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SCOMPARSE NEL MONDO DEL CALCIO

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    DiabloRoma
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    Forumandiano..!!

    SENIOR
    00 07/04/2004 20:08
    Grandissimo radiocronista dei tempi di un calcio che, purtroppo, non c'è più.
    Ciao Enrico, la tua leggenda rimarrà impressa in ognuno di noi.


    hogfan (Basket Connection) 31/7/2005: IL mio amore per il rugby è stato molto breve, ma altrettanto intenso..poi alla sesta partita il mio naso ha deciso di prendersi una breve vacanza e di allontanarsi dal resto del mio corpo...e lì jho dovuto riflettere su questo rapporto sentimentale...

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    neve67
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    ADMIN UNICO

    SUPERSUPREMO
    00 07/04/2004 20:40
    ... ciao Enrico!!
  • Dog80
    [CENTER][COLORE]#EEFDFF[=COLORE][DIM]18pt[=DIM] [BR][B]Anonimus
    [/B][/DIM][/COLORE][/CENTER]
    00 08/04/2004 07:55
    CIAO ENRICO ! SE NE VA LA VOCE DEL CALCIO....
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    ttega
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    SAGGIO
    00 08/04/2004 09:51
    CIAO ENRICO:smiles10:

    è sparita un'era.:smiles22:

    [SM=g27813]
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    CuoreGitano
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    JUNIOR
    00 10/04/2004 17:44
    Purtroppo i grandi ci stanno abbandonando uno alla volta, prima Ciotti e la sua voce graffiante, ora Ameri e la sua inconfondibile voce..purtroppo con loro se ne sta andando anche il bello del calcio, un calcio che oggi non e' piu' cronaca di una partita ma telecronaca di polemiche e recriminazioni che poco hanno a che fare con lo sport...
    Ciao Enrico..un grande d'altri tempi!


    Le parole a volte non bastano....
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    speedy13
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    SUPERSUPREMO
    00 05/11/2005 01:34
    E’ stato commissario tecnico della Nazionale italiana dal 1966 al 1974

    Mercoledì 02.11.05

    Firenze - Ferruccio Valcareggi, ex commissario della nazionale, e' morto stamattina a Firenze all'eta' di 86 anni.

    Ferruccio Valcareggi, nato a Trieste il 12-02-1919, mezzala destra della Triestina (esordio in serie A il 27-02-1938 Triestina-Genoa 2-1) sara' destinato a cambiare molte casacche: Fiorentina (dove gioca 122 partite e segna 27 gol: il club viola e la nazionale rimangono le sue due grandi passioni), Milan, Bologna, Vicenza, Lucchese, Brescia, Piombino. Gioca a centrocampo macinando chilometri su chilometri con volonta' incredibile e buona tecnica. ''Discreto ma non eccezionale'', ha sempre detto di se stesso. Ma nel campionato '46-'47 con la maglia del Bologna segna una rete da incorniciare al Grande Torino. Poi dal '54 intraprende la carriera da allenatore, con i prestigiosi traguardi raggiunti sulla panchina dell'Italia. Lui che in nazionale fu convocato molte volte, ma si dovette accontentare di fare sempre la riserva di Valentino Mazzola e Loik.

    Eredito' la panchina azzurra da Edmondo Fabbri, insieme con Helenio Herrera, all'indomani della sconfitta con la Corea del Nord. Divenne Commissario unico l'anno dopo e nel 1970, in Messico, guido' la Nazionale alla finale, dopo aver eliminato, in semifinale, la Germania Ovest in una delle piu' memorabili partite d'ogni epoca. Resto' al timone degli azzurri fino ai mondiali successivi nonostante l'uragano di critiche che si abbatte' su di lui dopo la sconfitta con il Brasile di Pele' nella finale messicana, anche in seguito alla celebre 'staffetta' che porto' Rivera a giocare soltanto 7 minuti in sostituzione di Mazzola. Tra gli altri lo ricordano con affetto Dino Zoff, Azelio Vicini, Sandro Mazzola, Pierino Pratie Gianni Rivera.

