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Viola pallido, ad Udine non si passa
Domenica 29.01.06
Udine - Una Fiorentina troppo svogliata non approfitta di un avversario ridotto in dieci uomini per 70 minuti e si lascia impantanare sullo 0-0 dall'Udinese al Friuli nella 22.ma giornata del campionato di Serie A, la terza del girone di ritorno. la squadra di Cesare Prandelli conserva il quarto posto in classifica (44 punti, -3 dal Milan), ma vede avvicinarsi pericolosamente la Roma, che ha rosicchiato 2 punti ai viola e adesso è lontana solo 5 punti. Al Firuli, ostilità aperte al 5' da Baronio: punizione tesa e potente, Berti respinge. All'8' sinistro da lontano di Pasqual, con palla che finisce di poco alta sopra la traversa. Al 10' ancora Baronio su punizione, pallone di poco alto. Al 19', dopo una deviazione, la palla arriva in area a Di Natale che prova la girata: tiro a lato. Al 23', Baronio, ammonito già due minuti prima, entra in maniera scomposta su Pazzini: Saccani non ha dubbi, estrae il secondo giallo e caccia il centrocampista bianconero. Udinese in dieci uomini, esattamente come una settimana fa contro la Roma. Cosmi, in tribuna perchè squalificato, sposta Candela in mezzo e Di Natale sulla linea dei centrocampisti.
La Fiorentina, però, non approfitta della superiorità numerica e si lascia cullare dall'inerzia della partita. Al 37', sugli sviluppi di un angolo, Di Natale si ritrova solo in area, ma Dondael recupera e ribatte la conclusione del bianconero. La prima palla buona della ripresa se la procura Toni, al 55': l'attaccante viola fa tutto da solo in area di rigore, quasi sulla linea di fondo a sinistra, si gira e tira sul primo palo, ma Paoletti respinge di piede. Al 56' Prandelli, dopo avere fatto esordire dal 1' il portiere Berti, è costretto a cambiarlo, per infortunio, inserendo un altro esordiente, il rumeno Lobont. Al 65' cross di Pasqual, colpo di testa debole di Toni, facile parata di Paoletti. Al 70' grave ingenuità di Kroldrup che si fa soffiare la palla da Di Natale, sulla trequarti; l'attaccante bianconero si invola tutto solo, ma spara centralmente addosso a Lobont, che alza oltre la traversa. All'86' incursione di Jorgensen sulla sinistra, appoggia all'indietro per Jimenez che prova una conclusione in controtempo, ma il suo tiro è deviato in angolo. E' l'ultima occasione.
Tutto facile al Bentegodi, invece, per il Chievo, che liquida la Reggina con un pesantissimo 4-0. I gol arrivano tutti nella ripresa. Al 47', cross da sinistra di Lanna, grande stacco di Amauri nel mezzo dell'area di rigore e palla imprendibile per Pelizzoli. Al 74', puntuale come un treno svizzero, arriva il raddoppio di Pellissier, subentrato a Tiribocchi da dieci minuti. Giunti crossa per Amauri che, nel cuore dell'area di rigore, prima controlla, poi serve all'indietro Pellissier: destro potente e Pellizzoli è battuto per la seconda volta. All'88' il Chievo arrotonda, con Amauri che segna il 3-0 trasformando il rigore concesso da Stefanini per un fallo di Tedesco su Semioli. Al 94', infine, Pellissier realizza il quarto gol del Chievo, per la doppietta personale. In classifica, il Chievo di Bepi Pillon è settimo, con 34 punti, 3 in meno del Livorno; la Reggina di Walter Mazzarri resta ferma a quota 22.
Ad Empoli, invece, successo corsaro del Parma (2-1) che rovina l'esordio di Gigi Cagni sulla panchina azzurra. Alla fine del primo tempo, al 44', dopo avere praticamente sempre subito (anche un palo di Tavano), il Parma passa: clamoroso errore di Tavano che perde palla al limite della sua area; Grella serve Morfeo, assist per Marchionni che in diagonale infila Cejas. Tavano ha la possibilità di riscattarsi al 59', quando l'arbitro fischia un rigore per una ingenua e lieve trattenuta di Contini su Buscé: dal dischetto l'attaccante azzurro spiazza Guardalben e fa 1-1. Ma al 79' arriva il gol-vittoria ospite, con Bresciano che, in campo da soli 5', riceve di tacco da Morfeo e scarica di sinistro alle spalle di Cejas.
A Messina e a Treviso, infine, i gol arrivano in zona-Cesarini. Al San Filippo, i padroni di casa si aggiudicano l'intera posta contro il Cagliari (1-0) grazie al guizzo di Di Napoli che, all'88', scambia con Muslimovic ed infila Chimenti. Il Messina di Bortolo Mutti sale a quota 21 punti, che valgono il quintultimo posto al pari del Parma di Mario Beretta; il Cagliari di Nedo Sonetti resta invece quartultimo, con 19 punti, gli stessi dell'Empoli. Anche all'Omobono Tenni il gol che decide tutto arriva allo scadere, all'87', ma a conquistare la vittoria qui è la Lazio, che grazie al colpo di testa sottomisura di Rocchi sale a quota 33 punti e scavalca la Sampdoria.
(Spr/Adnkronos)