FERRARI

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binariomorto
00giovedì 3 settembre 2009 22:04
Giancarlo: "E' un sogno"
Montezemolo: "Se lo merita"


È ufficiale: Fisichella prende il posto di Luca Badoer sulla Ferrari. Già da Monza farà coppia con Raikkonen fino al termine della stagione. "Un sogno che si avvera" le prime parole dell'italiano. Il presidente Ferrari: "Se lo meritava, è un pilota bravo ed esperto"

MARANELLO (Modena), 3 settembre 2009 - È ufficiale: Giancarlo Fisichella prende il posto di Luca Badoer sulla Ferrari. L'annuncio è stato dato da un comunicato della Force India, poi confermato da un'altra nota del Cavallino. Fino al termine della stagione Fisichella correrà al posto di Luca Badoer, attuale sostituto del convalescente Felipe Massa ma deludente nei GP di Valencia e Spa. Il romano sarà anche pilota di riserva per Maranello nel 2010 e ha già raggiunto Maranello, dove sta provando il sedile e provando alcune regolazioni coi tecnici.

UN SOGNO — "È vero che è sempre stata la mia ambizione correre in Ferrari. Per questo sono molto grato a Vijay Mallya per avermi concesso questa opportunità - le prime parole dell'italiano - dal canto mio spero di aver aiutato la Force India a crescere e ad essere al punto giusto per soddisfare le loro ambizioni. Ora sono un team competitivo e faccio loro tanti tanti auguri. Ancora stento a credere al fatto che si stia realizzando il sogno della mia vita e per questo voglio ringraziare la Ferrari e il suo presidente, Luca di Montezemolo. Nell'ultima settimana mi sono accadute delle cose incredibili: la pole e il secondo posto di Spa e ora la chiamata della Ferrari per correre nelle cinque gare che restano fino alla fine della stagione. Darò il massimo per ricompensare la scuderia per la grande opportunità. So che non sarà facile ma ce la metterò tutta per ottenere i migliori risultati possibili. Ci tengo a dire che mi dispiace molto per Luca: so quanto ci tenesse a correre a Monza alla guida di una Ferrari perchè per un pilota italiano è il massimo poter guidare una Rossa davanti ai nostri tifosi".

CONTRIBUTO — "Abbiamo scelto Fisichella perché ci aspettiamo un importante contributo in questo finale di stagione - ha dichiarato il responsabile del Cavallino Stefano Domenicali - Giancarlo ha dimostrato nel corso della sua lunga carriera di essere veloce e competitivo e siamo lieti di poter comunque schierare un pilota italiano nella nostra gara di casa. Ci teniamo a ringraziare Luca Badoer per lo spirito di squadra che ha dimostrato in questo frangente, ci dispiace che non abbia potuto dimostrare il suo valore in queste due ultime gare, affrontate in condizioni che sarebbero state molto difficili per chiunque".

MONTEZEMOLO — "Ho scelto Fisichella per diversi motivi. Il primo perchè lo merita, è in grande forma ed è un pilota esperto. Ci tenevamo tutti ad avere a Monza un pilota italiano sulla nostra macchina e inoltre si tratta di una scelta di lungo periodo, perchè sarà il terzo pilota per Ferrari". Così Luca di Montezemolo ha commentato la decisione sul sostituto di Massa. "È un momento importante e usciamo da una bellissima vittoria con Kimi Raikkonen e abbiamo la buona e fondamentale notizia che Felipe Massa sta recuperando e sarà prontissimo per la prima gara il prossimo anno. Voglio ringraziare Luca Badoer che ancora una volta ha dato una grande disponibilità alla Ferrari. Guardo quindi a Monza con fiducia e soprattutto son ben felice di avere Fisichella in squadra". Parlando poi ancora di Massa, Montezemolo ha detto ancora: "La notizia buona è che Felipe tornerà a fare il pilota, che sta guarendo ed è per noi un punto in più, dopo questo difficile agosto, tra il suo incidente e tutte le incognite e le difficoltà fisiche di Michael Schumacher, che avrei voluto sulla nostra macchina. Però piano piano stiamo mettendo a posto tutte queste cose. La vittoria è la miglior medicina"

NUMERI — Fisichella, 36 anni, ha disputato 225 GP con tre vittorie (Brasile 2003, Australia 2005 e Malesia 2006), quattro pole e due giri veloci. Ha inziato dalla Minardi e ha poi corso per Jordan, Benetton, Sauber, Renault e Force India. La sua migliore stagione è stata il 2006 quando arrivò quarto nel Mondiale su Renault.
gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00giovedì 3 settembre 2009 22:05
Notizie attendibili danno Fisichella già a Maranello per prendere le misure e fare il sedile in vista di Monza.
binariomorto
00venerdì 11 settembre 2009 23:52
Montezemolo incendia il Gp di Monza con la notizia che Massa sarà regolarmente al via alla prima gara del prossimo mondiale, Massa, da parte sua, spera di anticipare il rientro all' ultima di questa.
E mentre in Formula 1 monta l' ennesimo scandalo dell' era Mosley (l' incidente voluto a Singapore 2008 di Piquet jr per favorire Alonso), a Monza, nell' ultimo turno di libere, Fisichella conferma le posizioni di Luca Badoer. Desolatamente ultimo.
binariomorto
00sabato 3 ottobre 2009 00:12
Massa: "Ho subito un furto
Il Mondiale 2008 era mio"

Il brasiliano della Ferrari, che in questi giorni si sta allenando sui kart, interviene sulla vicenda Briatore alla tv O Globo: "La Renault ha commesso un furto ma la Fia non ha cambiato il risultato della corsa. Io ho perso il Mondiale per un punto..."

RIO DE JANEIRO (Brasile), 1 ottobre 2009 - La radiazione di Flavio Briatore e la squalifica di 5 anni inflitta a Symonds senza modificare il risultato della corsa, per l'incidente simulato di Piquet al Gp di Singapore dello scorso anno, continua a far discutere. Ora a parlare è Felipe Massa, protagonista indiretto della vicenda, visto che l'incidente è stato creato ad hoc per far vincere Fernando Alonso e che alla fine il brasiliano ha perso il titolo per un solo punto nei confronti di Lewis Hamilton.

"UN FURTO" — "La Renault ha commesso un furto - dice il brasiliano, intervistato alla tv di O Globo -, ma la Fia non ha cambiato il risultato della corsa. A mio avviso dovrebbe invece farlo e io ho perso il Campionato del Mondo per un punto. In quella gara un pilota ha vinto per un furto. Alla Juve è stato revocato lo scudetto ed è stata retrocessa in B. La Formula 1 dovrebbe seguire l'esempio del calcio quando viene scoperta una frode. L'atteggiamento di Nelsinho Piquet è stato molto brutto e ha denunciato il fatto solo dopo un anno. Da pilota non accetterei mai la proposta di provocare un incidente per avere rinnovato il contratto. Ammettere l'errore è stato bello, però non doveva attendere tanto tempo".

NESSUN PROBLEMA CON ALONSO — Massa commenta anche l'arrivo in Ferrari di Fernando Alonso, con il quale in passato non è mancato qualche screzio, soprattutto nel 2007, quando i due si sono "toccati" nel finale di gara al Nurburgring. "Con Kimi Raikkonen ho avuto un buon rapporto, anche se parla poco. Spero che sarà la stessa cosa con Alonso. Il nostro screzio? Stava piovendo. Sono andato a congratularmi con lui, che invece mi ha attaccato. Poi mi ha chiesto scusa e non abbiamo avuto più alcun problema".

KART — In settimana Massa si è esercitato correndo con i kart e si è anche parlato di un suo possibile rientro in occasione dell'ultimo Gran Premio ad Abu Dhabi, anche se la Ferrari lo ha escluso: "È possibile però è difficile - ha dichiarato il brasiliano -. I medici dicono che sto recuperando al 100 per cento però non mi autorizzano a tornare subito in gara".

gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 2 novembre 2009 12:58
Domenicali: "Grazie Kimi"
Alonso: "Vincerò in Ferrari"

Mentre Vettel e Button fanno festa, il responsabile della gestione sportiva Ferrari ammette: "Non avevamo un buon ritmo, ma lavoreremo per far bene l'anno prossimo". Intanto lo spagnolo carica i tifosi: "In Renault sono stato bene, ma ora approdo nel miglior team al mondo e so quello che devo fare"

ABU DHABI (Emirati Arabi), 1 novembre 2009 - Sebastian Vettel festeggia il quarto successo stagionale: "Una gara fantastica, il modo migliore per chiudere il Mondiale. È stata un'annata particolare, tra alti e bassi. Nella seconda metá dell'anno siamo andati benissimo. Nel complesso il 2009 è stato positivo, anche se qualcosa è andato storto. Sapevamo che qui avremmo avuto un pacchetto molto competitivo. La prioritá era mettere al sicuro il secondo posto nel Mondiale piloti e ci siamo riusciti. Farlo con una vittoria, poi, è ancora meglio".


