Doping: Rogge 'Basso e Ullrich possono correre'
(AGM-DS) - Milano, 24 dicembre - 'Ivan Basso e Jan Ullrich correranno dove e quando vogliono', parola di Jacques Rogge, presidente del Cio. Un via libera di quelli che contano, quello che arriva oggi dalle pagine del quotidiano belga 'Het Laatste News'. A scomodarsi per dare un parere autorevole sulla situazione di due dei piu' importanti e chiacchierati ciclisti al mondo e' il numero uno del Comitato Olimpico Internazionale. 'Basso, Ullrich possono competere dove e quando vogliono, con chi vogliono - ha detto Rogge - Si possono sanzionare solo i corridori la cui colpevolezza sia stata dimostrata, e al momento non ci sono motivi per boicottare gli altri. La presunzione d'innocenza e' un principio sacro per il Comitato Olimpico Internazionale, e per me a titolo personale'. Dopo lo scandalo doping sollevato dall'Operacion Puerto della Guardia Civil spagnola, il 29enne Basso e il 33enne Ullrich non hanno piu' potuto gareggiare, esclusi dal Tour de France in poi perche' il loro nome era uscito nel corso dell'inchiesta. Tuttavia, nessuna prova concreta e' stata mai accreditata a loro carico, e la Procura antidoping del Coni ha archiviato il procedimento relativo al ciclista varesino, vincitore del Giro 2006, che si e' poi accasato alla Discovery Channel. Da qui la ridda di reazioni polemiche da parte di altre squadre, mentre per Ullrich sono gia' arrivati i rifiuti da parte del Giro di Germania e di altre corse internazionali.
Colpevoli e presunti tali. Una situazione che potrebbe essere molto piu' chiara se arrivasse l'ok per effettuare i controlli sul DNA, in modo da accertare in modo inequivocabile l'eventuale colpevolezza di un atleta. Tanti corridori si sono detti contrari, tanti a favore. 'Io sono d'accordo', dice ancora Jacques Rogge, 'ma capisco che sia un tema che si presta al dibattito. L'importante e' proseguire con la lotta al doping, e stare attenti per scoprire qualsiasi altro dottor Fuentes che possa esserci nel ciclismo e nello sport in generale'.
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