un istante. Dopo i primi test ho trasmesso le mie sensazioni agli ingegneri per cercare di rendere la moto più adatta alle mie esigenze e adesso non vedo l'ora di tornare in pista per continuare a prepararmi per la prossima stagione. So che se riusciremo a mettere a punto la moto saremo molto competitivi".

"Questo è un bellissimo evento", ha poi aggiunto Casey Stoner dopo aver preso il posto di Melandri al tavolo della conferenza.
"Sono contento di essere qui anche se ho festeggiato il primo anniversario di matrimonio sul volo dall'Australia, e spero di riuscire a divertirmi e a fare anche un po' di sci, di fondo magari, dato che non voglio prendere inutili rischi con lo snowboard. Il periodo di vacanza dopo l'ultimo test mi è servito per staccare da tutto dopo una stagione fantastica ma estremamente impegnativa e per recuperare dopo l'infortunio alla spalla sinistra dei test di Jerez. Mi sento molto meglio anche se fino a quando non tornerò in sella non saprò fino a che punto ho recuperato. Sono felice di cominciare questa nuova stagione con la stessa moto e lo stesso team, la prima volta che succede da quando ho cominciato a correre. Il feeling con tutti in Ducati è perfetto, da Claudio a Filippo a Livio a tutta la mia squadra, non cambierei una virgola. Anche per quanto riguarda la moto non ho chiesto grandi cambiamenti perché il pacchetto era già molto competitivo, e lavoreremo solo per perfezionare alcuni dettagli. Aver vinto il mondiale mi ha tolto una grande peso: i sacrifici fatti dai miei genitori, le difficoltà del passato, tutto questo è alle spalle. Quest'anno continuerò a lavorare con l'obiettivo di ripetermi e di essere più forte e più veloce, ma lo farò con uno spirito diverso".

Domani il programma dell'evento proseguirà con l'incontro stampa di Claudio Domenicali che illustrerà in dettaglio le novità tecniche della Desmosedici GP8.

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08-01-2008

Fanno un lavoro oscuro, lontano dalle luci dei riflettori. Girano in pista il giorno e la notte, devono esser sempre pronti, rischiando spesso la propria incolumità testando novità sperimentali. Il lavoro dei tester è, con ogni probabilità, il più difficile ma allo stesso tempo apprezzato dalle case costruttrici. I collaudatori provano, riprovano, entrano ed escono dai box in continuazione per verificare ogni millimesimale miglioria, senza nutrire particolari ambizioni cronometriche. Il loro lavoro, nella MotoGP dell'elettronica e dove ogni centesimo diventa fondamentale, ha acquisito sempre più importanza negli ultimi anni. La Ducati, storicamente un passo avanti rispetto agli avversari su questo campo, lo aveva capito da un pezzo, creando in proprio (ed insieme alla Bridgestone) due squadre test in modalità "Formula 1". I successi nella top class vengono dal lavoro senza soste dei propri tester. Tre, addirittura, per questa stagione: Vittoriano Guareschi, Shinichi Itoh, Niccolò Canepa.

Tre nomi che il grande pubblico, quello che guarda solo le gare la domenica, avrà soltanto sentire nominare. Tre volti che sono, a loro modo, la parte indispensabile dei trionfi Ducati. Tutto ebbe inizio nell'estate 2002, quando la necessità di far svolgere i primi collaudi della Desmosedici MotoGP imposero a Ducati Corse di ingaggiare un pilota valido, veloce con chiare doti di collaudatore. La scelta ricadde su Vittoriano Guareschi, abile pilota con qualche buon risultato tra Superbike e Supersport alle spalle. Un rider esperto che, tra le altre cose, sviluppò nel 2000 la Yamaha YZF R7-Superbike, seconda in quella stagione con Noriyuki Haga. Fu proprio il parmense, quattro vittorie all'attivo nella 600, a portare al debutto in pista la D16 nell'estate 2002. Il matrimonio con la rossa doveva durare due anni o poco più: Vitto pensava di tornare alle corse, era la sua passione e, ragionevolmente, il suo mestiere. Col tempo però Guareschi, membro di una vera e propria famiglia dedita alle due ruote con il padre proprietario di un concessionario ed il fratello, Gianfranco, anch'esso pilota, decise che il tester era la sua nuova dimensione.

