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Basket: finale scudetto, Treviso va sul 2-0

Venerdì 16.06.06

In gara-2 Benetton-Climamio Bologna 88-82: veneti ad un passo dallo scudetto

Treviso - La Benetton Treviso ha battuto 88-82 la Climamio Bologna in gara 2 della finale dei playoff del campionato di basket e conduce 2-0 nella serie che assegna lo scudetto. Gara 3 della serie, che si disputa al meglio delle 5 partite, e' in programma domenica a Bologna. In caso di successo, Treviso conquisterebbe il titolo.


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Miami fa il bis in casa, finale sul 2-2

Miami - L'uno-due di Miami stende i Dallas Mavericks e riapre la partita. Dopo aver accorciato le distanze martedì notte in gara3, gli Heat ieri hanno ripetuto l'impresa superando Nowitzki e compagni per 98-74 e riportando in parità, sul punteggio di 2-2, la finale Nba, grazie alle grandi prove delle sue due stelle principali: Dwayne Wade ha messo a canestro 36 punti, Shaquille O'Neal lo ha affiancato con 17 punti e 13 rimbalzi. "Questo è quello che sappiamo fare se riusciamo a venire fuori e giocare come possiamo, ha esultato a fine gara uno Wade apparso per nulla provato dal problema al ginocchio, e autore di un buon 13 su 23 al tiro. "Molta gente ha dubitato di noi per tutta la stagione, ma questa è la nostra risposta. Ora siamo sul 2-2 e abbiamo ancora un'altra gara casalinga da sfruttare. Guardiamo avanti con impazienza".

Domenica in effetti si replica in Florida per la terza volta di fila, dopo le due gare iniziale giocate e vinte in casa da Dallas, e gli Heat possono perfino portarsi in vantaggio. "E' stata la nostra prima vera gara giocata per intero -dice O'Neal-. Speriamo di poter continuare a giocare così bene. Adesso è una serie completamente nuova, ma sappiamo che domenica sarà dura". Ottime anche le prestazioni dei 'gregari', se così sono definibili gente come James Posey, autore di 15 punti e 10 rimbalzi partendo dalla panchina, e Antoine Walker, che ha aggiunto i suoi 14 punti al bottino totale.

17 punti per Jason Terry e 16 per Jerry Stackhouse non sono serviti ai Dallas Mavericks, male al tiro con appena un 32% in fase di realizzazione. Colpa soprattutto di un Dirk Nowitzki a tratti irriconoscibile, che ha tirato con uno score di appena 2 su 14 e ha chiuso con soli 16 punti all'attivo, anche a causa di un problema alla caviglia accusato all'inizio dell'ultimo quarto di gara. "Hanno giocato con grande scioltezza -ha ammesso il tedesco-. Wade è stato di nuovo grande, Shaq un bestia sotto al tabellone. E gli altri hanno tirato alla grande. D'altra parte, noi non abbiamo fatto altrettanto. Il fatto è che se tiri col 32% non puoi pensare di vincere".

I Mavericks comunque non si scoraggiano. Almeno non Josh Howard, nonostante gli appena 3 punti messi a segno ieri, ben altra cosa rispetto ai 21 di gara3. "Nessun problema, adesso ripartiamo dallo 0-0 -dice-. Sappiamo che abbiamo fatto male in queste due gare a Miami, e dobbiamo cercare di tornare di nuovo in partita. Gara5 in programma domenica sarà per noi un test molto importante in questo senso".


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22/06/2006 22:59
 
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Nba, Trionfa Miami e Wade è nella storia

Mercoledì 21.06.06

Dallas - Miami conquista il primo titolo della storia e Dwayne Wade entra nell’Olimpo del basket a stelle e strisce con un’altra prestazione da incorniciare. Per raggiungere questa storica impresa, gli Heat hanno dovuto espugnare il parterre dell’American Airlines di Dallas andando a vincere gara-6 della finale con il punteggio di 95 a 92. Wade questa volta non infrange il muro dei 40 punti, ma ne mette comunque a referto 36 ai quali si sommano 10 rimbalzi e 5 assist guadagnandosi con ampio merito il premio come Most Valuable Player (MVP) delle finali, concluse con una media di 34.7 punti. “E’ la più bella sensazione che abbia provato nella mia vita”, ha commentato Wade alla fine del match decisivo. “Questa vittoria è il giusto riconoscimento al lavoro di squadra”. La vittoria di Miami arriva alla prima finale giocata nei 18 anni di storia NBA degli Heat. Un traguardo raggiunto grazie a una rimonta nella serie decisiva che aveva inizialmente visto Wade e compagni sotto di 2 a 0. Anche questa è un’impresa riuscita a pochi: con esattezza solo ai Boston Celtics nel 1969 e ai Portland Trail Blazers nel 1977. Commentando lo storico trionfo conquistato dai suoi, il coach di Miami Pat Riley ha anche ricordato il valore degli avversari: “Voglio complimentarmi con Dallas, hanno un coach giovane e di enorme valore, li attende un grande futuro”, ha detto Riley aggiungendo poi: “Ma questo era il nostro momento, erano anni che lo attendevamo”.

