24/11/2008 12:36 |
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Lontano da San Siro il Milan non vince Il cuore Toro ferma il samba del Milan. Finisce 2-2 il posticipo della tredicesima giornata. I rossoneri ribaltano il vantaggio iniziale di Stellone per i granata con lo show dei brasiliani Pato e Ronaldinho, ma i padroni di casa non mollano e ad un quarto d'ora dalla fine agguantano il pari con un rigore di Rosina. E questa volta, dopo le polemiche della scorsa settimana per il rigore vittoria contro il Chievo, a recriminale è la squadra di Ancelotti, che al 10' del secondo tempo si vede negare dall'arbitro un penalty per fallo di mano in area di Pratali.
Il Torino terzultimo in classifica tenta il tutto per tutto rispolverando Rosina e Bianchi. Bocciati nelle ultime quattro partite, De Biasi li schiera con Stellone per cercare la vittoria salva-crisi contro un Milan tutto brasiliano. Con Kakà e Ronaldinho c'é infatti anche Pato, titolare dopo un mese con l'obiettivo di tenere il passo dell'Inter. Ma la grande novità tra i rossoneri è il ritorno di Pirlo, di nuovo in cabina di regia dopo un lungo infortunio.
Sarà il primo assaggio d'inverno o, forse, il campo non in perfette condizioni dopo le scorribande del rugby, ma la partita fatica a decollare. Il primo vero tiro in porta arriva soltanto al quarto d'ora, ed è un missile dalla distanza del granata Dzemaili che sorvola la traversa. Poi nulla fino al 23', quando il registra granata ci riprova con un rasoterra che sfiora il palo.
La squadra di Ancelotti sembra stare a guardare, anche se tutte le volte che uno dei brasiliani ha la palla i tifosi di casa ululano di paura. E hanno ragione, perché dopo l'illusione del vantaggio di testa con Stellone (25'), inizia il samba rossonero. Dà il via alle danze Pato, che al 29' pareggia i conti girando in rete con un controllo di palla perfetto dopo un bell'assist di Gattuso.
Poi Barone stende al limite Kakà e, quando Ronaldinho si incarica di battere la punizione, De Biasi ha già le mani nei capelli. Gesto profetico, perché l'ex Pallone d'Oro disegna la parabola perfetta e ribalta il risultato davanti alle bocche spalancate dei granata. La loro reazione arriva soltanto in avvio di ripresa, con il solito Dzemaili che al 5' sfiora il palo alla sinistra di Abbiati, e Stellone (8') anticipato da Kaladze al momento del tiro.
Sembrano crederci i padroni di casa, mentre il Milan - che al 10' protesta per un tocco di mano di Pratali su tiro di Ronaldinho giudicato involontario dall'arbitro - preferisce controllare e far girare la palla. Ma al 13' Barone, che viene ammonito, deve ricorrere alle maniere forti per fermare Pato lanciato a rete. Ancora Brasile al 21', quando sempre Pato arriva fin quasi dentro la porta con il pallone, fermato all'ultimo da Sereni.
De Biasi prova le carte Abbruscato e Zanetti, che al 27' sostituiscono Bianchi (fischiato dal pubblico) e Barone. Il Milan fa rifiatare Pirlo, al suo posto Emerson, ma la musica non cambia: il Toro continua ad essere arrembante, ma pasticcione, come al 28' quando non riesce ad approfittare di una incredibile carambola davanti ad Abbiati. Il Milan, invece, controlla. Fino al fallo di mano in area di Kaladze (31'). L'azione è quasi la fotocopia di quella che ha causato le proteste rossonere, ma questa volta l'arbitro Farina assegnare il rigore (che Ancelotti definirà ai microfoni Rai "inesistente"), trasformato da Rosina.
