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EUROPEI 2012 - POLONIA/UCRAINA

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    00 19/06/2012 21:42
    Alla Spagna basta Navas; Croazia eliminata

    La squadra di Del Bosque deve attendere fino all'88' per il gol del definitivo 1-0 che regala alla Spagna il primo posto nel Gruppo C davanti agli azzurri di Prandelli



    Allo stadio di Danzica va in scena Spagna-Croazia. Le due squadre si giocano l'accesso ai quarti di finale di Euro 2012, mentre a noi italiani importa vedere se le due squadre "insceneranno" il solito biscottone che già ci condannò 8 anni fa nel celebre 2-2 tra Svezia e Danimarca.

    FORMAZIONI SPECULARI, CROAZIA SENZA JELAVIC - Del Bosque rispetta le previsioni della vigilia: lascia in panchina Fabregas per un centrocampo a 5 con il solo Torres in attacco, e una formazione che si può permettere di tenere Cesc in panchina la dice tutta sulla strapotere attuale di questa squadra. La Croazia invece cambia qualcosa: Jelavic viene relegato in panchina e il goleador Mandžukić è l'unico terminale offensivo.

    SPAGNA TIENE PALLA, POCHE EMOZIONI - Primi 45 minuti molto tattici tra le due squadre. Le Furie Rosse tengono di più il pallone rispetto gli avversari, ma non è un possesso palla così asfissiante come al solito, e spesso lascia giocare i biancorossi. Di palle gol non se ne segnalano, e neanche il momentaneo vantaggio di Cassano smuove un pò la partita, dato che con questo risultato i croati andrebbero a casa. Al 10' Silva pesca l'inserimento di Iniesta che a tu per tu col portiere colpisce debolmente con l'esterno destro e Pletikosa para senza problemi. Dieci minuti dopo Torres prende palla, lotta contro tutta la difesa e da fondo campo tenta il tiro impossibile su cui il portiere respinge in angolo. Si fa fatica ad entrare in area croata, così gli spagnoli ci provano dalla distanza con Piquè e Sergio Ramos, ma senza fortuna. La Croazia fa fatica a farsi vedere in attacco: al 25' Modric di sinistro sfodera un diagonale debole su cui Casillias si distende. Cinque minuti dopo Ramos travolge Mandžukić al limite dell'area: se è in area il rigore è netto, ma l'arbitro non vede nulla. Si va avanti senza emozioni, e dopo due minuti di recupero l'arbitro manda le squadre negli spogliatoi.

    CASILLAS SALVA, JESUS NAVAS REGALA IL PRIMO POSTO - Poco o nulla nel primo quarto d'ora, poi una fiammata croata: Modric mette il pallone di esterno in mezzo per Rakitic che, solissimo, colpisce di testa ma Casillas fa il miracolo e salva la sua squadra. Tutte le speranze di una nazione nell'occasione di testa di Ivan Rakitic, ma i guantoni del portierone del Real mantengono la Spagna ai quarti di finale. Iniziano i cambi e le due squadre rischiano di più, ma senza successo. Negli spagnoli entra Fabregas che al 76' si mangia il gol quando ci mette troppo a tirare e viene murato dalla difesa. La Croazia ci prova con Perisic con un bel diagonale al volo, ma Iker blocca. Cosi le Furie Rosse aumentano i giri del motore, e prima Iniesta, poi il neo entrato Jesus Navas spaventano Pletikosa. All'88' la Croazia cede: palla lunga di Cesc per lo scatto in posizione regolare di Iniesta che, davanti al portiere, passa in mezzo a Navas per il più facile dei gol da due passi. 1-0 dunque con la Spagna che festeggia il primato del girone, mentre Modric e compagni vanno mestamente a casa.

