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Rottura totale Fota-Fia
Nasce il Mondiale alternativo


I grandi team respingono il piano proposto da Mosley: "Non possiamo continuare a compromettere i valori fondamentali dello sport". Subito al lavoro per una competizione "con prezzi più bassi".


SILVERSTONE (Gran Bretagna), 19 giugno 2009 - È rottura completa tra i team della Fota e la Fia. Le principali scuderie della Formula Uno, al termine dell'incontro di ieri sera nel quartier generale della Renault di Enstone, vicino a Silverstone, si sono detti pronti a "incominciare la preparazione di un nuovo campionato". La Ferrari, sempre presente nel Mondiale dalla sua nascita, nel 1950, guida il gruppo dei team ribelli, di cui fanno parte anche gli attuali dominatori della stagione, la BrawnGP, e poi McLaren, Renault, Toyota, BMW Sauber, Red Bull Racing e Toro Rosso. Al momento, le uniche squadre attualmente in gara nel Mondiale che parteciperebbero alla stagione 2010 della Fia sarebbero Williams e Force India.

ACCUSE PESANTI — "I desideri dei team più importanti sono stati ignorati - si legge nel comunicato arrivato a tarda notte della Fota - inoltre, decine di milioni di dollari non sono stati distribuiti dal detentore dei diritti commerciali (il patron del Circus, Bernie Ecclestone ndr) sin dal 2006. È quindi chiaro che i team non possono continuare a compromettere i valori fondamentali dello sport e hanno rifiutato di togliere la riserva alla loro iscrizione al campionato 2010".

L'ULTIMA OFFERTA — La rottura è arrivata al termine dell'ennesima giornata di confronto a distanza tra Fia e Fota, in cui si era registrata anche un'apertura di Mosley, che aveva provato a innalzare il budget cup - ma solo del prossimo anno - da 45 a 100 milioni di euro. Lo aveva scritto lo stesso Mosley in una lettera inviata ai team, in cui si diceva pronto anche ad accettare un revisore dei conti esterno. Era l'estremo tentativo di evitare una crisi che, con l'abbandono dei grandi costruttori, avrebbe portato alla creazione di un mondiale parallelo. Quello che invece il vertice della Fota ha decretato in maniera inevitabile.

FUGA DEI PILOTI — Oggi scadeva il termine imposto dal presidente della Fia a McLaren, Bmw, Renault, Toyota e BrownGp che dovevano sciogliere la riserva sull'iscrizione al 2010. A queste naturalmente vanno aggiunte Ferrari, Toro Rosso e Red Bull, che sono di fatto iscritte, ma contro la loro volontà. E invece ora tutti hanno deciso uniti di fare le valigie. E quella che nel pomeriggio di ieri era solo un'ipotesi, ora è diventata realtà. I piloti delle grandi scuderie sono però pronti a seguire i loro team. "Non parteciperò a una Formula 1 con i piccoli team, meglio gareggiare da un'altra parte -, aveva detto il campione del mondo della Renault, Fernando Alonso - Noi vogliamo competere con i migliori team del mondo, con la massima tecnologia, con i migliori piloti".

PREZZI PIU' BASSI — Il nuovo campionato, si legge nella nota della Fota, avrà "una governance trasparente, un regolamento unico, incoraggerà l'ingresso di nuovi partecipanti e ascolterà i desideri dei tifosi, offrendo ovunque prezzi più bassi per tutti gli spettatori in tutto il mondo, dei partner e di tutte le parti interessate". In questo nuovo campionato, assicurano gli otto team della Fota, saranno presenti "i migliori piloti, marchi, sponsor, organizzatori e società storicamente legate al più alto livello dello sport automobilistico".

DOMANI LA LISTA — "Delusa ma non sorpresa". E' questo in sostanza il commento della Fia alla decisione dei team "ribelli". "La Fia è delusa ma non sorpresa dall'incapacità della Fota di raggiungere un compromesso nell'interesse primario di questo sport - nel comunicato pubblicato sul sito della Federazione Internazionale dell'Automobile - È chiaro che alcuni elementi in seno alla Fota hanno puntato a questa soluzione in tutto l'arco della trattativa, non affrontando le discussioni in buona fede". Ribadendo che il termine ultimo per l'iscrizione al Mondiale 2010 "scadrà questa sera" e che la lista dei team partecipanti "sarà annunciata domani", la Federazione sottolinea infine di "non poter permettere una crescita continua delle spese finanziarie per il Mondiale, nè può consentire alla Fota di dettare le regole della Formula 1".

gasport

Fonte: gazzetta


20/06/2009 13:49
 
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Piste, tv: il Mondiale bis è già cominciato


Dopo la rottura Fia-Fota i team si organizzano: il Lausitzring si offre, la rossa mette a disposizione il Mugello, le televisioni mettono pressione su Ecclestone

SILVERSTONE (Inghilterra), 20 giugno 2009 - "Per forza Max Mosley non presenta la lista degli iscritti: ne ha così pochi! E poi che fa? Accetta quattro macchine per ogni scuderia?". Fernando Alonso commenta divertito l’ennesimo colpo di scena al termine dell’ennesima giornata scandita dal succedersi di comunicati. Dopo aver annunciato di primo mattino che avrebbe fornito oggi la lista dei team iscritti al Mondiale 2010, nel pomeriggio la Fia cambiava idea, rinviando la decisione alla conclusione della disputa legale contro la Ferrari e l’associazione dei team.

1 — Perché questo cambio di rotta in poche ore?
Al di là delle ragioni contenute nella comunicazione della Federazione, ai più non è sfuggita la difficoltà del presidente di mettere insieme un numero sufficiente di scuderie (almeno 10) per organizzare il Mondiale.

2 — Ma non c’erano candidati che erano stati esclusi da una prima scrematura, pronti a subentrare ai 5 team della Fota che si erano iscritti con la condizionale e che Mosley ieri avrebbe dovuto depennare?
Sì, ma già nel cuore della notte la N-Technology aveva avvertito di aver ritirato la propria candidatura, contestando alla Fia metodi e azioni. Poi, appresa la rottura tra Fia e i grandi, altri hanno cominciato a muoversi con l’intento di defilarsi: Campos e Prodrive. Alla fine Mosley rischiava di ritrovarsi con Force India (già tentennante), Williams, i tre nuovi (incerti) e tre scuderie, Ferrari, Red Bull e Toro Rosso, che aveva già deciso di trascinare in tribunale a Losanna. E che lo avevano già avvertito di non voler correre nel 2010.