L'IRIDATO — "Bello correre - commenta il nuovo campione Jenson Button - senza pressione e divertendosi. Oggi me la sono proprio godutà". E mentre Hamilton conferma il problema ("peccato, i freni hanno ceduto e la macchina è diventata inguidabile"), Kobayashi, autore di un'altra gara convincente, spera di convincere la Toyota a confermarlo: "Ci ha impressionato molto - ammettono i giapponesi - ora dovremo valutare se concedergli altre opportunità".

ROSSA FUTURA — In casa Ferrari l'umore non è dei migliori. Anche il 3° posto nel Mondiale costruttori è sfumato e tocca a Stefano Domenicali l'ultima analisi stagionale: "Non avevamo il ritmo di gara giusto, non avevamo la velocità necessaria per fare i punti che ci servivano. Noi vogliamo ringraziare Kimi Raikkonen per quello che ha fatto in questi anni, è stato campione del mondo insieme alla squadra". Domenicali parla poi della scelta di non sviluppare più la F60 per puntare tutto sulla progettazione per la monoposto per il 2010: "E' stata una decisione difficile, ma vedere che una macchina che ha sviluppato fino all'ultimo (la McLaren, ndr) ci ha battuto per un solo punto ci fa pensare cosa vedremo il prossimo anno".


CIAO RENAULT — Fernando Alonso saluta la Renault con una gara incolore: "Non posso che avere buone parole per il team che ha dato una svolta alla mia carriera, con il quale ho vinto due titoli mondiali ed è per questo che sull'ultimo GP non ho niente da dire, ho pensato solo a portarlo a termine nella maniera più professionale e poi dimenticarlo". Il pilota asturiano è pronto a fare sognare i tifosi di Maranello. "Adesso arriva un'altra sfida importante per me. Arrivo al team più importante al mondo e bisogna vincere perchè è quello che si aspetta tutto il mondo quando guidi una Ferrari".

gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 26 luglio 2010 23:53
Ferrari, il destino nelle mani del 'caro nemico' Todt

Una parte importante del futuro delle Rosse, deferite per il sorpasso di Alonso su Massa a Hockenheim, sarà decisa dall'uomo, ora a capo della Fia, che per 15 anni è stato direttore della scuderia di Maranello. Sullo sfondo, le manovre di Bernie Ecclestonedall'inviato MARCO MENSURATI

HOCKENHEIM - E adesso una parte del futuro della Ferrari è nelle mani del caro nemico Jean Todt. Sì, proprio lui, quell'omino francese dai modi bruschi ma intelligente come pochi che in quindici anni di matrimonio con la Scuderia (dal 1993 al 2008) ha riempito la bacheca di Maranello di trionfi, facendo la felicità di Luca Montezemolo e dell'Italia ferrarista che alla fine è stata pronta a perdonargli tutto, anche di essere francese, e ad amarlo (ricambiata).

Ma il tempo passa velocemente (in Formula 1 ancora più velocemente che altrove) e stravolge tutto, equilibri e rapporti. Così l'uomo che nel prossimo Consiglio mondiale della Fia si troverà a decidere sulla correttezza dell'operato della squadra di Maranello ad Hockenheim non è nemmeno un lontano parente di quel Todt vestito di rosso, tutto fiero del suo Cavallino rampante cucito sul petto. E' un uomo di potere che, approdato alla scrivania più importante del suo mondo, ha forse raggiunto il punto più alto della sua parabola, con molte decisioni importanti da prendere ma anche con, in testa e negli armadi, un sacco di conti aperti da regolare. E molti di quei conti sono aperti proprio con la Ferrari. L'azienda con la quale, checché ne dicano entrambe le parti, dopo la stagione dei trionfi, si è lasciato in maniera abbastanza burrascosa (pur conservando rapporti formali impeccabili). Anche così si spiegò nel 2009, anno delle elezioni per l'attesa successione di Max Mosley (in quel momento nemico della Ferrari), la sostanziale freddezza con cui gli uomini di Maranello appoggiarono la sua candidatura a presidente Fia e sempre così si spiegò il comportamento - molto istituzionale - con cui soprattutto all'inizio del suo mandato, Todt proseguì la politica di Mosley (sgradita ai suoi ex datori di lavoro).

I rapporti sono poi andati peggiorando molto recentemente nel corso di questa stagione, quando dalla Ferrari nel gp di Valencia sono partite pesanti critiche contro le decisioni degli steward. Gli uomini in rosso sono arrivati a chiedere la testa del direttore di corsa, Charlie Whiting (ritenuto da molti uomo dell'organizzazione, cioè di Ecclestone nonostante lavori per la Federazione) e a definire, con le parole di Alonso, "manipolata" la gara di Valencia. Raccontano che già in occasione di quella dichiarazione (che poi Alonso si è dovuto rimangiare), ai piani alti della Fia qualcuno volesse deferire la Ferrari e il pilota, e punire entrambi severamente. Ma che fu poi deciso di chiudere un occhio tenendo però la scuderia italiana nella condizione di "osservata speciale".

A Silverstone è andata anche peggio, la scuderia italiana non si è limitata a criticare Charlie Whiting (sempre lui) per il presunto ritardo con cui avevano comunicato che Alonso doveva restituire la posizione a Kubica, ma ha anche divulgato le conversazioni radio che - a dire del team - dimostravano la responsabilità del direttore di corse. Il gesto è stato vissuto come un ulteriore oltraggio all'istituzione che ancora una volta avrebbe voluto intervenire: nel divulgare i dati, da Maranello qualcuno ha sostenuto che la Fia ha permesso che la gara si svolgesse in condizioni di "non sicurezza", un'affermazione che è stata ritenuta diffamatoria oltre che falsa. Ancora una volta è stato scelto di non procedere, però è chiaro che a quel punto negli uffici della Fia erano in molti a sperare che la Ferrari commettesse qualche ingenuità, prestasse il fianco a qualche intervento pesante.

Esattamente quello che è successo ieri ad Hockenheim, quando Massa non ha voluto capire che doveva lasciare passare Alonso e se lo è dovuto far spiegare a chiare lettere dal suo ingegnere, che con una comunicazione piuttosto approssimativa e ingenua ha fatto "scoprire" il gioco ferrarista: gli ordini di scuderia sono vietati in F1, e così agli steward (e al solito Charlie Whiting) è stato sufficiente incrociare quella comunicazione radio con la telemetria (Massa stacca il piede dal gas in modo plateale) per accusare e condannare la Ferrari. Multa (100mila dollari) e deferimento al Consiglio Mondiale, un organismo sostanzialmente onnipotente che adesso potrà prendere decisioni di ogni tipo. Potrebbe limitarsi ad ammonire la Ferrari (e magari annunciare - come si augurano in molti contestualmente una modifica del regolamento: abolizione della norma demenziale sugli ordini di scuderia) ma potrebbe anche decidere di essere pesante con gli italiani: gi inglesi - che in F1 sono una lobby potentissima, che fa capo a Bernie Ecclestone - chiedono la revoca dei punti in classifica costruttori.

Per come è strutturato il potere in Formula 1, il pericolo che la situazione degeneri è abbastanza concreto. E questo coincide, come quasi tutto cio che in Formula 1 ha un minimo di importanza, con la figura sempre ambigua di Ecclestone. Il potentissimo ottantenne inglese di questi tempi è molto preoccupato. Perché nel 2012 scade il patto della Concordia, il contratto che lega i team alla sua società, la Fom. Se quel contratto dovesse scadere senza essere rinnovato, la sua società non avrebbe più in mano la Formula 1 e non varrebbe più nulla (e sarebbe inseguita, per altro, dai creditori e da circuiti e tv con cui Bernie ha contratti che lo legano anche fino al 2020). La Fom, inoltre, è di fatto proprietà di un'altra società, la Cvc (di cui Bernie è socio) che non gradirebbe affatto l'ipotesi di trovarsi in mano una scatola vuota. Di qui l'urgenza - disperata - del vecchio Bernie di convincere-costringere i team a firmare il prima possibile quel contratto. I team sarebbero anche disposti a farlo, ma a quali condizioni? Bernie sa benissimo che, finché le squadre affrontano la trattativa in maniera compatta, il potere è nelle loro mani. Perciò per l'anziano manager - che non è abituato ad operare in condizioni di debolezza - è prioritario in questo momento mettere i team gli uni contro gli altri. Ci stava provando da settimane con azioni sempre più decise, anche se dagli esiti alterni. E molti temono che voglia approfittare di questa nuova crisi tra Ferrari, inglesi e Fia per assestare un colpo decisivo. Secondo molti, infatti, Bernie conserva molto potere in seno al Consiglio Mondiale e potrebbe farlo valere per punire la Ferrari e creare quei conflitti e quelle divisioni di cui ha un disperato bisogno.