Quella di stanotte non è stata solo la vittoria di Wade. Se la stella di Miami ha brillato, non da meno sono da registrare le ottime prove di Udonis Haslem (17 punti e 10 rimbalzi), Antoine Walker (14 punti e 11 rimbalzi) e Alonzo Mourning, che in 14 minuti giocati ha messo a referto 8 punti e 6 rimbalzi non facendo rimpiangere l’altra stella di Miami, Shaquille O’Neal, meno brillante del solito con 9 punti e 12 rimbalzi. Shaq può consolarsi per la prestazione non straordinaria mettendo nella bacheca personale di trofei il quarto titolo NBA. Ai Mavericks non è bastata la buona prova del solito Dirk Nowitzki, autore di 29 punti e 12 rimbalzi e come sempre leader della franchigia texana. Bene anche Jason Terry (16 punti), Josh Howard (14 punti e 12 rimbalzi) e le riserve Jerry Stackhouse e Marquis Daniels autori di 12 punti ciascuno. Il match, fra l’altro, era cominciato sotto i migliori auspici per Dallas, avanti subito per 16 a 4 nel primo quarto. Prima dell’intervallo, però, sale in cattedra Wade, che trascina i suoi al riposo in vantaggio per 49 a 46. Vantaggio poi amministrato per tutto il resto del match, fatto salvo a 7’01’’ dal termine quando i Mavericks riescono a pareggiare i conti portando il punteggio sul 79 pari.

Stackhouse tiene viva Dallas realizzando una tripla a 1’04’’ dalla fine e riportando a -1 i suoi (88-89), ma questa volta a salvare gli Heat ci pensano i canestri pesanti di Udonis Haslem e Josh Howard, oltre che al solito Wade in lunetta, e il vantaggio di Miami torna +3 quando mancano 26’’ dalla sirena. A -10’’ dal termine Wade prova a complicarsi la vita sbagliando due tiri liberi dalla lunetta e consegnando la palla decisiva nelle mani di Jason Terry, che però vede il suo tiro da tre infrangersi sul ferro per la gioia dei tifosi di Miami e l’incredulità del coach dei Mavs, Avery Johnson. “Non avrei mai creduto di poter perdere quattro partite di fila”, ha detto Johnson aggiungendo poi sportivamente: “Vogliamo congratularci con Pat Riley e i suoi giocatori, hanno fatto un grande lavoro”.


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22/06/2006 23:00
 
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Serie A, Benetton Treviso campione d'Italia

Martedì 20.06.06

69-68 alla Climamio Bologna, serie chiusa sul 3-1 e quinto tricolore

Treviso - La Benetton Treviso si e' laureata campione d'Italia battendo la Climamio Bologna per 69-68 al Palaverde trevigiano in Gara 4 delle finali scudetto della Serie A. Per Treviso, che aveva vinto Gara 1 e Gara 2 perdendo Gara 3 al PalaDozza di Bologna, si tratta del quinto titolo.


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07/07/2006 16:32
 
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Basket: primi azzurri a Bormio

In sei hanno raggiunto ritiro pre-Mondiale


(ANSA) - BORMIO, 6 LUG - Sei azzurri a Bormio dove la nazionale di basket restera' fino al 23 luglio per preparare i Mondiali in Giappone (19 agosto-3 settembre). L'avanguardia dei convocati e' rappresentata da Basile e Marconato (Barcellona), Cittadini e Spinelli (Carpisa Napoli), Giachetti (Lottomatica Roma) e Soragna (Benetton Treviso). Gli altri raggiungeranno la sede del ritiro in Valtellina entro domenica prossima. A Bormio gli azzurri giocheranno cinque partite: contro Serbia (2), Turchia, Canada e Grecia.
20/07/2006 10:11
 
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Basket: Italia-Turchia 87-71

Pronto riscatto degli Azzurri dopo sconfitta con Serbia

(ANSA) - BORMIO, 19 LUG - Dopo la sconfitta contro la Serbia, l'Italia ottiene il riscatto contro la Turchia nel secondo incontro del torneo di Bormio. Gli Azzurri di Carlo Recalcati si sono imposti con il punteggio di 87-71 (24-15, 48-36, 69-54). 'Stiamo entrando in condizione, dopo il duro lavoro svolto in questi giorni - ha dichiarato il ct - I giocatori piu' esperti hanno dimostrato di essere fondamentali nel gruppo e non ci dobbiamo strappare i capelli per questa vittoria'.
10/09/2006 22:11
 
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Spagna campione del mondo
La Spagna è campione del mondo.Nella finale iridata ha dominato la Grecia imponendosi col punteggio di 70-47.Navarro e Garbajosa top scorer del match con 20 punti.
Gli iberici si aggiudicano la prima medaglia d'oro della loro storia ai mondiali.
15/09/2006 11:37
 
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Eurolega: sorteggiati i gironi
Sara' derby Napoli-Treviso, poi contro Cska Mosca di Messina


