BASKET IN CARROZZINA: DREAM TEAM SINCON, SI RIPARTE
I festeggiamenti per lo scudetto, il primo della storia Dream Team ed il secondo della città di Taranto, sono ormai alle spalle. Dopo aver incassato i tantissimi complimenti arrivati da enti, istituzioni, personalità politiche ed ecclesiastiche, i campioni d’Italia sono pronti a ripartire. Dopo il trionfo in Gara-5 con Santa Lucia, in casa Dream Team Sincon è alle porte una vera e propria restaurazione. Si comincerà proprio dalla guida tecnica: coach Matteo Feriani ha reso ufficiale il suo addio subito dopo il trionfo e per lui, dopo la stagione 2005/06 al Murcia, suonano ancora una volta sirene spagnole. A questo proposito lo staff dirigenziale ionico è al lavoro per trovare un degno sostituto al tecnico padovano e l’Amministratore Delegato Vito Mastroleo lascia ampio spazio alla fantasia: “Vogliamo un allenatore degno della squadra campione d’Italia in carica. Per il momento però preferisco non sbilanciarmi: stiamo sondando sia il mercato estero che quello nostrano, il nome si saprà al momento opportuno. Però non escludo una grandissima sorpresa”.
Anche riguardo alla rosa c’è una vera e propria rivoluzione in atto: Brad Ness, Shaun Norris e Tanguy Six, anche questo è ufficiale, lasceranno Taranto. Il pivot, che ha preferito giocare nella capitale per motivi di famiglia, ha già firmato con la Elecom Roma, il punti tre invece probabilmente tenterà un’esperienza in Liga. Il belga presumibilmente tornerà in patria. “Sostituirli non sarà facile �" spiega l’A.D. tarantino �" Brad, Shaun e Tanguy sono tre campioni veri e quest’anno sono stati importantissimi sia dentro che fuori al parquet. Però anche su questo fronte ci stiamo muovendo con decisione e puntiamo a rinforzi che possano non farceli rimpiangere. Quello che posso anticipare per il momento è che si tratterà di facce nuove per il campionato italiano: in queste ore abbiamo praticamente chiuso con un play americano e siamo vicinissimi ad un grande pivot inglese. Quello che però voglio sottolineare è che l’importante adesso è mantenere la squadra ai vertici. Se poi ripeteremo i trionfi dell’ultima stagione tanto meglio, ma lavoreremo senza l’ossessività del vincere a tutti i costi”. Non è un addio invece quello di Ariel Ottolenghi: il play israeliano tornerà in patria per motivi familiari ma continuerà a restare un tesserato Dream Team. “Apprezziamo moltissimo il gesto di Ariel. Lui ci ha spiegato chiaramente le ragioni che lo costringevano a tornare in Israele ma ci ha assicurato che qualora ce ne fosse bisogno durante la prossima stagione potrà venire a giocare per noi e darci a dare una mano”. Per il resto, in pratica, sono tutti confermati. “Certamente: le cosiddette seconde linee sono state decisive quanto e più dei titolari nel raggiungimento dei grandi obiettivi di questa stagione”. Ma oltre che sul piano tecnico il Dream Team si sta muovendo anche sotto quello del marketing. “Dopo aver visto il potere mediatico che può venire da questo meraviglioso sport e dopo i tanti successi di questa stagione sono in tante le realtà che si sono avvicinate a noi, alcune anche di eco nazionale. Al Dream Team siamo disposti a credere in chiunque voglia credere in noi: chi vuole accompagnarci nel corso della prossima annata ed entrare nella nostra grande famiglia è ben accetto. La porta è aperta per tutti”.
www.sportisland.net