Cucina regionale: SARDEGNA

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neve67
00giovedì 3 giugno 2004 13:21
Primo
Faa e lardu


Ingredienti: carne, lardo e cotenna di maiale, odori per il brodo, sale, fave secche, pomodori secchi, bietole, finocchietti selvatici e aglio

Preparazione: Mettere a mollo le fave dalla sera prima. L’indomani preparare un brodo con carne, lardo e cotenna di maiale. Condire con pomodoro secco, prezzemolo, sedano a pezzi, cipolla, finocchietti selvatici e sale. Nel frattempo scolare le fave, lavarle, inciderle per la lunghezza della buccia. Si aggiungano al brodo con qualche foglia di sedano, bietole, 2 spicchi d’aglio interi pestati e altri finocchietti selvatici e portarle a cottura. Servire ben calde e accompagnare con fette di pane casereccio (civraxiu) abbrustolito.

varianti: 350 gr di fave secche, 250 gr di salsiccia, 250 gr di cotenne, 250 gr di lardo, 350 gr di puntine di sedano 1 spicchio d’aglio, 1 rametto di finocchio selvatico
neve67
00giovedì 3 giugno 2004 13:21
primo
Su Pani frattau

Ingredienti: pane carasau, formaggio pecorino sardo, sugo di pomodoro, 1 uovo in camicia.

Preparazione: Far bollire dell'acqua in una padella larga e immergere per pochi secondi le sfoglie del pane carasau, spezzandole nelle dimensioni giuste per un piatto piano. Condire ogni sfoglia con sugo di pomodoro e formaggio pecorino stagionato e alla fine, sul piatto già pronto, mettere un uovo in camicia. Si serve ben caldo

neve67
00giovedì 3 giugno 2004 13:21
primo
Cauladda

Ingredienti: 500 gr di cavolo verza, 300 gr di patate, 200 gr di salsiccia di Sassari o Ploaghe, olio extravergine d'oliva, sale, cipolla, aglio e peperoncino

Preparazione: In una terrina far imbiondire due spicchi d'aglio, aggiungere le salsicce tagliata a pezzi grandi, il cavolo tagliato a listarelle sottili e condire con sale, peperoncino tritato e qualche foglia di alloro. Cuocere a fuoco medio con il coperchio, aggiungendo all'occorrenza un po' d'acqua.

neve67
00giovedì 3 giugno 2004 13:24
primo

Malloreddus alla campidanese

Ingredienti: (per 6 persone): 500 g di malloreddus, 120 g di salsiccia fresca, 500 g di pomodori pelati o freschi privati della pelle, 1 dl di olio extra vergine d'oliva, una cipolla tritata, zafferano in polvere, 3 foglie di basilico, formaggio pecorino grattugiato, sale.

Preparazione: Versare l'olio in una casseruola e mettere a rosolare prima la cipolla, quindi la salsiccia tagliata a pezzetti. Dopo circa 10 minuti unire la polpa dei pomodori, lo zafferano e sale q.b.. Lasciar cuocere per 10 min., mescolando ogni tanto, aggiungere le foglie di basilico sminuzzate e portare a termine la cottura. In abbondante acqua bollente e salata, lessare i malloredus, scollarli e condirli col sugo già pronto e abbondante pecorino grattugiato. Servire ben caldi

neve67
00martedì 28 settembre 2004 21:49
Orate al cartoccio speziate

4 orate
spezie varie aglio, rosmarino, maggiorana, dragonciello, oraigano, pepe nero

tritare le spezie finissime
pulire e lavare l'orata
metterla nella carta stagnola insaporirla fuori e dentro con spezie aggiungere olio e mettere nel forno a fuoco medio per circa mezz'ora

sono ottime anche le spigole con queste spezie
neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:17
Maccarronis cun bagna burda
Maccheroni al sugo naturale

1 cipolla;
2 spicchi d'aglio;
3 cucchiaiate d'olio;
1/2 Kg. di pomodori;
4 etti di pasta;
50 gr. di formaggio pecorino.

