L'Iraq non sarà rappresentato alle Olimpiadi di Pechino 2008 perché il Comitato Olimpico Internazionale ha annunciato di aver deciso la sospensione dell'adesione del Comitato olimpico iracheno

Il 4 giugno scorso il Comitato Olimpico Internazionale (CIO) aveva deciso di sospendere provvisoriamente il Comitato olimpico dell' Iraq - che fino alla caduta del regime nel 2003 era guidato dal primogenito di Saddam Hussein Uday - per le "interferenze" del governo iracheno nel movimento sportivo del Paese. Il CIO si era così mosso in risposta ad un decreto di Baghdad del 21 maggio che aveva revocato il Comitato olimpico nazionale sostituendolo con un nuovo organismo diretto dal ministro iracheno dello sport. Oggi, in un messaggio inviato al ministro dello sport e della gioventù iracheno Jassim Jafar e ad Ali al Allaq, segretario generale del Consiglio dei ministri, il CIO ha confermato la sospensione dell'adesione del Comitato olimpico iracheno.

In una copia del messaggio ricevuto oggi dall'agenzia Nina, il CIO esprime "grande rammarico per la mancata soluzione alla questione del congelamento dell' ufficio esecutivo del Comitato olimpico iracheno, malgrado gli sforzi esercitati". Nel testo si afferma che "nonostante gli sforzi congiunti del Comitato olimpico internazionale e del Consiglio olimpico asiatico prodotti negli ultimi mesi per trovare una soluzione positiva con le autorità governative irachene, con rammarico vi informiamo che la decisione dell'ufficio esecutivo del Comitato olimpico internazionale del 4 giugno 2008 che riguarda la sospensione dell'adesione del comitato olimpico iracheno viene ora confermata. Questo vuol dire che l'Iraq non sarà rappresentato ai giochi olimpici di Pechino 2008 e gli sportivi iracheni non potranno partecipare alle competizioni". "Sono stati ritirati gli inviti rivolti agli sportivi iracheni" aggiunge il testo, in cui si esprime "profondo rincrescimento per questo risultato che causa grave danno [...] agli sportivi dell'Iraq". La squadra irachena ai Giochi doveva essere formata da sette atleti.

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ANSA) - ROMA, 24 LUG - Kopervik Corube, cavallo di Juan Carlos Garcia, si e' infortunato e ha dunque costretto l'italo-colombiano a rinunciare alle Olimpiadi. Al suo posto gareggera' la milanese Susanna Bordone su Ava. Salgono cosi' a 133 le donne presenti nella delegazione dei 347 azzurri a Pechino.
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Montreal, 31 lug. - (Adnkronos) - Maria Sharapova si ritira dal torneo Wta di Montreal e rischia di saltare le Olimpiadi di Pechino 2008. La russa, alle prese con un problema alla spalla, ha abbandonato l'evento canadese dopo il successo al secondo turno ottenuto in 3 set contro la polacca Marta Domachowska. La russa, 21 anni, si sottoporra' nelle prossime ore ad una serie di esami. L'esito dei controlli pesera' sulle decisioni della siberiana, che rischia di disertare l'appuntamento a cinque cerchi e l'US Open, al via a New York a fine agosto.

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Beaverton, 31 lug. - (Adnkronos) - Gli atleti statunitensi sponsorizzati dalla Nike, potranno gareggiare a Pechino con i costumi della Speedo. Il colosso statunitense di abbigliamento sportivo Nike ha deciso di permettere agli atleti statunitensi che ha sotto contratto che sono a Pechino di gareggiare con il costume LZR della Speedo. La decisione e' stata resa nota a Beaverton in Oregon. Il portavoce della Nike ha spiegato che l'azienda ha ritenuto giusto estendere anche ai Giochi di Pechino il permesso gia' concesso ai nuotatori a stelle e strisce in occasione dei Trials Usa. In totale sono quattro i nuotatori che hanno il contratto con la Nike e gareggeranno ai Giochi di Pechino.

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La Spagna neo-campione d'Europa come esempio per raggiungere l'obiettivo. Vincere l'Oro a Pechino, 72 anni dopo il successo di Berlino nel 1936. A Gigi Casiraghi, ct dell'Olimpica, piace sognare in grande, pur consapevole del fatto che ai Giochi saranno altre le squadre favorite, Argentina e Brasile in testa.