    (Spr/Adnkronos)







    "Non ho idoli. Ammiro il duro lavoro, la dedizione e la competenza." (Ayrton Senna)

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    speedy13
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    SUPERSUPREMO
    00 05/11/2005 01:41
    In 1500 ai funerali dell'ex ct

    4/11/2005

    Oltre 1.500 persone hanno partecipato, nella chiesa dei Santi Fiorentini di Firenze, al funerale di Ferruccio Valcareggi, 86enne ex ct della nazionale di calcio, deceduto mercoledì mattina a seguito di una malattia incurabile. Tanti gli ex sportivi presenti, da Gigi Riva a Marcello Lippi passando per Azeglio Vicini ed Eugenio Fascetti, per portare l'ultimo saluto a "Uccio", che riposerà nel cimitero di Settignano.
    Se n'è andato mercoledì scorso, a 86 anni, dopo una lunga malattia. Una morte, la sua, che ha lasciato un grande vuoto nel mondo dello sport. Perché indimenticabili sono le sue avventure sulla panchina azzurra, e, in primis, la straordinaria semifinale vinta contro la Germania nel '70. A dimostrare un affetto rimasto intatto nel corso degli anni le migliaia di persone che hanno voluto visitare la sua salma, esposta nella camera ardente allestita nella palestra di Coverciano. In mezzo alla gente comune anche grandi del calcio, che Valcareggi lo hanno conosciuto bene. Tra i primi ad arrivare l'ex commissario tecnico azzurro e attuale presidente del settore tecnico Azeglio Vicini, Tarcisio Burnich, l'ex arbitro Trentalange e il segretario della Fiorentina Righetti.

    Commosso il ricordo di Gigi Riva: "Con Valcareggi ero un privilegiato, sono stato 9 anni con lui, conosceva i miei problemi e la mattina mi faceva dormire. Adesso si è vendicato perché per venire a salutarlo mi è toccato alzarmi alle 5 - ha "scherzato" "Rombo di Tuono" - Valcareggi era una persona splendida, voleva bene ai propri giocatori, gli si affezionava come un padre: era davvero un personaggio di un calcio di altri tempi". Riva si è intrattenuto alcuni minuti con la vedova dell' ex ct, signora Anna, seduta accanto al feretro, e ha salutato i figli.

    Fonte: tgcom

    [Modificato da speedy13 05/11/2005 1.42]








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    speedy13
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    SUPERSUPREMO
    00 25/11/2005 23:14
    Arrivò al Manchester United a 15 anni, nel 1968 vinse Pallone d'Oro e Coppa Campioni

    Londra - ''Ho speso un sacco di soldi per alcool, donne e macchine veloci... Tutti gli altri li ho sperperati''. La filosofia di vita di George Best e' raccolta in questa frase. Il resto e' uno snocciolare di date ed eventi. Una carriera ad alti livelli interrotta all'eta' di 26 anni, quando Best ha definitivamente messo l'alcool e la bella vita davanti al calcio.

    George Best era nato a Belfast il 22 maggio del 1946. A scoprirlo, nella squadra della Cregagh Boys Club and Lisnasharragh Intermediate School, fu Bob Bishop, un osservatore del Manchester United: ''Ho trovato un genio''. Arrivato all'Old Trafford nell'agosto del 1961 a 15 anni, debutto' in Premier League nel 1963; Best ha vestito la maglia dei Red Devils 361 volte, segnando 136 gol. 37, invece, le presenze e 9 i gol nella nazionale dell'Irlanda del Nord. Con la maglia del Manchester United, Best ha vinto due campionati (1965 e 1967) ed una Coppa dei Campioni (1968). Best ha anche giocato con Dunstable, Stockport, Cork Celtic, Fulham, Los Angeles Aztecs, Fort Lauderdale, Hibernian, San Jose, Bournemouth, Brisbane Lions.

    Fu il quinto Beatle, cosi' soprannominato per il suo modo di essere fuori dalla norma, per l'epoca, esattamente come lo era il rivoluzionario quartetto di Liverpool. Il soprannome gli venne attribuito dalla stampa portoghese nel 1965 alla fine di un match in cui Best, praticamente da solo, distrusse il Benfica, una delle squadre piu' forti d'Europa in quel periodo.

    Anche se in quella stagione il Manchester United rimase a mani vuote, la popolarita' di Best, idolatrato dal pubblico, arrivo' alle stelle. Il picco pero' fu raggiunto tre anni dopo con la finale di Coppa dei Campioni del 1968 contro il Benfica, giocata a Wembley. Una finale che dominata dai portoghesi fino a quando Best decise di caricarsi la squadra sulle spalle: fini' 4-1 per i 'Busby Babes' e, grazie anche a quella prestazione, all'irlandese fu assegnato il Pallone d'Oro. Best strego' tutti con una giocata: ricevuta la palla spalle alla porta, l'irlandese supero' il diretto avversario con una finta, si presento' davanti al portiere e lo invito' all'uscita: dribbling secco e palla lentamente depositata in rete.