(ANSA) - ATENE, 14 SET - Sorteggiati i gironi della prima fase della Eurolega: sara' subito derby tra Napoli e Treviso, nel girone C col Cska Mosca di Messina. La Fortitudo Bologna e' nel girone A con Vitoria, Olympiakos, Efes Pilsen Istanbul, Sopot, Dinamo Mosca, Le Mans, e Colonia. Roma e' nel girone B con Maccabi Tel Aviv, Panathinaikos, Malaga, Cibona Zagabria, Olimpia Lubiana, Partizan Belgrado e Badalona. Gruppo C: Cska Mosca, Barcellona, Treviso, Fernerbace-Ulker, Kaunas, Pau-Orthez, Aris Salonicco, Napoli.
28/09/2006 22:28
 
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Fortitudo,Belinelli rinnova
(ANSA) - BOLOGNA, 28 SET - Marco Belinelli, talento bolognese e colonna della Nazionale si e' legato alla Fortitudo per quattro anni, fino al 30 giugno 2010. Il nuovo contratto va a sostituire quello quinquennale in essere, con cui nell'estate del 2003 la Fortitudo si era assicurata l'allora giovanissimo astro nascente del basket italiano, dandogli il primo contratto da professionista. Per Belinelli, che in futuro dovrebbe passare all'Nba, la scorsa estate si era parlato di un passaggio alla Virtus Roma.
07/10/2006 15:52
 
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Spari e droga: bufera sui Pacers
Rissa in uno strip club per Jackson, Tinsley, Daniels e l'ex reatino Hunter. Jackson esplode cinque colpi in aria, marijuana nell'auto di Tinsley





INDIANAPOLIS (Stati Uniti), 7 ottobre 2006 - Indiana Pacers e Stephen Jackson di nuovo nella bufera. A meno di due anni dalla clamorosa rissa che li vide protagonisti al Palace di Auburn Hills, contro i Detroit Pistons, un altro fatto di cronaca nera ha coinvolto l'ala della formazione di Rick Carlisle e alcuni suoi compagni. Questa volta però, a parte le circostanze ove è accaduto il fatto, non paio esserci indizi per incriminare Jackson.
I FATTI. Il giocatore, accompagnato dai compagni Jamaal Tinsley, Marquis Daniels e Jimmie Hunter (ex Rieti), avrebbe sparato, apparentemente per autodifesa e con un'arma regoalrmente denunciata, cinque colpi di pistola in aria dopo essere stato colpito da un'auto all'alba di venerdì mattina all'esterno del Club Rio, noto locale di spogliarelli di Indianapolis. Il tentato investimento sarebbe l'epilogo di una disputa nata tra i giocatori e i gestori del locale e degenarata all'esterno in maniera fisica. Per Jackson, 16.4 punti di media nella passata stagione, sono serviti anche alcuni punti di sutura a un labbro, ma la sua presenza mercoledì nel match di precampionato contro i New Jersey Nets non dovrebbe essere in dubbio.
IL RETROSCENA. La polizia, giunta sul luogo dell'alterco, ha trovato una piccola dose di marijuana nell'auto di Tinsley, occupata al momento da altre tre persone, ma nessun arresto è stato effetuato perché non è stato possibile determinare a chi appartenesse la droga. In auto sia Tinsley sia Daniels avevano armi da fuoco, ma anche in questo caso regolarmente denunciate.
PARLA IL COACH. Rick Carlisle prova a smussare i toni: "Posso dire che Jackson e compagni abbiano commesso un errore di valutazione nel rimane fuori così tardi durante il training camp. Stephen è stato fortunato, si è trovato in una situazione in cui la sua vita poteva essere a rischio. Al momento il sentimento che prevale in me è il sollievo visto che sta bene. Come società dobbiamo prenderci la responabilità di ciò che accade, essere in giro all'alba durante il training camp è una cosa sbagliata e non dovrà ripetersi".
07/10/2006 16:34
 
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Matrix incanta Roma
Nell'esibizione del Palalottomatica i Phoenix di D'Antoni vincono 100-93 trascinati da Shawn Marion che mette a segno 19 punti. Ma le tifose invocano Stoudemire, in panchina





