La 15a giornata divisa in capitoli
CAPITOLO 1 - L'Inter spicca il volo
La squadra del patron Moratti ha superato a pieni voti il primo esame difficile della stagione: a novembre, dopo essere uscita indenne dalla Favorita di Palermo grazie a un Ibrahimovic sempre più ispirato, i nerazzurri hanno inferto un brutto colpo alla Vecchia Signora, tre punti pesantissimi contro l'acerrima nemica e rivale per la lotta al tricolore. A San Siro è finito ko anche il Napoli di Lavezzi, e sabato nell'anticipo la squadra di Mourinho ha espugnato pure l'Olimpico. L'Inter prosegue spedita la sua marcia, fermarla diventa sempre più difficile. Ma il campionato dello scorso anno insegna: mai dare nulla per scontato...
CAPITOLO 2 - Juve e Milan resistono a -6
Qualcuno aveva parlato di campionato impazzito quando la classifica delle prime giornate aveva proposto un gruppetto inusuale di squadre a contendersi le prime posizioni: figuravano vere e proprie outsider come Napoli, Udinese, Fiorentina e Lazio. Con il passare delle settimane i valori sembrano essersi delineati e le 'cugine' delle grandi hanno rallentato il passo, alcune sensibilmente (Lazio e soprattutto Udinese) altre limitando i danni (Napoli e Fiorentina).
Scoccava il 90' allo Stadio Via Del Mare e la Juventus rischiava seriamente di ritrovarsi a -8 dall'Inter. Amauri (e Giovinco prima, con una punizione degna dell'illustre assente Del Piero) ha regalato ai bianconeri un successo preziosissimo anche in ottica-supersfida con il Milan. A proposito del Diavolo, Kakà (meglio, un autogol, l'ennesimo dello sfortunato Catania in quel di San Siro) hanno tolto dai guai la formazione di Ancelotti. Juve-Milan di domenica sera decreterà la squadra anti-Inter, che nella prossima giornata ospiterà il Chievo fanalino di coda...In caso di vittoria (scontata?), una delle due inseguitrici - oppure entrambe...- tra sette giorni si troverà ancora più lontana dalla vetta
CAPITOLO 3- Genoa e Milito, euforia derby
Le dichiarazioni spavalde e allo stesso tempo bellicose di Antonio Cassano alla vigilia del derby della Lanterna sono servite a poco: la sua Sampdoria esce con le ossa rotte al termine di 90' minuti nei quali le due squadre hanno fatto vedere più calci (11 ammoniti, difficile fare meglio) che calcio. Un campione come Milito con un colpo di testa risolve il derby oscurando l'altro genio (e sregolatezza) di sponda blucerchiata (Cassano). La Samp recrimina per un gol annullato causa fuorigioco molto dubbio, ma per favore, adesso non si dica "visto che Farina è tifoso del Genoa?"
CAPITOLO 4 - Il Napoli torna grande
Mentre Aurelio De Laurentiis bacchetta Lavezzi che in settimana aveva sollecitato un adeguamento del contratto, il Napoli senza i gol del Pocho' torna a vincere e con le reti di Maggio e Denis supera al San Paolo il Siena, piazzandosi stabile al quarto posto. Proprio dietro le tre pretendenti allo scudetto. Sognare la Champions in fondo non costa nulla
CAPITOLO 5 - La Roma non si ferma più
A Verona brilla il talento di Jeremy Menez, il francesino che chiedeva più spazio a Spalletti e che sabato, complice il forfait di Vucinic, è stato accontentato, ripagando a pieno la fiducia del tecnico.
La Roma vince di misura ma confeziona occasioni da gol in serie. E' lontana parente della squadra balbettante di inizio stagione e tra campionato e Champions è arrivata adesso alla settima vittoria nelle ultime otto gare.
CAPITOLO 6 - Toro e Udinese, sempre più giù
Il Torino perde ancora, De Biasi intravede il terzo licenziamento della gestione Cairo in poco più di due anni, e la classifica piange: dodici punti e quart'ultimo posto, con tanto di tifosi infuriati provvisti di bottigliette e uova da lanciare verso giocatori e dirigenza al termine della disfatta con la Fiorentina. Difficile intravedere la luce, chissà se un eventuale cambio alla guida dei granata sarà sufficiente per risalire la china.
Non va molto meglio all'Udinese, squadra-rivelazione di inizio torneo ormai scivolata nella colonna di destra della classifica dopo il quinto ko di fila. Sarà che gli impegni di Coppa alla lunga si fanno sentire, ma il tracollo dei bianconeri ha del misterioso...
Alessandro Dal Lago / Eurosport