"Se ho pensato di tornare a correre in questi anni?", sincera Vittoriano, "senza dubbio, ma col tempo ho compreso che il mio è forse il lavoro più bello del mondo". Nel 2004, alla terza stagione come collaudatore Ducati, chiese ed ottenne di correre tre gare nel Mondiale Supersport con la 749R ufficiale, al fianco di Lorenzo Lanzi. I risultati non furono eccezionali, e così Vitto si calò alla perfezione, senza rimpianti, nella sua nuova quotidianità. Per lui quasi una missione. "Le corse mi mancano un pò: il contatto con gli altri piloti, l'agonismo, i minuti prima del via... Bello, ma essere il tester Ducati è qualcosa di unico. Sei qualche mese avanti nello sviluppo di una motocicletta, conosci per primo le evoluzioni della Desmosedici e del motociclismo. Io sono un appassionato prima di tutto, e per me questo è un lavoro in grado di emozionarti". Un impiego faticoso e, come detto, rischioso. Quel che esce dalla fabbrica, è Vitto a verificarlo in pista. Senza ulteriori accertamenti, senza che nessuno prima di lui lo abbia testato. A riprova di questo, l'infortunio subito la scorsa estate, quando venne sostituito nei collaudi della 800cc da Alex Hofmann e Ruben Xaus. Ecco perchè Loris Capirossi prima e Casey Stoner oggi ringraziano perennemente il lavoro di Vittoriano. Senza di lui, probabilmente, la Desmosedici GP7 non sarebbe stato quel gioiello privo di imperfezioni.

Se Guareschi è settimanalmente dedito allo sviluppo della motocicletta, Shinichi Itoh è stato in questi ultimi tre anni l'uomo degli pneumatici. Ex-pilota ufficiale Honda nella 500cc, insieme a Rossi e Ukawa l'uomo che ha portato al debutto la RC211V a Suzuka nel 2002, Itoh divenne collaudatore Bridgestone nel 2003. Con l'accordo del costruttore giapponese con Ducati, Shinichi iniziò a provare in sella alle varie versioni della Desmosedici. Non tutto andò sempre a meraviglia: nel 2005, primo anno dell'accordo, sottovoce Capirossi e Checa nutrirono qualche perplessità sulle soluzioni scelte da Itoh nei test privati. Col tempo però il suo lavoro divenne apprezzato, e non è un caso che la scorsa stagione, nell'anno della limitazione degli pneumatici nel corso di un weekend di gara, la Bridgestone ha (quasi) sempre fatto la scelta giusta. Grazie anche a Shinichi Itoh, il quale può vantare anche un prezioso primato: sostituendo l'infortunato Capirossi a Istanbul '05, è stato il primo e finora unico giapponese a correre una corsa internazionale con una Ducati Factory.

Niente male per un pilota "pensionante", che nel 2008 dovrebbe disimpegnarsi in questo lavoro lasciando il posto nel "Ducati Bridgestone Tyre Test Team" al giovanissimo Niccolò Canepa. Classe 1987, il genovese è uno dei nostri migliori prospetti sulla piazza. Velocissimo, talentuoso, grande sensibilità in sella (ha portato lui avanti lo sviluppo della 1098 F08 Superbike), Niccolò si stava ritrovando ad un punto fermo nella carriera. Vittoria nella Superstock 1000 al debutto (e alla prima stagione agonistica della 1098s), non c'era spazio per lui in Superbike. Davide Tardozzi e la Ducati gli offrirono un contratto pluriennale, con il "sacrificio" nel 2008 di correre solo tre gare come wild-card in SBK e la possibilità di far parte dei collaudi della MotoGP. Niccolò ed il suo manager, Carlo Pernat, accetterano la proposta e così già a Jerez lo abbiamo visto in sella con Desmosedici. Pieghe eccezionali, tempi da... Marco Melandri (e questo ha fatto molto discutere...), una scivolata che ci può stare. Lo vedremo in MotoGP? Presto per dirlo. O forse no.

Alessio Piana

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Forse i timori di alcuni addetti ai lavori, non ultimo Virginio Ferrari - team manager PSG1, di un dominio della nuova Ducati 1200 nel campionato Superbike 2008 non erano del tutto infondati a giudicare dai riscontri che giungono dai test Pirelli di Phillip Island.