ROMA, 6 ottobre 2006 - Entusiasmo alle stelle al PalaLottomatica per i fenomeni di Phoenix. Steve Nash e compagni onorano i tifosi romani vestendo una divisa particolare con il tricolore in bella vista. Il pubblico apprezza le giocate degli americani, ma tifa calorosamente per la Virtus. Non importa perché gli uomini di D’Antoni non sono i 76ers e decidono di non snobbare assolutamente l’evento. Ne viene fuori un match interessante, che però Phoenix guida dall’inizio alla fine e porta a casa con il punteggio di 100-93. Amare Stoudemire preferisce non rischiare il ginocchio operato 12 mesi or sono e rimane in panchina a guardare i compagni e ad ammirare un paio di striscioni sulle tribune del PalaLottomatica con dichiarazioni d’amore di tifose romane.
LA PARTITA - Si incomincia così nel segno di Shawn Marion. “The Matrix” fa impazzire il greco Mavrokefalidis (tre falli nei primi 6' della gara) e i Suns, nonostante le scorie della offseason ancora da smaltire, mostrano buone cose in attacco. Nash confeziona assist dei suoi, Kurt Thomas si fa sentire sotto canestro e se non fosse per gli acuti di un ottimo David Hawkins (8 punti nel primo quarto) Roma uscirebbe dal match già prima del riposo. Invece la Lottomatica sfrutta il passaggio a vuoto di Phoenix (complice anche la rotazione che porta in campo il nuovo acquisto dei Suns Marcus Banks e mette in panchina Nash), e nel secondo quarto si avvicina con i canestri di Bodiroga e dello stesso Hawkins, arrivando al –4 (38-34). Phoenix però non ci sta, spinge sull’acceleratore con le giocate in transizione di Barbosa e piazza un parziale di 8-0. Roma barcolla, ma non cade a va al riposo sotto 54-43. Nel terzo quarto le triple di Phoenix incominciano a trovare il canestro con una certa continuità. Barbosa e Raja Bell mettono fieno in cascina, Bodiroga e il solito Hawkins provano a rispondere, ma i Suns senza forzare più di tanto vanno a +14 alla fine del terzo quarto (84-70). La partita non va in archivio in anticipo perché Roma apre l’ultimo periodo con un parziale di 10-3 e va a –7. Appena sente il fiato sul collo Phoenix però cambia marcia e chiude i conti con i canestri di Marion e Barbosa. Roma comunque esce dalla sfida con i fenomeni della Nba a testa alta.
Roma: Hawkins 22 (9/15, 0/3), Bodiroga 17. Rimbalzi: Garri 11. Assist: Ilievski, Bodiroga 3. Phoenix: Marion 19 (6/12, 1/3), Bell, Barbosa 18. Rimbalzi: James Jones 9. Assist: Nash 9.
08/10/2006 21:07
 
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Bologna e Milano partono bene
Nella 1ª giornata di A vincono tutte le big tranne Treviso che cade a Cantù. L'Armani facile su Livorno, la Climamio di misura con Varese. Ok fuori Siena, VidiVici e Napoli