"La Spagna di Euro 2008 è un modello vincente - spiega Casiraghi - perché mette insieme qualità ed organizzazione di gioco esprimendo al massimo il concetto di squadra. Spero che i miei riescano ad imitarli, del resto porto a Pechino la nazionale del futuro e sono certo che i miei ce la metteranno tutta. E' stata dura gestire la storia dei fuori-quota, poi la lista dei convocati è stata fatta, e ho pensato solo a lavorare con la squadra. Ci ha fatto particolarmente piacere che sia venuto a trovarci in ritiro il ct dell'Italia maggiore Marcello Lippi, e ora siamo molto carichi anche se qui in Cina le difficoltà ambientali non ci stanno certo aiutando".

Di recente l'ex bomber di Juve e Lazio ha definito il torneo di calcio delle Olimpiadi "importante quanto un Mondiale". "Sì, è così - dice Casiraghi - e in più già sento che sarà anche una grandissima esperienza di vita, per me ed i ragazzi, anche se per ora non stiamo al villaggio olimpico. Siamo qui in Cina convinti di poter fare bene, e la medaglia d'oro è il grande sogno: il problema è che lo sarà anche per le altre partecipanti".

Già le altre partecipanti. Il ct dell'Italia conferma di temere in particolar modo le sudamericane: "Tutti dicono Argentina e Brasile - risponde Casiraghi - ed io mi adeguo. A me piace in particolare la squadra argentina, la considero un vero squadrone, con un attacco stellare con Aguero e Messi. A centrocampo avrà Riquelme e Mascherano, però mi piace pensare che la stella del torneo possa essere Montolivo o Rocchi, e a proposito di quest'ultimo vorrei sottolineare che si è integrato bene nel gruppo".

Avversari a parte, cos'é che preoccupa di più Casiraghi? "Il fatto che alle Olimpiadi la rosa sia ristretta a soli 18 giocatori - risponde - e poi il clima caldo e umido che troveremo in Cina.Le prime impressioni sono buone sia per quanto riguarda le condizioni generali del gruppo, sia per la sede del ritiro: la 'location' è perfetta, ci troviamo benissimo e stiamo iniziando a conoscere questa nuova realtà. Il tempo ci ha permesso di proseguire nella giusta direzione il lavoro svolto a Coverciano: fisicamente i ragazzi stanno tutti bene, hanno smaltito in gran parte il fuso orario e ora stiamo svolgendo un lavoro più improntato sulla tattica e meno sul piano atletico, calando volutamente il volume di lavoro per puntare di conseguenza su un allenamento basato sulla rapidità".

"Speriamo adesso che l'umidità ed il caldo restino su questi livelli sopportabili - conclude Casiraghi -: questo ci permetterebbe di finire il lavoro senza intoppi e presentarci nelle migliori condizioni il 7 agosto all'esordio a Qinhuangdao contro l'Honduras. Comunque ho capito una cosa: se anche temperatura ed umidità aumentassero, l'Olimpiade vale questo ed altri sacrifici".

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ANSA)-MOSCA, 31 LUG-Sei atlete russe selezionate per le Olimpiadi di Pechino sono state sospese dalla Iaaf per alterazioni nel Dna dovute a probabile uso di doping. Lo ha reso noto un portavoce la federazione russa. Si tratta di Yelena Soboleva, Daria Pishchalnikova, Gulfia Khanafeyeva, Tatiana Tomashova, Yulia Fomenko e Svetlana Cherkasova. Il motivo della sospensione e' una 'convergenza' sospetta nel Dna dei campioni prelevati in un controllo dell'anno scorso.

La Soboleva e' primatista mondiale dei 1500 indoor.

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Zurigo, 6 ago. - (Adnkronos) - ''Fate partecipare i vostri giocatori alle Olimpiadi''. Joseph Blatter e la Fifa chiedono un ''gesto di solidarieta''' a Barcellona, Werder Brema e Schalke 04. Il Tribunale d'arbitrato sportivo (Tas) ha dato ragione ai club: non sono obbligati a concedere i calciatori Under 23 alle Nazionali che partecipano al torneo olimpico. La Fifa, ''sorpresa e deluda dalla decisione, rispetta la sentenza''.