Anche al termine della seconda giornata, infatti, è stato l'australiano Troy Bayliss il pilota più rapido in pista con un tempo di 1'32.2, ben 3 decimi meglio del tempo ottenuto ieri: la pista che si va pulendo e gommando fa prevedere che domani, ultima giornata di test, l'alfiere della Ducati Xerox potrebbe battere il record della pista.

Ancora sugli scudi anche il giapponese di casa Suzuki Kagayama, secondo in classifica, che ha migliorato di oltre mezzo secondo il tempo ottenuto nella prima giornata che gli era valso il terzo posto. Nel box del team Alstare non era presente il tedesco Neukirchner alle prese con una fastidiosa influenza, mentre lo spagnolo Nieto ha migliorato leggermente le sue prestazioni ma senza arrivare al livello di Kagayama.

In casa Ducati ottimi riscontri anche per Fabrizio, che è stato il pilota a girare di più, dimenticata la scivolata di ieri il distacco del giovane pilota di Frascati dal capo squadra è sceso a soli 4 decimi, a dimostrazione di un elevato potenziale.

Sorrisi anche nel box del team Sterilgarda, con Xaus che ha iniziato a forzare facendo scendere decisamente i tempi e Biaggi (nella foto) che prosegue l'apprendistato col bicilindrico diminuendo comunque il distacco dalla vetta, senza dimenticare che questi due piloti, a differenza di tutti gli altri in pista, stanno usando le Pirelli in versione 2007.

Costanti le Yamaha del team Motor Italia, che si piazzano al terzo posto con Haga, a soli 2 decimi da Bayliss, e Corser sesto.

Progressi anche per Kawasaki che risolto il chattering verificatosi nella prima sessione di test, ha piazzato Laconi a 8 decimi dalla vetta, un ottimo risultato con una moto nuovissima. Ancora in difficoltà invece Tamada che pare dover riprendere le misure alle derivate di serie. Escludendo il buon Makoto ci sono 9 piloti in poco meno di un secondo: se il buongiorno si vede dal mattino quest'anno ci sarà da divertirsi... Ducati e Bayliss permettendo!

Test Phillip Island, Day 2:
01. Troy Bayliss (Aus-Ducati) 1'32"2
02. Yukio Kagayama (Gia-Suzuki) 1'32"3
03. Noriyuki Haga (Gia-Yamaha) 1'32"4
04. Michel Fabrizio (Ita-Ducati) 1'32"6
05. Ruben Xaus (Spa-Ducati) 1'32"7
06. Troy Corser (Aus-Yamaha) 1'32"7
07. Max Biaggi (Ita-Ducati) 1'32"9
08. Regis Laconi (Fra-Kawasaki) 1'33"0
09. Fonsi Nieto (Spa-Suzuki) 1'33"0
10. Makoto Tamada (Gia-Kawasaki) 1'35"5

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Seconda giornata di test a Phillip Island anche per i protagonisti del mondiale Supersport. Anche per la categoria 600 si sono registrati miglioramenti rispetto ai riscontri cronometrici ottenuti ieri.

In testa alla lista dei tempi rimane il pilota di casa Broc Parkes (nell'immagine in livrea 2007) che con la Yamaha R6 del team Germany ha ottenuto il tempo di 1'34.8, circa mezzo secondo meglio del primo giorno.

Alle sue spalle si conferma il duo del team Honda Ten Kate, anche se a sorpresa è stato il britannico Rea a precedere l'esperto compagno di squadra, già campione del mondo Supersport, Andrew Pitt.

Più in difficoltà invece la Triumph di McCoy che rispetto agli altri concorrenti non ha ottenuto un miglioramento sostanziale rispetto ai rilevamenti della prima giornata.

Test Phillip Island, Day 2:
01. Broc Parkes (Aus-Yamaha) 1'34.8
02. Jonathan Rea (GB-Honda) 1'35.0
03. Andrew Pitt (Aus-Honda) 1'35.3
04. Joshua Brookes (Aus-Honda) 1'35.8
05. Fabien Foret (Fra-Yamaha) 1'36.0
06. Chris Walker (GB-Kawasaki) 1'36.0
07. Garry McCoy (Aus-Triumph) 1'36.2
08. Katsuaki Fujiwara (Gia-Kawasaki) 1'36.7
09. Robbin Harms (Dan-Honda) 1'37.0

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La situazione in casa Roberts non è affatto chiara a tutt'oggi, quando mancano poche settimane all'inizio della stagione 2008 della Motogp. I team della classe regina sono quasi pronti a scendere in pista per i primi test, tranne però il Team KR, che come risaputo, non ha affatto chiari i piani per quest'anno. A fine stagione scorsa i membri del team inglese erano molto fiduciosi di poter tornare ai vecchi fasti con un team a due moto, con un title sponsor, la MGM Treasure Island, che avrebbe dovuto finanziare il progetto assieme alla città di Las Vegas, già sponsor del team KR nel 2007.