3 — Ha influito sulla decisione di Mosley anche quella dei motoristi di non fornire i motori a nuove o vecchie scuderie del versante federale?
Indubbiamente: anche se Mercedes, Renault e Ferrari non hanno ancora confermato questa versione (il caso più delicato è quello di Stoccarda che ha un contratto quinquennale con la Force India), Mosley da ieri si ritrova ad avere a disposizione come fornitore solo la Cosworth, che può supportare 5-6 scuderie. Impossibile far nascere un campionato così.

4 — E quello alternativo ha già basi solide?
Per ora siamo ancora ai preliminari. Come aveva sostenuto John Howett due settimane fa in Turchia, ci sono stati contatti informali con le tv (alcune hanno già fatto presente a Ecclestone di non essere affatto contente di mandare in onda un campionato alternativo con scarsi contenuti) e i circuiti. Ad esempio il Lausitzring (Germania), si è detto disponibile a ospitare il Mondiale, la Ferrari potrebbe mettere a disposizione il Mugello. E non ci sono ostacoli insormontabili neppure per gli autodromi che hanno un contratto con Ecclestone: dal 2001 non può porre alcun veto ad ospitare altre gare rilevanti a ruote scoperte. Anche se con alcuni ha stipulato patti che impediscono agli organizzatori di ricevere un eventuale GP alternativo a meno di tre mesi da quello Mondiale. Diversa la situazione per i circuiti che sono gestiti da Ecclestone o da persone che a lui fanno riferimento, tipo Interlagos e Istanbul.

5 — Con otto sole scuderie, sarà necessario far correre tre macchine?
È un’opzione, ma le scuderie confidano nel fatto che alcuni candidati a entrare nel Mondiale 2010, alla fine passino al campo avverso.

dal nostro inviato
Andrea Cremonesi


Fonte: gazzetta


20/06/2009 13:57
 
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Libere, primo Rosberg
Mosley: "Non lascio"


Ultima sessione di prove a Silverstone col tedesco della Williams davanti a Nakajima, Trulli e Vettel. Poi le Ferrari. Il presidente Fia: "I team vogliono solo il potere, chiederebbero la testa anche del mio successore". Schumi approva il Mondiale alternativo: "Meglio costruire altrove in modo ragionevole"

SILVERSTONE (Inghilterra), 20 giugno 2009 - Nico Rosberg ovviamente. Il tedesco della Williams si conferma il pilota cacciatore di miglior tempi delle prove libere e stamattina si è piazzato al comando della classifica della sessione che precede le qualifiche del GP di Gran Bretagna, in programma alle 14. A Silverstone Nico ha messo in fila in 1'18"899 il compagno di squadra Nakajima (1'19"102) e la Toyota di Jarno Trulli (1'19"125). Quarto è Sebastian Vettel con la Red Bull, poi ci sono le Ferrari di Felipe Massa e Kimi Raikkonen. A seguire Glock e Alonso. Decimo e 12° tempo per le BrawnGP di Barrichello e Button. Sempre in difficoltà le due Bmw: Heidfeld è 18°, Kubica ultimo. La sessione si è animata soprattutto nel finale: le vetture non hanno girato molto anche perché la pista era abbastanza fredda e umida per colpa del temporale caduto nella notte.

MAX TIENE DURO — Intanto dopo la rottura shock di ieri tra Fia e Fota oggi Mosley è tornato a parlare e in un'intervista alla BBC ha dichiarato di non volersi dimettere dalla presidenza della Fia in alcun modo: "Se io lasciassi, non ci sarebbe comunque pace. I team vogliono il potere e chiederebbero anche la testa del mio successore. Io non voglio andare avanti troppo a lungo, ma i problemi che mi stanno creando rendono difficile il mio addio a ottobre. Il personale della Fia mi dice che abbiamo tutto questo caos, che siamo sotto attacco e che devo rimanere. Se fossimo in una situazione tranquilla ed io mostrassi la volont di lasciare ad ottobre, tutti sarebbero gentili con me. Mi direbbero di restare, ma tutto sommato non si preoccuperebbero e al mio posto arriverebbe un'altra persona. Tutto quello che stanno facendo è controproducente".

SCHUMI CON LA FOTA — Chi approva le manovre della Fota e boccia Mosley è Michael Schumacher: "Da appassionato di motori, voglio vedere lo spettacolo migliore con i piloti più forti e team più competitivi che si sfidano - ha detto il sette volte iridato approvando la nascita del Mondiale alternativo - è semplicemente incomprensibile che i team condividano la loro visione sull'approccio alle riforme e la federazione invece voglia ancora attuare qualcosa di diverso" dice Schumi stigmatizzando l'atteggiamento della Fia. "In un primo momento può sembrare incredibile, ma stavolta tutti i grandi team sono uniti e questo rende un nuovo campionato molto più realistico, l'alternativa diventa reale".

TROPPA POLITICA — Anche per Schumi questa vicenda si sta rivelando stucchevole: "Trovo estremamente spiacevole che, negli ultimi tempi, in F.1 si sia parlato così tanto di politica e così poco di sport. Spero che questi giochi politici terminino in tempi brevi, situazioni del genere mi rendevano nervoso già durante la mia carriera. La Formula 1 è stato sempre il palcoscenico per i migliori piloti e i migliori team. Tutto questo è stato ammirato nel mondo, questo è ciò che tutti vogliono vedere. Se tutto questo viene costantemente messo in discussione dalla permanente incertezza delle regole, è meglio tutelare il valore dello sport, andar via e costruire altrove in modo ragionevole".

gasport

Fonte: gazzetta


21/06/2009 19:08
 
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Restando al fatto sportivo, il Gp di Inghilterra dice che Vettel con la Red Bull è oggi più veloce del leader Button. Le Ferrari dietro con Kimi 9° e Phelipe 11°, peggio di loro le McLaren, deludenti sul circuito di casa con Hamilton addirittura penultimo.


