F150, Ferrari F1 top secret
Un tricolore con le ruote
Maxi bandiera bianca rossa e verde sull'alettone della macchina e tanti messaggi lanciati da Montezemolo sulla responsabilità di rappresentare il made in Italy con orgoglio. La monoposto presentata oggi però è molto diversa da quella che poi correrà nel mondiale: non si vuole lasciare nessun vantaggio agli avversari
MARANELLO - Montezemolo lo ha spiegato subito: "Non corriamo in un campionato con scapoli e ammogliati, siamo in un campionato molto combattuto". E in questa battuta c'è tutta l'essenza della presentazione di oggi della monoposto F150, una macchina che in pratica nasconde tutte le novità che arriveranno: nessun vantaggio agli avversari, la lotta è serratissima e le vere 'carte' verranno svelate solo quando la monoposto scenderà in pista.
E nemmeno quando Alonso debutterà con la vettura il 1 febbraio sul circuito Ricardo Tormo di Cheste, vicino Valencia, in occasione della prima sessione di test ufficiali ci saranno tutte le novità. E' lo stesso Tombazis, chief designer, a spiegare che "La macchina cambierà molto da qui alla prima gara. Cambierà tutta l'aerodinamica, ma anche gli scarichi. Insomma siamo solo al primo passo verso uno sviluppo infinito".
Così la F1 presentata oggi ha addirittura l'alettone anteriore della vecchia monoposto, la coda provvisoria e tanti particolari da definire. In compenso, però, è un vero e proprio omaggio al made in Italy, un inno alla nostra tecnologia: sull'alettone campeggia una colossale bandiera tricolore, mentre non mancano altri riferimenti all'Unità d'Italia, di cui quest'anno ricorre il centocinquantesimo anniversario, a partire dallo stesso nome della macchina F150.
Il tema del tricolore insomma è ricorrente, anche nelle parole di Montezemolo, quando spiega "Qualcuno poi ha notato l'attenzione al tricolore su questa macchina. Abbiamo la responsabilità di rappresentare il made in Italy. E nel momento in cui il nostro Paese si distingue per essere 'tutti contro tutti' questo vuole essere un bel messaggio di orgoglio".
MONTEZEMOLO "ABBIAMO DUE PILOTI STRAORDINARI" - "Sono due piloti che per motivi diversi non vogliono perdere più il campionato all'ultima gara - continua Montezemolo - Nel 2008 Massa ha tagliato il traguardo da campione del mondo e dopo 5 secondi non lo era più. Abbiamo aggiornato la squadra, con una stabilità dinamica. Fernando ha fatto una stagione straordinaria al suo primo anno, poi abbiamo il nostro bambino, lo chiamiamo da sempre così Massa. È il campione del mondo morale del 2008, nel 2009 ha fatto guidare suo fratello, adesso è tornato lui, avrà una stagione straordinaria e avrà un grande futuro in Ferrari".
Una cosa è certa. Dalla manifestazione di oggi appare evidente come ci sia una rabbia e una voglia di vincere mai vista in Ferrari. In tanti anni di presentazioni una cosa del genere non si era mai vista: Domenicali parla di "urlo per la vittoria rimasto strozzato in gola ad Abu Dhabi" e Montezemolo di "piloti che per motivi diversi non vogliono più perdere il campionato all'ultima gara".
"LA VOGLIO VINCENTE, NON BELLA" - "Non voglio neanche pensare all'anno scorso... Lasciamo perdere - ha spiegato poi il presidente - meglio pensare al fatto che quest'anno dobbiamo e vogliamo vincere. Spero di vincere molto con questa macchina, non importa se è bella o brutta: Enzo Ferrari me lo ripeteva sempre, 'meglio vincente che bella'. Noi Siamo la squadra da battere. Dal 1997 ad oggi la Ferrari o ha vinto il Mondiale o lo ha perso all'ultima gara. In questi anni abbiamo avuto la forza di essere ai vertici e siamo sempre la squadra da battere. La Ferrari deve vincere". Sulla stessa linea l'ad della Fiat Sergio Marchionne: "'La cosa importante non è che sia bella ma che vinca". E poi, commentando l'idea di un ritorno dell'Alfa Romeo alle corse: "Vediamo: come idea non è male".
DOMENICALI: "DOBBIAMO RIPRENDERCI IL MONDIALE PERSO AD ABU DHABI" - "Il lancio di una nuova macchina rappresenta un momento importante, di sintesi del nostro lavoro, ma un momento di partenza per cercare di raggiungere quei traguardi sportivi fondamentali per tenere alto il marchio della nostra azienda". Queste le prime parole del team principal della Ferrari Stefano Domenicali, poco prima l'apertura del telone della F.150, la nuova monoposto per il mondiale 2011.
"La F.150 nasce con un obiettivo molto semplice, che non voglio nominare, dobbiamo solo raggiungerlo. Partiamo da una stagione dove abbiamo vissuto momenti difficili, ma anche belli. Abbiamo una squadra motivata, si è rinnovata senza stravolgimenti ma con la logica di miglioramenti. Abbiamo una coppia di piloti affiatata che ha voglia di dimostare il proprio valore. La F150 nasce da regolamenti diversi e quindi si parte dalla base dell'affidabilità. Lo sviluppo quotidiano sta andando avanti e la vettura che vedrete in Bahrain per la prima gara sarà diversa di quella dei primi test di Valencia. Benvenuto alla Pirelli che avrà davanti una sfida difficile, ma sapra fare del proprio meglio. Speriamo di riprenderci con gli interessi quello che abbiamo perso ad Abu Dhabi".
Insomma, tanta foga di fare bene non si era mai vista, neanche nell'ultra competitivo team di Maranello. Vedremo ora, dai primi test di Valencia, se tanta rabbia riuscirà a tradursi in tempi sul giro e vittorie a raffica.
Fonte:
Repubblica