Le trattative però non sono andate a buon fine sin'ora, e ancora non c'è alcuna notizia certa sulla prospettiva di avere due KR, o almeno una, sullo schieramento. Ad Ottobre era stata lanciata anche la possibilità di una join-venture con la Ilmor, che tra l'altro aveva anche trovato dei finanziatori per lo sviluppo del motore V4, ma a quanto pare Roberts Senior era molto fiducioso sulle possibilità di collaborare con Ducati, tanto da chiudere ogni porta alla prospettiva di lavorare con Ilien.

Per quanto riguarda le trattative con la casa di Borgo Panigale, non sono mai andate oltre una “richiesta formale” di fornitura riguardante la GP07, con la quale Stoner si è laureato campione del mondo. Ducati da parte sua ha dato una risposta semi-affermativa, ma le trattative vere non sono ancora neanche iniziate come spiega Chuck Aksland a Roadracingworld.com in una recente intervista.

“Non abbiamo iniziato alcun tipo di negoziato o discussione se non “Siete interessati a questo progetto?” e loro non hanno mai detto di no. Li stiamo tenendo informati su ciò che stiamo facendo, e quando verrà il momento giusto faremo ciò che sarà meglio fare. Quando il programma sarà finalizzato andremo da loro (Ducati, ndr) e diremo – questo è il nostro progetto, e questo è il periodo per il quale durerà -. Penso che la collaborazione avrà dei benefici per entrambi se avverrà”.

Non è certo neanche se Kenny continuerà la sua collaborazione con la Michelin o inizierà qualcosa con Bridgestone, dato che quest'ultimo è fornitore unico delle Ducati presenti in motogp. “La prima cosa da fare è siglare con uno sponsor un contratto pubblicitario; poi potremo pensare al resto”.

Per ora si attendono sviluppi sulla vicenda, mentre il Team Roberts, con il suo marchio KR Tuned, sta progettando le nuove forcelle 2008 per le Honda del team Honda AMA e Ten Kate in WSBK, lavoro per altro effettuato anche nel 2007 con ottimi risultati.

“Stiamo semplicemente aspettando. C'è un programma non ancora definito con la città di Las Vegas che già è stata sulle nostre moto nel 2007, ed è un programma abbastanza vasto. Non siamo completamente coinvolti nell'intero progetto, ma solo nell'aspetto che si occupa della Motogp, dato che vengono coinvolte anche altre serie motoristice americane”. “Aspettavamo qualche nuova notizia intorno a Natale, ma i nostri collaboratori sono rimasti bloccati nell'est degli USA a causa di una tempesta di ghiaccio. Purtroppo abbiamo dovuto rimandare il tutto. Dovremo sapere qualcosa a metà di questo mese, o verso la fine”.

Se tutto il puzzle andrà a posto la stagione del Team KR inizierà con due GP07 fornite dalla Ducati, che verranno utilizzate fino all'estate, quando poi dovrebbe debuttare una vera e propria KR che monterà il V4 di Borgo Panigale in un telaio made in Bandbury....che sia a tralicci o standard non è dato saperlo..

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09-01-2008

Ieri Casey Stoner e Marco Melandri hanno presentato la nuova livrea della Desmosedici GP 8, e oggi Claudio Domenicali, Amministratore Delegato Ducati Corse e Direttore Generale Prodotto Ducati Motor Holding, ha svelato alla stampa i dettagli tecnici . La platea era quella internazionale del secondo giorno di Wrooom - MotoGP Press Ski Meeting 2008, l'evento che ogni anno porta a Madonna di Campiglio duecento giornalisti da tutto il mondo per incontrare i piloti ed il management del Ducati Marlboro Team. Oltre a parlare delle novità tecniche del 2008 Domenicali ha analizzato brevemente la storica stagione 2007 di Ducati ed ha commentato i punti di maggior interesse del prossimo campionato.

