conto alla rovescia è partito. Tre gare al termine del mondiale di Formula 1. Tre gare per decretare il pilota più forte, il campione. E la sfida, dopo la doppietta Ferrari a Spa, riparte dal Giappone: circuito del Fuji. Una incognita per tutti, visto che l'ultima volta che vi si è disputato un Gran Premio di Formula 1 era l'ottobre del 1977. Da allora il tracciato, che si trova alle pendici del Monte Fuji, è stato ammodernato e rinnovato fino all'attuale configurazione con un rettilineo iniziale di un chilometro e mezzo (il più lungo del campionato), seguito da una serie di curve in cui la velocità cala sensibilmente. La Ferrari insegue la vittoria numero 200.
"Dovremo trovare il set-up migliore per la macchina - afferma il campione del mondo in carica Fernando Alonso - perché dopo il veloce rettilineo il resto della pista è molto più lento". Lo spagnolo della McLaren, che con 95 punti insegue a due lunghezze il compagno di squadra Hamilton, è uno dei pochi piloti che ha già provato il circuito. "Nel 2006 ho fatto un paio di giri di dimostrazione e la pista mi è sembrata molto buona". Un altro che in passato è già stato in pista è Jarno Trulli. Ma, ha precisato, "nel 2005, quando il circuito fu completato, feci solo pochi giri e la pista era ancora troppo sporca".
Tra quelli che invece considerano Fuji un salto del buio c'é il leader del mondiale Lewis Hamilton. L'inglese della McLaren ammette di non avere "mai visto il Fuji Speedway, ma sono sicuro che sarà una gran pista su cui correre. Spero che ci sia qualche opportunità di sorpasso grazie al rettilineo principale molto lungo". Hamilton fissa poi l'obiettivo del weekend nipponico: "In campionato ora la lotta è più serrata, quindi al Fuji dovremo fare più punti possibile".
Sulla stessa linea il ferrarista Kimi Raikkonen che, appena sbarcato in Giappone, ha confessato di aver "visto il circuito soltanto sui giornali. Ho letto che la nostra macchina non si adatterebbe nella maniera migliore al tracciato, ma so che la squadra ha lavorato duramente per essere competitivi anche in questo fine settimana". Il pilota finlandese, poi, si dissocia dall'uso eccessivo dei simulatori per preparare la gara: "So che diversi piloti si sono preparati per questa gara usando i simulatori, ma non è una cosa che fa per me - ha spiegato - non ho mai giocato con la Playstation e non è che la mia prestazione ne sia stata penalizzata. Sin da quando ero più giovane sono sempre stato in grado di conoscere una nuova pista molto in fretta e questo non è mutato da quando sono in F1".
Per conoscere il tracciato, Raikkonen preferisce usare un metodo più curioso: "Mi è sempre piaciuto andare alla scoperta di un nuovo tracciato: è bello fare una passeggiata lungo la pista il giovedì per conoscere curva dopo curva". La Ferrari si presenta in Giappone con l'obbligo di vincere per non vedere sfumare il mondiale piloti. "Affronterò questa corsa come ho fatto con quelle che l'hanno preceduta, cioé per vincere - dice Raikkonen - siamo gli inseguitori e non possiamo avere altro risultato su cui puntare".
In occasione della gara di Fuji il pilota della Red Bull, lo scozzese David Coulthard, renderà omaggio alla leggenda del rally Colin McRae, indossando un casco con i suoi colori. Colin McRae è deceduto la settimana scorsa a causa di un incidente con il suo elicottero. Coulthard era amico e connazionale di Colin McRae. Coulthard ha spiegato che "correrò in Giappone con un casco dipinto con i colori di Colin McRae. Eravamo amici e molti altri piloti di F1 lo conoscevano bene. Era un pilota molto abile e dotato. Colin ha svolto la sua carriera in una maniera incredibile".
Eurosport
Moderatrice di