MILANO, 8 ottobre 2006 - Nel giorno della festa di Marzorati, Cantù fa la festa ai campioni d'Italia di Treviso che sprecano 7 punti nell'ultimo minuto. Vincono tutte le big con la Climamio che fatica contro Varese, Milano facile contro Livorno e i successi esterni di Siena (a Reggio Emilia), Napoli (a Teramo) e Virtus Bologna (a Udine). Capo d'Orlando espugna Avellino, alle 20.30 Biella ospita Scafati. Mercoledì alle 20.30 posticipo tra Montegranaro e Roma con la Lottomatica che pare vicina all'ingaggio del lungo serbo Ognjen Askrabic, in uscita dalla Dynamo San Pietroburgo.
Climamio Bologna-Whirlpool Varese 80-78
di Vincenzo Di Schiavi
Tyus Edney comincia l'opera di risarcimento verso la Fortitudo. Dopo averle sfilato scudetti e averla fatta patire in ogni modo e maniera, ora la fa godere strappando a Varese l'illusione del supplementare a un secondo dalla sirena (80-78). La Climamio parte così col piede giusto, anche se la strada per diventare una squadra e non un manipolo di grandi individualisti è ancora lunga. Varese se ne va felice per aver retto fino alla fine e con un Holland strepitoso (29 punti). Al via chi si aspetta la pioggia di fuoco dei bombardieri Fortitudo rimane deluso. Splende solo la stella di Delonte Holland, che la mette da ogni dove mentre la difesa di Shumpert gli fa il solletico. L'ala di Varese ne fa 17 in 10' (7/7) e la Climamio è già sotto di 14 (4-18) al 6'. La sveglia Bluthenthal, che lancia il break di 11-2, ma è il terzo fallo di Holland a girare il match. La Whirlpool, senza il suo bomber, sprofonda sotto i colpi di un 17-0 che vale il +9 (34-25) per Bologna. La Fortitudo però alterna fiammate a pause prolungate, dove la Whirlpool riesce a piazzare un 10-0 che, all'intervallo, porta in parità la gara: 44-42 per la Climamio. Equilibrio che si rompe solo nella striscia di liberi che accompagna gli ultimi 30" di gioco.
Bologna: Belinelli 20, Bluthethal 16, Thomas 15
Varese: Holland 29, Carter 11, Howell 10
Snaidero Udine-VidiVici Bologna 70-94
di Marco Ballico
Tutto facile per la nuova Virtus di Markovski, più squadra di una altrettanto rinnovata Snaidero. Solo il primo quarto è una corsa equilibrata. Wisniewski inscatola Best, ma la VidiVici viaggia comunque senza patemi sull'asse Drejer-Vukcevic e ribalta il primo allungo Snaidero (10-6, tripla di Gigena) con un pronto sorpasso (10-12, schiacciatona di Crosariol). Si continua punto a punto mentre Udine riscopre uno Zacchetti più solido di come se lo ricordava ma, nei primi 3' del secondo quarto, gli arancioni vanno in black-out e la Virtus piazza il 10-0 che le consegna le redini del match. Il sottomano di Di Bella al 16' è il massimo vantaggio della prima metà (27-39), scarto che Udine fatica a ridurre per la serataccia di Williams (1/9 all'intervallo). Si riparte e 7 punti in fila di Wisniewski riportano sotto la Snaidero (50-55 al 25') ma è un'illusione. La tripla di Di Bella al 30' (56-71) è un titolo di coda molto anticipato anche se la Virtus si diverte, anche con Best, fino al massimo vantaggio (59-86 al 34').
Udine:Zacchetti 12, Jaacks 12, Wisniewski 12
Bologna: Drejer 18, Vukcevic 15, Davison 13
Armani Jeans Milano-Td Shop.it Livorno 70-58
dal nostro inviato Paolo Bartezzaghi
Milano parte morbida contro una morbida Livorno e vince con 13 punti di Tusek (11 nella prima metà), 12 di Bulleri e 16 rimbalzi di Blair. Nei primi due quarti Milano fatica a trovare un canestro e si impantana contro la zona dei livornesi. Qualche sprazzo di Danilo Gallinari e Marko Tusek le permettono un leggero vantaggio che inizia a dilatarsi con due soluzioni da fuori di Sven Schultze imbeccato da Massimo Bulleri in penetrazione. Lo stesso Bullo, con una tripla e una serpentina a difesa schierata, porta l’Armani sul +11 (36-25) grazie al fiatone di Livorno che accusa presto i limiti di una panchina piuttosto corta (Daniels è infortunato, Porzingis solo in panchina). Ancora sprazzi nel terzo quarto quando gli errori di Livorno sono maggiori di quelli di Milano che manterrà sempre un distacco di almeno 9 punti.
Milano: Tusek 13, Bulleri 12, Blair 10, Gallinari 10
Livorno: Rowe 17, Kickert 13, Fantoni 12
Bipop Reggio Emilia-Montepaschi Siena 59-87
di Daniele Barilli
Sette uomini in doppia cifra e una vittoria talmente facile che più facile quasi non si può. Il Montepaschi espugna il palasport della Bipop partendo forte (2-12) e non facendosi più raggiungere. Troppa la differenza di valori in campo tra le due compagini: i toscani hanno girato alla perfezione, mandando, per l’appunto, sette uomini in doppia cifra, presi per mano da uno stratosferico Forte mentre nella Bipop, che non è mai scesa sotto i 5 punti di margine, si è salvato il solo Watson. Deludente Penberthy che ha chiuso la sua gara senza neanche un punto e con 0/7 al tiro: probabilmente è la prima volta che gli accade nella sua carriera. Il Montepaschi, così, ha accelerato con decisione già nel secondo quarto (23-37), sfondando il muro dei 20 punti nel terzo quarto (40-63). Partita, a quel punto, già finita.
Reggio Emilia: Watson 25, Minard 8, Nicola 8
Siena: Forte 16, Stonerook 14, McIntyre 12
Siviglia Wear Teramo-Eldo Napoli 77-79
di Malì Pomilio
Napoli vince con merito una partita bella e avvincente. Primo quarto dalle mani fredde e dai molti palloni persi per entrambe. Dopo 3' L'Eldo comanda 7-2 e Teramo non trova il filo del gioco finchè Grundy si sblocca e con le sue penetrazioni e con i suoi scarichi firma 11-11 dopo 7'. Napoli prova a scappare subito con due triple, ma Teramo non si lascia intimorire. Difesa a uomo che cambia sui tagli e gli abruzzesi riescono a coprire bene il tiro da fuori. Brown è bravo però a trovare con gli scarichi a centro area Cittadini che realizza 9 punti in un quarto. Un tiro da 3 di Hurd sulla sirena conserva Teramo in parità a quota 37 al riposo. Nel terzo periodo si vede finalmente Sesay. Quando quest'ultimo e Cittadini, con 4 falli, vanno in panchina la Siviglia riesce ad allungare con un parziale di 8-0 (63-57) prima di quattro punti consecutivi di Spinelli che chiudono il periodo 63-61. Bucchi proprone una zona 2-1-2, Teramo per 5' non vede il canestro e Napoli scappa via. A 3' dalla fine con l'Eldo a +9 la partita sembra finita. Rocca e Spinelli sono immarcabili e la Siviglia ha difficoltà insormontabili in attacco, ma il cuore di Teramo c'è. Rocca esce a 1'30 dalla fine e Woodward prova a spingere Teramo fino al 77-78. Spinelli fa 1/2 dalla lunetta, Lulli recupera il rimbalzo ma non c'è più tempo per tentare l'impresa.
Teramo:Grundy 21, Hurd 20, Nolan 12
Napoli: Rocca 15, Brown 13, Spinelli 13
Air Avellino-Upea Capo d'Orlando 72-83
di Luigi Zappella
Bella impresa dell’Upea Capo d’Orlando che vince con merito sul parquet di un Avellino con mezza squadra a mezzo servizio a causa degli infortuni. Gli ospiti partono a razzo con una serie di triple degli esterni e vanno avanti (6-13 al 3', 14-23 all’8') con Avellino che oppone solo Strong. I siciliani chiudono sul 17-25 il primo quarto e volano a +14 al 12' con una tripla di Rabaglietti, toccando anche il +18 punti al 16' con Rush (27-45). Avellino cerca di reagire con Capel, ma Wells con una tripla e un libero fissa sul 36-53 il punteggio del primo tempo. Avellino parte con un illusorio 7-0 in avvio di ripresa, ma Young scatenato, con 10 punti di fila serve un parziale di 16-4 che ricaccia dietro gli irpini. I siciliani con una tripla di Young (migliore in campo) volano a +23 (52-75) al 23', gestendo la gara fino in fondo senza affanni.
Avellino: Capel 22, Curry 11, Pecile 9, Strong 9
Capo d'Orlando: Young 25, Rush 14, Wells 12
Angelico Biella-Legea Scafati ore 20.30