Tritare finemente le cipolle e gli spicchi d'aglio e lasciarli rosolare per una decina di minuti in tre cucchiaiate d'olio. Pelare, liberare dai semi e ridurre in filetti il mezzo chilo di grossi pomodori maturi e unirli al soffritto insieme alle foglioline di basilico. Salare e lasciare cuocere per circa un'ora, lentamente.
Si otterrá bagna sufficiente per condire tre o quattro etti di pasta cui si uniranno due cucchiaite di pecorino non salato e non eccessivamente secco!!!
Buon Appetito!
neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:20
Maccarronis cun cocciula
Spaghetti alle vongole

1 spicchio d'aglio;
1/2 Kg. di arselle;
1/2 cucchiaio d'olio;
1 Kg. di pomodori;
4 etti di spaghetti.
1 mazzo di prezzemolo;
sale.

Lavare bene le arselle e premerle una ad una per assicurarsi che siano tutte piene. Se qualcuna, invece del mollusco contenesse sabbia, la pressione delle dita ne fará scivolare le valve e si potrá facilmente eliminarla. Mettere le arselle a bagno per almeno un'ora in acqua e sale perché spurghino.
In un tegame largo e basso mettere due o tre cucchiai d'olio e lo spicchio d'aglio tagliato in quattro. Quando l'aglio sará disfatto al calore del fuoco tenuto basso, aggiungere le arselle, coprire, alzare il fuoco e lasciare cuocere per una decina di minuti agitando di tanto in tanto il recipiente perché tutte le arselle possano aprirsi più velocemente a contatto del fondo di cottura.
Trascorso il tempo indicato, levare dal fuoco, aspettare che si raffreddino, togliere il guscio delle arselle più piccole facendo ricadere il mollusco nell'olio. Immergere in acqua calda una decina di pomodori a zucchina che in italiano si chiamano San Marzano e in sardo a croccorighedda, pelarli, privarli dei semi e tagliarli a filetti.
Rimettere sul fuoco il tegame con le arselle, versarci i filetti di pomodoro, un pizzico di sale, il ciuffo di prezzemolo tritato e far addensare a fuoco vivo.
Cuocere i quattro etti di spaghetti di media grossezza, colarli e condirli con il sigo preparato badando di mettere in bella vista le arselle col guscio.
Buon Appetito!


tratto da
neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:37
Agnello in bianco

Un secondo dai sapori forti ma allo stesso tempo delicati per palati esigenti.
Lavare l'agnello, tagliare a pezzi e lasciare asciugare. Far rosolare una cipolla tagliata a fette in un tegame con alcuni cucchiai d'olio e una volta appassita unire l'agnello.
Annaffiare il tutto con del vino bianco, salare e far cuocere. In un piccolo contenitore, unire tuorli, il succo di limone e del sale, preparando una salsa.
Cospargere la carne con la salsa e mescolare finché non diviene cremosa.

Ingredienti per 4 persone: • Kg. 1,200 agnello, • 2 uova, • cipolla, • vino bianco secco, • limone, • olio d'oliva, • sale

neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:38
Aragosta alla catalana ricetta tipica di Alghero SS


Regina incontrastata della tavola algherese è l'aragosta in tutte le sue preparazioni, qui esaltata con la preparazione "alla catalana": viene bollita e condita con olio d'oliva, succo di limone, pomodori freschi a tocchetti, cipolla e sedano, con l’accompagnamento di un buon bicchiere di vino bianco come il Torbato.
neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:39

Il pane carasau

Popolo di pastori, sempre intenti alla cura delle greggi, ai Sardi serviva un pane che potesse durare per mesi senza deteriorarsi e che potesse mantenere a lungo gusto e fragranza. Fu così che nacque il pane carasau, o “carta da musica”, per il suo tipico aspetto a pergamena, sottilissimo e fragrante.

