00 20/06/2005 14:24
Gazzetta

I team Michelin: "Dispiace per il pubblico ma è più importante la sicurezza". Briatore: "Non mi spiego il no Fia alla chicane".
Villeneuve: "F.1 morta in Usa"


INDIANAPOLIS (Usa), 19 giugno 2005 - Di sicuro non è stato un bello spettacolo, soprattutto per il pubblico. Così, dopo il GP Usa disputato da sole sei macchine, le reazioni non si sono fatte attendere.
I sette team gommati Michelin (McLaren, Renault, Williams, Bar, Sauber, Red Bull e Toyota) hanno firmano un comunicato congiunto in cui "chiedono scusa al pubblico, agli spettatori in tv e agli sponsor per non essere stati in grado di partecipare al GP degli Stati Uniti" per motivi di sicurezza. E nelle poche righe aggiungono: "Ci hanno detto per iscritto di non utilizzare in gara le gomme a meno che le modifiche al circuito (una chicane, n.d.r) non fossero accettate. Ci sono stati diversi incontri per cercare una soluzione ed è stata espolorata ogni possibilità per far disputare il GP in sicurezza. L'unica via praticabile era quella di costruire una chicane in prossimità della curva 13 e 9 delle 10 squadre erano d'accordo per correre così senza conquistare punti o portando nelle prime posizioni in griglia i team non Michelin. Tutte le proposte sfortunatamente sono state respinte dalla Fia. Con rammarico i team sono stati obbligati a seguire le indicazioni Michelin per non gareggiare".
Tra i rappresentanti dei sette uno dei più decisi è Flavio Briatore. Il team manager della Renault non riesce a spiegarsi "il no della Fia alla proposta della chicane. Abbiamo anche proposto di non prendere, noi della Michelin, eventuali punti per la classifica. Volevamo salvare lo spettacolo, sulle tribune ci sarebbero state 150.000 persone arrabbiate. E' stato uno spettacolo terribile per la F.1. Che la Ferrari arrivi poi a vincere non è un problema: lo avrebbe fatto ugualmente, noi non avremmo preso punti. Ma hanno detto no". Gli ha fatto eco Ron Dennis, numero uno della McLaren. "Oggi è un giorno triste per la F.1, ma si poteva evitare che tutto ciò accadesse!", ha detto l'inglese dopo la decisione di non correre.
Voleva la chicane anche Stoddart della Minardi, gommata Bridgestone. "A inizio giornata 9 dei 10 teamsi erano trovati d'accordo, nell'interesse della sicurezza, di strutturare sul tracciato una chicane temporanea prima dell'ultima curva - spiega -. Questa idea è stata scartata da Max Mosley, presidente Fia, e di certo in maniera non poco esplicita ci è stato detto che se fosse accaduta una cosa del genere non ci sarebbe stata alcuna gara. Questo, secondo me, non è certo nell'interesse dello sport, del pubblico americano o di tutti i tifosi di F.1 sparsi per il mondo. La soluzione c'era e ci avrebbe permesso di correre un normale GP degli Stati Uniti. Ma la Fia non era dell'idea e la Ferrari non era d'accordo, ferma nel dire che non era un problema suo". E aggiunge: "Per evitare dubbi, voglio specificare che la Minardi ha deciso di partecipare solo quando è stato evidente che la Jordan aveva cambiato la sua decisione rispetto agli accordi del mattino".
Drastico Jacques Villeneuve. "Dopo una cosa del genere, la F.1 in America non recupererà più. E' morta. Per le squadre non c'erano soluzioni, era tutto in mano alla Fia. Si poteva correre con una chicane, ma una squadra non l'ha accettata". deluso anche Jarno Trulli, che aveva conquistato la pole. "Frustrante, ma giusto così. Un peccato perchè con gli americani non dovevamo fare questa figura, però è stato inevitabile: non avremmo potuto correre, non eravamo in grado. Capita a volte che ti venga fornito del materiale come non dovrebbe essere. Oggi però ha vinto lo sport e la sicurezza. Il pubblico dovrebbe comprendere i problemi di sicurezza perchè a Indy, ad esempio, non si corre se piove".
Intanto Tony George, presidente dellIndianapolis Motor Speedway che organizza la gara, ha emesso a sua volta un comunicato in cui attribuisce la responsabilità di tutto alla Fia, ai team e ai costruttori. Suggerendo ai tifosi tre indirizzi presso cui lamentarsi: quello Michelin a Clermont Ferrand, quello Fia a Parigi e quello Fom (la società di Ecclestone) a Londra...

[Modificato da tempiosommerso 20/06/2005 12.42]