Ancora cambi: il Torino si copre con Ogbonna (fuori Rosina), tra i rossoneri dentro Shevchenko per Gattuso. Le punte in campo diventano così quattro, più Seedorf, ma il risultato non cambia. Ed ora, per il Diavolo che fatica in trasferta, l'Inter é a tre punti di distanza
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24/11/2008 19:43 |
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I Top e i Flop della tredicesima giornata di Serie A Tredicesima giornata: cambia ancora la fisionomia del campionato, e la grande ammucchiata che ammiravamo come una straordinaria in consuetudine tre settimane fa, a poco a poco si è sciolta lasciando spazio prima a un gruppetto e poi a una mini-fuga della solita Inter. La Juventus cade senza esaltarsi con l'Inter e dietro la special one rallentano tutti, ma proprio tutti. Se date un'occhiata alla classifica, così come la settimana scorsa solo tre squadre avevano vinto tra le prime otto, stavolta vincono addirittura solo in due tra le prime dieci. L'Inter e la Fiorentina (che per altro arrivava da una sconfitta). Il saldo attivo dell'Inter comincia a diventare importante. Oltre tutto l'Inter domenica sarà di nuovo in casa: e il campionato si affida a Lavezzi e al suo Napoli per evitare che la mini-fuga tolga il prefisso.
Ecco top e flop della settimana secondo solo alcune delle numerose segnalazioni della nostra redazione. Chi vuole può commentare e aggiungere le proprie valutazioni.
TOP
Cassano - Quando si dice giocare a pallone. Cassano gioca: nessuno oggi interpreta il calcio come lui, come un gioco. Sa irritare, divertire, appassionare, emozionare e soprattutto sa giocare. La partita contro il Catania è stato l'ennesimo capolavoro di un giocatore cui la maglia blucerchiata comincia a stare stretta. No, non è questione di peso, o di cessioni: tranquilli amici doriani. E' questione di Nazionale. Uno così, in queste condizioni, non deve sognare l'Azzurra. E' l'Azzurra che si sogna uno così.
Stankovic - Proprio qualche tempo fa su queste pagine elettroniche chiacchierando con un amico dicevo che secondo me aveva qualità che persino lui nel tempo, forse per via degli infortuni, si era dimenticato. Beh... i segnali di ripresa c'erano stati ma con la Juve si ripresenta alla grande. Efficacissimo. L'uomo di Mancini rigenerato da Mourinho.
Montolivo - Ci mancavano le sue gemme, attese a lungo e negate altrettanto a lungo. Non so quale sia il segreto per dare continuità a un giocatore con questo talento, ma credo che molto dipenda dalla fiducia in sé e intorno a sé. Contro l'Udinese fa un importante passo avanti.
Totti - Ha il colpo del maestro con quel ‘cucchiaio': perché sembra dire alla sua gente "ragà, ora tocca a noi". Chiama l'impresa parlando di quarto posto: condottiero vero, in una squadra che a poco a poco sta ritrovandosi.
Conti - Mette del suo in entrambi i gol, imposta per il primo pareggio e marca personalmente il secondo. Ha un carattere bizzoso, a volte difficile da gestire: ma sa trasformarlo in carburante per trascinare la squadra a imprese clamorose come quella di Napoli.
Thiago Motta - Qualcuno ha sorriso quando il Genoa lo prese a prezzo di saldo. Lento, macchinoso, reduce da un infortunio pesantissimo e da mille problemi. Ora sorride Gasperini che ci ha voluto scommettere. E' in tutte le azioni che contano quando si deve chiude o ripartire. Grande personalità. A volte pure troppa.
Cozza - Gran gol, grandi assist, leader di una squadra che gli si affida ciecamente.
Dzemaili - Un mastino. Alza ritmo e aggressività a centrocampo, non molla mai il settore, trova i tempi giusti per inserirsi e vede la porta che cerca con efficaci conclusioni. E' una bellissima sorpresa.
Valiani - La fuga per l'assist a Di Vaio è solo l'acuto di una eccellente prestazione
FLOP
Kaladze - Ha alcune responsabilità sul gol di Stellone (che per altro fa un grandissimo movimento) ma in realtà questa volta sembra sempre un pochino in ritardo, o in affanno.
Bianchi - E' l'ombra del giocatore che solo un paio di anni fa prometteva di diventare il nuovo Pippo Inzaghi. Fatica a trovare la posizione, e nell'attacco del Torino quando si affolla finisce per non comparire quasi mai facendosi sistematicamente anticipare.