Fonte: Repubblica
binariomorto
00giovedì 29 luglio 2010 22:59
Massa: "Non sono il numero 2
Non farei più come in Germania"

Il brasiliano della Ferrari evita le polemiche ma rivendica il proprio ruolo: "Non sono una seconda scelta e sono in Ungheria per vincere". Sul sorpasso di Alonso in Germania: "Ho parlato con il team, lavoro per loro ma devono capire il mio punto di vista"

BUDAPEST (Ungheria), 29 luglio 2010 - "Non sono il pilota n.2 della Ferrari. Il giorno che dirò di essere il secondo pilota smetterò di correre". Felipe Massa ribadisce il proprio pensiero alla vigilia del weekend di gara della F1 a Budapest, sede del GP di Ungheria. E a chi domanda cosa farebbe se dovesse ricrearsi anche domenica la stessa situazione di Hockenheim, il brasiliano risponde: "Vincerò".

VITTORIA E POLEMICHE — La Ferrari arriva alla gara ungherese forte della doppietta messa a segno la settimana scorsa in Germania ma anche con gli strascichi delle polemiche per il controverso sorpasso di Fernando Alonso al pilota brasiliano. Il team di Maranello è stato multato di 100mila dollari per violazione della regola che proibisce gli ordini di scuderia. Del caso si occuperá anche il Consiglio mondiale della Fia. Massa non vuole che si ripeta una situazione come quella di domenica scorsa: "Ho parlato con tutti all'interno del team. Come ho detto io non sono qui per correre, sono qui per vincere. E finchè sarò nella condizione di farlo dovremo andare fino in fondo e lottare per la vittoria. Io sono un professionista, lavoro per il team. Basti ricordare cosa accadde nel 2007 e 2008. Ma ognuno deve capire il mio punto di vista"

PIU' FORTE — Il riferimento è al campionato vinto da Kimi Raikkonen e a quello in cui fu il brasiliano a lottare per la conquista del titolo, anche con l'aiuto del compagno di squadra finlandese, sfumato poi solo all'ultima gara in Brasile con la vittoria di Lewis Hamilton. A chi gli domanda se l'episodio di domenica scorsa ha cambiato qualcosa nei suoi rapporti con la Ferrari, il pilota sudamericano risponde: "Sicuramente quell'episodio mi ha reso ancora più forte".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00mercoledì 8 settembre 2010 23:49
Ferrari, niente penalità
per il sorpasso di Alonso

Il Consiglio mondiale della Fia ha deciso all'unanimità di non punire le Rosse per il 'caso' di Hockenheim. Confermata solo la multa di 100 mila dollari. Passa anche la proposta di rivedere la norma che vieta gli ordini di scuderia. Nel 2011 venti gare, c'è anche l'India

PARIGI - Vittoria piena per la Ferrari. Alla scuderia di Maranello non è stata assegnata nessuna penalizzazione per il sorpasso di Alonso su Massa nel Gran Premio di Germania a Hockenheim. La decisione è stata presa dal Consiglio mondiale della Fia all'unanimità. Alla Ferrari è stato soltanto confermata la multa di 100 mila dollari. Nel corso della riunione è stato anche proposto di rivedere la norma che proibisce gli ordini di scuderia. Lo ha riferito il Angelo Sticchi Damiani, presidente di Aci Csai, al termine della riunione del consiglio. Il pilota spagnolo resta quindi ancora in corsa per il mondiale. Domenica si correrà il Gran Premio d'Italia a Monza.

NEL 2011 20 GARE, C'E' L'INDIA - Nella prima parte della giornata, il Consiglio mondiale si era occupato delle nuove regola per la prossima stagione. Il mondiale 2011 si disputerà sulla lunghezza di 20 tappe, una in più dell'attuale edizione. Il nuovo Gp inserito in calendario è quello dell'India, che si disputerà il 30 ottobre sul tracciato che sta sorgendo a circa 50 km da Nuova Delhi. La gara, quando l'impianto verrà omologato dalla Fia, diventerà la 18esima della stagione.

SQUADRE CONFERMATE - Al Mondiale 2011 parteciperanno 12 squadre e non ci sarà l'ingresso di un 13° team. La Fia ha ricevuto e valutato la documentazione delle squadre che hanno presentato la propria candidatura per entrare nel circus. "E' stato deciso che nessuna candidatura abbia soddisfatto i requisiti richiesti per l'ammissione al Mondiale. Di conseguenza, il posto per il 13° team non sarà assegnato".

PILOTI SPERICOLATI - Altra decisione presa dalla Fia riguarda i piloti che si renderanno protagonisti di infrazioni 'private' in strada. La Federazione sottoporrà all'Assemblea generale un emendamento per modificare l'attuale Codice sportivo internazionale. I piloti, secondo la Fifa, devono "agire come ambasciatori dello sport e fare in modo che la loro condotta in strada sia esemplare e rispetti le norme di sicurezza". Chi detiene una superlicenza, secondo l'emendamento, dovrà avere anche una normale patente di guida. "Il Codice verrà emendato per chiarire che se un possessore di superlicenza internazionale verrà coinvolto in un serio incidente su strada, valutato dalle autorità nazionali di polizia, in base alla gravità del caso la Fia potrà comminare un'ammonizione o portare la questione al Tribunale disciplinare internazionale che potrebbe sospendere temporaneamente la licenza o ritirarla definitivamente".

CALENDARIO PROVVISORIO - Il calendario provvisorio del Mondiale 2011 di Formula 1: 13 marzo, Gp del Bahrain; 27 marzo, Gp d'Australia; 10 aprile, Gp Malesia; 17 aprile, Gp Cina; 8 maggio, Gp di Turchia; 22 maggio, Gp di Spagna; 29 maggio, Gp di Monaco; 12 giugno, Gp del Canada; 26 giugno, Gp d'Europa; 10 luglio, Gp di Gran Bretagna; 24 luglio, Gp di Germania; 31 luglio, Gp d'Ungheria; 28 agosto, Gp del Belgio; 11 settembre, Gp d'Italia; 25 settembre, Gp di Singapore; 9 ottobre, Gp del Giappone; 16 ottobre, Gp di Corea; 30 ottobre, Gp d'India (in attesa di omologazione); 13 novembre, Gp d'Abu Dhabi; 27 novembre, Gp del Brasile.

Fonte: Repubblica
binariomorto
00mercoledì 22 settembre 2010 22:50
Ferrari, vietato sbagliare
Alonso: "Singapore mi piace"

Domenica la delicatissima gara che può rilanciare o affossare le ambizioni iridate del Cavallino. Lo spagnolo è carico: "È simile a Montecarlo dove la F10 si trovò bene. Siamo fiduciosi. Spero solo che le previsioni di pioggia non siano corrette"

MILANO, 22 settembre 2010 - "Mi piace tantissimo l'atmosfera che si respira in questa gara: correre in notturna è stata davvero un'ottima idea". Fernando Alonso non vede l'ora di rimettersi sotto i riflettori per continuare la sua rincorsa al Mondiale in un circuito per lui congeniale: "Per quanto si è visto nelle prime due edizioni questo tracciato si sposa piuttosto bene con il mio stile di guida: i due piazzamenti sul podio in altrettante gare mi hanno fatto arrivare qui con una certa fiducia. So bene che un nuovo piazzamento fra i primi tre sarebbe molto importante per la classifica e sono convinto che, se sapremo fare tutto alla perfezione, ce la potremo fare. Lo abbiamo dimostrato nel precedente weekend di gara a Monza e abbiamo tutte le carte in regola per ripeterci anche a Singapore".

PIEDI PER TERRA — "Il tracciato - spiega il pilota spagnolo della Ferrari - assomiglia abbastanza a quello di Montecarlo come caratteristiche tecniche: lento, con tante ondulazioni e con la necessità di avere tanto carico aerodinamico. E siccome nel Principato la F10 si era comportata piuttosto bene, a parte la mia prestazione, c'è dunque un altro fattore su cui contare per affrontare con fiducia questo appuntamento. Detto questo, nessuno di noi si scorda le parole che ci ripete costantemente il nostro capo, Stefano Domenicali: manteniamo i piedi per terra, restiamo umili e concentrati perché i nostri avversari sono molto forti e altrettanto determinati".

