Al Massimino si sogna il terzo posto in classifica per sette minuti: a far esplodere lo stadio di Catania è una rasoiata in diagonale di Paolucci che, al 61', trafigge sul secondo palo Benussi, a coronamento di una partita giocata, fino a quel momento, con grande intraprendenza. È un Catania divertente, offensivo, frizzante, sorretto da un centrocampo solerte e da due attaccanti (Paolucci - capitano per l'occasione - e Plasmati) in continuo e costante movimento: tante le opportunità create, per una squadra che conferma sempre più sorpresa di questo girone d'andata. Dall'altra parte un Lecce decisamente cinico, capace di concretizzare la prima vera occasione con il primo pallone giocato da Castillo, subentrato nella ripresa, uno che il fiuto per il gol non l'ha certo dimenticato in Serie B.
Catania subito aggressivo nelle battute iniziali: Benussi chiamato agli straordinari per ben due volte nei primi otto minuti, con interventi decisivi sugli stacchi aerei di Plasmati e Sardo . I rossazzurri mantengono il possesso del centrocampo, forzando la partita su ritmi sostenuti: il Lecce fa quadrato intorno alla propria trequarti difensiva, distendendosi in modo pungente in contropiede. Al 13' una fucilata di Tiribocchi da posizione defilata accarezza l'esterno della rete, ma dieci minuti dopo è Stovini a divorarsi un'occasione ghiottissima sparando alto a botta sicura da pochi passi dalla porta di Benussi.
Partita aperta nelle fasi finali del primo tempo, ma poche emozioni da segnalare: è il preludio per una ripresa scoppiettante. Al 52' un velenosissimo diagonale di Paolucci si stampa sul palo esterno a Benussi battuto, e cinque minuti dopo l'estremo del Lecce è splendido nell'intercettare un assist per Plasmati originato da una discesa dello stesso Paolucci sulla fascia sinistra. Il capitano del Catania entra in piena trance agonistica, e al 61', sfruttando un rimpallo favorevole di Biagianti, trova il diagonale vincente pescando l'angolino basso alla sinistra di Benussi.
Beretta rileva uno spento Giacomazzi provando la carta Castillo , e l'argentino risponde presente all'appello trasformando in oro il primo pallone toccato della partita. Al 68' Munari fa sponda per Castillo che, con una gran conclusione dal limite, trafigge Bizzarri per il gol del pareggio.
Il Catania forza i ritmi della partita alzando il baricentro, ma il Lecce mantiene alta la pressione sulla retroguardia rossazzurra in contropiede. All'81' Tiribocchi impegna Bizzarri a una parata in due tempi con una rasoiata violenta dalla distanza e all'82' Castillo non aggancia per questione di millimetri un invitante cross di Polenghi.
Paolucci, mai domo, risponde all'87' costringendo Benussi alla deviazione in angolo, ma il forcing catanese non ottiene nulla di più.
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