Il presidente Blatter, pero', rinnova l'appello di due giorni fa: ''Lasciate che i vostri giocatori partecipino ai Giochi. Sarebbe meraviglioso per loro, per i tifosi e per lo sport. L'opionione della Fifa non e' cambiata. Il torneo olimpico e' un'opportunita' unica per un calciatore''. Un'esperienza come i Giochi non gioverebbe solo all'atleta e alla sua Nazionale, ''ma anche al suo club''. ''Mi dispiace -conclude Blatter- che il Tas non abbia tenuto in considerazione lo spirito olimpico''.

Il ministro della Gioventù Giorgia Meloni teme che “cali il sipario sui Giochi senza che sia stato posto il problema dei diritti umani e civili” e invita atleti e tifosi italiani “a compiere un gesto simbolico per ricordare quali sono i diritti da rispettare: dall’indossare una maglietta al dire qualcosa quando si viene intervistati al gesto di non sfilare che non è l’unico modo, ma uno degli strumenti“. Sono d’accordo con la Meloni e con Gasparri che ha chesto misure analoghe.

L’Occidente non ha potuto alzare la voce con Pechino per le ragioni note: l’America ha bisogno che i cinesi continuino a comprare i Buoni del Tesoro, il mondo industriale è legato mani e piedi a Pechino, grandi Paesi come Francia e Germania temono di perdere commesse milionarie. Le proteste sono blandissime e il regime, anziché allentare la presa, come promesso, l’ha stretta ancor di più: sul Tibet, sui dissidenti politici, sui lavoratori schiavizzati, su chiunque osi protestare contro le autorità (e sono molti di più di quanti si creda).

Pechino si sente così forte da pretendere che anche i libri stranieri stampati in Cina ma diretti ai mercati occidentali vengano “purgati“, come ha raccontato recentemente Stefano Montefiori. Il regime chiede che vengano tolte le foto del Dalai Lama o censurate le descrizioni di massacri compiuti da Mao su volumi stampati in inglese o in francese. Inaudito.

Le notizie sugli attentati non mi convincono: di solito vengono censurate, ora invece vengono enfatizzate, a vantaggio del regime, che può rivendicare di essere vittima del terrorismo islamico (al pari dei Paesi occidentali) e giustificare misure di sicurezza asfissianti. Il sospetto di una grande manovra di spin è fondato.

Ben venga dunque un gesto di protesta. Anche nostro: le Olimpiadi biocottiamole non guardandole in tv. Anche un’audience straordinariamente bassa è un modo per opporsi civilmente a questi Giochi che di olimpico non hanno proprio nulla. Sono Giochi della vergogna.

PS Reporters sans frontieres organizza per l’8 agosto, giorno dell’inaugurazione dei Giochi, due manifestazioni di protesta: una di fronte alle principali ambasciate cinesi (a Roma alle 13) e una on line sul sito di Rsf per permettere una cybermanifestazione virtuale di fronte allo stadio olimpico.

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(ASCA) - Roma, 5 ago - ''Non credo che il boicottaggio sia lo strumento piu' adatto per porre all'attenzione di tutti il tema della difesa dei diritti umani e della liberta' in Cina.

Al contrario, le Olimpiadi di Pechino, come sostenuto piu' volte anche dal Dalai Lama, e come dimostrano gli avvenimenti di questi giorni, possono essere - e sono certo che lo saranno - una grande occasione di liberta' e di democrazia''.

Ad affermarlo e' Maurizio Lupi, del Pdl.

Il vicepresidente della Camera si dice poi convinto che ''la delegazione degli atleti italiani che partecipera' ai Giochi olimpici sapra' ben rappresentare e testimoniare i valori della liberta' e della centralita' di ogni persona umana, propri dello sport e di ogni societa'''.

red-lpe/did/alf

(AGM-DS) - 06/08/2008 15.33.39 - (AGM-DS) - Milano, 6 agosto - A Pechino e` tutto pronto per la cerimonia che venerdi` aprira` ufficialmente i Giochi olimpici. Ad annunciarlo e` stato Zhang Heping, direttore del comitato organizzatore del dipartimento che si occupa delle cerimonie di apertura e chiusura. Il dirigente ha spiegato che, dopo tre prove generali, gli organizzatori sono fiduciosi per la buona riuscita di uno degli eventi piu` attesi delle Olimpiadi. La maggiore preoccupazione dei cinesi arriva pero` dalle manifestazioni anti-governative che si potrebbero riversare nello stadio olimpico. O peggio dal boicottaggio della cerimonia da parte di esponenti politici di spicco.