UMIDITÀ — Poi Alonso parla della possibilità che possa piovere durante il fine settimana della F.1 a Singapore: "Sono appena arrivato, dove da domani comincia un weekend molto importante per la nostra stagione. Come benvenuto ho trovato un bel temporale che però non ha abbassato di molto la temperatura, anzi, se possibile, ha aumentato l'umidità. Nelle due precedenti edizioni non abbiamo mai girato sotto la pioggia e le previsioni per questo fine settimana non sono particolarmente incoraggianti. Ci sarà quindi - chiude il ferrarista - un ulteriore elemento di imprevedibilità in un Gran Premio già di per sé incertissimo".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00mercoledì 6 ottobre 2010 22:39
Massa si leva il sassolino
"Non sarò un Barrichello"

Il ferrarista si sfoga ai tedeschi di Sport Bild a proposito del suo aiuto richiesto : "Non corro con l'obiettivo di arrivare secondo, se dovessi fare come Rubens smetterei di correre per la Ferrari". Montezemolo: "Resterai sempre un primo pilota"

BERLINO (Germania), 6 ottobre 2010 - "Sono sicuro che la Ferrari non farà di me un altro Rubens Barrichello. Se questo dovesse succedere, smetterei di correre per la Ferrari. Io non partecipo a nessuna gara con l'obiettivo di arrivare secondo". Firmato, Felipe Massa. Il pilota brasiliano della Ferrari, legato al Cavallino da un contratto valido fino al 2012, non ha nessuna intenzione di trasformarsi nello scudiero di Fernando Alonso. E soprattutto non vuole affatto imitare il connazionale Rubens Barrichello, che ha "scortato" il tedesco Michael Schumacher verso la conquista di 5 Mondiali. Alonso è in piena corsa per il titolo 2010: con 4 gare da disputare, l'iberico è staccato di 11 punti dal leader della classifica, l'australiano Mark Webber. Massa, invece, è tagliato fuori dalla volata iridata.

COLTELLO TRA I DENTI — Le parole del brasiliano, riportate dal magazine tedesco Sport Bild, sembrano un messaggio al team in vista della stagione 2011. "Sono sicuro che il prossimo anno posso vincere" ha detto Felipe, che nella fase finale del Mondiale 2010 è chiamato a dare un aiuto determinante al suo compagno di squadra. La scorsa settimana a Parigi lo stesso Luca Montezemolo lo aveva nememno troppo velatamente strigliato: "Mi aspetto che Massa lotti col coltello tra i denti negli ultimi 4 GP dell'anno".

ORDINI DI SCUDERIA — Le gerarchie all'interno del team di Maranello sono diventate argomento di discussione giá nell'attuale campionato. A Hockenheim, nel GP di Germania disputato lo scorso 25 luglio, Massa aveva chiuso al secondo posto alle spalle di Alonso, che a pochi giri dalla bandiera a scacchi lo aveva superato con facilità. La Ferrari, colpevole di aver impartito ordini dal muretto, è stata multata di 100.000 dollari. Il Consiglio mondiale della federazione (Fia), riunitosi a settembre, non ha adottato sanzioni supplementari nei confronti di piloti e team. "Non ne parlerò più - aveva poi tagliato corto Massa sull'argomento - solo una cosa, di sicuro, ero molto deluso".

PARLA MONTEZEMOLO — Nel pomeriggio è arrivata sul sito della Ferrari una dichiarazione di replica del presidente Luca Motezemolo: "Felipe è e resterà sempre un primo pilota per la Ferrari. Mi aspetto da lui nelle prossime quattro gare e, con gomme diverse l'anno prossimo, delle prestazioni da primo pilota: saranno fondamentali per portarci delle vittorie e per togliere punti importanti ai nostri avversari diretti in questa lotta per il Mondiale". Poi sulla rincorsa iridata: "Ho sentito Fernando molto concentrato e determinato, come del resto tutta la squadra - dice Montezemolo - è un momento importante e sono certo che tutti daranno il massimo per raggiungere i nostri obiettivi".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00mercoledì 27 ottobre 2010 13:58
Montezemolo fa il pompiere
"Il Mondiale non è già vinto"

Il presidente della Ferrari in un discorso alla squadra: "Abbiamo fatto una rimonta straordinaria e di questo vi ringrazio, ma la strada è ancora lunga. Dovremo essere perfetti". Domenicali: "Ora viene il difficile"

MARANELLO (Modena), 26 ottobre 2010 - A Maranello si è tenuto un veloce brindisi per festeggiare il primo e il terzo posto nel Gran Premio di Corea e poi tutti al lavoro, a preparare in ogni minimo dettaglio le trasferte in Brasile ed Abu Dhabi che chiuderanno questa lunga stagione. Il messaggio che il Presidente della Ferrari Luca di Montezemolo lancia con Stefano Domenicali è chiarissimo: rimaniamo con i piedi per terra perchè non abbiamo ancora vinto nulla. "Ora viene il difficile- ha esordito Domenicali -. Nelle prossime tre settimane dovremo essere perfetti in ogni cosa: affidabilità, lavoro in pista e a casa, preparazione della gara. Sono cose che conosciamo bene ma è meglio ripetercelo una volta di più. L'ho sempre detto che quest'anno la differenza la farà la testa e allora non dobbiamo farci incantare dagli elogi così come non ci siamo fatti abbattere dalle critiche nei momenti più difficili: il facile entusiasmo lasciamolo fuori dalla porta.


UMILTA' — "Innanzitutto voglio farvi i complimenti e ringraziarvi perchè questa bella rimonta è merito vostro- ha detto Montezemolo -. In queste ultime gare ho visto una Ferrari perfetta, tanto in pista quanto a casa. Questa è l'immagine che voglio sia percepita all'esterno, quella di una squadra fatta di gente competente, capace, orgogliosa di rappresentare un'Italia che vince, come ho visto nelle facce di quelli di voi che erano sotto il podio domenica. Sono stato contento di vedere ancora una volta un Fernando molto forte e concentrato, che non ha sbagliato nulla e mi ha fatto piacere vedere un Felipe nuovamente sul podio, alla vigilia della sua gara di casa dove, ne sono certo, farà un grande fine settimana. Non eravamo dei deficienti prima nè siamo diventati dei geni adesso: siamo semplicemente una squadra che non si arrende mai. Però non abbiamo ancora vinto nulla. Ve l'ho già ripetuto altre volte: ognuno di noi deve fare la pole nel proprio lavoro, mettendoci umiltà, concentrazione e determinazione: poi tireremo ad Abu Dhabi le somme".i

Gasport

Fonte: gazzetta
Rickytheswan
00venerdì 12 novembre 2010 12:30
forza ferrari
binariomorto
00lunedì 15 novembre 2010 23:11
Ferrari, delusione e orgoglio
Le tre mosse per ripartire

In casa del Cavallino ci si lecca le ferite per la cocente sconfitta di Abu Dhabi e si pensa già alla prossima stagione: progettazione, affidabilità e rafforzamento delle strategie i punti su cui lavorare per il prossimo Mondiale. Con un occhio al mercato dei tecnici (dalla Renault?)

ABU DHABI (Emirati Arabi), 15 novembre 2010 - I volti tirati si sono dissolti ma non tanto perché il tempo lenisce il dolore, quanto perché molti di coloro che domenica hanno pianto dopo la cocente delusione sportiva sono tornati a casa, sostituiti da altri meccanici e tecnici che in queste ore stanno revisionando le macchine in vista dei test che inizieranno domani ad Abu Dhabi: prima toccherà al giovane Jules Bianchi, appena entrato nella nutrita lista dei collaudatori del Cavallino (ne fanno parte Marc Gené, Giancarlo Fisichella e per ora ancora Luca Badoer) e che guiderà la F10 per due giorni, poi nel fine settimana quando alla Bridgestone subentrerà per la prima volta la Pirelli, toccherà a Felipe Massa (venerdì) e a Fernando Alonso (sabato). Lo spagnolo, ancora scosso dall’aver perso il campionato per soli 4 punti, ha preferito cambiare programma e anziché concedersi qualche giorno di vacanza in Medio Oriente ha fatto le valigie per le Asturie, dove con il conforto dei parenti, a cominciare dalla moglie Raquel Del Rosario, cercherà di ricaricare le batterie.


LE MOSSE — E mentre la Ferrari, attraverso il proprio sito Internet, stigmatizza gli attacchi politici alla presidenza Montezemolo e ringrazia i tifosi per il sostegno che hanno sempre mostrano nei confronti del Cavallino, alla rossa è tempo di bilanci e di cominciare a preparare il futuro. La lezione del 2010 ha insegnato almeno che 1) non basta partire in anticipo con il progetto (ci si è gettati sul progetto F10 ancora a metà stagione 2009, quando ormai era chiaro che il campionato era compromesso) se si tende poi a realizzare una vettura senza particolari guizzi (come ad esempio l’f-duct della McLaren). La Ferrari lo ha capito e giù da questa stagione sotto la regia del neoacquisto Pat Fry è corsa ai ripari; 2) va migliorata l’affidabilità perché come faceva notare Alonso anche domenica già alla quarta gara la Ferrari ha dovuto centellinare i V8; 3) il clamoroso errore di valutazione commesso domenica al muretto dei box non è stato purtroppo un caso isolato. Ed è qui che la Ferrari deve lavorare, cercando di rafforzare il reparto con uomini di esperienza: lo stesso Fry, che è stato ingegnere di pista alla McLaren può dare sicuramente un contributo.