    POCO SPETTACOLO, MA NIENTE "BISCOTTONE" - Tutte le paure di noi italiani si sono rivelate infondate. O meglio, non si è sicuramente vista la miglior Spagna di sempre, ma la vittoria l'ha comunque portata a casa ai danni di una buona Croazia, che si rammarica per non aver sfruttato le poche azioni a sua disposizione. La squadra di Bilic non si qualifica per i quarti di finale, e lascia il secondo posto all'Italia vincente a Poznan. Fonte
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    00 21/06/2012 14:03
    Svezia con orgoglio: la Francia è seconda

    La Francia, sconfitta 2-0 all'Olimpiysky di Kiev dalla Svezia già eliminata, perde la testa del Gruppo D e affronta la Spagna ai quarti, "lasciando" l'Inghilterra all'Italia. La Svezia salva l'onore e Ibrahimovic firma il gol più bello, fin qui, di Euro 2012



    Il sipario sulla fase a gironi di Euro 2012 nega all'Italia la più classica delle sfide europee contro la Francia, domenica a Kiev, nei quarti di finale, perché i transalpini vengono sconfitti 2-0 dalla Svezia già eliminata e perdono la testa del Gruppo D a favore dell'Inghilterra che a Donetsk ha vinto 1-0 contro l'Ucraina. La Francia giocherà sabato contro la Spagna, l'Italia contro i Three Lions, ma questa intanto è stata finalmente la serata di Zlatan Ibrahimovic, autore del gol più bello, fin qui, degli Europei.

    FUOCHI INCROCIATI - Primi venti minuti a ritmi alti e con tante occasioni per rompere il ghiaccio: la Francia gioca meglio a centrocampo con i fraseggi stretti e arginando la qualità di Källström col raddoppio sistematico di Alou Diarra e Yann M'Vila, ma i primi highlights dell'incontro sono tutti svedesi con un primo colpo di testa di Ola Toivonen al 3' e il replay, un minuto dopo, di Larsson (para Hugo Lloris). Entrambi gli inneschi arrivano da sinistra, perché Debuchy (come contro l'Ucraina) non copre perfettamente, mentre la Francia risponde con Franck Ribery, ma anche Isaksson non si lascia sorprendere. Mexes pasticcia su un comodo spiovente lanciando Toivonen verso la porta: l'attaccante del PSV salta Lloris in uscita, ma è costretto ad allargarsi e centra il palo esterno. Al 20' ci prova anche Benzema da sinistra, ma le occasioni da gol per la Francia prima dell'intervallo terminano qui, perché Olof Mellberg si congeda dal suo quarto europeo con una partita monumentale senza concedere più niente agli avanti francesi in concorso di merito con Jonas Olsson.

    IBRA SALE IN CATTEDRA, MELLBERG E' INSUPERABILE - Il secondo tempo inizia con Christian Wilhelmsson al posto di un evanescente Bajrami e l'ex-Roma sarà l'inaspettato craque dell'incontro, fermato già dopo pochi secondi davanti a Lloris per un off-side millimetrico. Rispondono Benzema, che rientra da sinistra e cerca il giro sul secondo palo con palla fuori di un niente, e Diarra dalla distanza, ma passa la Svezia al 53' con il capolavoro di Ibrahimovic: Källström scarica a destra per Larsson che crossa al centro, Zlatan si coordina perfettamente appena dentro l'area e batte Lloris in mezza rovesciata. Ibra ex machina: largo a sinistra, il centravanti del Milan scavalca Debuchy in pallonetto per servire Wilhelmsson che stoppa e tira col mancino dal limite dell'area piccola, ma Lloris chiude con un grande intervento sul primo palo. E ancora al 56' stacco aereo di Mellberg a colpo sicuro, ma l'estremo francese smanaccia in corner sotto la traversa. Il centrale svedese torna in difesa per murare con provvidenza su Ribery e Mexes in tackle, mentre ci pensa Isaksson a conservare il vantaggio svedese su M'Vila e Menez, subentrato a Nasri. L'ultima occasione francese è per Olivier Giroud che, dentro da pochi secondi, stacca di testa indisturbato su corner sfiorando l'incrocio. Al 90' Sebastian Larsson sigilla la vittoria della Svezia: Wilhelmsson crossa da destra per Holmen che, a porta spalancata, colpisce la traversa in controbalzo, ma Larsson ha tutto il tempo per ribadire al volo dal limite dell'area piccola per il 2-0 finale. C'è ancora tempo, nel recupero, per Wilhelmsson lanciato a rete ancora da Källström (grande secondo tempo), ma l'esterno indugia e spreca il tris svedese.

