Saluto romano, un altro turno a Di Canio
Lunedì 23.01.06
Roma - La Commissione Disciplinare ha inflitto una giornata di squalifica e un’ammenda di 10.000 euro al giocatore della Lazio, Paolo Di Canio, per il ‘saluto romano’ rivolto ai sostenitori biancocelesti durante la partita di campionato contro il Livorno. “La Commissione -si legge nelle motivazioni- ritiene che non vi siano dubbi circa l’oggettività del gesto compiuto dal Di Canio nelle circostanze in causa (braccio destro proteso verso l’alto, con le dita della mano perfettamente serrate), non soltanto per le inequivoche immagini fotografiche pubblicate da svariati quotidiani ed acquisite agli atti, ma anche per le dichiarazioni rese dal calciatore nei giorni immediatamente successivi alla gara e, soprattutto, per quanto sottolineato dallo stesso deferito nella dichiarazione prodotta dal difensore nel corso dell’odierna riunione (’..se lo si vuole chiamare saluto romano mi sta bene..’)”.
Di Canio si è difeso sostenendo come con tale saluto egli intendesse solo affermare la sua “appartenenza ideale” al mondo della tifoseria laziale. La Commissione, però, ritiene che “siffatta gestualità –senza la necessità di svolgere approfondimenti storici al riguardo– sia, nella sua obiettività, immediatamente ed inequivocabilmente riconducibile ad una precisa ideologia, e come tale percepibile da ogni persona che presenzia all’avvenimento sportivo”. Secondo l’organo disciplinare, è inammissibile “che un tesserato, in occasione di una manifestazione agonistica, evochi una ideologia o una appartenenza politica – qualunque essa sia – con un’enfasi gestuale potenzialmente idonea a provocare reazioni violente ed incontrollate, e comunque del tutto estranea alla natura ed al contesto di una manifestazione sportiva”. La Commissione ha inoltre punito per responsabilità oggettiva la Lazio con un’ammenda di 2.000 euro.
(Spr/Adnkronos)