MERCATO — Per il momento gli uomini che domenica erano al muretto sono ancora qui ad Abu Dhabi a sovra intendere la squadra nel lavoro con Jules Bianchi: ieri ai box c’erano Chris Dyer e Rob Smedley, ovvero il responsabile degli ingegneri di pista e il tecnico di Massa (stanco di sentirsi messo sul mercato dalla stampa britannica). Ma che qualcosa alla fine cambierà lo ha ammesso anche Stefano Domenicali, non è escluso che si vada a pescare all’esterno, magari in quella Renault che Alonso conosce bene e dove ci sono tecnici che apprezza. Chi si tira fuori è Giorgio Ascanelli, d.t. della Toro Rosso che ha lavorato alla Ferrari a più riprese: "Ho un contratto e intendo rispettarlo, e poi le minestre riscaldate non piacciono a nessuno».

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00lunedì 15 novembre 2010 23:12
Sul web la rabbia ferrarista
Marchionne: "Ingenerosità"

Dopo la brutta sconfitta di Abu Dhabi i lettori si sono scatenati contro il muretto: "Da esonerare in blocco". L'ad Fiat difende Montezemolo: "Ingenerose e offensive le battute, specie dalla politica". Montezemolo replica a Calderoli: "Faccia l'1% di quanto fatto dalla Ferrari in questi anni e gli risponderò"

ABU DHABI (Emirati Arabi), 15 novembre 2010 - Ma com'è potuto accadere? E adesso che succederà in casa Ferrari? Il popolo ferrarista è incredulo. Il giorno dopo la bruciante sconfitta di Abu Dhabi è pieno di interrogativi, soprattutto di rimpianti. Se non fosse stato impartito quel maledetto ordine di marcatura su Webber, la gara avrebbe avuto probabilmente un esito molto differente (la certezza di chi ha risposto al nostro sondaggio). E oggi staremmo qui a parlare dello spirito Ferrari che non si arrende mai, del lavoro fantastico fatto a Maranello e in pista, di un pilota come Fernando Alonso perfetto terminale di questo grande sforzo. Invece...


IMPERDONABILE — Invece dai commenti dei nostri lettori traspare tanta delusione ma soprattutto moltissima rabbia. Si va dallo "Squadra non all'altezza", all'"imperdonabile errore di strategia" al "Domenicali dimettiti" che poi è stato pure gridato dal ministro Roberto Calderoli a caldo dopo la gara. Molto sportivamente tanti lettori sottolineano che "Vettel ha comunque meritato, la Red Bull è stata la più veloce per tutta la stagione". Ma nel mirino dei tifosi c'è quasi esclusivamente il muretto della Ferrari: "Dilettanti", "Da esonerare in gruppo", "Strategia scellerata", "Ferrari voto 0". Fino a un'invocazione: "Vogliamo Briatore e allora si vincerà". E via su questo tenore.

TECNOLOGIA ITALIANA — A loro (ma soprattutto ai politici) stamattina ha risposto idealmente l'amministratore delegato Fiat, Sergio Marchionne, presente ad Abu Dhabi per il GP: "Mi sembrano del tutto ingenerose e offensive le battute sarcastiche, soprattutto di provenienza dal mondo politico, che sono piovute sugli uomini della Ferrari e in particolare su Luca di Montezemolo - l'opinione del manager - il risultato non è certo quello che tutti noi aspettavamo. Ma dobbiamo comunque essere grati agli uomini e alle donne della Ferrari che con il loro lavoro hanno permesso di avvicinare un traguardo che fino a poche settimane fa sembrava impensabile". E, ancora: "E' mancato, è vero, lo sprint finale ma sono convinto che tutti alla Ferrari, dal suo Presidente all'ultimo dei meccanici, abbiano fatto un grandissimo lavoro. Un risultato sportivo non brillante non può cancellare il lavoro di tante persone che non possono essere liquidate con dichiarazioni quasi compiaciute per la sconfitta. La Ferrari rappresenta nel mondo il meglio della tecnologia italiana. Le sue vetture sono considerate ovunque il simbolo di una Italia all'avanguardia. E il risultato di ieri non mette in discussione questi valori".

PARLA MONTEZEMOLO — Lo stesso Luca Cordero di Montezemolo non ha alcuna intenzione di lasciare la presidenza della Ferrari: lo ha annunciato lui stesso al quotidiano online Affaritaliani.it rispondendo a una domanda sulle richieste di dimissioni di Calderoli: "Parliamo di cose serie... Quando lo statista Calderoli nella sua vita avrà realizzato l'1% di quanto fatto in questi anni dalla Ferrari per il Paese in termini industriali e sportivi, a quel punto meriterà una risposta" ha tagliato corto Montezemolo che è in Ferrari dal 1991. In questi quasi vent'anni la Ferrari ha vinto in totale 14 titoli mondiali complessivi. "Qualunque dichiarazione per mera speculazione politica non scalfisce minimamente lo straordinario impegno e la capacità degli uomini e donne delle Ferrari di cui sono orgoglioso" ha aggiunto.

RIORGANIZZAZIONE — Anche Stefano Domenicali ieri ha cercato di vedere positivo: "Quello che non bisogna fare in questo momento è farsi condizionare da falsi profeti o da quelli che l'avevano detto - ha ribattuto - poi all'interno bisogna lavorare sulle aree su cui dobbiamo rinforzarci, dobbiamo crescere avendo chiara la direzione del prossimo anno. Il bello o il brutto della Ferrari è che siamo condannati a vincere, arrivare secondi è un sconfitta e sotto questo profilo bisogna avere chiare le aree su cui dobbiamo investire e dobbiamo fare il passo che ci porti ad essere vincenti il prossimo anno. Il prossimo anno sono convinto che saremo competitivi. Già quest'anno abbiamo iniziato al nostro interno un cambiamento importante, una riorganizzazione con nuove metodologie e nuove persone che avranno effetto il prossimo anno. Un punto da cui partire e da portare il prossimo anno è l'affidabilità".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 4 dicembre 2010 23:14
Alonso fedele alla Ferrari
"Finirò la mia carriera qui"

Lo spagnolo si confessa a una radio spagnola: "Alla Rossa è tutto perfetto per me, la delusione di Abu Dhabi è già superata. Ma dobbiamo lavorare per riprendere la Red Bull, che ha meritato di vincere"

MILANO, 1 dicembre 2010 - Fernando Alonso a cuore aperto. Lo spagnolo della Ferrari ha scelto i microfoni della radio spagnola "Onda Cero" per parlare della stagione appena conclusa e del suo futuro.

LA STAGIONE — "E' finita come nessuno di noi avrebbe voluto. Ma se devo fare un bilancio della mia annata non può che essere positivo. Ho recuperato le belle sensazioni che negli ultimi due anni avevo perso. Appena finita la gara di Abu Dhabi ero molto triste, ma dopo pochi minuti i rimpianti se ne sono andati".

ABU DHABI — "Quando mi hanno richiamato ai box subito dopo Webber non ho pensato a nulla in particolare. In quei momenti sei solo concentrato sulla tua gara. La strategia era sbagliata? Col senno di poi è facile dirlo. E non credo neppure che la Red Bull abbia voluto tenderci una trappola usando Webber come esca".

RED BULL — "Hanno meritato di vincere il Mondiale piloti e quello costruttori. Inutile negarlo, sono stati i più forti. A noi il compito di lavorare per tornare a essere la miglior monoposto".

FUTURO — "Se tornerei alla McLaren? Nemmeno per idea. Alla Ferrari sto da re e spero davvero di poter finire qui la mia carriera. L'ambiente, la professionalità, il modo i lavorare. E' tutto perfetto. Le polemiche di Petrov dopo l'ultimo GP? Probabilmente ai miei tifosi non sono piaciute certe sue dichiarazioni dopo Abu Dhabi. Bisogna sempre riflettere su quanto si dice dopo le corse, ma ai miei fans dico di stare traqnuilli, che abbiamo vissuto insieme un anno comunque spettacolare".

I NUMERI — Intanto nel prossimo campionato di F.1 la Ferrari correrà con i numeri 5 (Fernando Alonso) e 6 (Felipe Massa). All'iridato Sebastian Vettel la monoposto numero 1, al suo compagno di scuderia in Red Bull, Mark Webber, il 2. Jenson Button e Lewis Hamilton saranno, rispettivamente, 3 e 4. A Schumacher il 7. Al momento sono certi di partecipare al prossimo campionato solo 14 piloti, gli altri 10 devono essere ancora ufficializzati dalle varie scuderie. Force India, Toro Rosso, Virgin et HRT F1 Team sono ancora senza piloti, Renault e AT&T Williams devono invece comunicare la seconda guida.