Come in tutte le civiltà agro-pastorali, in Sardegna il pane è considerato l’alimento principe che non deve mai mancare nella mensa quotidiana.
Popolo di pastori, sempre intenti alla cura delle greggi, ai Sardi serviva un pane che potesse durare per mesi senza deteriorarsi e che potesse mantenere a lungo gusto e fragranza. Fu così che nacque il pane carasau, o “carta da musica”, per il suo tipico aspetto a pergamena, sottilissimo e fragrante.
È formato da sfoglie circolari molto sottili, che i pastori accompagnano al formaggio di pecora o capra, si può gustare anche nella variante Guttiau, condita con olio d'oliva e sale e dorata nuovamente in forno.
Il pane carasau, fino a un centinaio d’anni fa, era il pane d’uso giornaliero delle famiglie benestanti. Le persone più modeste lo alternavano al pane d’orzo e al pane chivarju, quest’ultimo destinato al personale di servizio. Il processo di preparazione del pane carasau richiedeva la presenza di alcune donne, parenti o amiche tra loro che si riunivano portando ognuna un ingrediente.
Questo tipico pane è antico come la transumanza: durante la cottura, quando la pasta era ancora malleabile, veniva piegato nel mezzo perché potesse entrare nella bisaccia del pastore senza rompersi.
Il carasau si prepara lavorando e impastando solo farina di frumento, semola, lievito e acqua. Si prosegue stendendo la sfoglia sottilissima e si procede alla cottura nel tradizionale forno a campana di mattoni.
Sbriciolato in un buon brodo, sprigiona tutta la sua deliziosa fragranza e basta aggiungere una manciata di pecorino sardo stagionato per ottenere un'ottima zuppa.

TRATTO DA VISITSARDINIA

neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:40
La 'mreca'

Erbe di palude, muggini e una cottura sapiente. Si chiama "Sa Mreca" una tra le tante specialità alimentari dell’Oristanese.
Erbe di palude, muggini e una cottura sapiente. Si chiama "Sa Mreca" una tra le tante specialità alimentari dell’Oristanese.
Esclusiva del piccolo centro di Cabras, è una ricetta risalente addirittura all’età fenicia.
Semplici gli ingredienti: cefali (ottimi quelli locali), obione (particolare erba che cresce sullo stagno di Cabras), sale. I pesci vengono immersi in una pentola con acqua salata.
Particolare importante: il dosaggio del sale varia a seconda del numero di giorni per cui si intende conservarli.
Si porta ad ebollizione con fuoco non troppo vivace. Si mantiene in ebollizione per circa 15-20 minuti e si schiuma ripetutamente. Completata la cottura, si toglie dal fuoco e si lascia riposare in pentola per circa un quarto d’ora.
Si estraggono i pesci, preoccupandosi di non romperli, e si posano a raffreddare su uno strato di obione, chiamata dagli abitanti del luogo “zibba”.
I muggini vengono avvolti con quest’erba e chiusi alle estremità con del giunco.
L'involucro vegetale regola il turgore della polpa e la corretta concentrazione del sale.
Si conservano in luogo fresco e si servono freddi.


neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:41
Panadas con le anguille

Assaggiate il croccante della pasta con un ripieno di fresche anguille.
Lavorare la farina con l’olio, aggiungendo l’acqua calda, fino ad ottenere un impasto omogeneo e consistente. Lavorare la pasta per un’ora circa, e lasciar riposare.
Nel frattempo si prepara il condimento per l’interno: tagliare i pomodori secchi a piccoli pezzi e tritare il prezzemolo. Tagliare a tocchetti le anguille precedentemente pulite. Stendere la pasta in due sfoglie circolari dello spessore di circa 2 cm (una servirà come fondo, l’altra come coperchio). Posare la sfoglia sulla teglia a bordo alto e riempirla con il ripieno precedentemente preparato. Coprire la teglia con la seconda sfoglia, intrecciandola con quella che fa da fondo.
Mettere in forno e lasciare cuocere a fuoco lento, sino a che non sarà dorata (circa ¾ d’ora).
La panada può essere riempita anche con carne o verdure a scelta, il procedimento per l’impasto non cambia.

Ingredienti • 1Kg di farina, meglio se di grano duro (alcuni preferiscono utilizzare ½ kg di farina e ½ di semola) • 1 bicchiere di olio d’oliva (o strutto) • sale • acqua calda • 1 kg di anguille • pepe • 3 etti di pomodori secchi • prezzemolo • strutto.

neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:43
Pani frattau


Questo piatto è la tipica portata della cucina barbaricina.
Ingredienti (per 4 persone): 300 grammi di pane carasau, 1/2 kg di pomodori maturi, una cipolla, olio extravergine, un litro di brodo, 4 uova, aceto, 2 hg di pecorino stagionato grattugiato, sale.
Preparare un ampio recipiente con brodo caldo e immergervi, poco alla volta, le sfoglie sminuzzate del pane carasau (noto anche come “carta da musica”). Sistemare quindi il pane prima inzuppato nel brodo sui piatti, sul fondo dei quali era stato già messo del sugo con il soffritto di carne con cipolla, aglio, basilico e prezzemolo.
Cospargere poi di questo condimento anche il primo strato del pane e spruzzare del pecorino grattugiato. Ripetere la stessa operazione sui successivi strati sino a che il piatto è quasi colmo.
Sulla sommità del piatto mettere un uovo cotto in camicia nel brodo o nell’acqua, romperlo ed amalgamarlo con il pane già condito, aggiungendo, se la zuppa è asciutta, qualche cucchiaio di brodo caldo.
Coprire il piatto fondo con un altro piatto per lasciare che i vari ingredienti si leghino per bene.
Per gustare meglio il “pani frattau”, si consiglia l’uso di piatti fondi singoli o di terrine di coccio rustico.
Questo piatto barbaricino è ottimo accompagnato da un robusto Cannonau, oppure di una Monica di Mogoro.


neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:44
Penne, spiedini e crostoni di bottarga

Un primo semplice da preparare, ma gustoso.
Affettare sottile la bottarga, condire con olio extra vergine di oliva, e servire su dei crostini di pane caldo. Spalmare la bottarga nel gambo dei sedani e servirli. Affettare poi dei pomodori in fette larghe circa un centimetro, ricoprirle con fettine di bottarga, spremerci del limone, bagnare il tutto con olio di oliva e servire.
Far bollire la pasta e prima che le penne siano cotte, far sciogliere il burro in una padella. Non appena il burro sarà dorato, scolare le penne e saltarle in padella. Spruzzare le penne con una manciata di bottarga grattugiata e del prezzemolo.
Se nel frattempo le penne si fossero un po’ asciugate, aggiungere un cucchiaio di acqua, quindi servire.
Alternare su uno stecchino colorato, una fettina di bottarga, un dadino di mozzarella e un pezzetto di lattuga.
Condire infine il tutto con olio extra vergine di oliva.
neve67
00domenica 17 ottobre 2004 18:46
Riso e zucchine mantecate

Ingredienti e dosi per sei persone: riso di qualità “Carnaroli” (g. 500), 12 gamberoni, due zucchine fresche, mezzo scalogno tritato, una noce di burro, pomodori a ciliegina (g. 200), basilico fresco, foglie di sedano e olio extravergine di oliva, caffè in polvere.
Sgusciare a crudo i gamberoni e farli rosolare su un letto di olio e scalogno. Tagliare le zucchine, unirle e portare a cottura. Tostare il riso con un goccio d’olio e cuocere aggiungendo il fumetto di crostacei. Unire il fondo di gamberi e zucchine e terminare la cottura. Togliere dal fuoco, aggiungere i pomodori profumati con aglio e basilico e un trito leggero di foglie di sedano.
Mantecare con burro e parmigiano e aggiungere i gamberoni brasati e una spruzzata di caffè in polvere.
Ottimo accompagnato con un vino bianco, meglio se con un Vermentino di Gallura.
neve67
00lunedì 7 febbraio 2005 21:24
Spaghetti con la bottarga
Ingredienti:
Ingredienti per 6 persone:
500 gr di spaghetti
uno spicchio d'aglio
un peperoncino rosso
olio extra vergine d'oliva
100 gr di bottarga grattugiata
un pizzico di sale

Preparazione:
In un capace tegame dai bordi alti fate soffriggere l'olio, l'aglio e il peperoncino. Contemporaneamente, cuocete gli spaghetti in abbondante acqua salata e portateli a messa cottura, quasi al dente (circa 5 minuti). Scolate gli spaghetti avendo cura di recuperare l'acqua di cottura, versateli nel tegame saltandoli e rimestandoli spolverandoci sopra la bottarga. Aggiungete un po' dell'acqua di cottura recuperata in precedenza fino al termine della preparazione. Si consiglia di servirli a tavola ben caldi.
never169
00martedì 8 febbraio 2005 13:24
Re: ZEPPOLE..... Zippolas