Chi ci sara` e` il presidente francese Nicolas Sarkozy, che nella veste di presidente di turno dell`Unione europea, a rappresentera` i 27 alla cerimonia d`apertura dei Giochi. Lo ha annunciato Martin Selmayr, portavoce della Commissione europea, aggiungendo che nessun esponente dell`esecutivo comunitario presenziera` alla cerimonia. Presente anche il premier russo Vladimir Putin, che sara` l`8 e il 9 agosto a Pechino per la cerimonia di inaugurazione dei giochi olimpici 2008, un impegno preso quando era ancora presidente della Russia. Putin approfittera` dell`occasione per alcuni colloqui bilaterali, sia con le massime autorita` cinesi, sia col presidente americano George W. Bush, anch`esso presente nella capitale cinese.

Uno dei `dissidenti`, il Dalai Lama, ha inviato gli auguri per l`inizio dei giochi Olimpici di Pechino. `Voglio offrire i miei auguri al popolo della Repubblica di Cina - scrive il Dalai Lama - agli organizzatori e agli atleti che partecipano ai prossimi giochi olimpici di Pechino. Fin da quando la Cina ha presentato la sua candidatura ho supportato il diritto della Cina di ospitare i giochi. Questo e` un momento di grande orgoglio per il miliardo e 300 milioni di popolazione cinese. Questi giochi dovranno contribuire a promuovere lo spirito olimpico di amicizia, apertura e pace`.

Un altro che disertera` la cerimonia e` il presidente nepalese Ram Baran Yadav, eletto meno di un mese fa, che non partecipera` a causa dell`impasse politica nella quale si trova il nuovo Nepal repubblicano, con l`impossibilita` di formare il governo. Presente invece, dopo una miriade di polemiche, il Ministro degli Esteri italiano Franco Frattini.

(R. Datasport, DTS)

"Non ho mai detto che il mio obiettivo e' vincere otto medaglie d'oro. Io penso soltanto a nuotare più forte possibile". Michael Phelps prova con queste dichiarazioni a smorzare le attese che pendono su di lui alla vigilia dei Giochi.

Dopo aver fallito l'obiettivo ad Atene, l'americano ai Trials si è qualificato in otto gare, cosa che gli permettera' teoricamente di battere il record di sette ori che Mark Spitz detiene dall'edizione di Monaco 1972.

"Io non ho mai detto niente - ha detto dichiarato oggi Phelps -, a fare certe affermazioni siste stati voi giornalisti. I miei obiettivi li sappiamo soltanto il mio allenatore ed io".

www.realsports.it

(ASCA) - Roma, 6 ago - E' di oltre 10 milioni di euro la previsione di spesa del Coni per le Olimpiadi di Pechino. A fronte dei 5 milioni e 310 mila euro gia' inseriti nel bilancio per le ''spese di trasferta'', infatti, il Comitato Olimpico internazionale ha previsto altri 5 milioni e 225 mila euro per le medaglie olimpiche. Tale cifra, spiega una nota e' ''ovviamente suscettibile di variazione sulla base delle risultanze tecniche che scaturiranno al termine die Giochi Olimpici''.

In particolare, il premio per ogni medaglia di Pechino 2008 e' ''lievitato'' di 10 mila euro rispetto ad Atene 2004.

Chi vince l'oro guadagnera' 140 mila euro (invece che 130 mila), l'argento e' premiato con 75 mila euro (invece che 65 mila), il bronzo 50 mila (invece che 40 mila).

''I premi - continua la nota del Coni - verranno assegnati ad ogni vincitore di medaglia. Negli sport e nelle specialita' di squadra, negli equipaggi e nelle staffette, i premi saranno distribuiti ad ogni atleta che abbia effettivamente ricevuto la medaglia olimpica, cosi' come previsto dalle regole internazionali del Cio e della Federazione Internazionale di riferimento''.

Tra le ''spese di trasferta'' la voce che incide di piu' e' quella che riguarda le ''spese di viaggio'', con un milione e 400 mila euro di uscite, seguita da ''Campus Beijing Sport University'' (un milione e 150 mila euro) e ''Affitto di Casa Italia'' (un milione e 123 mila euro). Le voci su cui invece il Coni risparmiera' sono ''altri costi (settore sanitario, ecc...)'' (50 mila euro) e ''Ufficio Stampa, pubblicazioni e sito'' (62 mila euro). Tra i ''record'' battuti della squadra azzurra a Pechino, quello del numero di atleti sport individuali (274, 26 in piu' rispetto ad Atene), il numero di atlete donne (circa il 39%), il numero di medagliati (57, 12 in piu' rispetto ad Atene) e il numero di ori olimpici (35 rispetto ai 26 di quattro anni fa).