21/06/2009 19:08
 
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Silverstone, trionfo Red Bull
Vettel 1°, Ferrari a punti


Il tedesco precede il compagno di squadra Webber e la BrawnGP di Barrichello. Felipe quarto con la prima rossa davanti a Rosberg, Button e Trulli. Raikkonen ottavo

SILVERSTONE (Inghilterra), 21 giugno 2009 - Se questa è la Red Bull che vedremo fino al termine della stagione il Mondiale di F.1 è probabilmente riaperto. Strepitoso il trionfo di Silverstone firmato naturalmente Sebastian Vettel e completato dal secondo posto di Mark Webber. Persino la super BrawnGP oggi ha fatto una figura magra, pesantemente rintronata dal ritmo infernale dei due piloti protagonisti dell’intero fine settimana. Una vittoria indiscutibile, con Rubens Barrichello relegato a 41” dal tedeschino che ha conquistato la terza vittoria della carriera, la seconda stagionale. E’ l’unico a esserci riuscito quest’anno a parte Jenson Button, oggi finito addirittura sesto dietro alla Ferrari di un ottimo Massa e alla Williams di Rosberg. Trulli settimo, al solito positivo, Raikkonen ottavo con la seconda Ferrari.

VANTAGGIO — Button conserva un vantaggio importante: ha 25 punti ma davanti c’è ancora più di metà stagione. Oggi sarebbe stato meglio finire al posto di Barrichello e il vero campanello d’allarme è che la sua macchina non è riuscita a far lavorare le gomme come la Red Bull, eccezionale nel suo nuovo step evolutivo che ha confermato le qualità di Adrian Newey. Il punto è tutto qui: se la BrawnGP non riuscirà a portare dei correttivi già nelle prossime gare il rischio rimonta è concreto. Anche perché Vettel, ma non è una notizia, è un pilota terribilmente pericoloso. Oggi scattava dalla pole e non ha dato scampo ai rivali. In 10 giri ha inanellato un giro veloce dietro l’altro scavando il vantaggio con cui ha poi trionfato. Barrichello alle sue spalle gli ha fermato Webber, l’unico che avrebbe potuto impensierirlo, così i due pit stop sono stati una formalità.

STRATEGIA — La Ferrari non ha sfigurato. Certo, Massa ha chiuso a 45” dal vincitore e non è certo quello cui i tifosi erano abituati. Oltretutto ieri ha compromesso il fine settimana con l’11° tempo in prova. Ma di questi giorni bisogna accontentarsi anche di 5 punti (6 con l’ottavo posto di Raikkonen). Anche tenendo conto che Massa oggi ha fatto una gara notevole, supportato da una strategia che gli ha consentito di recuperare tantissime posizioni. E pure tenendo conto che Button ha chiuso dietro al brasiliano. Peccato per Raikkonen che era partito benissimo (5°) ma poi si è perso nel gioco dei pit stop. Gara terribile, invece, per la McLaren: Lewis Hamilton ha chiuso 16°, Kovalainen si è ritirato (incidente con Bourdais). Davanti al proprio pubblico è stata una vera figuraccia. Bravo Giancarlo Fisichella, 10°.
Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta



21/06/2009 19:09
 
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La gioia di Vettel: "Un sogno"
Massa: "Ho dato il massimo"


Il tedesco vincitore a Silverstone ringrazia il team: "Red Bull fantastica, vittoria non facile, ho dovuto stare sempre attento". Webber: "Sapevo che sarebbe scappato, ho perso il GP ieri". Button: "Loro forti ma sono in testa". In casa Ferrari felice il brasiliano: "Bel GP"

SILVERSTONE (Inghilterra), 21 giugno 2009 - "È un sogno che diventa realtà, grazie ragazzi, avete fatto un lavoro fantastico. È un sogno!". Sono le parole di Sebastian Vettel che saluta e ringrazia la squadra via radio appena dopo aver tagliato il traguardo del GP di Gran Bretagna. Una vittoria schiacciante quella del giovane tedesco della Red Bull che ha dominato dal primo all'ultimo giro. E Sebastian ha voluto giustamente subito ringraziare il team perché questa nuova versione della Red Bull gli ha letteralmente messo le ali. Jenson Button è ancora lontano e la BrawnGP dovrà certamente rispondere. Ma il Mondiale ora è meno compromesso.

GODUTA TUTTA — "Non è stata una vittoria facile come può sembrare - spiegato il tedesco, alla terza vittoria in carriera - è stata lunga, ce la siamo goduta tutta. Restare concentrati non è stato facile. La partenza è stata importante, poi ho spinto il più possibile per creare un divario con gli inseguitori. Tutto ha funzionato bene, la macchina è fantastica. Sono riuscito a spingere sempre di più, anche le gomme hanno lavorato bene. Ho avuto qualche difficoltà coi doppiaggi, non è stato facile. Sapevo che avevo un buon distacco ma non lo vedevo e continuavo a chiedere al team informazioni. Poi negli ultimi giri ho fatto il conto alla rovescia e ho controllato la corsa. Devo dire che gli ultimi 10 giri sono stati abbastanza facili, ma gli altri no". Vettel è terzo in classifica a 25 punti da Button. "È un risultato splendido, sono più che soddisfatto. Siamo sulla strada giusta, tutti nel team hanno lavorato bene, specie sull'assetto della macchina facendo degli aggiustamenti all'ultimo minuto. È bello vincere qui a Silverstone, c'è una grande atmosfera. È stata un'emozione splendida dopo la bandiera a scacchi. Sognavo di vincere qui. Abbiamo migliorato la macchina un po' in tutte le aree, ora dobbiamo continuare a lavorare per cercare di recuperare in campionato".

OTTIME BASI — A conferma della bontà del progetto Red Bull, che a Silverstone presentava un nuovo muso e il nuovo diffusore, c'è il secondo posto di Mark Webber. E dalle sue dichiarazioni si capisce perché ieri fosse molto arrabbiato del terzo posto in prova. "Ho perso la mia gara ieri - ha detto l'australiano - era importante partire dalla prima fila perché sapevo che Vettel sarebbe andato via all'inizio. E poi è difficile recuperare. Il secondo posto è comunque un buon risultato, la macchina è andata bene, abbiamo fatto dei passi avanti importanti. Ho perso molto nel primo stint di gara. Il divario dopo 20 giri era enorme ed è stato difficile recuperare. Quindi ho pensato a portare a casa la macchina. Tutto ha funzionato al meglio. Questi risultati aiutano, dimostrano la bontà del lavoro. Faccio i complimenti a Sebastian, ha fatto un ottimo primo stint di gara. Abbiamo ottime basi per le prossime gare".

