Giro d'Italia - Fulmine Bruseghin, Contador fa paura
Nessuno scossone in classifica generale ma la cronometro di quasi 40 km, che da Pesaro portava a Urbino per la 10a tappa del 91° Giro d'Italia, ridisegna i distacchi fra i big della corsa rosa.
La vittoria di tappa va a Marzio Bruseghin , capitano della Lampre e già vincitore della cronoscalata di Oropa del Giro dello scorso anno, che chiude i 39.4 km di percorso in 56':41'' ad una velocità media di quasi 42 km7h.
"Ho abbracciato il percorso e ho capito che sarei andato d'accordo con lui", ha detto al termine della tappa uno stremato Bruseghin che negli ultimi km ha dovuto guardarsi dall'unico vero avversario per la vittoria di tappa. Alberto Contador chiude dietro al veneto della Lampre per soli 8 secondi infliggendo però i primi importanti distacchi agli uomini che da qui in avanti lotteranno per la classifica generale.
Sotto le aspettative gli altri due capitani dell'Astana, Kloden e Leipheimer, che non lasciano l'impronta sperata nella prima vera corsa contro il tempo del Giro; soprattutto Leipheimer, che si trova a fare i conti con uno straordinario Gilberto Simoni che chiude praticamente con lo stesso tempo del cronoman statunitense.
Palma della sfortuna che va di diritto a Riccardo Riccò, scivolato al km 18 e che per questo ha perso circa una trentina di secondi. Lo scalatore della Saunier Duval ha comunque chiuso davanti a Di Luca (decisamente sottotono il capitano della Lpr), superandolo nella generale, e perdendo poco meno di due minuti rispetto a un Contador formato Tour de France.
Tra gli uomini di classifica bene anche Savoldelli (che ha dovuto cambiare bici a 300 metri dal traguardo per un problema alla catena) e Mechov. Giovanni Visconti, 12° assoluto, mantiene la maglia rosa al termine di una grande prova.
Andrea Tabacco / Eurosport
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