Premiata Montegranaro-Lottomatica Roma mercoledì 20.30

Cantù-Benetton Treviso 70-69
di Pietro Terraneo
C’è gioia vera nel dopo gara tra i giocatori canturini. Tutti attorno a Marzorati per festeggiare a modo il rientro in campo di uno dei miti della pallacanestro italiana. Perché il successo ottenuto dagli uomini di Sacripanti è di quelli pesanti. Per Cantù, una formazione nata per salvarsi al termine della stagione regolare e per Treviso che esce sconfitta all’esordio come nella passata stagione dopo aver condotto nel punteggio per 39 minuti. Scherzi del destino? Forse perché le coincidenze si assommano: Cantù festeggia il 70° compleanno segnando…. 70 punti e con il suo storico playmaker a recuperare il primo pallone della gara grazie a uno scatto ("per fortuna ho l’assicurazione….", scherza il capitano canturino) sulla linea di fondo un pallone che, statistiche alla mano peserà e parecchio sull’esito finale della contesa.
Perché il pallone iniziale recuperato da Marzorati è solo l’antipasto di una gara intesa peraltro mai messa in cassaforte dal Benetton, ma nel contempo mai giudicata chiusa da Cantù che, con carattere,ha saputo aspettare pazientemente l’occasione giusta per tramutare quello che alla vigilia poteva essere solo considerato un sogno in una splendida realtà. Treviso, al contrario, getta al vento due punti più importanti per il morale che per la classifica sciupando in attacco tutto ciò che di buono è riuscita a costruire in difesa. Un aspetto che David Blatt ha sottolineato a più riprese: "Vorremmo subire tutte le volte 70 punti. Questa sera abbiamo perso la gara in attacco, non in difesa dove ho poco o nulla da rimproverare ai miei".
Parole sagge quelle dettate dal coach israeliano perché il suo Benetton grazie a Lyday prova sin da subito a mettere le mani sulla gara: 4-5 al 2’,9-15 due minuti dopo. Sacripanti prova la mossa dei due lunghi puri (Shaw e Williams) ma è sempre il Benetton che con Zizis e Goree allunga nuovamente: 14-24 all’8’, 16-24 alla fine del primo quarto. Un canestro pesante di Jones, l’unico di tutta la gara, illude Cantù (21-24 al 12’ grazie a un 7-0 di parziale) sospinta dalla devastante fisicità di Williams a centro area. Il Benetton con Gigli in campo sembra avere più equilibrio nel cuore dell’area colorata e con Mordente, bravo a trovare spazio, riprova a prendere il largo: 31-36 al 17’, 33-42 all’intervallo lungo.
Una pausa che fa bene a Cantù che con Jordan (25 punti, 10/15 al tiro) prova a ricucire per l’ennesima volta lo strappo arrivando quasi a un’incollatura: 46-48 al 27’. Un’ingenuità di Wilson (sfondamento) e uno 0/4 dalla lunetta di Williams sembrano tarpare le ali a Cantù (48-51 all’ultimo intervallo) anche perché il Benetton con Lyday non perdona nulla. Jordan, ancora lui, suona la carica per i padroni di casa ma due errori consecutivi da sotto di Shaw e due conclusioni pesanti a bersaglio di Zizis e Mordente (50-56 al 34’) sembrano chiudere anzitempo la porta in faccia a Cantù. Nemmeno per sogno verrebbe da pensare perché Wilson e Williams ricuciono nuovamente lo strappo (55-58 al 36’). Un nuovo allungo trevigiano firmato da Goree e Zizis potrebbe chiudere stavolta definitivamente la contesa (59-67 al 38’) ma Cantù ha davvero sette vite e grazie a un immenso Jordan, con la collaborazione attiva di McGrath, confeziona una rimonta impensabile: 62-69 a 86” dalla sirena. Un tiro pesante di McGrath e una conclusione da sotto di Jordan portano Cantù a contatto e, quando Jordan confeziona la tripla del sorpasso, Treviso ha ancora 10 secondi per confezionare il contro sorpasso senza però riuscire a concretizzarlo.
Cantù: Jordan 25, McGrath 13, Williams 10
Treviso: Zizis 16, Goree 15, Lyday 12.
10/10/2006 15:38
 