"E' una grande emozione essere qui", ha esordito Domenicali. "Questo evento è ormai una tradizione che dura da tempo ma quest'anno devo dire che ha un sapore particolare. L'alchimia speciale che si è creata nel 2007 tra pilota, moto e gomme ha dato vita ad una stagione fantastica per noi. In sintesi si può dire che Casey ha saputo interpretare alla perfezione una moto, la GP7, nata molto bene, che ha mantenuto nella stagione un livello di competitività buono oltre ad un'eccellente affidabilità. Anche le gomme Bridgestone hanno senz'altro fatto un passo in avanti in termini di continuità di rendimento, frutto anche del buon lavoro congiunto che abbiamo iniziato nel 2005 e che continuerà anche nel 2008 con il nostro Team di Sviluppo".

"Nel 2008 ci presentiamo con una moto che è un'evoluzione di quella 2007, una scelta scontata dato che i punti di debolezza erano pochi", ha proseguito Domenicali analizzando le novità tecniche della GP8. "Abbiamo lavorato su tutte le aree: per quanto riguarda la ciclistica, il telaio nuovo è più leggero e con rigidezza torsionale e flessionale ottimizzata per risolvere un problema, per quanto minimo, di "chattering" che abbiamo avuto in qualche occasione l'anno scorso. Presenta anche una diversa geometria della sospensione posteriore per ridurre il fenomeno del pompaggio avvertito in alcune piste, in particolari condizioni. Per quanto riguarda il motore abbiamo lavorato su due aree: una riguarda le prestazioni, per cui abbiamo attuato una serie di modifiche volte ad ottenere una riduzione degli attriti per ottenere un piccolo aumento di potenza a parità di consumi. La seconda riguarda la guidabilità, cioè la possibilità di far rispondere il motore proporzionatamente alla domanda di coppia richiesta in quel momento dal pilota. Abbiamo lavorato per ottenere un motore più pieno soprattutto ai medi regimi, con più allungo, senza perdere potenza. Infine, per quanto riguarda l'elettronica, abbiamo fatto alcune modifiche di dettaglio a sensori ed attuatori per incrementare il livello di affidabilità e quindi di sicurezza. Uno dei motivi principali per cui noi facciamo le gare, è sviluppare tecnologia da trasferire sulle moto di serie per renderle sempre più sicure e divertenti e l'elettronica è una parte determinante in questo. Prova tangibile di questo concetto è la nuova 1098 R che è dotata dello stesso identico sistema di controllo della trazione utilizzato sulle Ducati da competizione, che la rende la prima moto al mondo dotata di un sistema in grado di coniugare sicurezza e prestazioni".

La conclusione dell'intervento di Domenicali è stata dedicata agli sponsor un supporto essenziale per Ducati e per la sfida che deve affrontare in un ambiente altamente competitivo come la MotoGP.

"Vogliamo ringraziare Phillip Morris che ci ha permesso di raggiungere questi risultati. Senza di loro avremmo avuto grande difficoltà a fare tutto questo. Con loro abbiamo un contratto fino al 2011 che ci mette in condizioni di lavorare con serenità" ha detto Domenicali. "Qui poi, proprio oggi, abbiamo firmato il rinnovo del contratto con Shell, un partner tecnologico che, nell'ambito di un regolamento in cui i consumi sono una parte così incisiva, è ovviamente drammaticamente importante".

Domenicali ha poi voluto ringraziare altri partner di Ducati come Alice di Telecom Italia, con il quale il rapporto è consolidato da tempo e San Disk con cui il contratto è stato rinnovato fino al 2009 per concludere con Riello UPS. Infine ha ricordato il recentissimo arrivo di un nuovo ed importante partner (Enel) che si è legato a Ducati con un accordo biennale.

Ducati Corse Press

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Nelll'ultima giornata dei test Superbike sul circuito australiano di Phillip Island è la Suzuki a brillare piazzando Kagayama e Nieto ai primi due posti: il giapponese col tempo di 1'32.1 ha ottenuto il miglior riscontro di tutta la tre giorni, migliorando di un decimo il crono di Troy Bayliss nella seconda sessione.

Ma è proprio il 39enne campione australiano a fare notizia oggi, purtroppo per l'incidente nel quale ha coinvolto anche il francese Regis Laconi. A fine mattinata, per motivi ancora da chiarire, in frenata la Ducati di Bayliss ha centrato la Kawasaki del francese Regis Laconi. Quest'ultimo ha rimediato solo qualche escoriazione, oltre all'ovvio grosso spavento, mentre per Troy il dottor Carbascio della clinica mobile ha riscontrato la frattura della clavicola destra. Secondo le ultime informazioni il pilota di punta del team Ducati Xerox potrebbe essere sottoposto ad un piccolo intervento all'ospedale di Melbourne.