    ''Quante volte ho sognato di dribblare il portiere, girargli intorno, fermare la palla sulla linea di porta, chinarmi e spingerla in rete di testa'', racconto' Best. ''Fui molto tentato di farlo nella finale di Wembley: avevo dribblato il portiere ed ero solo a pochi passi dalla porta. Ma poi mi sono svegliato: avrei potuto far morire d'infarto il nostro manager''. Best aveva il mondo ai suoi piedi, ma a determinare, in maniera negativa, il resto della sua vita sportiva, fu l'addio di Matt Busby, l'unico uomo capace di contenerne gli eccessi. Dopo pochi alti e molti bassi, Best fu cacciato dal Manchester United nel 1974. Il ritiro effettivo avvenne nel 1983, ma la sua carriera era gia' finita con l'addio all'Old Trafford. La sua ultima squadra fu quella della prigione Ford Open nel Sussex, dove Best era stato spedito in seguito ad un arresto per guida in stato di ebrezza e violenza. Una battaglia costante, quella contro l'alcool, evidentemente persa.


    (Spr/Adnkronos)







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    themonster91
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    SUPERMASTER
    00 05/09/2006 04:31
    E' morto Giacinto Facchetti. Anche se sono milanista, va ricordato è stato un grande presidente per l'inter, un esempio da seguire, uno dei pochi volti puliti in questo calciosporco

    RIPOSA IN PACE

    rip
    [Modificato da !Serenella! 18/08/2012 13:15]



    Immagina Kurt Cobain e Billie Holliday senza la robba
    Hendrix e Morrison senza LSD
    Prova a immaginare Vasco senza la coca
    la vita spericolata e la voce sporca


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    neve67
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    ADMIN UNICO

    SUPERSUPREMO
    00 09/09/2006 22:25
    .. è stato un grande
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    .vieraldo.
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    SUPERSAGGIO
    00 10/09/2006 21:19
    saluto anche io il caro presidente...ci mancherai molto.

    Persone come lui ne esistono ben poche.

    [SM=g27813]
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    .vieraldo.
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    SUPERSAGGIO
    00 17/11/2006 14:02
    "Uno dei protagonisti più grandi della nostra storia"

    Il Real Madrid ricorda e saluta per l'ultima volta una dei più grandi campioni della sua storia, Ferenc Puskas, scomparso questa mattina all'età di 79 anni.

    "Il Real Madrid manifesta profondo dolore per la morte di Ferenc Puskas, giocatore del nostro club nel periodo 1958-1967, e esprime la propria gratitudine, ammirazione e rispetto per uno dei protagonisti più grandi della nostra storia. Il nome di Puskas nell'immaginario collettivo del 'madridismo', è legato ai grandi successi nazionali e internazionali del Real Madrid. Per tutta una generazione l'immagine del giocatore ungherese riporta agli anni della giovinezza, alla collezione di figurine, alle televisioni in bianco e nero e alle fotografia color seppia"

    sportevai.it
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    SUPERSAGGIO
    00 17/11/2006 14:03
    Cesare Maldini: 'Puskas un grandissimo'
    L'ex ct ricorda il campione scomparso oggi

    "Con la morte di Puskas il calcio perde un altro grandissimo". Così Cesare Maldini ha ricordato oggi l'ex campione del Real Madrid, scomparso in mattinata a Budapest all'età di 79 anni. "Ho avuto modo di incontrarlo diverse volte, anni fa in campo ma anche più di recente e sapevo che era molto malato. Se ne va un grandissimo giocatore, il suo sinistro era memorabile e sapeva fare davvero male agli avversari".

    sportevai.it
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    SUPERSAGGIO
    00 09/12/2006 22:18
    In 40 mila a funerali di Puskas
    (ANSA) - BUDAPEST, 9 DIC - L'Ungheria ha reso l'ultimo saluto a Ferenc Puskas. Circa 40 mila persone erano presenti al funerale nello stadio che porta il suo nome. Alle esequie del campione che rese grande la nazionale magiara hanno partecipato anche personaggi celebri sportivi come il presidente della Fifa Blatter, Michel Platini e il presidente del comitato organizzatore di Germania 2006, Beckenbauer. C'era ovviamente anche una rappresentanza del Real Madrid, club di cui l'ex fuoriclasse ha fatto la storia.
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    .vieraldo.
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    00 13/12/2006 18:57
    (ANSA) - MILANO, 13 DIC - Migliaia di persone hanno dato oggi l'ultimo saluto a Monza al giornalista Alberto D'Aguanno, morto improvvisamente lunedi' scorso. Il popolare cronista sportivo, nato a Roma 42 anni fa, era molto conosciuto a Monza dove aveva iniziato l'attivita' giornalistica su un settimanale locale una ventina d' anni fa. Il Duomo era talmente gremito che centinaia di persone hanno dovuto attendere sul sagrato. Tra gli altri, c'era anche il ct della nazionale Roberto Donadoni.
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