Frida07
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Nei: prevenzione primaria e secondaria
La prevenzione primaria dei pericoli connessi ai nei consiste sostanzialmente nella protezione dai raggi solari. I nei non dovrebbero, perciò, essere direttamente esposti ai raggi solari (seppur protetti da creme) nelle ore centrali della giornata, tra le 11 e le 16. Questo consiglio è importante soprattutto per i nei dei bambini, poichè è stato appurato che il maggior fattore di rischio per l'evoluzione dei nei in melanomi è rappresentato dalle ustioni in età infantile e che la crescita di una cellula tumorale può avvenire anche a 20 o 30 anni dall’ustione solare.
La prevenzione secondaria dei pericoli connessi ai nei consiste, invece, nell’individuare la lesione cutanea nello stadio iniziale. I nei che sono sempre stati stabili, con la stessa forma e le stesse dimensioni, se a un tratto cambiano aspetto, diventano irregolari, cambiano colore o aumentano di dimensioni, devono far pensare a una possibile trasformazione in melanoma. I nei che subiscono queste trasformazioni devono essere fatti immediatamente controllare da uno specialista.
Poiché, inizialmente, le cellule tumorali si moltiplicano solo sul piano orizzontale (i nei si allargano ma senza aumentare la loro profondità), non invadono gli strati profondi della cute, permettendo, in questa fase, di individuare ed esportare completamente il melanoma, e di portare, nella maggior parte dei casi, alla completa guarigione del paziente. Raramente melanomi piani individuati e asportati in tempo, danno luogo successivamente a delle metastasi.
Al contrario, nei sospetti e progrediti in melanomi che vengono ignorati per molto tempo, anche se asportati, possono successivamente creare dei problemi (invasione dei linfonodi e/o degli organi interni).