Scende pero' il numero di atleti qualificati: tenendo conto delle riserve di calcio, canottaggio e scherma, ad Atene furono 377 (record) mentre a Pechino ''solo'' 346. In Cina, la stima del Coni (da confermare al termine dei Giochi) dice che gli atleti effettivamente partecipanti saranno 335 (contro i 367 di Atene).

Gli atleti azzurri a Pechino rappresenteranno 29 discipline: la federazione piu' rappresentata e' quella del Nuoto con 71 azzurri, che comprende anche il fondo, il sincronizzato, la pallanuoto e i tuffi. luq/mcc/lv

PECHINO (CINA)
Pari senza reti tra Germania e Brasile, uno dei tre incontri inaugurali del torneo olimpico di calcio femminile. In quello che è stato l’anticipo dell’inizio ufficiale dei Giochi di Pechino, nel girone F le tedesche due volte campioni del mondo devono accontentarsi dello 0-0 contro le sudamericane, che non hanno sfigurato davanti agli occhi di spettatori d’eccezione come Ronaldinho e Diego.

Negli altri incontri, nel girone E il Canada ha superato l’Argentina 2-1 con i gol di Chapman al 27’ e Lang al 72’ mentre Manicler, a cinque minuti dal novantesimo, ha siglato il gol della bandiera per le ragazze di Borrello. Nel gruppo G, invece, pari in rimonta del Giappone che, sotto di due reti contro la Nuova Zelanda (Yallop al 37’ e Hearn al 56’ su rigore), è arrivato al 2-2 finale con le firme di Miyama al 72’ dal dischetto e di Sawa all’86’.

www.lastampa.it/

Ancora due giorni. Poi per Tommaso Rocchi e la nazionale azzurra di calcio allenata da Pierluigi Casiraghi sarà il momento di scendere in campo. Il primo avversario dell'Italia ai Giochi olimpici di Pechino sarà l'Honduras, ma l'attaccante della Lazio sembra avere già in mente il traguardo da tagliare: "Il solo fatto di essere all'Olimpiade ti porta a sognare il punto più alto - ha dichiarato il bomber veneziano al sito lazialità.it - Brasile e Argentina hanno qualcosa in più, ma dovranno dimostrarlo e non sempre nel calcio, soprattutto in competizioni così, vince chi è più forte". (05/08/2008) (Spr)

QUINGUANGDAO, 6 agosto - «Ci sono». Giuseppe Rossi ha tranquillizzato così il commissario tecnico dell'Olimpica, Pierluigi Casiraghi, alla vigilia della sfida di esordio dell'Italia contro l'Honduras (domani ore 11, diretta su Rai 2). «Ora non vediamo l'ora di iniziare- ha detto il fantasista del Villarreal- Dopo tanti giorni di allenamento c'è la voglia di scendere in campo e non vediamo l'ora che arrivi la partita. Comincia l'avventura, un'avventura che vogliamo sia più lunga possibile».

LA FORZA DEL GRUPPO - La fiducia di Rossi è quella di tutto il gruppo azzurro. «Il nostro è un gruppo solido, che gioca insieme ormai da due anni e dove tutti abbiamo la stessa mentalità e lo stesso obiettivo -ha spiegato l'attaccante- vogliamo arrivare il più avanti possibile. Per due giorni ho sofferto di questo mal di schiena, ma ora sto bene e ho tante motivazioni».

L'ENTUSIASMO DI GIOVINCO - Gli ha fatto eco il suo "gemellino" di reparto, Sebastian Giovinco, indicato da tutti come una delle possibili sorprese di questo torneo. Ma il talentino della Juve si è tolto dalla luce dei riflettori: «Qui non esistono i singoli, ma un gruppo che è validissimo che sicuramente dirà la sua. Già contro l'Honduras, che sarà subito come una finale. In questi tornei è fondamentale iniziare con il piede giusto. Vogliamo cominciare con una vittoria. E magari finire pure il 23 con una vittoria, non sarebbe male...».

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