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 29 gennaio 2011 14:28
F150, Ferrari F1 top secret
Un tricolore con le ruote

Maxi bandiera bianca rossa e verde sull'alettone della macchina e tanti messaggi lanciati da Montezemolo sulla responsabilità di rappresentare il made in Italy con orgoglio. La monoposto presentata oggi però è molto diversa da quella che poi correrà nel mondiale: non si vuole lasciare nessun vantaggio agli avversari

MARANELLO - Montezemolo lo ha spiegato subito: "Non corriamo in un campionato con scapoli e ammogliati, siamo in un campionato molto combattuto". E in questa battuta c'è tutta l'essenza della presentazione di oggi della monoposto F150, una macchina che in pratica nasconde tutte le novità che arriveranno: nessun vantaggio agli avversari, la lotta è serratissima e le vere 'carte' verranno svelate solo quando la monoposto scenderà in pista.

E nemmeno quando Alonso debutterà con la vettura il 1 febbraio sul circuito Ricardo Tormo di Cheste, vicino Valencia, in occasione della prima sessione di test ufficiali ci saranno tutte le novità. E' lo stesso Tombazis, chief designer, a spiegare che "La macchina cambierà molto da qui alla prima gara. Cambierà tutta l'aerodinamica, ma anche gli scarichi. Insomma siamo solo al primo passo verso uno sviluppo infinito".

Così la F1 presentata oggi ha addirittura l'alettone anteriore della vecchia monoposto, la coda provvisoria e tanti particolari da definire. In compenso, però, è un vero e proprio omaggio al made in Italy, un inno alla nostra tecnologia: sull'alettone campeggia una colossale bandiera tricolore, mentre non mancano altri riferimenti all'Unità d'Italia, di cui quest'anno ricorre il centocinquantesimo anniversario, a partire dallo stesso nome della macchina F150.

Il tema del tricolore insomma è ricorrente, anche nelle parole di Montezemolo, quando spiega "Qualcuno poi ha notato l'attenzione al tricolore su questa macchina. Abbiamo la responsabilità di rappresentare il made in Italy. E nel momento in cui il nostro Paese si distingue per essere 'tutti contro tutti' questo vuole essere un bel messaggio di orgoglio".

MONTEZEMOLO "ABBIAMO DUE PILOTI STRAORDINARI" - "Sono due piloti che per motivi diversi non vogliono perdere più il campionato all'ultima gara - continua Montezemolo - Nel 2008 Massa ha tagliato il traguardo da campione del mondo e dopo 5 secondi non lo era più. Abbiamo aggiornato la squadra, con una stabilità dinamica. Fernando ha fatto una stagione straordinaria al suo primo anno, poi abbiamo il nostro bambino, lo chiamiamo da sempre così Massa. È il campione del mondo morale del 2008, nel 2009 ha fatto guidare suo fratello, adesso è tornato lui, avrà una stagione straordinaria e avrà un grande futuro in Ferrari".

Una cosa è certa. Dalla manifestazione di oggi appare evidente come ci sia una rabbia e una voglia di vincere mai vista in Ferrari. In tanti anni di presentazioni una cosa del genere non si era mai vista: Domenicali parla di "urlo per la vittoria rimasto strozzato in gola ad Abu Dhabi" e Montezemolo di "piloti che per motivi diversi non vogliono più perdere il campionato all'ultima gara".

"LA VOGLIO VINCENTE, NON BELLA" - "Non voglio neanche pensare all'anno scorso... Lasciamo perdere - ha spiegato poi il presidente - meglio pensare al fatto che quest'anno dobbiamo e vogliamo vincere. Spero di vincere molto con questa macchina, non importa se è bella o brutta: Enzo Ferrari me lo ripeteva sempre, 'meglio vincente che bella'. Noi Siamo la squadra da battere. Dal 1997 ad oggi la Ferrari o ha vinto il Mondiale o lo ha perso all'ultima gara. In questi anni abbiamo avuto la forza di essere ai vertici e siamo sempre la squadra da battere. La Ferrari deve vincere". Sulla stessa linea l'ad della Fiat Sergio Marchionne: "'La cosa importante non è che sia bella ma che vinca". E poi, commentando l'idea di un ritorno dell'Alfa Romeo alle corse: "Vediamo: come idea non è male".

DOMENICALI: "DOBBIAMO RIPRENDERCI IL MONDIALE PERSO AD ABU DHABI" - "Il lancio di una nuova macchina rappresenta un momento importante, di sintesi del nostro lavoro, ma un momento di partenza per cercare di raggiungere quei traguardi sportivi fondamentali per tenere alto il marchio della nostra azienda". Queste le prime parole del team principal della Ferrari Stefano Domenicali, poco prima l'apertura del telone della F.150, la nuova monoposto per il mondiale 2011.

"La F.150 nasce con un obiettivo molto semplice, che non voglio nominare, dobbiamo solo raggiungerlo. Partiamo da una stagione dove abbiamo vissuto momenti difficili, ma anche belli. Abbiamo una squadra motivata, si è rinnovata senza stravolgimenti ma con la logica di miglioramenti. Abbiamo una coppia di piloti affiatata che ha voglia di dimostare il proprio valore. La F150 nasce da regolamenti diversi e quindi si parte dalla base dell'affidabilità. Lo sviluppo quotidiano sta andando avanti e la vettura che vedrete in Bahrain per la prima gara sarà diversa di quella dei primi test di Valencia. Benvenuto alla Pirelli che avrà davanti una sfida difficile, ma sapra fare del proprio meglio. Speriamo di riprenderci con gli interessi quello che abbiamo perso ad Abu Dhabi".

Insomma, tanta foga di fare bene non si era mai vista, neanche nell'ultra competitivo team di Maranello. Vedremo ora, dai primi test di Valencia, se tanta rabbia riuscirà a tradursi in tempi sul giro e vittorie a raffica.

Fonte: Repubblica
binariomorto
00sabato 29 gennaio 2011 14:36
Alonso: "Scordiamoci Abu Dhabi"
VIDEO: I primi giri della F150

Lo spagnolo si è preparato maniacalmente per questa nuova stagione. E sulla F150 dice: "Mi aspetto che sia soprattutto affidabile. Ma c'è ancora tanto da fare, e dettagli da conoscere. Dovremo essere più bravi degli altri team a conoscere le tecnologie". Felipe Massa vuole cancellare un brutto 2010: "Se fossi in un team che non mi chiedesse di vincere il titolo non sarei qui oggi: la garanzia di avere una vettura al 100% ce l'ho già, non devo chiederla"

MARANELLO (Modena), 28 gennaio 2011 - "Adesso ho i loro cellulari e li chiamo ogni due giorni per mettergli pressione. Speriamo che faccia l'effetto desiderato". Fernando Alonso chiude così la sua conferenza stampa nel giorno della presentazione della F150, l'arma con cui vuole vincere il suo terzo mondiale e riscattare la bruciante sconfitta nell'ultimo GP del 2010. I cellulari sono quelli dei suoi meccanici, ragazzi che "adesso conosco meglio, compresi i loro nomi, all'inizio non era facile ricordarli tutti". Perché la grande differenza rispetto alla scorsa stagione è che lo spagnolo adesso è integrato pienamente nella squadra. E da vero leader, come già aveva dimostrato l'anno passato trascinando il team nella rimonta, già alla presentazione della nuova vettura ha fatto capire che si aspetta la stessa assistenza nel 2011.


DIGERITO — Fernando non ha affatto digerito la sconfitta di Abu Dhabi, quando dopo le qualifiche sarebbe bastato gestire serenamente il GP. "Non ricordiamolo se no mi arrabbio ancora" ha detto Montezemolo. Lo spagnolo non ne ha nemmeno accennato, tanto è già concentrato sulla nuova sfida. Maniacalmente fissato sui dettagli, preparazione atletica inclusa. "Quest'anno l'ho cominciata dopo, voglio avere una forma costante tutto l'anno, con un picco per Australia, Malesia e Cina, le più impegnative per il fisico". Che F150 si aspetta? "Mi aspetto sia soprattutto affidabile. Preoccupazioni? Al momento nessuna. C'è tanto da fare, ci sono molti dettagli da conoscere, e la macchina che vediamo oggi alla prima gara del Bahrain sarà totalmente diversa. La nostra e quella degli avversari, quindi è inutile preoccuparsi ora".