    SOS D'OLTRALPE - La Svezia di Erik Hamrén torna in patria con gli scudi, la Francia affronterà la Spagna campione del mondo con tante incognite, perché Mexes, ancora troppo impreciso e ammonito, sarà squalificato, Ben Arfa è il solito chiaroscuro, Nasri è uscito malridotto e Benzema ha le polveri bagnate. Le certezze di Laurent Blanc si chiamano Lloris, M'Vila e Ribery, ma contro le iridi iberiche potrebbero non bastare. Fonte
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    00 27/06/2012 20:55
    Gol fantasma, tecnologia di porta a Mondiali 2014 a 2,75

    Roma, 20 giu. - (Adnkronos) - L'arbitro di porta non basta. L'Ucraina ha salutato Euro 2012, battuta 1-0 dall'Inghilterra, ma non si placano le polemiche per l'arbitraggio di Kassai che non ha vitsto entrare il gol dell'1-1 segnato da Devic. La palla aveva oltrepassato la linea nonostante il salvataggio di John Terry, ma non per Kassai e per l'arbitro di porta che non hanno assegnato il gol. Dopo i Mondiali di Sudafrica 2010, quando proprio all'Inghilterra non fu assegnata una rete regolare contro la Germania, si torna a parlare di gol fantasma e, come si legge su Agipronews, adesso William Hill offre a 2,75 la possibilita' che la tecnologia di porta venga introdotta in campo internazionale prima dell'inizio dei Mondiali del 2014. Fonte
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    00 27/06/2012 21:00
    Cristiano Ronaldo conquista la semifinale

    Dopo aver colpito due pali, CR7 segna il gol dell'1-0 decisivo al 79' accompagnando il Portogallo in semifinale ed eliminando la Repubblica Ceca. I lusitani di Paulo Bento affronteranno la vincente di Spagna-Francia (in programma sabato sera)



    Il Portogallo è la prima squadra a qualificarsi per le semifinali degli Europei in Polonia e Ucraina grazie all’1-0 finale nel primo quarto che ha contrapposto la squadra di Bento alla Repubblica Ceca. Il risultato parla di una sfida equilibrata, esattamente quello che ci si attendeva alla vigilia da due squadre il cui cammino aveva molti punti in comune. Entrambe provenienti dai playoff per la qualificazione alla fase finale degli Europei (i portoghesi ebbero la meglio sulla Bosnia Erzegovina di Dzeko e i cechi sul Montenegro), soprattutto sembravano dover lasciare la competizione dopo le prime gare del proprio raggruppamento. Invece Repubblica Ceca e Portogallo arrivano ai quarti, e ci arrivano in pieno equilibrio anche dal punto di vista dei risultati: undici gli incontri in precedenza, quattro vittorie per parte e tre pareggi. Questa sera a fare la differenza è stata la differenza del tasso tecnico e la superiorità del potenziale offensivo lusitano.

    AVVIO CECO, POI PORTOGALLO TARGATO RONALDO - Malgrado questo dato ineludibile l’avvio sembra sorridere alla squadra di Bilek, che è anche la prima ad andare alla conclusione con Jiracek, una delle sorprese ceche del torneo, al 7’. Pilar è sempre uno dei più attivi, Darida sostituisce inizialmente bene Rosicky, ma dopo venti minuti anche il Portogallo dà mostra dei propri mezzi offensivi. Questa sera abbiamo avuto un’ulteriore occasione per vedere come gli equilibri in casa portoghese dipendano dal rendimento di Cristiano Ronaldo, il quale di fatto è l’uomo più temibile e pericoloso dei suoi.

    Quasi ogni volta che il Portogallo arriva dalle parti di Cech è per merito del fuoriclasse del Real Madrid: al 25’ impegna il portiere del Chelsea con un destro dall’area, ma Webb gli fischia un fallo su Kadlec. Al 33’ tenta la rovesciata su assist di Pepe, ma malgrado la buona riuscita dal punto di vista estetico la palla esce a lato. Due minuti più tardi sfiora il palo con una punizione delle sue, mentre nel primo dei due minuti di recupero colpisce direttamente il palo, con Cech complice del quasi pasticcio lasciandosi sorprendere sul proprio palo.