Domizzi - Viene preso in mezzo dalle folate offensive dei viola, si irrigidisce, si innervosisce. Insomma... una serataccia.
Silvestri - Zenga lo sistema sulla corsia difensiva di sinistra, quella di Stankevicius: ne esce travolto e stravolto.
Polenghi - Difficile trovare il peggiore in una difesa del Lecce che fa acqua da tutte le parti. Merito della Roma e della giornata di grazia di Totti e compagni, sicuro. Ma anche di tante, troppe sviste che danno il senso di un'ubriacatura generale.
Pandev - Proprio come era accaduto contro la Roma sbaglia un gol fatto, forse anche più facile di quello del derby. Non è in un buon periodo, capita: passerà
Coppola - La punizione di Cozza o la vede tardi o non la vede affatto, ma è sul calcio d'angolo del 2-0 che la sua distrazione si rivela fatale.
Arbitri - Gli errori cominciano a essere tanti, ripetuti, diffusi e contraddittori. Il fuorigioco fischiato a Milito è allucinante, il rigore di Kaladze è dubbio, come quello concesso a Milito, mentre quello non fischiato sul tiro di Ronaldinho (braccio di Pratali) è quasi certo; il fallo in area di Pieri su Morimoto pure. Chi ammonisce troppo, chi non lo fa mai. Il bilancio è negativo e la media è molto, molto bassa. Forse la più bassa in assoluto degli ultimi dieci-quindici anni.
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27/11/2008 13:43 |
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Sabato 29 Novembre Orario Partita
18:00 Catania-Lecce
20:30 Juventus-Reggina
Domenica 30 Novembre Orario Partita
15:00 Atalanta-Lazio
15:00 Cagliari-Sampdoria
15:00 Genoa-Bologna
15:00 Roma-Fiorentina
15:00 Siena-Torino
15:00 Inter-Napoli
15:00 Udinese-Chievo
20:30 Palermo-Milan
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29/11/2008 14:14 |
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probabili formazioni di Atalanta-Lazio Atalanta (4-4-1-1): 31 Coppola, 8 Garics, 2 Talamonti, 5 Manfredini, 6 Bellini, 79 Ferreira Pinto, 15 De Ascentis, 17 Guarente, 22 Padoin, 72 Doni, 33 Floccari. (1 Consigli, 27 Capelli, 16 Rivalta, 20 Valdes, 28 Bonaventura, 34 Defendi, 32 Vieri). All. Del Neri.
Lazio (4-3-2-1): 1 Carrizo, 2 Lichtsteiner, 25 Cribari, 22 Rozehnal, 32 Radu, 5 Brocchi, 24 Ledesma, 68 Manfredini, 10 Zarate, 17 Foggia, 18 Rocchi. (86 Muslera, 87 Diakite`, 3 Kolarov, 6 Dabo, 11 Mauri, 23 Meghni, 21 S. Inzaghi). All. D. Rossi.
Arbitro: Bergonzi di Genova
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29/11/2008 14:15 |
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probabili formazioni di Cagliari-Sampdoria Cagliari (4-3-1-2): 22 Marchetti, 25 Matheu, 6 Lopez, 20 Bianco, 14 F. Pisano, 23 Fini, 5 Conti, 18 Parola, 7 Cossu, 9 Acquafresca, 27 Jeda. (24 Lupatelli, 29 Ferri, 13 Astori, 4 Burrai, 10 Lazzari, 32 Matri, 19 Larrivey). All. Allegri.
Sampdoria (3-5-2): 1 Castellazzi, 16 Campagnaro, 28 Gastaldello, 5 Accardi, 23 Stankevicius, 21 Sammarco, 88 Dessena, 19 Franceschini, 3 Ziegler, 99 Cassano, 11 Bellucci. (83 Mirante, 14 Bottinelli, 46 Pieri, 17 Palombo, 40 Delvecchio, 18 Bonazzoli, 9 Fornaroli). All. Mazzarri.
Arbitro: Saccani di Mantova.