DIVERTIMENTO — Alonso non vede l'ora di mettersi al lavoro: non lo dice per educazione, ma fa più volte capire che in queste giornate si fanno molte chiacchiere, poi inutili in pista. "I test saranno fondamentali - prosegue - comincerò io lo sviluppo ma poi quando girerà Felipe (Massa; n.d.r.) resterò ai box per capire come continua quanto cominciato. Con così pochi giorni di test a disposizione, il compagno di squadra diventerà un'emanazione di te". Con il ritorno del Kers e l'aggiunta di un pulsante per azionare l'ala mobile per i piloti ci sarà un aggravio di lavoro. "Questo fa parte del gioco - fa il filosofo Fernando - bisognerà essere più bravi dei rivali a diventare abili con questi comandi aggiuntivi. E' meno divertente? Forse su una Gran Turismo ci si diverte di più perché si pensa di più alla guida. Ma la F.1 ormai è diventata molto tecnica". E in fondo sono pagato per questo, vorrebbe dire.

ORGOGLIO MASSA — Anche Felipe Massa vuole buttarsi alle spalle un 2010 duro. Nella considerazione generale è scivolato inesorabilmente dietro al due volte iridato asturiano. Ma il brasiliano rivendica con orgoglio il motivo per cui è pilota del Cavallino: "Se fossi in un team che non mi chiedesse di vincere il titolo non sarei qui oggi - ha detto - la garanzia del team di avere una vettura al 100% ce l'ho già, non devo chiederla". Dunque anche Felipe punta al bersaglio grosso. Ottimista soprattutto perché le gomme Pirelli potrebbero favorirlo: "Dal 2009 al 2010 la Bridgestone ha modificato i pneumatici togliendo aderenza alle anteriori. Per il mio stile di guida è stato molto penalizzante. Le nuove gomme sembrano invece regalare più aderenza all'avantreno, cosa che preferisco. Speriamo bene".

DIETA — Felipe si attacca a tutto, pure al fattore peso. "Ho iniziato presto la preparazione in Brasile puntando a perdere quei chili che potrebbero anche essere decisivi - ha argomentato - col ritorno sull'auto del Kers e una distribuzione dei pesi obbligata, anche qualche etto potrebbe essere fondamentale. E io sono già uno dei piloti più leggerini.". E' davvero buffo sapere che nella F.1 della super tecnologia e dei mille pulsanti sui volanti, anche la dieta dei piloti potrebbe far vincere un GP.

dal nostro inviato
Giusto Ferronato


Fonte: gazzetta
binariomorto
00giovedì 10 febbraio 2011 22:51
Ferrari, grana con la Ford
E la F150 diventa F150th

Il costruttore americano ha citato il Cavallino per l'impiego del nome che è già un marchio registrato del suo pickup, l'F-150. La replica da Maranello: "La nostra denominazione completa è "Ferrari F150th Italia"

DETROIT (Usa), 10 febbraio 2011 - Alla Ford non è piaciuta affatto. O semplicemente pensano di ricavarne qualche soldo o pubblicità aggiuntiva. Fatto sta che la Ferrari F150, presentata lo scorso 28 gennaio a Maranello con cui il Cavallino lotterà per il Mondiale di F.1 del 2011, è stata battezzata con lo stesso nome del suo pickup F-150. E per questo ha deciso di citare la Casa italiana per violazione di marchio registrato.

VANTAGGI — "F-150 è un importante e popolare marchio registrato di proprietá Ford che identifica la F-Series, gamma leader nelle vendite sul mercato americano dei pickup da ben 34 anni e da 29 anni in quello degli autoveicoli - precisa Ford in una nota - grazie alle intense attività di vendita e promozione e all'uso esclusivo, Ford ha tratto inestimabili vantaggi dal suo marchio F-150. Il grande valore acquisito in anni di lavoro è seriamente minacciato dall'adozione del nome F150 da parte di Ferrari". La Ford ha così chiesto alla corte di impedire alla Ferrari di utilizzare quel nome e una non precisata richiesta di danni, inclusi 100mila euro di danni per violazione Anticybersquatting Consumer Protection Act.

LA RISPOSTA FERRARI — Nel pomeriggio è poi arrivata la replica della Ferrari in una nota che pubblichiamo integralmente: "In merito al nome della nuova monoposto Ferrari di Formula 1, la Casa di Maranello rende noto che è stata inviata una lettera di risposta alla Ford, sottolineando che la sigla F150 (utilizzato come abbreviativo della denominazione completa Ferrari F150th Italia) non è né mai sarà il nome di un prodotto commerciale – non ci sarà certo una produzione di serie della monoposto - ma, come sempre nella storia della Scuderia, rappresenta la nomenclatura di un progetto di una vettura da competizione ed è legata ad un ordine cronologico, a motivazioni tecniche o, in casi eccezionali, a particolari ricorrenze. Quest’anno è stato deciso di dedicarla ad un anniversario particolarmente significativo come il 150° dell'Unità di Italia, la cui importanza ha indotto il nostro Governo a proclamare, solo per quest’anno, una festività nazionale. Per questi motivi la Ferrari ritiene che non si possa confondere la propria monoposto del prossimo campionato di F1 con un qualsiasi veicolo di tipo commerciale ovvero pensare che vi sia un legame ad altro marchio di veicolo stradale e risulta pertanto davvero difficile comprendere quanto espresso dalla Ford. Detto questo, a ulteriore riprova della buona fede e della correttezza dell'operato della Ferrari, è stato deciso di eliminare e far eliminare in ogni sede la denominazione abbreviata e di utilizzare sempre quella completa di Ferrari F150th Italia".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00venerdì 20 maggio 2011 14:14
Alonso rinnova con la Ferrari
"La mia seconda famiglia"

Il contratto dello spagnolo con il team di Maranello è stato prolungato fino al 2016 compreso. Montezemolo: "Ha le qualità umane e tecniche per essere parte della nostra storia". Fernando: "E' stato naturale, questa sarà l'ultima squadra della mia carriera in Formula 1"

MARANELLO (Modena), 19 maggio 2011 - Fernando Alonso e la Ferrari insieme fino al 2016. L'annuncio è stato dato dal team di Maranello sul proprio sito internet. "La Scuderia Ferrari Marlboro - si legge sul portale del "Cavallino" - comunica di aver rinnovato l'accordo di collaborazione tecnico-sportiva con il pilota Fernando Alonso fino al termine della stagione 2016". "Ci fa molto piacere di aver prolungato il rapporto con un pilota che ha sempre dimostrato di essere un vincente, anche nelle condizioni più difficili - ha dichiarato il presidente Luca di Montezemolo -. Fernando ha tutte le qualità, tecniche ed umane, per essere parte a pieno titolo della storia della Ferrari che, lo speriamo, potrà arricchirsi presto di nuovi successi".

FIDUCIA — "Sono molto felice di aver raggiunto questo accordo - ha commentato Fernando Alonso -. Mi sono trovato subito a mio agio alla Ferrari e ormai la sento come una seconda famiglia. Ho grandissima fiducia nelle donne e negli uomini che lavorano a Maranello e in chi li guida: è stato quindi naturale per me decidere di estendere il rapporto così a lungo termine con quella che sarà l'ultima squadra della mia carriera in Formula 1. Per me è una sensazione bellissima, è un privilegio guidare per questa scuderia, adesso speriamo di avere un pò di successi in tasca al termine del nostro rapporto. Entrambi volevamo questo rinnovo, io e la Ferrari abbiamo la stessa filosofia, l'amore per le corse e la voglia di vincere. Sono bastate poche parole per trovare un accordo semplice, adesso dobbiamo cercare di vincere. Sono tranquillo, perchè sono nel team che mi può dare le maggiori chance di lottare per il titolo perchè qui si è sempre in corsa per il Mondiale, in questi 7 anni avrò sicuramente le mie chance e voglio sfruttarle. Adesso io e Felipe dobbiamo pensare a vincere, abbiamo lavorato duramente in questa settimana, dobbiamo cercare di lottare per la pole e per la vittoria, c'è tempo per recuperare, ma dobbiamo avere una macchina molto competitiva per farlo".

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 28 maggio 2011 23:29
Ferrari, nuova area tecnica
Costa non è più direttore

Dopo il difficile GP di Spagna il Cavallino ha comunicato una riorganizzazione interna: Fry alla progettazione della macchina, produzione a Lanzone, motori ed elettronica a Marmorini. L'ormai ex direttore tecnico passa ad altro incarico

MARANELLO (Modena), 24 maggio 2011 - Prime conseguenze alla debacle della Ferrari nel GP di Spagna. Oggi la scuderia di Maranello ha annunciato un riorganizzazione della sua struttura tecnica. La notizia principale è che l'ing. Aldo Costa non è più il direttore tecnico, passa ad altro incarico in azienda. Contestualmente l'area tecnica è stata divisa in tre settori: l'Autotelaio, affidato a Pat Fry, la Produzione, affidata a Corrado Lanzone, Motori ed Elettronica, ancora sotto la guida di Luca Marmorini.