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Cska-Maccabi, sfida ai padroni
L'ultima tappa dell'Nba Europe LIve 2006 a Colonia mette di fronte le due squadre più forti del Vecchio continente, sempre più competitive, a Phoenix Suns e Philadelphia 76ers





COLONIA (Germania), 10 ottobre 2006 – Si conclude tra oggi e domani a Colonia l’Nba Europe Live 2006, serie di partite di esibizione tra squadre Nba ed europee.
Nella Koln Arena, alle 18 si sfideranno i campioni d’Europa del Cska Mosca, allenati da Ettore Messina e il Maccabi Tel Aviv (finalista dell’Eurolega 2006). Alle 21 sarà la volta di Phoenix Suns-Philadelphia 76ers. Domani le finali.
Due mondi che si incontrano: Nba ed Europa vantano quasi 30 anni di rapporti di cui ben 19 sanzionati da manifestazioni ufficiali. C’era una volta un movimento, quello del Vecchio Continente, che arrivava alle sfide con le squadre Nba con il gusto della festa e con spirito “Decoubertiniano”. Adesso invece qualcosa è cambiato: le ripetute sconfitte del Dream Team, poi ribattezzato Team Usa, a Mondiali e Olimpiadi ha regalato alle potenze europee la convinzione di giocare alla pari anche contro gli alieni del pianeta Nba.
Certo, per le squadre nordamericane è sempre precampionato, ma la serie di partite di “Nba Europe Live” ha dimostrato come l’oceano si sia davvero ristretto. I 19 punti che il Cska ha rifilato ai Clippers sono un segnale forte di come la squadra di Ettore Messina potrebbe potenzialmente giocare nel campionato Nba e di certo non stabilirebbe il record negativo di vittorie (9 su 82 partite di Philadelphia nel 1972-73).
Certo, già il Maccabi Tel Aviv vinse 98-97 contro i Washington Bullets, allora campioni Nba, nella prima amichevole interoceanica datata 8 settembre 1978. Ma era davvero un altro mondo e i Bullets arrivarono in vacanza, con una squadra rimaneggiata e senza conoscere le regole Fiba. Nel 1987 nacque il McDonald’s Open, la prima manifestazione ufficiale che univa squadre Nba e Fiba, e toccò alla Tracer Milano campione d’Europa perdere da Milwaukee. Negli anni a seguire prima la Scavolini Pesaro con New York e poi Badalona con i Lakers sfiorarono l’impresa senza riuscirci.
Nba Europe Live 2006 ha invece segnato una sorta di rivoluzione: prima il Barcellona ha battuto i Philadelphia 76ers, con Basile e Marconato che hanno bissato il successo su Iverson nell’amichevole di Colonia del 2004, e poi il Cska ha umiliato i Clippers, ma quasi tutte le sfide della serie si sono rivelate equilibrate. Ettore Messina è diventato il primo allenatore italiano a battere una squadra Nba, ma curiosamente il giorno prima Mike D’Antoni, azzurro agli Europei del 1989, è diventato il primo italiano a battere una squadra europea.
Se il Commissioner David Stern solo qualche anno fa sognava una lega minore della Nba in Europa, non c’è voluto molto per mettere in naftalina il progetto. Non solo l’operazione sarebbe stata un fallimento economico, un mal di testa organizzativo e una pessima azione di p.r. nei confronti dell’Eurolega, ma adesso il grande capo della lega pro nordamericana si è persino sentito proporre da Vlade Divac, capo della sezione basket del Real Madrid, di iniziare a pensare a un’intera Division Nba targata Europa. Per ora l’impresa sembra impossibile perché cinque gruppi pronti a mettere in tavola 400 milioni di dollari a fondo perduto e dotati di impianti capaci di generare profitti non sono all’orizzonte. Però, dopo decenni in cui si attendevano segnali dall’Nba in materia, ora la situazione si è ribaltata ed è l’Europa che inizia, se non a forzare la mano, a tastare il terreno per un futuro che sembra sempre meno fantascientifico.
Ora toccherà a Cska e Maccabi sfidarsi nella prima semifinale di Nba Europe Live per decidere chi sfiderà mercoledì sera la vincente di Phoenix-Philadelphia. Sognare una sfida Messina-D’Antoni con gli occhi del mondo addosso è legittimo.