JENSON TRANQUILLO — Il grande sconfitto di oggi è certamente Jenson Button, giù dal podio per la prima volta nella stagione. Il leader della classifica ha chiuso sesto nella gara in cui più desiderava fare meglio. E quel che è peggio è che Vettel ora è molto pericoloso. Ma l'inglese conserva l'ottimismo: "Ho dovuto un po' lottare, sono partito male, non sapevo da dove passare, anche Trulli è partito partiva male ma non c'era spazio per superarlo. Sono rimasto dietro Trulli e poi dietro l'italiano anche nel secondo tratto. Quando ero libero, con gomme morbide ho recuperato con Rosberg e Massa ma sono finito sesto. Ho cercato di spingere su Rosberg ma non ha fatto errori. Le Red Bull? Sono molto rapide. Molto del loro vantaggio viene dal pacchetto aerodinamico e dalla temperatura. Titolo in pericolo? Non è mai di nessuno finché non sarà vinto. Il mio titolo non è da perdere, ho un vantaggio e quindi il compito è più facile".

FELIPE CONTENTO — In casa Ferrari un quarto e un ottavo posto da non disprezzare. In particolare buono il quarto di Massa, scattato 11°: "È stata una corsa molto bella, non mi aspettavo questo risultato - ha detto il brasiliano - non ero contento dopo le qualifiche, non mi aspettavo di fare una gara così. Ho dato tutto me stesso, tutti abbiamo fatto un lavoro perfetto, in pista, di strategia, ai pit-stop. Sono riuscito a spingere nei momenti giusti per guadagnare posizioni. È stato tutto perfetto. Le condizioni della pista erano migliori per noi oggi, le gomme funzionavano meglio. Oggi la macchina era sicuramente meglio di ieri. Sicuramente questo risultato è stato come una vittoria. Abbiamo fatto più di quello che si poteva. Dobbiamo continuare così, è una motivazione per i ragazzi a casa di spingere ancora. Gli ultimi giri non ho sofferto, ero tranquillo. Rosberg aveva le gomme morbide e io quelle dure, si è avvicinato ma non ci sono stati problemi".

KIMI BLOCCATO — Kimi Raikkonen, che pure partiva in posizione migliore rispetto al compagno di squadra (nono), ha invece chiuso all'ottavo posto. "Ho fatto una buona partenza, nella prima parte la macchina non era male. Poi dopo il pit-stop ho avuto grandi difficoltà. Mi sono ritrovato davanti a Trulli, ho provato a superarlo ma non ci sono riuscito e sono rimasto bloccato nel traffico. Da lì la mia gara si è rovinata. Avevo anche qualche problema con le gomme dure, ho mantenuto la posizione, un punto è meglio di niente". "I punti erano l'obiettivo che ci eravamo prefissi per questa gara - ha detto Stefano Domenicali - e di non commettere errori. Devo dire, una gara bellissima, hanno sfruttato al massimo la prestazione della nostra macchina. Quindi, l'obiettivo che ci eravamo posti all'inizio della gara, lo abbiamo centrato e abbiamo portato a casa dei punti importanti. Felipe è stato straordinario".
gasport

Fonte: gazzetta


27/06/2009 00:27
 
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Fia-Fota, la pace è fatta
Nel 2010 un solo Mondiale


Accordo tra Federazione e team sulle regole e Mosley non si ricandiderà alla presidenza. Non ci sarà dunque il campionato alternativo: sparisce il budget cap, si corre con le regole del 2009 e l'accordo con Ecclestone è prolungato al 2012

PARIGI (Francia), 24 giugno 2009 - Alla fine l'accordo è stato trovato: nel 2010 non ci sarà nessun Mondiale alternativo organizzato dalla Fota. L'associazione dei team guidata dalla Ferrari e la Federazione internazionale dell'automobile presieduta da Max Mosley oggi a Parigi hanno comunicato di aver trovato un accordo sulle regole della F.1 del 2010.

TRIONFO MONTEZEMOLO — È in sostanza un trionfo totale della linea tracciata dal presidente ferrarista Luca Montezemolo: non solo si correrà con le regole del 2009 e il budget cap sarà eliminato. La Fota ha anche ottenuto che Max Mosley non si ricandidi alla presidenza della Fia e non si occupi più di F.1 da subito, lasciando la delega al Senato della Federazione e alla Commissione per le nuove regole. Nell'ambito dell'accordo è stato stabilito che i team restino sotto l'egida della Fia senza limiti temporali e che gli stessi conservino l'accordo con la Fom di Bernie Ecclestone (che gestisce tutti i diritti commerciali) fino al 2012.

SPESE — "Abbiamo trovato un accordo sulla riduzione dei costi - ha detto un comunque sorridente Mosley - non ci sarà quindi alcuna separazione: nel 2010 ci sarà un solo Mondiale di F.1. L'obiettivo è tornare in due anni ai livelli di spesa dell'inizio degli Anni '90". E ci sarà anche un nuovo Patto della Concordia, dove probabilmente sarà scritto che da adesso in avanti pure la Fota avrà una parte fondamentale nella definizione delle regole future. "Sono felice, ha prevalso il buon senso" ha commentato un soddisfatto Bernie Ecclestone. Per quanto riguarda i team iscritti, il presidente della Fia ha confermato che le scuderie sono quelle annunciate, a questo punto senza alcuna riserva: le dieci squadre della Fota (comprese Williams e Force India) più le tre nuove, ovvero Campos Grand Prix, Manor Grand Prix e Team Us F1.
gasport

Fonte: gazzetta


27/06/2009 00:27
 
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La Fota vara la F.1 del futuro
Ma Mosley non si dà per vinto


A Bologna i team hanno celebrato l'accordo di ieri con la Fia. Briatore: "Una buona cosa per tutti, costruttori e tifosi". Montezemolo: "Ritrovata stabilità e unità. Vogliamo ridurre i costi e migliorare lo show". Magari con tre vetture per team: "A Rossi brillavano gli occhi? Ha fatto bene..."

BOLOGNA, 25 giugno 2009 - Era stata pensata per un addio. Non alla F.1 ("La F1 siamo noì, avrebbero detto"), ma alla Fia e a Max Mosley, e di conseguenza a Bernie Ecclestone e ai suoi diritti commerciali. Era stata organizzata per un annuncio: un mondiale alternativo. E invece la conferenza stampa di Bologna si è trasformata in passerella per i team che sarebbero diventati per sempre i "ribelli" e invece, dopo l'accordo di Parigi di ieri, passeranno per i salvatori di uno sport così come è stato conosciuto per 60 anni. La pace tra i vertici del motorismo mondiale e i grandi costruttori trasforma l'evento in occasione per rendere gli onori delle armi a quel Mosley che ha tenuto loro testa per imporre regole capestro per i più ricchi e un budget cap che avrebbe "trasformato la F.1 in una GP3".