    RONALDO SFORTUNATO, DUE LEGNI - La miglior Repubblica Ceca a questo punto della gara è già un ricordo; il Portogallo chiude in crescendo il primo tempo e riapre il secondo con lo stesso carisma. Si comincia subito con il colpo di testa di Hugo Almeida (subentrato ad Helder Postiga per un problema muscolare nel primo tempo), ma dopo quattro minuti Ronaldo trova ancora una volta il palo: Cech si fa sorprendere sul proprio (palo) e il portoghese coglie il quarto legno del suo Europeo, il secondo della gara.

    Diventa sempre più un monologo dei portoghesi che, oltre che con Ronaldo, ora diventano pericolosi anche con Moutinho, Meireles (uno dei migliori in campo) e chi, come Nani, nel primo tempo aveva deluso (parato da Cech il suo tiro al 58’). Un minuto più tardi il Portogallo va in gol, giustamente annullato però per fuorigioco di Almeida su cross del giocatore del Manchester United. La Repubblica Ceca si affida al cuore e a sporadiche ripartente solitarie dei suoi uomini migliori, come quella di Pilar al 59’.

    JIRACEK E CECH NON BASTANO, RONALDO FA 69 - Buona partita per Cech, il quale nonostante qualche imprecisione fa meglio di quanto visto contro la Russia ed è protagonista di interventi degni di nota come sul tiro di Moutinho e uscendo in presa alta su Ronaldo. Al 79’ ha dell’eroico la cavalcata di Jiracek, pupillo di Bilek e Magath, che però consegna il proprio traversone nelle mani di Rui Patricio. Un minuto più tardi arriva il gol ampiamente meritato dal Portogallo: cross di Moutinho per la testa di Ronaldo che passa dietro Gebre Selassi e punisce Cech. Ulteriore sigillo per CR7 in una stagione a dir poco spaventosa a livello numerico: 69 gol stagionali in 68 partite(di cui 60 col Real), sesto gol di sempre agli Europei, terzo in questa edizione che gli permette di raggiungere Mario Gomez nella classifica cannonieri.

    VERSO UN DERBY IBERICO? - Qui la partita si chiude virtualmente, e più che assistere ai tentativi dispeati di strappare i supplementari da parte della Repubblica Ceca che spreca un angolo in cui era salito anche Cech a supporto, per poco i lusitani non raddoppiano con Joao Moreira. Qualificazione meritatissima per il Portogallo che ora attende la vincente dello scontro tra Spagna e Francia (sabato a Donetsk) immaginando un’eventuale derby iberico, fuori la Repubblica Ceca comunque sempre a testa alta. Fonte
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    00 27/06/2012 21:03
    Germania troppo forte: ora Italia o Inghilterra

    I tedeschi travolgono la Grecia 4-2 a Danzica con gol di Lahm, Khedira, Klose e Reus; inutile il momentaneo pareggio di Samaras in avvio di ripresa, così come il rigore finale di Salpingidis. Ora la Germania attende in semifinale la vincente della supersfida di domenica tra l'Italia e l'Inghilterra



    Sarà la Germania a sfidare la vincente di Italia-Inghilterra in semifinale, come tutti si attendevano, anche se per un momento l'ennesimo miracolo greco agli Europei è sembrato possibile. Solo un attimo però, perché dopo il pareggio di Samaras la squadra di Löw ci ha messo pochi minuti a spezzare il sogno ellenico propiziando il poker finale che non lascia spazio ad alcuna discussione.

    FORMAZIONI: LÖW CAMBIA TUTTO - Il ct tedesco in avvio sorprende tutti lasciando in panchina Gomez, Podolski e Müller per un turnover di qualità che porta in campo dal primo minuto Klose, Reus e Schürrle, mentre la Grecia risponde sostituendo lo squalificato Karagounis con un mediano, Makos. Ne esce fuori un primo tempo a senso unico, in cui i tedeschi gestiscono l'82% del possesso palla, ma sbattono a lungo contro il muro avversario.

    LA GRECIA REGGE, POI ARRIVA LAHM - Klose, Reus, un gol annullato a Schweinsteiger... La Germania parte fortissimo ma non trova lo spiraglio giusto e anche al 23', poi, Özil spreca malamente sparando addosso a Sifakis dal limite dell'area piccola. Reus testa i riflessi dell'incerto portiere greco ancora un paio di volte, ma alla fine è un difensore, il capitano Philipp Lahm, a rompere l'equilibrio: movimento a rientrare da sinistra a destra di mezzo esterno che sorprende l'estremo avversario e fissa l'1-0 tedesco al 39'.