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29/11/2008 14:16 |
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probabili formazioni di Inter-Napoli
Inter (4-4-2): 12 Julio Cesar, 13 Maicon, 2 Cordoba, 25 Samuel, 6 Maxwell, 19 Cambiasso, 4 Zanetti, 20 Muntari, 5 Stankovic, 8 Ibrahimovic, 10 Adriano. (1 Toldo, 16 Burdisso, 23 Materazzi, 33 Mancini, 77 Quaresma, 9 Cruz, 45 Balotelli). All. Mourinho.
Napoli (3-5-2): 1 Iezzo, 13 Santacroce, 28 P. Cannavaro, 6 Aronica, 11 Maggio, 8 Blasi, 23 Gargano, 17 Hamsik, 77 Mannini, 25 Zalayeta, 7 Lavezzi. (30 Navarro, 96 Contini, 83 Rinaudo, 4 Montervino, 5 Pazienza, 18 Bogliacino, 9 Denis). All. Reja.
Arbitro: Rosetti di Torino.
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29/11/2008 14:17 |
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probabili formazioni di Juventus-Reggina Juventus (4-4-2): 13 Manninger, 21 Grygera, 33 Legrottaglie, 3 Chiellini, 28 Molinaro, 16 Camoranesi, 22 Sissoko, 19 Marchisio, 11 Nedved, 8 Amauri, 10 Del Piero. (12 Chimenti, 4 Mellberg, 29 De Ceglie, 32 Marchionni, 27 Ekdal, 20 Giovinco, 9 Iaquinta). All. Ranieri.
Reggina (4-4-1-1): 30 Campagnolo, 20 Alvarez, 33 Santos, 5 Cirillo, 3 Costa, 10 Cozza, 8 Barreto, 35 Carmona, 17 Barilla`, 81 Brienza, 9 Corradi. (26 Marino, 16 Valdez, 13 Cosenza, 31 Tognozzi, 2 Hallfredsson, 88 Di Gennaro, 11 Ceravolo). All. Orlandi.
Arbitro: Damato di Barletta
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29/11/2008 14:19 |
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probabili formazioni di Palermo-Milan Palermo (4-3-1-2): 32 Amelia, 16 Cassani, 80 Carrozzieri, 5 Bovo, 42 Balzaretti, 33 Nocerino, 11 Liverani, 23 Bresciano, 30 Simplicio, 7 Cavani, 10 Miccoli (12 Fontana, 3 Capuano, 24 Kjaer, 8 Migliaccio, 14 Guana, 20 Budan, 19 Succi). All. Ballardini.
Milan (4-3-2-1): 12 Abbiati, 15 Zambrotta, 3 Maldini, 25 Bonera, 18 Jankulovski, 8 Gattuso, 21 Pirlo, 23 Ambrosini, 10 Seedorf, 80 Ronaldinho, 7 Pato. (1 Dida, 4 Kaladze, 77 Antonini, 5 Emerson, 84 Flamini, 76 Shevchenko, 9 F. Inzaghi). All. Ancelotti.
Arbitro: Rocchi di Firenze
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29/11/2008 14:20 |
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probabili formazioni di Roma-Fiorentina Roma (4-1-3-2): 32 Doni, 3 Cicinho, 4 Juan, 5 Mexes, 22 Tonetto, 16 De Rossi, 11 Taddei, 33 Brighi, 19 Baptista, 9 Vucinic, 10 Totti. (25 Artur, 2 Panucci, 15 Riise, 7 Pizarro, 20 Perrotta, 24 Menez, 9 Montella). All. Spalletti.
Fiorentina (4-3-1-2): 1 Frey, 14 Zauri, 5 Gamberini, 2 Kroldrup, 19 Gobbi, 22 Kuzmanovic, 88 Felipe Melo, 18 Montolivo, 24 Santana, 11 Gilardino, 10 Mutu. (13 Storari, 54 Da Costa, 6 Vargas, 30 Almiron, 7 Semioli, 29 Pazzini, 9 Osvaldo). All. Prandelli.
