Fortitudo BO: Mancinelli 'Crediamo nell'Eurolega'
(AGM-DS) - Milano, 15 dicembre - Dopo un avvio di stagione deludente, la Fortitudo sta ritrovando se stessa, e un grande Stefano Mancinelli. Il 23enne di Chieti, al settimo anno con la maglia della “Effe”, sta ritrovando sotto la guida di coach Ataman la convinzione nei propri mezzi e la consistenza in difesa, sua principale dote sul parquet. Il “Mancio” e’stato un protagonista nelle recenti vittorie dei bolognesi, che hanno rilanciato i vice-campioni d’Italia dopo una falsa partenza costata cara a Fabrizio Frates, esonerato dopo 11 partite, di cui otto perse.
Stai tornando punto di riferimento in difesa, e sei di nuovo in quintetto. Come ti senti adesso?
“Ora sto bene, sia fisicamente che a livello di testa. Sto meglio, il coach mi fa giocare tanto. E’ merito un po’ di tutti, sia mio che di Ataman e dei compagni: tutti mi danno fiducia. E non dimentichiamo che sono rientrato da poco da un infortunio”.
Quanto e’ importante per la Fortitudo avere due come Mancinelli e Belinelli al meglio?
“Tanto, siamo italiani e giochiamo da molti anni in Fortitudo. Siamo forse quelli che sentono di piu’ il clima del PalaDozza, siamo due bandiere della squadra. Beli e’ un gran giocatore, adesso sta vivendo un periodo un po’ in calo, ma puo’ succedere. Se rimpiange il mancato trasferimento a Roma? Non credo, ci sono state tante voci in estate, ma lui e’ rimasto tranquillo. Anche lui voleva restare a Bologna. Sente troppo le pressioni? No, non direi. Forse al momento e’ un po’ stanco dal punto di vista mentale”.
Che cosa non ha funzionato con Frates?
“Non saprei, sono cose che non spetta a me dire. Lui ha detto che questo non era il luogo giusto. Probabilmente il rapporto con noi non e’ stato dei migliori”.
Il momento no in campionato sembra finito. Merito di Ataman?
“Lui ci ha fatto capire che siamo una buona squadra e che possiamo fare tanto. Ci ha ricordato che il potenziale c’e’, che siamo tutti giocatori di grande talento”.
L’Eurolega e’ ancora un obiettivo possibile. Bisogna solo continuare a vincere, ma adesso vi aspettano trasferte difficili.
“Noi ci crediamo tanto, e’ ancora possibilissimo passare il turno. Non bisogna perdere in casa ne’ fare errori in trasferta. Andremo concentratissimi a giocarcela su tutti i campi”.
Dove vorresti essere tra cinque anni?
“Non lo so, adesso non importa. Spero solo di esprimermi sempre ai massimi livelli, con la mia squadra e in Europa”.
La NBA prima o poi chiamera’...
“Chi puo’ dirlo, sono cose che escono all’improvviso. Per ora penso solo a fare del mio meglio qui, e a venire fuori a livello europeo. Questa e’ la cosa piu’ importante prima di tentare il salto oltreoceano”.
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