    UN'ILLUSIONE FIRMATA SAMARAS - Nella ripresa ci si potrebbe aspettare una Germania dilagante, ma Fernando Santos non ci sta e cambia: dentro subito Gekas e Fotakis per una Grecia sbilanciata in avanti che prova il tutto per tutto. Questa variabile tattica sorprende i tedeschi, che capitolano incredibilmente al 55', quando Salpingidis scappa via a destra trovando lo spazio per il cross teso su cui Samaras è lesto ad anticipare Boateng per il tocco dell'1-1. Sembra un miracolo, si rivelerà solamente un'illusione.

    GERMANIA: REAZIONE DEVASTANTE - Non svegliare il can che dorme. Il proverbio è noto e definisce perfettamente la reazione della Germania al pareggio greco: in un quarto d'ora, infatti, i tedeschi segnano 3 gol. Al 61' ci pensa Sami Khedira a firmare il 2-1 con un bel destro al volo su cross di Boateng, mentre poi Klose (di testa su punizione di Özil) e Reus (gran destro sotto la traversa) chiudono definitivamente i conti: al 74' è 4-1.

    RIGORE DI SALPINGIDIS: FINISCE 4-2 - Nel finale c'è tempo per assistere a un'altra rete, con il rigore trasformato da Salpingidis a seguito del tocco di mano in area di Boateng, ma è un gol che vale solo per le statistiche. La Germania infatti passa il turno senza problemi e, come ci si aspettava, raggiunge le semifinali, dove attende la vincente del match di domenica sera tra Italia e Inghilterra. Comunque vada sarà una sfida da non perdere. Fonte
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    00 27/06/2012 21:07
    Xabi Alonso mette fine al tabù francese

    La Spagna batte la Francia e si qualifica per la semifinale degli Europei per la quarta volta nella sua storia: i campioni in carica ringraziano Xabi Alonso, mattatore di giornata con una doppietta. Al prossimo turno se la vedranno con il Portogallo di Cristiano Ronaldo



    La Spagna spezza il tabù che la voleva mai vincente contro la Francia in competizioni ufficiali: alla Donbass Arena di Donetsk gli iberici passano per 2-0, grazie alla doppietta di Xabi Alonso, confermandosi ancora la squadra da battere in questa competizione. Sarà il Portogallo di Cristiano Ronaldo in semifinale a provare a fare ciò che non è riuscito alla formazione di Laurent Blanc, troppo povera di idee e non in grado di mettere i bastoni tra le ruote ai campioni in carica. Troppo organizzata questa Spagna per lasciarsi impaurire da un paio di sgroppate di Ribery e Benzema, troppo forte per non essere ancora oggi l'indiziata numero uno per la vittoria finale a Euro 2012.

    C'E' FABREGAS, NON C'E' NASRI - Vicente Del Bosque prova nuovamente a sorprendere tutti, schierando il "falso nueve", ovvero Fabregas e non Fernando Torres nel ruolo di punta centrale. Anche Laurent Blanc decide di cambiare nuovamente: Debuchy spostato sulla linea dei centrocampisti, con Nasri a fargli posto e Revelliere nel ruolo di terzino destro. Mexes squalificato, al suo posto c'è Koscielny.

    LA SPAGNA USA LA TESTA, ALONSO METTE DENTRO - Il tema tattico della partita è ben noto a tutti: la Spagna attacca, la Francia prova a difendere e ripartire. Blanc organizza i suoi con una squadra cortissima: la difesa è alta, Ribery e Benzema sono schiacciati sulla sinistra, zona individuata come più "leggera" dal punto di vista difensivo della Spagna. Il piano francese però non funziona come dovrebbe: la Spagna pressa moltissimo e induce a tante palle perse sulla trequarti, e quando riparte fa malissimo. Dopo un'azione dubbia di Clichy ai danni di Fabregas in area di rigore al 6' (Rizzoli non dà il rigore, giustamente), la Spagna passa al 19': gran palla di Iniesta, per Jordi Alba che si libera di Revelliere e mette palla al centro, la zuccata di Xabi Alonso (alla sua partita numero 100 con la Roja) vale l'1-0. La Francia prova ad aumentare il ritmo, ma il solo Benzema là davanti è troppo poco: l'attaccante del Real si sbatte, guadagna punizione ma non riesce anche a essere incisivo in fase conclusiva. Ribery è l'unico che prova a dargli una mano, ma gli altri salgono poco, forse perché invitati a non scoprirsi dal proprio tecnico. E' sempre la Spagna la squadra più pericolosa: Iniesta al 29' calcia addosso a un difensore su un bel suggerimento di Fabregas. Casillas viene impegnato per la prima volta al 33', quando Cabaye ci prova direttamente da calcio piazzato: palla deviata in corner. David Silva, quando entra in possesso di palla fa ciò che vuole, ma la Spagna manca della necessaria cattiveria per chiudere il match e la prima frazione va in archivio sull'1-0.

