Dodici presenze in questo inizio stagionale tra campionato e Champions League, di cui 5 da titolare: Stevan Jovetic è relativamente soddisfatto dei primi mesi della sua nuova avventura con la maglia viola, ma non nasconde una punta di delusione per la mancanza di un gol che ancora stenta ad arrivare. Ventisette le segnature in 72 partite con la maglia del Partizan di Belgrado, seppur senza mai giocare da prima punta: anche con la Fiorentina Prandelli lo vede come esterno sinistro nel tridente, spesso schierato insieme a Santana (Semioli) o Gilardino, ma per acquisire più fiducia il giovane talento montenegrino necessita di iscrivere il proprio nome nella classifica marcatori.
Un gol che potrebbe servire alla Fiorentina per interrompere una striscia di tre sconfitte esterne consecutive (tutte con risultato finale di 1-0) domenica prossima, a Torino, dove Jo-Jo (come viene soprannominato in spogliatoio) potrebbe partire da titolare insieme a Mutu e Gilardino, per un tridente estremamente offensivo. "Il gol mi manca tanto - spiega Jovetic - e spero arrivi presto. Magari già domenica, a Torino, dove un successo sarà fondamentale per migliorare il rendimento in trasferta e la classifica".
"So che posso dare di più e mi impegnerò per questo - prosegue il montenegrino - sapevo che il calcio italiano non era facile, ci sono difensori molto bravi che marcano stretto e picchiano duro. Ma quando in estate ho deciso di venire a giocare a Firenze ero convinto di essere pronto e non ho cambiato idea".
Sul fronte-mercato è atteso, dopo la gara contro la Steaua Bucarest, un incontro fra il ds viola, Pantaleo Corbino e il manager di Osvaldo in vista dell'apertura della finestra di gennaio: sembra sempre più probabile la cessione di uno fra l'italo-argentino e Giampaolo Pazzini (seguito con interesse da Bologna, Sampdoria e Parma), in particolar modo se la Fiorentina dovesse fallire la qualificazione alla Coppa Uefa.
Daniele Fantini / Eurosport
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