Bettini: «Vinco se faccio il matto»
PECHINO, 7 agosto - «È un percorso particolare e sarà una corsa faticosa e difficile, con una discesa che non ti aiuta a prendere fiato e con una salita che diventerà pesante con il passare dei chilometri e un arrivo molto impegnativo. E poi ci saranno scatti in continuazione: insomma, sarà una corsa da matti e qui serve un matto creativo e intelligente». Così il campione olimpico in carica Paolo Bettini descrive la gara che assegnerà sabato il titolo di ciclismo ai Giochi di Pechino.
DOPING - «Io non credo che tutti i matti siano nel ciclismo». Bettini commenta così gli ultimi casi di doping scoperti nel ciclismo. Il campione livornese alla vigilia della gara olimpica vuole fare chiarezza sulla serietà dei controlli antidoping a cui si sta sottoponendo il mondo del ciclismo da anni. «Mi viene da ridere - ha detto - quando sento altri atleti che dicono di essere pronti a intensificare i controlli. Noi sono 10 anni che lo facciamo. E se venissero compiuti controlli seri anche nelle altre discipline scopriremmo che tutti i matti non sono da noi». Il campione olimpico ha aggiunto: «Noi stiamo pagando, ma stiamo facendo chiarezza anche se siamo tanti e qualche volta qualcuno ci ricorda che qualche matto in gruppo lo abbiamo. Ma, per fortuna, se il doping è una macchina molto veloce, l'antidoping è in rimonta e ora non c'è più tanta differenza».
TEAM GIUSTO - Tornando alla gara olimpica, esprime ottimismo il direttore tecnico delle nazionali azzurre Franco Ballerini. «Stiamo tutti bene e posso dire con franchezza che ho la squadra giusta per far bene su questo tracciato». Oltre a Bettini, a Pechino Ballerini ha portato anche Franco Pellizotti, Marzio Bruseghin, Vincenzo Nibali e Davide Rebellin. Stamani la squadra ha provato il percorso, considerato difficile e caratterizzato da una salita di 10 chilometri che dovrà essere ripetuta 7 volte. Sul tracciato, Bruseghin, che si è trattenuto assieme a Bettini più a lungo sul percorso, ha detto che «è impegnativo e la discesa costringerà chi correrà in testa a dover faticare molto».
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