    NESSUNO SCOSSONE, MA SI CHIUDE SOLO NEL FINALE - Laurent Blanc prova a scuotere i suoi nell'intervallo: per battere la Spagna ci vuole carattere e anche tanta organizzazione. La Francia prova a scuotersi al ritorno in campo, ma il primo tentativo è di Xabi Alonso, l'autore del gol, che questa volta, al 52' spara altissimo da fuori. La Spagna, da super-offensiva nel primo tempo diventa quieta, forse anche troppo, evitando di alzare il ritmo, preferendo piuttosto il possesso palla orizzontale e la difesa con pochi contropiede. Al 61' ecco la prima vera chance da rete per la Francia: arriva da un'azione personale di Ribery che scaturisce nel colpo di testa di Debuchy, alto sulla traversa di Casillas. Subito dopo è la Roja ad avere la chance di chiudere il match, ma Lloris è bravissimo a leggere il passaggio da fenomeno di Iniesta per Fabregas. La partita sembra assopirsi, Blanc prova a risvegliarla con i cambi: dentro Menez, Nasri e Giroud, con Del Bosque che risponde con Torres e Cazorla. Metter dentro più attaccanti però non porta giovamento alla manovra offensiva francese, che più che punte sembra aver bisogno di maggior qualità e geometrie in mezzo al campo. E' uno dei cambi di Del Bosque a chiudere il match al 90': doppio passo di Pedro su Rami, Revelliere è costretto a stenderlo in area. Xabi Alonso, ancora lui, mette dentro dal dischetto. 2-0 e doppietta: meglio non si poteva festeggiare la presenza numero 100 nella Roja. Ah, e la semifinale agli Europei, ovviamente. Fonte
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    00 27/06/2012 21:11
    Germania attenta, l'Italia è in semifinale

    Gli Azzurri battono l'Inghilterra dopo una splendida partita: 4-2 ai rigori, con trasformazione finale di Diamanti dopo gli errori di Montolivo, Young e Cole. Gran partita della Nazionale, che giovedì se la vedrà con la Germania in semifinale.



    Una grande squadra in un grande torneo fa così. Accende i fari al momento decisivo, centra la prestazione giusta al momento giusto. Tira fuori il carattere quando è messa alle corde. Bene, una grande squadra in un grande torneo fa come l'Italia di Cesare Prandelli. Che completa il quadro delle semifinaliste di Euro 2012 tornando nelle prime quattro d'Europa a dodici anni dall'ultima volta, stritolando l'Inghilterra tristemente catenacciara di Roy Hodgson e facendo suo il quarto di finale di Kiev ai rigori, dove si impone per 4-2 dopo 120' nei quali gli Azzurri hanno dominato in lungo e in largo, colpendo anche due pali. La partita più bella della Nazionale vista in Polonia e Ucraina, quella che permette a Gigi Buffon e compagni di staccare il biglietto per la semifinale di Varsavia contro la Germania. Una grande classica del calcio mondiale. Quello che quest'Italia si è meritata eccome.

    MONTOLIVO TITOLARE, WALCOTT IN PANCHINA - Prandelli non sorprende e conferma il 4-3-1-2 cambiando tre undicesimi rispetto all'ultima partita contro l'Irlanda. Escono gli infortunati Claudio Chiellini e Thiago Motta, rimpiazzati rispettivamente da Leonardo Bonucci e Riccardo Montolivo. La terza novità è il ritorno di Mario Balotelli in attacco al fianco di Antonio Cassano, con Antonio Di Natale che va in panchina. Roy Hodgson conferma in blocco il 4-4-2 che ha sconfitto per 1-0 l'Ucraina nell'ultima partita del Gruppo D. Davanti a fare coppia con Wayne Rooney è Danny Welbeck, con Andy Carroll che siede ancora in panchina, lì dove resta Theo Walcott per lasciare il posto sull'esterno destro a James Milner.