Scritto da: neve67 23/02/2004 14.53


ZEPPOLE

Ingredienti:
500 gr. di farina
10 gr. di lievito di birra
4 bicchierini di grappa
3/4 litro di latte
1 uovo
Scorza d'arancia grattugiata
Sale
Zucchero

Preparazione:
Sciogliere il lievito in una tazzina d'acqua tiepida. Mettere la farina in una terrina con un uovo, un pizzico di sale, la scorza d' arancia grattugiata. Impastare aggiungendo lentamente il latte leggermente tiepido e la grappa. Infine unirvi il lievito amalgamando bene. Quando l'impasto sarà abbastanza fluido ed elastico farlo riposare, coperto con un panno di lana, finchè non sarà raddoppiato di volume.
Friggerle in olio molto caldo lasciandole cadere da un imbuto con un movimento circolare mentre lasciate cadere la pasta nell'olio, friggerle bene e servirle ben calde cosparse di miele o zucchero.



In questo momento vorrei proprio mangiarle sono il mio dolce preferito, mia zia era una dolciaria eccezzionale quanto mi mancano i suoi dolci.
Neve però al posto della grappa ci va l'acquavite e un pò di anice![SM=g27811]
neve67
00martedì 8 febbraio 2005 15:27
Re: Re: ZEPPOLE..... Zippolas

Scritto da: never169 08/02/2005 13.24

In questo momento vorrei proprio mangiarle sono il mio dolce preferito, mia zia era una dolciaria eccezzionale quanto mi mancano i suoi dolci.
Neve però al posto della grappa ci va l'acquavite e un pò di anice![SM=g27811]



certo ci vuolo fili e ferru, ma per 'modernizzare la ricetta si scrive grappa, la quantità dell'anice poi va a gusto, nel sassarese ne usano molto nel campidano non la utilizzono affatto, anche quello è tradizione.
never169
00martedì 8 febbraio 2005 15:42
Lo so Neve ma io non sono nè del sassarese nè del campidano!
Cmq quando scendo giù in Sardegna cercherò di prendere qualche ricetta antica di mia zia per dare anche il mio contributo.
Questa sezione mi piace parecchio[SM=x322230]
azzuffu
00lunedì 21 febbraio 2005 02:41
Re: Re: Re: ZEPPOLE..... Zippolas

Scritto da: neve67 08/02/2005 15.27


certo ci vuolo fili e ferru, ma per 'modernizzare la ricetta si scrive grappa[...]



sii fiera di dire "abb'ardente", "filu ferru" o la tua variante linguistica...[SM=g27811]
azzuffu
00lunedì 21 febbraio 2005 02:52
Re:

>PORCHETTO ARROSTO

>Il porchetto è oramai la bandiera della cucina isolana nel
>mondo....perciò buon appetito e venitelo a mangiare in Sardegna.
>Premesse
>La ricetta di questa pietanza è in realtà una non ricetta, ma un
>invito a prendere l'aereo per mangiarlo con qualche amico che ve
>lo possa preparare ed offrire.

>Intanto perchè il porchetto da latte non è semplice da trovare e
>poi perchè va cucinato all'aperto e allo spiedo, possibilità che
>le nostre vite d'appartamento non sempre permettono.

E poi xchè come lo facciamo noi sardi non lo fa nessuno...![SM=g27828]

>Preparazione
>Intanto preparate il fuoco, meglio se con legni aromatici, poi
>organizzate per lo spiedo un girarrosto automatico.

AAAAAAAAHH... orrore... a mano si gira...a mano...[SM=g27827]
...è anche il tocco e l'amore di chi "lo controlla" che lo rende buono...!!!
[SM=g27811]

>Preparate i succhi gastrici, che saranno messi a dura prova
>successivamente e stappate del buon rosso, tipo Cannonau di
>Jerzu, meglio se lo fate ossigenare una decina di minuti prima,
>magari in un decanter, poco sardo ma ineguagliatemente efficace.
Deuvarda...decanteur?!!... e itte roba este...!?!?! [SM=g27827]

:SM3: SARDEGNA!!!
neve67
00martedì 22 febbraio 2005 02:18
Re: Re: Re: Re: ZEPPOLE..... Zippolas