MOSLEY AL CONTRATTACCO — In serata però, viene resa nota una lettera, in cui Max Mosley fa ancora la voce grossa, chiedendo le scuse pubbliche dei team ribelli: la missiva sarebbe stata inviata al capo della Ferrari e della Fota, Luca Di Montezemolo. Mosley accusa le scuderie di aver usato parole pesanti nei suoi confronti e di averlo dipinto come un "dittatore". "Se tu vuoi che l'accordo che abbiamo fatto abbia qualche speranza di sopravvivere - scrive Mosley rivolgendosi al presidente dell'associazione dei team - tu e la Fota dovete immediatamente rettificare le vostre azion". E Mosley lascia intendere che anche la sua uscita di scena, data per scontata ieri dopo il consiglio mondiale a Parigi e la vittoria dei team nel braccio di ferro sul tetto al budget, non è poi così certa: "Fino alla fine di ottobre io sono il presidente della Fia nel pieno potere delle mie funzioni, e poi saranno i memebri della Fia, non tu o la Fota, a decidere sulla futura presidenza della federazione".

PASSERELLA — Nel pomeriggio in una saletta dell'aeroporto di Bologna, il presidente Fota Luca di Montezemolo aveva radunato le 8 scuderie: il vicepresidente John Howett (Toyota, rappresentata anche da Yoshiaki Kinoshita), il boss Renault Flavio Briatore, Stefano Domenicali per Ferrari, Martin Whitmarsh per McLaren, Mario Theissen per Bmw, Christian Horner per Red Bull, Franz Tost per Toro Rosso, Nick Fry per BrawnGP (assente Ross Brawn), presente anche il segretario Fota Simone Perillo. Poi il trasferimento in un adiacente hotel. Una passerella di dichiarazioni, di circostanza, per ciascuno. La sintesi racconta di un clima di soddisfazione. Business is business, e il business è salvo, e con lui lo sport.

UN GRAZIE A MAX — "Abbiamo ottenuto un grande risultato - dice Howett - avremo un mondiale stabile, con i migliori piloti, le migliori macchine, i migliori team, le migliori piste". Flavio Briatore incalza: "Ciò che abbiamo ottenuto è positivo. Per la Fia, la F.1, i team, il pubblico. E per lo spettacolo. Dopo mesi di dissidi, nel momento in cui Mosley va in pensione da presidente, dobbiamo ringraziarlo per ciò che ha fatto e augurargli buona fortuna. Lavoreremo per un accordo, che vale almeno fino al 2012 ma che abbiamo interesse a prolungare, con la Cvc, la società di cui Ecclestone ha il 20% e che detiene i diritti commerciali. Finora si è parlato troppo di politica. Dobbiamo aumentare gli spettatori e bilanciare ciò che i team spendono e ciò che incassano. La F.1 deve diventare un centro di profitto. Non esiste che gli attori di un film paghino, per recitare, più di ciò che incassano, come i Blues Brothers. Dovremo ridurre i costi e aumentare le entrate. E riportare le corse sui circuiti che contano, in Italia, Germania, Francia. A Silverstone c'era il pieno, a Istanbul i piloti conoscevano gli spettatori per nome. Di solito succede il contrario. Capisco che magari la Turchia porta più soldi, ma deve contare anche la cultura motoristica".

L'IPOTESI VALENTINO — Le spese caleranno in maniera "significativa - dice Horner - tra il 15 e il 25% in due anni". Ma la sintesi la fa Montezemolo: "Abbiamo riportato la stabilità nello sport e l'unità nei team. Con la voglia dei grandi costruttori di continuare a investire in F.1. Siamo stati coerenti, e abbiamo ricevuto entusiasmo dalla gente, dalla stampa, dai siti. Il nostro campionato alternativo avrebbe avuto un grande successo. Ma siamo contenti di questa soluzione. Ora ci auguriamo un accordo commerciale con la Cvc, che senza la pace di ieri avrebbe perso il suo business. La fine delle polemiche e l'atmosfera positiva consentono di lavorare ai nostri obiettivi, che sono il miglioramento dello spettacolo e la riduzione dei costi. Dobbiamo ringraziare in primo luogo il consiglio mondiale della Fia per l'atteggiamento costruttivo, e anche Mosley per quello che ha fatto per la F.1, soprattutto per la sicurezza. È doveroso farlo". Quali le nuove idee? Si è parlato di stop al rifornimento di benzina in corsa, gare più corte, più contatti col pubblico, qualifiche più spettacolari. E magari di tre macchine per scuderia: "È un'idea che ci piace. Abbiamo in mente anche dei nomi". A Valentino Rossi alla sola idea gli brillavano gli occhi, si fa notare: "Ha fatto bene", risponde Montezemolo. Si vedrà se il matrimonio del secolo sarà possibile.
gasport

Fonte: gazzetta


27/06/2009 00:28
 
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Mosley attacca ancora
"È la Fia che fa le scelte"


Dopo l'accordo con la Fota il presidente a muso duro scrive agli automobil club membri della Federazione invitandoli a guardarsi bene dai costruttori: "Solo loro decidono la presidenza. Non mi occupo più di F.1? Falso, sono pienamente in carica"

LONDRA (Inghilterra), 26 giugno 2009 - Dopo avere scritto ieri a Luca Cordero di Montezemolo, accusando di tradimento il presidente della Ferrari e della Fota (l’associazione dei team di Formula 1) e minacciando di voler cambiare i suoi piani in merito all’idea di rinunciare a ottobre alla presidenza della federazione internazionale (Fia), Max Mosley ha scritto oggi anche ai membri dell’organizzazione, ricordando che "solo ad essi spetta la problematica relativa all’elezione del presidente", materia che quindi non deve "minimamente interessare i costruttori della Fota".

SORPRESA — Nella lettera Mosley ribadisce la propria sorpresa nelle letture date alle sue intenzioni dopo l’accordo raggiunto con la Fota due giorni fa e che ha evitato una scissione in Formula 1, si dice preoccupato dalla volontà espressa dai team per un nuovo presidente "indipendente" che mantenga la federazione su una linea più morbida e invita invece i membri della Fia a conservare una presidenza pronta a difendere gli interessi della federazione contro quelli delle squadre. "Un presidente che subisca l’influenza dei costruttori metterebbe in pericolo l’eccellente lavoro della nostra organizzazione e dei vostri automobilclub in ambito di sicurezza e di sviluppo di vetture che possano portare a migliorare gli impatti ambientali" scrive Mosley.