Arbitro: Tagliavento di Terni
eurosport
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29/11/2008 14:21 |
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probabili formazioni di Udinese-Chievo Udinese (4-3-3): 22 Handanovic, 23 Motta, 13 Coda, 19 Felipe, 24 Lukovic, 5 Obodo, 21 D`Agostino, 88 Inler, 10 Di Natale, 27 Quagliarella, 11 Sanchez. (80 Belardi, 99 Sala, 25 Nef, 26 Pasquale, 20 Asamoah, 9 Ighalo, 83 Floro Flores). All.: Marino.
Chievo (4-4-2): 28 Sorrentino, 27 Moro, 33 Yepes, 5 Mandelli, 4 Mantovani, 67 Pinzi, 9 Bentivoglio, 7 Marcolini, 97 Langella, 10 Luciano, 31 Pellissier. (18 Squizzi, 21 Frey, 34 Cesar, 77 Italiano, 79 Esposito, 11 Iunco, 13 D`Anna). All.: Di Carlo.
Arbitro: Trefoloni di Siena
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29/11/2008 14:23 |
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probabili formazioni di Genoa-Bologna Genoa (3-4-3): 83 Rubinho; 15 Papastathopoulos, 13 Ferrari, 26 Bocchetti; 20 Mesto, 77 Milanetto, 28 Juric, 7 M. Rossi; 14 Sculli, 22 Milito, 10 Palladino. (73 Scarpi, 25 Biava, 3 Potenza, 68 Vanden Borre, 17 Jankovic, 11 Olivera, 18 Gasbarroni). All. Gasperini
Bologna (4-4-1-1): 1 Antonioli; 21 C. Zenoni, 18 Moras, 19 Terzi, 23 Lanna; 74 Lavecchia, 26 Mudingayi, 16 Carrus, 7 Valiani; 2 Marchini; 9 Di Vaio. (15 Colombo, 6 Britos, 4 Amoroso, 3 A. Cesar, 8 Mingazzini, 11 Bernacci, 41 Marazzina). All. Mihajlovic
Arbitro: Velotto di Grosseto
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29/11/2008 14:24 |
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probabili formazioni di Siena-Torino Siena (4-3-1-2): 85 Curci; 2 Zuniga, 13 Rossettini, 90 Portanova, 30 Del Grosso; 23 Jarolim, 8 Vergassola, 14 Galloppa; 10 Kharja; 18 Ghezzal, 32 Maccarone. (46 Manitta, 16 Moti, 21 A. Rossi, 6 Barusso, 17 Forestieri, 11 Calaio`, 7 Frick). All. Giampaolo
Torino (4-4-2): 1 Sereni; 19 Diana, 14 Natali, 50 Pratali, 33 Rubin; 32 Colombo, 4 Dzemaili, 8 Barone, 10 Rosina; 30 Stellone, 11 Amoruso. (99 Calderoni, 22 Di Loreto, 3 M. Pisano 6 Ogbonna, 90 Bianchi, 27 P. Zanetti, 9 Abbruscato). All. De Biasi
Arbitro: Morganti di Ascoli Piceno
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30/11/2008 14:51 |
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Al Massimino si sogna il terzo posto in classifica per sette minuti: a far esplodere lo stadio di Catania è una rasoiata in diagonale di Paolucci che, al 61', trafigge sul secondo palo Benussi, a coronamento di una partita giocata, fino a quel momento, con grande intraprendenza. È un Catania divertente, offensivo, frizzante, sorretto da un centrocampo solerte e da due attaccanti (Paolucci - capitano per l'occasione - e Plasmati) in continuo e costante movimento: tante le opportunità create, per una squadra che conferma sempre più sorpresa di questo girone d'andata. Dall'altra parte un Lecce decisamente cinico, capace di concretizzare la prima vera occasione con il primo pallone giocato da Castillo, subentrato nella ripresa, uno che il fiuto per il gol non l'ha certo dimenticato in Serie B.