Un brutto contrattempo nel programma di sviluppo della nuova Ducati, che non ha potuto effettuare con Bayliss il test sulla distanza gara previsto per il pomeriggio, anche se nel box della casa di Borgo Panigale c'è soddisfazione per l'ottimo comportamento di Michel Fabrizio in queste prove australiane. Grande professionalità nell'approccio alla nuova moto, chiarezza nelle indicazioni tecniche e costante progressione nei tempi, alla fine il pilota di Frascati ha staccato un tempo ad un solo decimo da Bayliss e a poco più di due dal miglior crono di Kagayama.

Di certo per i test di Jerez a fine mese Bayliss sarà indisponibile e tutto il lavoro della squadra ufficiale graverà su Fabrizio, anche se nel paddock di Phillip Island si ipotizzava già un coinvolgimento di Canepa.

L'altro romano in pista, l'attesissimo Max Biaggi, ha proseguito il suo apprendistato con la rossa di Borgo Panigale, risultando assai incisivo sul ritmo gara, con un miglior tempo a livello delle Yamaha di Haga e Corser, anch'essi più concentrati sulla costanza di rendimento che non sul singolo giro veloce.

Anche oggi Neukirchner ha dovuto dare forfait ancora debilitato dalla febbre. Chiude la lista dei tempi la Kawasaki di Tamada, che ha ridotto il distacco dai migliori ma resta ancora ad oltre un secondo dal compagno di team Laconi.

Test Phillip Island, Day 3:
01. Yukio Kagayama (Gia-Suzuki) 1'32.1
02. Fonsi Nieto (Spa-Suzuki) 1'32.3
03. Michel Fabrizio (Ita-Ducati) 1'32.3
04. Ruben Xaus (Spa-Ducati) 1'32.3
05. Troy Bayliss (Aus-Ducati) 1'32.4
06. Noriyuki Haga (Gia-Yamaha) 1'32.6
07. Troy Corser (Aus-Yamaha) 1'32.7
08. Max Biaggi (Ita-Ducati) 1'32.8
09. Regis Laconi (Fra-Kawasaki) 1'33.5
10. Makoto Tamada (Gia-Kawasaki) 1'34.6

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Se il buongiorno si vede dal mattino il 2008 sarà una stagione esalatante per la Yamaha Team Germany e Broc Parkes, che sembrano pronti ad interrompere il dominio Honda nella categoria Supersport.

Anche nella terza giornata dei test australiani il pilota di casa ha ottenuto riscontri da record, fermando il cronometro su un sorprendente 1'34.6, il medesimo tempo ottenuto da Tamada in Superbike!

Ovviamente il team di punta Honda, l'olandese Ten Kate, non sta a guardare, piazzando Pitt alle spalle di Parkes, ma il distacco è di quasi un secondo. Meno incisivo nell'ultima giornata l'inglese Rea, che ha chiuso settimo.

Terzo il francese Foret a dimostrare che la Yamaha R6 si propone come moto da battere, mentre sono parse in ripresa le Kawasaki degli esperti Fujiwara e Walker.

Test Phillip Island, Day 3:
01. Broc Parkes (Aus-Yamaha) 1'34"6
02. Andrew Pitt (id-Honda) 1'35"5
03. Fabien Foret (Fra-Yamaha) 1'35"6
04. Katsuaki Fujiwara (Gia-Kawasaki) 1'35"6
05. Joshua Brookes (Aus-Honda) 1'35"7
06. Chris Walker (GB-Kawasaki) 1'35"7
07. Jonathan Rea (GB-Honda) 1'36"00
08. Garry McCoy (Aus-Triumph) 1'35"9
09. Robbin Harms (Dan-Honda) 1'36"4

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Tre giorni di intenso lavoro hanno chiuso la prima fase del programma test del team Sterilgarda Go Eleven. La compagine capitanata da Marco Borciani è scesa in pista sul tracciato di Phillip Island con l’obiettivo di effettuare una prima presa di contatto con la nuova Ducati 1098 con la quale Ruben Xaus e Max Biaggi affronteranno la stagione mondiale 2008.