RESTO IN CARICA — "Il tentativo di indicare ai membri della Fia chi eleggere o meno sta esattamente a indicare invece l’esigenza di un presidente forte, che abbia esperienza e la conoscenza del mondo dei motori, in particolar modo della F.1, ma in assoluto di tutto lo sport motoristico in generale". Mosley invita i membri della Fia "a difendere l’indipendenza dell’organizzazione, anche se questo creerà delle difficoltà nel mondo dello sport". Il presidente ha quindi difeso il suo operato e l’accordo raggiunto con la Fota, a suo dire non svantaggioso per la Fia: "Qualcuno - scrive ancora Mosley - ha interpretato questa soluzione come una sconfitta della federazione internazionale e un punto a favore di quei team che vorrebbero vedermi lasciare la presidenza. Ho letto dichiarazioni secondo cui io avrei già smesso le mie funzioni: tutto ciò è completamente falso. Io continuerò a svolgere appieno il mio incarico fino alla prossima assemblea generale fissata per ottobre. Lasciare ora sarebbe tradire la fiducia che mi era stata confermata lo scorso anno in occasione dell’assemblea straordinaria". Mosley smorza anche i meriti dei team sugli "obiettivi raggiunti" dalla Fia, ovvero "la riduzione e l’ingresso di tre nuove squadre nel Mondiale".
gasport

Fonte: gazzetta


08/07/2009 18:34
 
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F1: Massa 'Impossibile sapere cosa aspettarsi'




Felipe Massa pensa alla gara del Nuerburgring: 'Impossibile dire cosa aspettarci da questo fine settimana'. Il brasiliano, dopo la deludente prima parte di stagione, e' cauto con i proclami: 'Non vedo l'ora di risalire sulla F60, ma molto dipendera' da come faremo lavorare le gomme e anche se avremo nuove componenti che Kimi ed io testeremo venerdi''. La speranza e' quella di fare meglio rispetto all'Inghilterra: 'Il tracciato di questo circuito dovrebbe adattarsi meglio alla vettura rispetto alle curve veloci di Silverstone'.Il pilota di Maranello presto diventera' papa': 'Ho trascorso un periodo di riposo piu' lungo del solito a casa mia a San Paolo, viste le due settimane di pausa. E' stato un bel periodo, abbastanza tranquillo, visto che ho preferito passare del tempo con mia moglie, che e' incinta del nostro primo figlio che nascera' a novembre. Il bambino ha scelto di venire al mondo in un momento perfetto, visto che dovrebbe nascere verosimilmente dopo la fine della stagione di Formula 1! Tutto sta procedendo bene ed e' bello sapere che presto diventero' papa''.
[Modificato da Raul2088 08/07/2009 18:35]
12/07/2009 16:10
 
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Formula 1 in Germania: vince Webber, 2° Vettel, 3° Massa, Barrichello furioso con Brawn

Rubens penalizzato dalla squadra. Raikkonen si ritira a 20 giri dalla fine per il motore.

Primo Mark Webber (Red Bull), secondo Sebastian Wettel (Red Bull), terzo Felipe Massa (Ferrari): l'australiano della Red Bull vince, in Germania, il suo primo Gran premio in Formula 1 e la Red Bull porta a casa la terza doppietta della stagione. Al secondo posto si classica, infatti, Sebastian Vettel, mentre Felipe Massa per la prima volta in questa stagione sale sul podio. Ritirata, inevec, per un problema al motore la Ferrari di Raikkonen e tra gli ultimi al traguardo per una gomma bucata al primo giro il campione del mondo Lewis Hamilton, nonostante avesse a disposizione una McLaren finalmente competitiva. Il suo compagno di squadra Kovalainen, infatti, benché non avesse a disposizione l'auto più evoluta, arriva settimo.
Solo due piloti australiani, Jack Brabham e Alan Jones, ad aver vinto un Gran Premio di Germania. Ma l'ultima vittoria, quella di Alan Jones, è del 1979. Risale, quindi, esattamente a 30 anni fa.



Polemico Barrichello con la Brawn


Molto arrabbiato e decisamente polemico con la sua squadra, la Brawn, e verosimilmente con lo stesso Rosso Brawn, Barrichello, "retrocesso" in un pit stop, rispetto al compagno di squadra Button.
"Oggi la squadra - ha detto Barrichello subito dopo l'arrivo - ha dimostrato come si fa a perdere una gara".
Sulla vittoria ha torto, perché la Red Bull di Webber è stata costantemente davanti (anzi Webber ha dovuto anche affrontare una penalizzazione, che l'ha costretto a passare attraverso i box, ma sulle decisione prese a favore del compagno di squadra Button, ha perfettamente ragione. Tra l'altro il Gran premio di Germania è uno dei preferiti di Barrichello, che qui è quasi sempre riuscito a salire sul podio.

Mondiale ancora aperto


Con il secondo posto di Vettel, la corsa al titolo mondiale è ancora aperta. Il pilota tedesco della Red Bull guadagna punti, infatti, sia su Jenson Button, quarto, che su Rubens Barrichello, quinto.
Al sesto posto si fa vedere anche Fernando Alonso, il pilota della Renault in predicato per arrivare in Ferrari (ma si saprà solo l'11 settembre, in occasione del Gran premio di Monza) se sarà così.
Nella classifica mondiale, Button è al primo posto con 68 punti. Secondo Vettel con 47, terzo Webber con 45,5 punti e quarto Barrichello con 44.

Le qualifiche con Webber in Pole

La Red Bull di Mark Webber in Pole position al Gran Premio di Germania che si disputa domani. Per la prima volta il pilota austrialiano partirà per primo dalla griglia. Al suo fianco Barrichello su Brawn Gp, che precede il suo compagno di squadra e leader del mondiale Jenson Button. Al quarto posto il pronosticatissimo pilota di casa Sebastian Vettel, anche sui su Red Bull.
Buona la prestazione di Lewis Hamilton su McLaren che per la prima volta quest'anno resta in lotta per la Pole fino all'ultimo secondo e partirà quinto dalla terza fila. Sesto il suo compagno di team Kovalainen.
Deludenti, come sempre, le Ferrari: Massa parte ottavo e Raikkonen nono.
Le qualifiche sono state disturbate, a tratti, dalla pioggia, per cui era difficile trovare le gomme che dessero l'assetto giusto alle vetture.
12/07/2009 21:22
 
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Germania, trionfa Webber
davanti a Vettel e Massa


