07/03/2006 00:34 |
|
| | | OFFLINE | Post: 107.582 Post: 26.482 | Registrato il: 17/11/2003 Registrato il: 11/10/2004 | Sesso: Maschile | Occupazione: Studente | | | |
|
Lotito, la Lazio non la vendo!!!
Lunedì 06.03.06
Roma - ''La cordata di Chinaglia? Chi ha interesse a comprare deve procedere secondo legge. Poi si vedra'. Io non vendo anzi voglio portare a termine il mio programma che e' di rilancio della societa' a livello nazionale ed internazionale''. Claudio Lotito, presidente della Lazio, si tiene stretta la propria societa'. Da qualche tempo l'ex biancoceleste Giorgio Chinaglia si e' detto pronto, a nome di un gruppo di investitori stranieri, a rilevare la quota di Lotito.
''La Borsa? Ritengo che le societa' di calcio debbano uscire dalla borsa -spiega Lotito a 'Radio Anch'io Sport' -c'e' bisogno di stadi di proprieta' per la patrimonializzazione. Il mio e' un progetto sano dal punto di vista della trasparenza. Stiamo dimostrando che si puo' fare un calcio decoroso portando avanti una linea basata non solo sull'acquisto di grandi campioni ma anche sulla valorizzazione dei giovani. Io non ho dichiarato che avrei vinto lo scudetto subito anzi ho detto che sarebbe servito un piano triennale di risanamento per poi ripartire. Se riusciremo a fare un campionato piu' decoroso di quello dello scorso anno vuol dire che abbiamo messo le basi''.
Lotito affronta poi il delicato discorso dei rinnovi contrattuali, su tutti quello del centrocampista Fabio Liverani. ''Ora la scelta deve farla il giocatore. Il valore aggiunto -spiega Lotito- e' quello del collettivo e non del singolo. Non bisogna valorizzare il singolo. La Roma, per esempio, vince perche' punta sul collettivo. Liverani e' importante ma e' piu' importante il progetto Lazio. Fino al 30 giugno il giocatore e' nostro. Il mercato, poi, offre tante opportunita' e bisogna saper scegliere la persona giusta per il proprio progetto. Il contratto di Rossi? Lui e' l'allenatore migliore per la Lazio e il mio interesse e' di poter programmare un futuro radioso per questa squadra''.
Lotito prova a spiegare il perche' una parte della tifoseria della Lazio lo contesti in maniera molto accesa. ''Ritengo di essere un Presidente che sta facendo bene -sottolinea- non ci sono dati che giustifichino comportamenti del genere. Accetto le critiche obiettive e costruttive non quelle a priori. Perche' alcuni tifosi non riconoscono il lavoro di risanamento? Una frangia della nostra tifoseria non fa valutazione di carattere obiettivo ma solo strumentale e poi, invece, c'e' una parte di tifosi d'accordo con quello che faccio ma e' silenziosa. Avrei sperato che la parte di tifoseria equa potesse sanare, dall'interno, questa situazione non positiva. Dicono che Lotito non spende? La Lazio ha preso 18 giocatori e ha speso 14 milioni di euro. Non abbiamo ceduto nessuno mentre altre squadre hanno fatto investimenti pesanti ma in tre anni''.
Ieri i biancocelesti hanno pareggiato 2-2 a Verona con il Chievo e restano all'8° posto. ''Nel primo tempo abbiamo dominato -dice Lotito- poi dopo siamo andati sotto anche se abbiamo creato parecchie occasioni. Nel secondo abbiamo dimostrato di essere una squadra compatta e con voglia di riscatto e siamo riusciti a fare il 2-2. Prospettive? Mi auguro che la squadra combatta con onore e poi il campo sara' nostro giudice. 8° posto? Dal punto di vista calcistico stiamo vivendo un campionato piu' decoroso dello scorso anno. Non abbiamo raccolto quanto fatto vedere. Alcune situazioni, poi, ci hanno penalizzato''.
Lotito parla poi del problema dei diritti tv. ''Collettivizzare i diritti tv riduce il potere contrattuale delle societa'. Qualcuno parla del sistema inglese: in quel modello i diritti tv valgono il 30% da noi il 70%. Dobbiamo capovolgere il problema: i ricavi devono derivare principalmente dallo stadio e dal merchandising proprio come avviene in Inghilterra. Lo stadio di proprieta' avrebbe poi anche una funzione di socializzazione. Dobbiamo essere 'autarchici' e dobbiamo fare ricavi senza contare solo ed esclusivamente sui diritti tv. Con lo stadio di proprieta' ci sarebbe un ricavo di 120 milioni l'anno. La tifoseria potrebbe vedere la partita in maniera diversa. Calo tifosi? Non dipende dal caro biglietti -conclude- ma dalla mancanza di confort allo stadio''.
(Spr/Adnkronos) |
|
|