Scritto da: azzuffu 21/02/2005 2.41
sii fiera di dire "abb'ardente", "filu ferru" o la tua variante linguistica...[SM=g27811]



certo che nè sono fiera, ma a volteessere troppo tecnici non serve, fa passare la voglia di preparare la ricetta, comunque la ricetta delle zeppole l'ho presa in rete su in sito che parla delle tradizioni della Sardegna e non mi ero accorta che c'era scritto grappa.[SM=g27828]

L'abbardente non mi piace, nuda e cruda, ma come base del limoncello la bevo volentieri, meglio se fatte in casa sia il filu ferru che limoncello

:SM2: Sardegna
azzuffu
00venerdì 1 aprile 2005 19:02
Occo la mia pasquetta...
che c'è di meglio di un pranzo in campagna tra gli odori della natura e lo scampanellio delle pecore a base di pasta al (tantoo) sugo cn carne e tantoo formaggio, x secondo un bell'agnello arrosto, cn qlche intermezzo di formaggio e salsiccia(arrosto e nn...)...il tutto accompagnato da vino nero(casareccio) e Ichnusa a fiumiiii...!!!???[SM=g27811] [SM=g27811] [SM=g27811]

[Modificato da azzuffu 01/04/2005 19.07]

neve67
00domenica 3 aprile 2005 00:03
..... ottimo e dove si trova questo bel boschetto??
azzuffu
00domenica 3 aprile 2005 20:44
Vicino a casa, se vuoi qndo torno ti avviso e ti ci porto...[SM=g27822]


PS:In questi gg metto le foto sul mio sito...poi te lo faccio sapere così le vedi...

:SMILES1:
neve67
00domenica 3 aprile 2005 21:41
Re:

Scritto da: azzuffu 03/04/2005 20.44
Vicino a casa, se vuoi qndo torno ti avviso e ti ci porto...[SM=g27822]
PS:In questi gg metto le foto sul mio sito...poi te lo faccio sapere così le vedi...

:SMILES1:



ci conto, grazie
neve67
00mercoledì 27 luglio 2005 00:13
Ambulau

Difficoltà: difficile Tempo: 1h15


INGREDIENTI:

250 gr di semola d’orzo; 100 gr di grasso di bue; cipolla; aceto; acqua; sale
PREPARAZIONE:

Tagliate a fettine una cipolla, e mettetela in una padella insieme al grasso di bue e lasciate rosolare, versateci poi l’acqua e fate bollire, ora aggiungete, poco alla volta, la semola, mescolando bene in modo da non formare dei grumi. Fate cuocere a fuoco lento per 15 minuti, aggiungete un bicchiere d’aceto bianco e, mescolate, e fate cuocere per altri 30 minuti. Servite caldo.
neve67
00mercoledì 27 luglio 2005 00:20
Spaghetti agli astici


Difficoltà: media Tempo: 1h


INGREDIENTI:

2 astici da 500 gr l’uno; 500 gr di spaghetti; 1,5 kg di pomodori pelati; 1 bicchiere di vino rosso; prezzemolo; aglio; peperoncino; sale
PREPARAZIONE:

Dividete in due gli astici e privateli della sacchetta interna. Fate rosolare il prezzemolo e l’aglio tritati, un pizzico di peperoncino e un pizzico di sale, unite gli astici e fate rosolare ancora per 10 minuti, aggiungete i pomodori tagliati a cubetti, il bicchiere di vino rosso e continuate la cottura. Cuocete gli spaghetti, scolateli al dente e fateli saltare con il sugo in una padella. Servite la pasta ben calda.
neve67
00lunedì 26 settembre 2005 18:35
Aranzada a sa Nugoresa (aranciata alla nuorese):SMILE33:

Tempo di preparazione: 1 ora circa



la tradizione vuole che le bucce di arancia si raccolgano durante i pasti, che vengano sbiancare e tagliate a listarelle per poi essere essiccate e conservato in posto fresco ed asciutto in un barattolo.
Oppure si posso comprare al momento, sbucciarle e sbiancarle (va levato tutta la parte bianche che farebbe diventare il dolce molto amaro) , il pelapatate è molto utile in questo caso

Per preparare il dolce le bucce verranno fatte rinvenire immergendole per pochi minuti nell'acqua bollente, cospargete le bucce su un tavolo e asciugatele bene