CHI È COSTA — Il padre della Ferrari 150 Italia Aldo Costa, rimosso dall'incarico di direttore tecnico, era approdato a Maranello nel 1995 per assumere l'incarico di sviluppare il progetto della versione GT-Le Mans della F50. Costa muove però i suoi primi passi in Formula 1 come capo progettista della Minardi nel 1988. Nella scuderia faentina l'ingegnere laureatosi all'Università di Bologna riveste diversi incarichi: addetto ai calcoli strutturali fino al 1989, responsabile del progetto della vettura fino al 1991 e direttore tecnico. Dopo essere arrivato a Maranello nel 1996, Costa diventa responsabile della progettazione autotelaio nell'ambito della Gestione Sportiva e nel 1998 viene nominato assistente del capo progettista Rory Byrne, al quale è succeduto nel 2004. Nel 2006 viene nominato capo della Direzione Autotelaio. Dall' 1 gennaio 2008 diventa il nuovo direttore tecnico della casa di Maranello, incarico mantenuto fino ad oggi.

Gasport

Fonte: gazzetta
binariomorto
00domenica 29 maggio 2011 20:50
Vettel: "Così è ancora più bello"
Alonso: "Mondiale già andato"

Il tedesco ammette: "Con quella strategia l'unica possibilità di vincere era restare in pista sino alla fine, Jenson e Fernando hanno gestito meglio le gomme, è andata bene. E vincere soffrendo dà più gusto". Il ferrarista: "Senza bandiera rossa avrei potuto farcela, ma la Red Bull va più forte e il distacco in classifica è già importante". Massa furioso con Hamilton

MONTECARLO (Monaco), 29 maggio 2011 - A dieci anni di distanza l’inno tedesco torna a suonare nel Principato di Monaco per festeggiare il successo di Sebastian Vettel, il primo in questo prestigioso appuntamento ma anche il quinto di una stagione sin qui formidabile per il campione del mondo che ora è in fuga nel campionato. "E’ stata una bella volata - ha poi commentato il leader iridato - e la gara sembrava non dovesse davvero finire mai. Sono partito bene, ho preso un certo margine poi le cose si sono un po’ complicate con Button che ci ha sorpreso con quella fermata anticipata. A un certo punto quando Jenson è passato al comando ho avuto anche un po’ di timore perché il suo vantaggio aumentava e cominciavo a preoccuparmi. E poi quando sono ripassato a condurre la corsa ecco quella Safety car. Lì il team è stato chiaro dicendomi che se volevamo vincere dovevamo stare fuori". Una sfida nella sfida perché nelle libere nessuno aveva testato le gomme morbide così a lungo. "Ma mi trasmettevano buone sensazioni, sapevo che dovevo gestirle ma la situazione era sotto controllo anche negli ultimi giri prima della bandiera rossa. Credo che anche senza lo stop alla gara, sarei riuscito a vincere". Sebastian non vuole sentire parlare di buona sorte: "Credo che questa vittoria sia stata meritata anche ieri in qualifica ho fatto un tempo che probabilmente mi avrebbe garantito la pole e in gara abbiamo reagito con raziocinio. Certo non posso dire che la bandiera rossa ci abbia agevolato consentendo di cambiare i pneumatici. L’incidente? A Monaco è normale che ci sia battaglia, un po’ meno che ci getti così a muro, ho rischiato molto anch’io, potevo perdere l’ala anteriore ma è andata bene. E ora mi godo questo successo perché questo è il GP più famoso del campionato e vincerlo anche così con un margine minimo è bellissimo. In fondo il bello di questo avvio del campionato è che anche quando non abbiamo una macchina eccezionale come è stata in Australia e in Turchia, riusciamo a stare davanti".


BANDIERA BIANCA — Fernando Alonso ce l’ha messa tutta per infrangere il dominio di Vettel e alla fine ha dovuto alzare bandiera bianca per 1"1: "Purtroppo le circostanze non ci sono state tutte favorevoli, la prima Safety Car ci ha consentito di recuperare la posizione su Button, la seconda purtroppo mi ha impedito di mettere a frutto il piano di attaccare Vettel nel finale: avrei sicuramente rischiato nel finale perché in questo momento sono lontano dalle zone alte della classifica. Ci avrei provato, sapendo bene che qui hai il 50% di possibilità di passare e il 50% di fare un incidente. I punti? Ovviamente al termine dei due rettifili più lunghi ovvero all’uscita dal tunnel e poi in fondo a Santa Devota. Comunque al di là di questo è stata una giornata fantastica perché abbiamo centrato il miglior risultato del campionato e avevamo proprio bisogno di un podio dopo che solo sette giorni fa eravamo finiti doppiati!. Ma con il quinta vittoria in sei gare di Vettel il distacco in classifica non lascia ben sperare. Al momento non vedo come si possa recuperare un divario del genere, dovremmo vincere tre gare e Vettel ritirarsi in altrettanti. Dobbiamo essere realisti quando prendi un secondo in qualifica ad ogni gara come fai a pensare di colmare il divario? In questo momento pensare alla vittoria è un po’ troppo ottimistico per noi. Ci attendono un paio di gare favorevoli, Valencia e Canada dove speriamo di salire sul podio e poi vediamo dove siamo in classifica".


SERENO — Button la prende con filosofia: "Chiaro che sono dispiaciuto per come è finita perché avendo le gomme più fresche anch’io nel finale avrei potuto attaccare. Ma è stato comunque divertente rimontare in quel modo su Vettel e Alonso. La Red Bull è avanti sul piano della qualifica, in gara invece abbiamo spesso lo stesso passo e questo è ciò che conta".

ATTACCO — Arrabbiatissimo Felipe Massa per la manovra di Hamilton: "Ma come poteva pensare Lewis di passare al Loew’s? Dopo quello che ha fatto merita almeno una gara di penalizzazione".

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta
binariomorto
00sabato 3 febbraio 2024 09:03
Clamoroso, Hamilton alla Ferrari!
Wolff ha comunicato alla Mercedes la scelta di Lewis

Il sette volte campione del mondo dovrebbe approdare a Maranello nel 2025,
ma non è escluso che possa arrivare prima.
Verso le 20 è previsto un comunicato ufficiale



Lewis Hamilton in Ferrari. Confermata l'anticipazione del Corriere della Sera: il sette volte campione del mondo approderebbe a Maranello nel 2025, ma non è escluso che il colpo possa essere anticipato addirittura di una stagione. Se quest'operazione dovesse andare in porto, Lewis dovrebbe sostituire Carlos Sainz, e il Cavallino si assicurerebbe un dream team composto dallo stesso Hamilton e da Charles Leclerc, fresco di rinnovo di contratto.

DA LONDRA — In Mercedes è terminato l'incontro con i membri del team in cui, secondo le indiscrezioni che filtrano da Sky Sports Uk, Toto Wolff avrebbe comunicato la scelta del 7 volte campione del mondo di trasferirsi a Maranello a partire dal 2025. L'incontro sarebbe durato circa 10 minuti, una semplice comunicazione del team principal al resto della scuderia. Secondo quanto riferiscono i media inglesi, l'accordo Hamilton-Ferrari è fatto e manca solo l'annuncio ufficiale

ALLE 20 L'UFFICIALITÀ? — La Mercedes dovrebbe prendere posizione ufficiale verso le 20 italiane, confermando con un comunicato stampa la notizia: Lewis Hamilton lascerà la scuderia al termine di questa stagione. Le indiscrezioni di stampa hanno colto così di sorpresa la scuderia che l'incontro con i dipendenti è stato convocato in tutta fretta e che Toto Wolff ha dato l'annuncio via Zoom perché al momento si trova all'estero. La Mercedes ha in programma la presentazione della macchina per la stagione 2024 il prossimo 14 febbraio.

LA VITA DEL CAMPIONE — Lewis Hamilton, sette volte campione del mondo di Formula 1, nasce a Stevenage (Regno Unito) il 7 gennaio del 1985. Lewis eredita la passione per lo sport a motori dal padre Anthony: già inserito nel programma giovani piloti di McLaren, nel 2006 esordisce nella serie GP2 con la Art Grand Prix. Dopo aver vinto il campionato lo stesso anno del debutto, il Team Principal di McLaren, Ron Dennis, lo ingaggia nel team di Formula 1. Debutta quindi nella massima categoria nel 2007 con il team britannico al fianco di Fernando Alonso. Gli basta un anno per prendersi il titolo di Campione del Mondo, che arriva nel 2008 dopo una lotta a pochi punti di differenza con Felipe Massa. Dopo sei stagioni a bordo della McLaren, Hamilton passa in Mercedes, squadra con cui ha poi vinto sei dei suoi sette titoli iridati: nel 2014, 2015, 2017, 2018, 2019 e 2020. Nella sua carriera ancora (decisamente) attiva, Lewis Hamilton ha disputato 332 Gran Premi; di 104 Pole Positions totali, 103 si sono trasformate in vittorie.

Gazzetta dello Sport

Fonte: Gazzetta dello Sport
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