Catania subito aggressivo nelle battute iniziali: Benussi chiamato agli straordinari per ben due volte nei primi otto minuti, con interventi decisivi sugli stacchi aerei di Plasmati e Sardo . I rossazzurri mantengono il possesso del centrocampo, forzando la partita su ritmi sostenuti: il Lecce fa quadrato intorno alla propria trequarti difensiva, distendendosi in modo pungente in contropiede. Al 13' una fucilata di Tiribocchi da posizione defilata accarezza l'esterno della rete, ma dieci minuti dopo è Stovini a divorarsi un'occasione ghiottissima sparando alto a botta sicura da pochi passi dalla porta di Benussi.
Partita aperta nelle fasi finali del primo tempo, ma poche emozioni da segnalare: è il preludio per una ripresa scoppiettante. Al 52' un velenosissimo diagonale di Paolucci si stampa sul palo esterno a Benussi battuto, e cinque minuti dopo l'estremo del Lecce è splendido nell'intercettare un assist per Plasmati originato da una discesa dello stesso Paolucci sulla fascia sinistra. Il capitano del Catania entra in piena trance agonistica, e al 61', sfruttando un rimpallo favorevole di Biagianti, trova il diagonale vincente pescando l'angolino basso alla sinistra di Benussi.
Beretta rileva uno spento Giacomazzi provando la carta Castillo , e l'argentino risponde presente all'appello trasformando in oro il primo pallone toccato della partita. Al 68' Munari fa sponda per Castillo che, con una gran conclusione dal limite, trafigge Bizzarri per il gol del pareggio.
Il Catania forza i ritmi della partita alzando il baricentro, ma il Lecce mantiene alta la pressione sulla retroguardia rossazzurra in contropiede. All'81' Tiribocchi impegna Bizzarri a una parata in due tempi con una rasoiata violenta dalla distanza e all'82' Castillo non aggancia per questione di millimetri un invitante cross di Polenghi.
Paolucci, mai domo, risponde all'87' costringendo Benussi alla deviazione in angolo, ma il forcing catanese non ottiene nulla di più.
eurosport |
30/11/2008 14:54 |
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Contro una Reggina che propone Cozza come unica punta, supportato da Brienza, Ranieri si affida in avanti alla coppia titolare Amauri-Del Piero e fa risedere in panchina Iaquinta, assieme a Giovinco. Il capitano della Juve insegue il gol numero 250 con la maglia bianconera: nell'attesa aiuta i compagni a trovare la via della rete: al 28' è un suo colpo di tacco a smarcare Nedved, che dalla sinistra serve un assist perfetto per il piatto destro di Camoranesi, appostato in mezzo all'area. Campagnolo non può far nulla e i padroni di casa passano in vantaggio.
L'autore dell'1-0 è un giocatore...infortunato perché una brutta caduta poco prima gli aveva procurato un forte dolore alla spalla destra. Nella ripresa verrà sostituito da Marchionni. Una Reggina volenterosa ma distratta in difesa chiude il primo tempo sotto di 2-0: è sfortunata quando Santos colpisce la traversa con un tocco a centro area, poi viene punita da Amauri che al 44' sotto porta di destro batte ancora Campagnolo.
Che la retroguardia del calabresi non fosse granitica è fatto risaputo che trova conferma al 61' quando Chiellini indisturbato colpisce di testa per il 3-0. La partita in pratica finisce qui, mentre la pioggia si trasforma in neve e giocare diventa sempre più difficile. Del Piero cerca e trova gloria personale grazie a un rigore (dubbio) concesso dall'arbitro per atterramento di Cirillo su Giovinco (entrato al 70'). Il fischio finale manda tutti negli spogliatoi.
Nonostante il tempo inclemente e il campo di gioco, Juve e Reggina hanno dato vita a una bella partita. Il risultato ha punito oltremisura gli ospiti, mentre la Vecchia Signora raggiunge momentaneamente il Milan al secondo posto in classifica. C'è da scommettere che lotterà fino alla fine per lo scudetto anche se il tricolore resta - - per dirla alla Ranieri - una priorità delle due squadre di Milano.
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30/11/2008 15:02 |
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mi sa che ci sara' un moderatore che esultera' per questo risultato!!!!!
vero Nitro!!!!!! |
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