Jarno Trulli ha incontrato il pubblico del Motor Show 2006.
E’ toccato a Jarno Trulli aprire la consueta serie di incontri organizzati dalla Gazzetta dello Sport all’interno del Motor Show. Incontri che permettono agli appassionati non solo di vedere da vicino alcuni dei migliori piloti delle quattro e delle due ruote, ma anche di poterli intervistare in diretta. Un fuoco di fila di domande, durato per quasi un’ora, alle quali Trulli si e' sottoposto volentieri con la sua consueta simpatia.
La vettura ideale ?
La mia Fiat 500 del 1964. Passo inosservato, mi permette di trovare parcheggio ovunque e di tenere sott’occhio mio figlio.
La Formula Uno ?
Cambia, cambia troppo spesso a livello soprattutto di regolamenti . Quest’anno la novita' piu' importante sara' l’adozione della monogomma Bridgestone. E’ sicuramente un fatto importante; in queste ultime stagioni infatti il risultato delle gare e' stato spesso deciso, ancora prima del via dal rendimento e dagli pneumatici. C’erano piste e condizioni di tempo favorevoli alle Michelin, altre alle Bridgestone, e non si poteva inventare niente per cambiare. I risultati erano gia' scritti fin dalle prove e l’unico vero duello era quello con il compagno di colori, una vera e propria corsa nella corsa.
Nel 2007 saremo invece tutti alla pari e questo sara' sicuramente positivo per lo spettacolo e l’incertezza dei Gran Premi. I test che abbiamo svolto fino ad oggi hanno fra l’altro, smentito chi pensava ad un vantaggio per quei team che gia' adottavano le Bridgestone. Gli pneumatici in versione 2007 sono infatti radicalmente diversi rispetto a quelli della scorsa stagione ed anche particolarmente facili da gestire. Tutti sono gia' sullo stesso piano.
Purtroppo questa Formula Uno sta diventando sempre piu' facile. I piloti sono troppo aiutati dall’elettronica sempre piu' raffinata e dalla meccanica sempre piu' affidabile. Difficile inventarsi qualcosa, difficile metterci qualcosa di tuo.
L’uscita di Imola dal Mondiale?
Purtroppo e' capitato altre volte. Noi piloti possiamo solo prendere atto di decisioni che non ci appartengono e esternare il nostro non gradimento per quanto accaduto.
Rammarico per aver lasciato la Renault proprio quando stava iniziando un ciclo favorevole per la monoposto francese?
Non molto. In Renault ho avuto modo di mettermi in luce. Avevo rapporti ottimi con la grande maggioranza del team, ma non con chi aveva il potere di decidere. Con Alonso eravamo ottimi amici ed in pista degli avversari corretti. Voglio sottolineare che, quando me ne sono andato a fine 2004 ero, nei fatti piu' veloce dello spagnolo, ma questo niente toglie alla sua grandezza.
L’uscita di scena di Schumacher ?
E’ andato via un punto di riferimento per tutti. Un grande campione che poteva ancora dire la sua anche nelle prossime stagioni della formula uno. Ha preso una decisione, ma non stara' totalmente lontano dalle corse, sono convinto che presto lo vedremo nuovamente in gara.
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