Sono stati tre giorni di test proficui, dove la squadra ha avuto modo di capire i comportamenti della nuova moto, incamerando così informazioni utili per la ricerca del setting ottimale di base. Ora il team si concederà qualche giorno di relax, prima di tornare nuovamente in pista per altri tre giorni di lavoro la prossima settimana, sempre sul tracciato di Phillip Island dove i piloti lavoreranno in prospettiva gara, per preparare al meglio il secondo round della stagione, campionato che prenderà il via il 23 febbraio in Qatar, per poi spostarsi sul circuito australiano il 2 marzo.

Ruben Xaus: ”Questa moto ha un grande potenziale e penso che mi darà modo di divertirmi molto. Sono felice di poter restare in Australia, su questo tracciato avremo modo di continuare ad affinare il feeling con il mezzo per preparare al meglio il debutto stagionale”.

Max Biaggi: ”Il bicilindrico è molto diverso dalle moto che ho portato sino ad ora, ma giro dopo giro il mio feeling aumenta. In questi tre giorni ho posto attenzione solamente alla comprensione del mezzo, andando a valutarne le reazioni. I prossimi tre giorni saranno utili per migliorare. Siamo comunque partiti da un ottima base”.

Marco Borciani, team manager: ”In questi tre giorni abbiamo svolto una gran mole di lavoro, che ci ha permesso di capire il grande potenziale di cui è dotata la nuova moto. Sia Ruben (1'32”2) che Max (1’32”8) hanno staccato degli ottimi tempi, nonostante l’attenzione non fosse posta alla ricerca della prestazione assoluta. Entrambi i piloti hanno percorso più di 800 km, andando a cercare di capire i comportamenti del mezzo in configurazione gara. Ora ci aspettano altri tre giorni di test, nei quali cercheremo di capitalizzare il lavoro svolto, portando i piloti a girare con il set up con il quale si sono espressi meglio, al fine di preparare qualifiche e gara del secondo round”.

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10-01-2008

Tra i due non scorre buon sangue. Questione di pelle, questione di battibecchi del recente passato tra 125 e 250. Casey Stoner e Jorge Lorenzo non si amano. Il primo ha puntato il dito sul secondo per alcune staccate al limite in qualche gara ormai andata negli archivi del Motomondiale. Il maiorchino, all'epoca ancora in versione impulsiva-istintiva "o tutto o niente" (di tutt'altra pasta rispetto a quanto visto nel 2007, con un Jorge alle volte freddo e calcolatore), non ha mai risposto, limitandosi al solito "Le corse non sono per bambini". Regoliamoci in pista, insomma. Un confronto acceso tra i due che potrebbe sfociare in rivalità nella MotoGP 2008, con l'atteso duello tra i due campioni in carica tra 800 e 250cc. Non sarà il fulcro del campionato che verrà, ma resta un motivo di interesse non trascurabile. Non per Casey Stoner, il quale non si aspetta una grande prova del maiorchino a Losail il prossimo 9 marzo: sarà tra i primi, certo, ma non riuscirà a ripetere le performance di, per fare un nome, Daniel Pedrosa, secondo nella sua gara di debutto. Ecco cosa ha dichiarato il Ducatista al riguardo...

"Lorenzo ha fatto una grande stagione l'anno passato. Ha dominato il campionato vincendo il titolo della 250, meritando. Vedremo se riuscirà ad essere competitivo anche in MotoGP. Penso che non possa replicare il debutto di Daniel Pedrosa, quando ha fatto secondo alla sua prima gara..".

Gara, quella di Jerez 2006, vinta da Capirossi (Ducati) su Pedrosa e Hayden, con Valentino Rossi fuori dai giochi complice il "tamponamento" al via di Toni Elias. Come andò Casey Stoner? Anch'esso al debutto in GP, chiuse quinto con la Honda RC211V del team LCR, moto con la quale aveva una minima esperienza complice un infortunio nelle prove invernali.

Alessio Piana

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10-01-2008

Tempo di allenamenti per i piloti della MotoGP in previsione dei primi test del 2008 a Sepang. C'è chi si allena con il Motocross insieme a compagni... d'eccezione, vedi Andrea Dovizioso con Antonio Cairoli, chi fa tanta palestra e cerca di metter su massa muscolare (Daniel Pedrosa). C'è chi, ed è la gran parte dei piloti della top class, spende giornate con il Supermotard, prima una "moda del momento", oggi indispensabile per poter condurre una guida al limite con scarsa aderenza. Tra questi si è unito recentemente Shinya Nakano, neo-acquisto del team Honda Gresini, che ha acquistato una Honda CRF 450 nuova di zecca per gli allenamenti personali.