(gazzetta.it)
12/10/2006 14:37
 
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Bargnani, buon debutto in casa
L'ex Benetton in campo per 22' all'Air Canada Centre nella sfida di pre-campionato vinta da Toronto su Boston 118-112. Per lui 13 punti con 4/13 dal campo, 5 rimbalzi e una stoppata





TORONTO (Canada), 12 ottobre 2006 - I Toronto Raptors hanno esordito all’Air Canada Centre sconfiggendo per 118-112 al supplementare i Boston Celtics nel secondo impegno di precampionato.. Una partita sempre in equilibrio e a due volti, noiosa e piena di tempi morti nel primo tempo e divertente nel secondo con un finale ancora una volta da brividi. Con Toronto in vantaggio sul 102-99, un canestro da tre allo scadere del tempo regolamentare del rookie di Boston Rajon Rondo (29 punti) riporta il punteggio in parità. Soltanto nel supplementare Toronto ottiene l’allungo decisivo grazie a due triple di Jorge Garbajosa, l’eroe della serata con 18 punti, che per gli americani è un rookie, ma quando va in campo non sembra notare alcuna differenza tra i parquet europei e quelli della Nba. E al suo fianco Jose Calderon (6/9 dal campo, 13 punti e 6 assist) ha riacquistato sicurezza e padronanza della squadra.
Nel primo tempo Chris Bosh (22) gioca sul serio al pari di Paul Pierce (23) incontenibile per Anthony Parker, poi entrambi si accomodano in panchina e lasciano alle seconde linee il compito di decidere la sfida. Finalmente c’è grande spazio per Andrea Bargnani, in campo per 8 minuti prima dell’intevallo e per 22 minuti complessivi, supplementare compreso. Il Mago, seppure in serata no al tiro, chiude la sua prima gara all”ACC con 13 punti frutto di 4/13 dal campo (0/5 da tre) e 5/6 dalla lunetta, oltre a 5 rimbalzi, 1 stoppata, 2 perse e 3 falli. Tutto sommato una prova positiva anche perché le scelte di tiro sono sempre giuste: Andrea alterna triple a penetrazioni in area, movimenti spalle a canestro (dove ha maggior successo) a palleggio arresto e tiro, sempre leggendo perfettamente la difesa. L’unico problema è che la palla non vuole saperne di entrare nella retina. Bargnani si trova comunque in buona compagnia. Anche Fred Jones (2/11), Mo Peterson (4/12), Anthony Parker (1/4) e T.J. Ford (1/5) litigano col canestro.
"Al’inizio ero un po' emozionato e nervoso perché giocavo davanti al nostro pubblico per la prima volta. Penso sia una cosa normale", è il commento post partita dell’ex Benetton. "È stata una buona gara. Ovviamente dobbiamo migliorare parecchio. Ci stiamo allenando molto forte e in allenamento corriamo molto. Forse stasera eravamo un po’ stanchi".”Bargnani è apparso in netto progresso nell’area difensiva, dove nella prima azione ha tenuto bene l’uno contro uno del suo avversario, stoppandolo e recuperando palla. Poi nel secondo tempo si è sbloccato anche in attacco. Dal ritorno in campo negli ultimi due minuti del terzo quarto ha segnato 11 punti, compresa un bella schiacciata in contropiede su assist di Fred Jones, che ha dato la carica ai circa 13.000 spettatori presenti. Intanto, chi da queste parti Andrea Bargnani lo conosceva poco o addirittura niente comincia a capire che il ragazzo ha la stoffa per sfondare nella lega Nba. "The kid can play!" (il ragazzo sa giocare) ha ripetuto per tre volte dopo la sfida di stasera il conduttore delle news di Sportsnet, uno dei canali tv sportivi del Canada.


(gazzetta.it)
16/10/2006 22:51
 
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Jordan: "La mia pallacanestro"
Il grande Michael si racconta in esclusiva per Gazzetta.it a una settimana dalla sua visita italiana di Milano. Intervista in due parti: oggi racconta il suo amore per il gioco





MILANO, 16 ottobre 2006 - Chiamatelo come volete: M.J., Air Jordan, His Airness. Oppure semplicemente Michael Jordan, comunque sia si tratta sempre del più grande giocatore di basket ad avere mai calcato i parquet del pianeta. Anche se da qualche anno ha appeso le scarpe al chiodo, diventando di recente socio di minoranza dei Charlotte Bobcats, la stella dei Bulls è rimasta una delle icone sportive più celebri al mondo: i titoli vinti con Chicago, le imprese del Dream Team 1992 e le schiacciate spettacolari ne hanno fatto un idolo senza tempo. In campo e fuori perché, grazie a un carisma fuori dall'ordinario, Jordan è stato un re Mida anche a livello pubblicitario. Nike, Gatorade e tante altre aziende che hanno versato nelle sue tasche decine di milioni di dollari hanno ricavato soldi a palate.
Adesso la Nike ha deciso di esportare la marca Jordan anche in Europa. Da qui la scelta di M.J. di fare un tour europeo (Parigi, Londra, Amburgo, Berlino, Barcellona e Milano) per una serie di clinic dedicati ai più giovani da unire a una fitta rete di appuntamenti promozionali. In attesa del suo sbarco in Italia (24 e 25 ottobre) Michael Jordan ha rilasciato un'intervista esclusiva a Gazzetta.it che vi proponiamo in due parti. Nella prima ha parlato del suo amore per il basket, del suo approccio verso lo sport e dei suoi obiettivi per il prossimo Tour europeo. Nella seconda si concenterà sul basket internazionale, sulla crescita della pallacanestro europea e sui problemi del basket statunitense.


gazzetta.it
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