Nella nona prova del Mondiale il leader della classifica Button chiude quinto ma conserva 21 punti sul tedesco. Ottima prova del brasiliano della Ferrari che ritrova il podio. Quarto Rosberg, Raikkonen ritirato

NURBURGRING (Germania), 12 luglio 2009 - Mark Webber è il terzo australiano a vincere un GP in F.1 dopo Jack Brabham e Alan Jones . Una vittoria davvero speciale quella di Mark nel GP di Germania di oggi, “rovinata” solo da Fernando Alonso che col giro veloce in gara gli ha tolto la soddisfazione dell’”hat trick” (vittoria, pole e miglior giro). Solo un pelino nell’uovo di una gara che l’australiano sognava da tempo, guidata quasi in trance agonistica. E che ha un peso specifico notevole perché segna un passaggio fondamentale della stagione 2009: col secondo posto di Sebastian Vettel la rimonta della Red Bull si fa impetuosa. Jenson Button e Rubens Barrichello hanno chiuso solo quinto e sesto, la BrawnGP ha sofferto e per la prima volta nel 2009 non sale sul podio.

ALLARME VERO — È un segnale d’allarme vero per la truppa di Ross Brawn che oggi ha preso paga anche dalla Ferrari e dalla Williams di Rosberg, quarto. Fantastico comunque il podio di Felipe Massa, autore di un garone dopo una perfetta decisione del team ieri in qualifica. La scelta di partire con tanta benzina è stata giusta. Il brasiliano, però, ci ha messo molto del suo. I giochi per i titolo sono ora chiaramente riaperti. Non tanto per i 21 punti che Button conserva su Vettel al giro di boa della stagione, quanto per l’allarmante mancanza di prestazione per la seconda gara di fila.

RUBENS FURIBONDO — E poi, più in generale, è stato incredibile il modo in cui la BrawnGP ha perso questa corsa. Button è entrato presto ai box per la sua sosta rimanendo intruppato, Barrichello non è riuscito a spuntarla malgrado una grande partenza in cui ha preso 18” sugli inseguitori, tallonato solo da Webber che è pure stato (eccessivamente) punito con un drive through per aver stretto il brasiliano al via. I due sono rientrati nello stesso momento e l’australiano aveva un tale vantaggio da rimanere in testa malgrado la penalità. Il gioco delle soste ha poi favorito anche Vettel perché oggi la Red Bull ha dimostrato di avere un passo stratosferico. Barrichello alla fine era però furibondo: nella sua ultima sosta pure un problema al bocchettone della benzina lo ha infatti penalizzato ulteriormente.

SUPER MASSA — Detto di Massa, assolutamente superlativo, da segnalare il ritiro di Raikkonen per problemi al motore. Citazione anche per la Force India che con Sutil al 25° giro era secondo incollato a Barrichello. Poi dopo la sosta ai box si è toccato con Raikkonen danneggiando il musetto: con la sosta obbligata è finito in retrovia. Ma fino a quel momento la sua gara era stata perfetta a dimostrazione dei grandi miglioramenti del team indiano. GRande occasione persa. Niente da fare anche per la McLaren con Hamilton che al via ha “rischiato” di prendere la testa all’esterno, ha frenato largo, è rientrato ma con la gomma forata ha visto compromesso il suo GP. Kovalainen, invece, terzo per tutta la prima frazione, ha poi chiuso ottavo. Giancarlo Fisichella 11°, Jarno Trulli 19°.
Giusto Ferronato

Fonte: gazzetta


12/07/2009 21:22
 
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Webber: "Giorno incredibile"
Barrichello furioso con Brawn


L'australiano felice per la prima vittoria in carriera: "Sono rimasto calmo dopo la penalità e ho vinto". Vettel: "Oggi Mark era imbattibile". Nubi in casa BrawnGP, Button: "Bisogna tornare a vincere". Rubens duro: "Il team ha fatto vedere come si perde". Massa: "Podio che dà morale"

NURBURGRING (Germania), 12 luglio 2009 - Prima vittoria per Mark Webber meritatamente sul gradino più alto del podio in Germania nonostante un drive through per il tocco a Rubens Barrichello ad inizio gara. La doppietta della Red Bull dopo quella di Silverstone è un messaggio chiaro al campionato: di questo passo tutti i giochi sono riaperti. Anche perché la BrawnGP comincia a sbagliare e a non essere più veloce come prima. Oggi comunque l'eroe della giornata è senza dubbio Mark Webber: "È stata una giornata incredibile - dice l'australiano - volevo vincere. Oggi dopo la pole ero messo nelle condizioni migliori. L'unica cosa che temevo era la pioggia, ma ha tenuto. Vincere è stato difficile, ho perso Rubens in partenza, c'e stato un contatto, non è nel mio stile, sono rimasto calmo e ho recuperato. È stato un inverno difficile per me dopo la frattura, ma il team è stato paziente con me, devo ringraziare tutti coloro che mi hanno sostenuto, una giornata incredibile per tutti".

PULSANTE MAGICO — Gli rende onore anche Sebastian Vettel. Il tedesco in casa sognava qualcos'altro ma alla fine il secondo posto non è male per il campionato. "Oggi Mark era invincibile - spiega - è stato il più veloce è ha meritato. Io son partito male, sono riuscito a riprendermi, è stato difficile, ho dovuto lottare prima con le morbide, c'era il traffico con 4-5 macchine sempre insieme, non riuscivo a superare Felipe, che ha usato ogni volta il suo pulsante magico del kers. La buona strategia mi ha riportato al secondo posto, un'altra doppietta per la squadra, sono felice, ottimi punti per noi, avrei voluto vincere ma Mark ha fatto un lavoro migliore. Bella lotta, aspetto le prossime gare perché la macchina è competitiva".

BRUTTA ARIA — In casa BrawnGP tira invece una brutta aria. Appena finita la gara Rubens Barrichello è stato durissimo ai microfoni di Sky: "Oggi la squadra ha fatto vedere come si butta via un GP". Il brasiliano era furibondo per il problema al bocchettone della benzina che gli è costato caro. Ma anche Jenson Button, sempre leader del Mondiale, sa che la situazione è cambiata con questa Red Bull scatenata. "È stata dura per tutto il week-end - dice l'inglese - speravamo che la temperatura fosse più alta per le gomme, ma poi è scesa. All'inizio sono stato bloccato da Kovalainen, con Rubens abbiamo lottato per tutto il week-end, lui al suo secondo pit-stop ha perso tempo e poi era lento, siamo rimasti indietro. Preoccupato per la leadership? Certo, la cosa positiva è che entrambi i piloti della Red Bull sono competitivi e si tolgono punti, ma loro hanno una macchina veloce e il vantaggio di 21 punti non è sufficiente restando sempre dietro a loro, dobbiamo tornare a vincere".