Nakano si prepara così alla stagione 2008, che lo vedrà in sella ad una competitiva RC212V finalmente (per lui) gommata Bridgestone. Inoltre per Shinya quest'anno ci sarà un partner in più: Spidi.

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10-01-2008

Ennesimo cambio di sponsor tecnico per James Toseland. Da questa stagione in avanti infatti il due volte iridato World Superbike indosserà tute prodotte dall’azienda inglese BKS, dopo aver vestito prima Axo (ai tempi del primo titolo con Ducati) e Arlen Ness (con il team Honda Ten Kate Wsbk). L’azienda è stata fondata dal nulla nel 1986 da Brian Keith Samson (dalle cui iniziali proviene il nome), il quale ha progettato il design della tuta sotto le indicazioni del neo pilota Yamaha.

Si può notare da subito la mancanza del main sponsor sul petto: sarà la Yamaha stessa a coprire le spese per il centauro inglese. L’unico marchio che rimane dall’anno scorso è Bennetts, la più grande compagnia d’assicurazione britannica per motociclisti. Recentemente BKS è stata acquistata da Frank Thomas, altra azienda britannica specializzata nella produzione di capi per motociclisti. “Giacomino” avrà il ruolo di porta bandiera di questo rilancio.

In passato BKS ha vestito importanti personaggi del motociclismo mondiale come Carl Fogarty, Neil Hodgson e Steve Hislop.

Valerio Piccini

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10-01-2008

Dopo cinque anni di gare nella classe 250cc del motomondiale, lo scorso 21 dicembre, il tedesco Dirk Heidolf ha annunciato ufficialmente con una conferenza stampa tenutasi al Sachsenring il suo ritiro dalle gare. Una decisione certo non facile, ma scaturita dalla consapevolezza che la situazione era diventata per lui insostenibile. Non lo vedremo quindi più in sella a una moto, se non per qualche prova occasionale, ma questo non significa affatto che questo sia un addio definitivo al mondo delle gare. Grazie ai suoi sponsor che lo sostengono, Heidolf seguirà come team manager le gare del Racing Team Germania nel campionato europeo classe 250cc, mettendo la sua esperienza a disposizione del pilota Toni Wirsing, che correrà in sella a una Honda con l’obiettivo di chiudere il campionato entro i primi cinque.

"Questi ultimi anni sono stati i più belli della mia vita", ha commentato il pilota. "Soprattutto gli ultimi sei mesi e non li dimenticherò mai. Ringrazio i miei fan e i miei amici, così come la mia famiglia, che mi ha sempre sostenuto molto. Un ringraziamento speciale ai miei sponsor, che ci sono sempre stati e mi hanno aiutato a rendere possibile la mia carriera e che sono stati dalla mia parte con il nuovo progetto".

Dirk Heidolf ha cercato negli ultimi mesi di continuare la propria carriera agonistica, allacciando rapporti con diverse squadre del Mondiale Supersport: contatti che non hanno avuto alcun seguito.

Marika Farinazzo

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11-01-2008

Non c'è nessun problema: Toni Elias sarà presente ai prossimi test della MotoGP, in programma dal prossimo 22 gennaio sul tracciato di Sepang. Il neo acquisto del team Alice Ducati (conosciuto in precedenza come "Pramac d'Antin") ha recuperato al meglio dall'operazione dello scorso 7 dicembre a spalla e clavicola sinistra, in seguito ai tremendi crash di questi ultimi anni. Lo spagnolo, operato al FIATC di Barcellona dal Dottor Jaume Vilarò, è rimasto una ventina di giorni a riposo, e proprio di questi tempi ha iniziato gli allenamenti per recuperare la forma fisica in vista dell'impegnativa trasferta malese.

Per Toni Elias sarà una stagione importante: dopo tre anni di MotoGP tra Yamaha Tech 3 e Honda Gresini con la vittoria di Estoril '06 come miglior bottino, l'ex pupillo di Alberto Puig avrà a disposizione una Ducati Desmosedici GP8 "Sat", molto simile alla moto Campione del Mondo in carica con Casey Stoner.

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