Berlusconi: Juve non calerà, però...
Martedì 10.01.06
Milano - “Nove punti sono tantissimi e anche se la speranza non muore mai, io non vedo un calo dela Juventus”. Il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, intervenendo al Processo di Biscardi, ha espresso le proprie perplessità riguardo la possibile rimonta in campionato del suo Milan, adesso secondo in classifica. “La Juve è una squadra robusta che unisce tecnica e vigore fisico al senso tattico”, ha detto Berlusconi. “Penso che la Juve possa fare benissimo anche in Champions”. Tornando al suo Milan, Berlusconi pensa che la disfatta dello scorso maggio ad Istanbul, nella finale di Champions, "è pesata psicologicamente per tutta la prima parte della stagione, ma oggi non ci sono più tracce negative di quella partita". "Il secondo posto in Italia -dice Berlusconi- non sarebbe un risultato da buttare via, ma in Europa possiamo ancora dire la nostra".
Berlusconi parla anche di nazionale: "L'attacco? Penso che Vieri si metterà in luce nel Monaco e Cassano farà altrettanto al Real Madrid. Siamo fortunati, abbiamo tanti attaccanti di valore". tema caldo è quello della politica dei prezzi dei biglietti e degli stadi sempre più vuoti. "Sarebbe più conveniente per tutti, proprio perché le immagini vanno in tutte le tv, applicare una politica di prezzi contenuti perchè gli stadi siano sempre pieni", spiega Berlusconi. "Il Milan? per quel che so, ha sempre mantenuto una politica di prezzi meno alti rispetto agli altri club. Dimezzare il prezzo del biglietto? Sarà la naturale conseguenza per ciò che le televisioni pagano". Altra battaglia che divide, è quella sulla vendita dei diritti televisivi. "Capisco le esigenze dei piccoli, ma i grandi che competono in Europa devono confrontarsi con altri grandi club e non si possono privare di tante risorse. Ma si può arrivare ad un accordo, chiamerò Galliani e gli suggerirò di farlo".
A proposito, Berlusconi non scambierebbe mai Adriano Galliani per Antonio Giraudo, l'amministratore delegato della Juventus. "Stimo molto Giraudo, che, con Luciano Moggi ha dato una dimensione manageriale alla Juve e, anche guardando ai conti, ha creato una squadra sempre protagonista senza chiedere aiuto agli azionisti. Galliani? E' altrettanto capace e poi non posso giudicarlo senza non pensare all'amicizia e all'affetto che ci legano. Conflitto d'interessi con la presidenza di Lega? L'hanno nominato gli altri e se il conflitto d'interessi non porta negatività... come so bene io, che dal mio conflitto non ho avuto nessun vantaggio. Galliani, per esempio, non può mai protestare con gli arbitri, ma, lo dico da tifoso del Milan, spesso sarebbe il caso che il responsabile della società le facesse".
Chiarito anche l'argomento del famoso incontro tra Berlusconi e Moggi. "Non c'eravamo mai incontrati e dopo che gli avevamo dato Abbiati, mi ha voluto ringraziare di persona. Shevchenko però non gliel'avrei mai dato... Chi toglierei a loro? Vieira. Ibrahimovic come van Basten? Potrebbe arrivare a quel livello". A proposito di Abbiati, Berlusconi ritiene si tratti di "un grande portiere, che da noi sentiva il peso di non essere più il titolare". Il Premier non boccia nemmeno la sua dirigenza, da qualche parte accusata di avere condotto un mercato estivo non all'altezza: "Perché Vieri? Sinceramente, non pensavamo che Inzaghi tornasse nel pieno, così come non pensavamo che in difesa ci fossero stati tanti infortuni. Si è trattato di casualità, non c'é colpa di nessuno. Il mercato di gennaio? Galliani sta cercando un difensore. Amoroso? Non ho notizie a riguardo. E Kakà all'occorrenza, con l'inserimento di Rui Costa, può giocare anche da punta".
Meglio due punte o due trequartisti? "L'importante è la volontà e la predisposizione della squadra di imporre il proprio gioco, la capacità di costringere gli altri a difendersi. Kakà e Totti assieme potrebbero benissimo produrre tanto anche se davanti ci fosse solo Sheva". Infine, Berlusconi si concede una speranza: "Un giorno vorrei tornare a fare il presidente del Milan, perchè era davvero divertente. La politica, invece, mi rende la vita dura, difficile e mi regala scarsissime soddisfazioni".
(Spr/Adnkronos)