FELIPE CONTENTO — Chi invece festeggia per il podio è la Ferrari. Massa è il primo dei non Red Bull, oggi senz'altro un gran risultato: "Mi mancava essere nei primi tre - ha detto il brasiliano - è stata una gara fantastica, ho lottato un po' con le morbide, sono riuscito a rimanere davanti a Sebastian, quando ho messo il secondo set di gomme ho mantenuto un buon passo. Sono felice, anche per il team che ha fatto un ottimo lavoro nella strategia e nei pit-stop. Il podio motiverà tutti a prepararci al meglio per il fine campionato e per il prossimo anno". Soddisfatto anche il direttore della gestione sportiva della Ferrari Stefano Domenicali: "Massa ha fatto una grandissima gara, siamo molto contenti, peccato per il ritiro di Kimi Raikkonen perché sarebbero stati punti utili, guardiamo in ottica campionato costruttori, abbiamo recuperato punti alla Toyota, dobbiamo lavorare. Cosa dobbiamo aspettarci? Le altre vanno forte, basta sbagliare nei momenti cruciali che poi le gare vanno in salita, ma noi dobbiamo portare a casa il terzo posto nei costruttori".
gasport

Fonte: gazzetta


16/07/2009 22:15
 
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Mosley: "Non mi ricandido
Todt è l'ideale successore"


Il boss della Fia lo ha ufficializzato in una lettera inviata a tutti i membri in cui indica l'ex direttore della gestione sportiva della Ferrari "la persona giusta" per guidare la Federazione

LONDRA, 15 luglio 2009 - Max Mosley non si ricandiderà il 23 ottobre alla presidenza della Federazione internazionale dell'automobile. Lo ha ufficializzato lo stesso presidente della Fia in una lettera inviata a tutti i membri. Nella stessa lettera Mosley indica come suo successore l'ex direttore della gestione sportiva della Ferrari Jean Todt, giudicandolo come "la persona giusta" per guidare la Federazione.

TODT HA VINTO TUTTO — "Da quando ho annunciato la mia intenzione di non ricandidarmi, lo scorso 24 giugno, ho ricevuto quasi 100 messaggi dai club membri della Fia che mi hanno chiesto di ripensarci. Un simile sostegno è molto gratificante, sono estremamente grato", scrive Mosley, che nel frattempo non ha cambiato idea. "Non mi candiderò a ottobre", dice il presidente, che indica anche il nome del successore: Jean Todt. "Credo che sia la persona giusta. Negli sport motoristici, è senza dubbio il miglior manager della sua generazione e probabilmente a livello assoluto. Le squadre guidate da lui hanno vinto il Mondiale Rally, hanno vinto raid come la Parigi-Dakar, competizioni come la 24 ore di Le Mans e, negli ultimi 15 anni, un Mondiale di Formula 1 dopo l'altro". "È stato anche chief executive officer di una casa costruttrice di successo - aggiunge snocciolando il curriculum di Todt -. Ha quindi l'esperienza per guidare un'organizzazione ampia e complessa, un requisito indispensabile per ogni futuro presidente della Fia".

INDIPENDENZA — "Todt - scrive Mosley - può esibire come biglietti da visita supplementari l'esperienza maturata nel settore delle vetture da strada e l'impegno nelle campagne varate dalla Fia per la sicurezza stradale e per l'ambiente". "Per concludere - dice il presidente uscente - devo sottolineare che non sarebbe assolutamente un candidato dell'industria automobilistica. Nonavrebbe legami speciali con la sua ex compagnia, la Ferrari, e nemmeno con la Peugeot-Citroen, il marchio alle spalle delle sue squadre di Rally e Le Mans. Lui tutelerebbe l'indipendenza della Fia. Se Todt accettasse, sarebbe la persona ideale per proseguire e ampliare il lavoro degli ultimi 16 anni", dice Mosley preparandosi a cedere il testimone.

RUOLO MODESTO — Una vera benedizione. "Può farsi valere in tutti settori in cui è attiva la Fia. Spero assolutamente che gli garantirete il vostro sostegno", scrive il dirigente inglese. "Come membro ex officio del Senato, spero di avere un ruolo modesto", aggiunge. "Alcuni mesi fa ho cominciato a ridisegnare la mia vita familiare pensando al prossimo ottobre. Ho informato i vertici della Fia che non mi sarei ricandidato. Andare avanti renderebbe molto più complicati i miei impegni privati e sarebbe incompatibile con i miei obblighi familiari, in particolare dopo il nostro recente lutto", dice facendo riferimento al decesso del figlio Alexander. Anche l'età comincia a pesare: "Vorrei lavorare meno e, dopo tutto, il prossimo anno compirò 70 anni".
gasport

Fonte: gazzetta


16/07/2009 22:16
 
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Mosley chiama, Todt risponde
"Mi candiderò per la Fia"


L'ex responsabile della Ferrari conferma l'intenzione di proprorsi per la successione al presidente uscente della Federazione: "Ho scritto una lettera ai membri per comunicare loro la mia intenzione. Il mio obiettivo è continuare lo straordinario lavoro di Max"

LONDRA, 16 luglio 2009 - Max Mosley chiama, Jean Todt risponde. Il 63enne ex team principal della Ferrari, riporta il quotidiano inglese "The Guardian", ha confermato oggi di volersi candidare per la presidenza della Fia. Un annuncio che arriva a 24 ore da quello di Max Mosley che ieri ha confermato di non volersi ricandidare per il quinto mandato, indicando tra l'altro nello stesso Todt il suo successore ideale. L'ex team principal di Maranello dovrà però guardarsi dalla concorrenza dell'ex campione del mondo di rally Ari Vatanen. Le elezioni sono in programma il prossimo 23 ottobre.


CONVINTO — Stamattina è arriovata anche la conferma ufficiale del diretto interessato: "Dopo che Max Mosley- ammette Todt - ha deciso di non ripresentare la sua candidatura, ho scritto ai membri della Fia per comunicare loro la mia intenzione di candidarmi. Il mio obiettivo è continuare lo straordinario lavoro di Mosley".
gasport

Fonte: gazzetta


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