Ingredienti:
500 gr. di scorze d'arancia - 500 gr. di miele - 500 gr. di mandorle sbiancate e tostate - zucchero q.b

Utensili
un tegame alto a fondo largo e spesso
mattarelo
cucchiai di legno
grande tagliere

Preparazione:
Versare il miele nel tegame, metterlo sul fuoco a fiamma bassa.
Quando il miele comincia a bollire, versare le mandorle (intere o tagliate alistarelle) che precedentemente sono state sbiancate e tostate in forno per 15 minuti a 180/200° circa, quando le mandorle sono un po' dorate aggiungere le scorze d'arancia tagliate a listarelle sottili. A questo punto con fuoco vivo il composto va mescolato in continuazione fiono ad assorbimento del miele, con due mestoli siporta il composto, poco alla volta, avanti ed indietro nel tegame (da sud a nord, non va girato, non è una polenta), come tempi si deve contare dai 15 ai 30 minuti dipende dall'assorbimento del miele.
Quando il composto è quasi pronto versare sopra lo zucchero e continuare a girare, serve per caramellare il tutto.
Versare su un tagliere o su marmo, lavorare con mani e mattarello per dargli forma rettangolare o rotonda, cercando di compattizzare il tutto, che deve essere alto circa 1 dito
Lasciare raffreddare bene
Tagliare a rombi e disporre in pirottini

La ricetta originale vuole il dolce appoggiato nella foglia di arancio (non trattato) precedentemente lavata e asciugata

L'unico inconveniente di questo dolce, che va preparato parecchie volte perchè si impari a farlo perfettamente, è l'apporto calorico per persona 293 calorie a pirottino:anf:

E' un dolce che costa circa 30/35 euro al kilo e lo si fa in casa proprio per l'elevato costo, pensate ai matrimoni [SM=x322244] o all'offertorio delle feste[SM=x322214]


[SM=x322188] [SM=x322188] [SM=x322188]
+cris+
00giovedì 24 novembre 2005 22:04
Re:

Scritto da: neve67 07/02/2004 20.19
Sas sebadas o Seadas



Sono ciambelle circolari a forma di disco ripiene di formaggio fresco leggermente inacidito, costituite da due sfoglie di pasta di farina fina e da minute scagkie di formaggio pecorino o vaccino fresco, possibilmente di due giorni, cotte nell' olio caldissimo ed insaporite con una spalmata di miele amaro. Accompagnate queste fritelle pastorali con un buon Moscato Sardo o con una Malvasia giovane.

Ingredienti per 6 porzioni:
circa 400g. di candida farina di semola sarda di grano duro (quella detta in campidanese "scètti");
un cucchiaio di finissimo struto di maiale;
un pizzico di sale;
circa 2dl d' acqua pura;
2dl di olio extravergine d'oliva;
100g. di miele amaro.
per la sfoglia (come si procede per i ravioli, le panadas o le formagelle di primavera)

PREPARAZIONE:
impastare la farina con poca acqua tiepida, un pizzico di sale ed un cucchiaio di strutto sciolto.Dalla pasta ben lavorata ricavare le sfoglie che vengono ritagliate con la rotella dentata a dischi con i bordi orlati e seghettati. Su queste si dispone un tocchetto di formaggio sminuzzato e ben sciolto a caldo; si richiudono i bordi e si friggono le sebàdas. Per il ripieno prendere il formaggio fresco, all' inizio del processo di inacidimento, ridurlo in sottili scaglie e farlo squagliare in un tegame appena inumidito, rimestando la massa con un cucchiaio di legno sino a ridurla ad un impasto morbido omogeneo e filante che si lascia poi riposare per almeno un'ora. Quando la ciambella rustica è pronta, friggerla in olio caldo; scolarla ed infine ungerla di miele amaro. Passare la pasta calda e ben oleata in una zuppiera, aggiungerci la salsa d'uovo e ricci, dare una buona rimescolata e servire dopo qualche minuto in capienti piatti fondi.

[Modificato da neve67 02/11/2005 18.34]



booooooneeeee!!!le ho mangiate sn fantastiche!!mo quasi quasi ci provo a cucinarle!!! [SM=x322286]
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