    SPRECO AZZURRO, E' SOLO 0-0 - L'Italia parte alla grande, schiaccia l'Inghilterra nella propria area e dopo 3' grida al gol con un sinistro impressionante di De Rossi dai trenta metri. Il centrocampista azzurro però colpisce un palo pieno che strozza l'emozione della Nazionale. Gli uomini di Hodgson reagiscono prontamente e si buttano in avanti. Combinazione veloce a destra e Glen Johnson al 5' potrebbe già segnare. Purtroppo per lui, però, si imbatte in un Gigi Buffon dai riflessi felini, che blocca il tiro da due passi con una sola mano. Gli Azzurri accusano il colpo, l'Inghilterra li schiaccia e all'11' è Bonucci a salvare su una ripartenza di Rooney, che al 14' ci prova anche di testa su un gran cross di Johnson. Un quarto d'ora di sofferenza e poi l'Italia si rialza. Prandelli aggiusta i suoi e passa a un 4-2-3-1 con De Rossi e Pirlo davanti alla difesa, Marchisio e Montolivo esterni e Cassano trequartista. Il controllo del gioco passa saldamente in mano agli Azzurri, che hanno altre due clamorose occasioni con Balotelli. Al 25' Mario si addormenta solo davanti a Joey Hart e viene bloccato prima che il suo tentativo di pallonetto sia premiato dal gol, mentre al 41' spedisce alto (con deviazione) un buon assist servito di testa da Cassano. L'Italia domina ma non concretizza, anche perché Balotelli oltre agli errori sotto porta aggiunge alla propria prova anche dei movimenti non da prima punta. Decisioni che mandano su tutte le furie prima Marchisio e poi De Rossi, che lo mandano vistosamente "a quel paese". Il primo tempo finisce 0-0, con grande rimpianto sulla sponda italiana.

    DOMINARE NON BASTA, SI VA AI SUPPLEMENTARI - L'Italia non molla nella ripresa, tornando a macinare gioco. Al 53' arriva un'altra occasionissima. De Rossi ci prova da fuori, Hart non trattiene ma respinge anche la conclusione successiva di Balotelli. E Montolivo calcia alto da un passo. Hodgson capisce che i suoi non sono in partita e così al 60' rimpiazza Milner e Welbeck con Walcott e Carroll. L'Inghilterra però non reagisce più di tanto, costruendo una sola palla da gol al 65', quando Young per poco non trova la porta su una sponda di Carroll. Si arriva alle battute finali, la Nazionale tiene il pallino del gioco ma non sfonda e così Prandelli rimpiazza un Cassano in fase calante con Diamanti (78'). Subito dopo, però, escono per infortunio prima De Rossi (al suo posto Nocerino) e Abate (rimpiazzato da Maggio). Nocerino per poco non centra il gol della vita allo scadere, con Johnson che salva la porta con una diagonale provvidenziale. E Rooney al 93' fa gridare i tifosi inglesi con una rovesciata che va alta dopo una palla persa al limite dell'area da Pirlo. È l'ultimo brivido dei tempi regolamentari, si va ai supplementari dopo il primo 0-0 dell'Europeo.

    DIAMANTI INVENTA, MA SI VA AI RIGORI - L'Inghilterra prende il pallino del gioco in avvio di supplementari, ma Hodgson si inventa un cambio inspiegabile levando Parker per mettere Henderson (95') e pian piano si scopre che i britannici vogliono soprattutto evitare problemi. L'Italia ha meno benzina ma più tecnica e così risale sino a colpire il secondo palo della serata con Diamanti, che al 101' sbaglia un cross e colpisce un legno incredibile. È sempre Alino ad andare vicino al gol in un secondo supplementare letteralmente dominato dall'Italia, ma il suo sinistro su una sfuriata di Balzaretti a sinistra va a lato (114'). È invece il destro di Diamanti a inventare il cross per il gol di Nocerino un minuto dopo, peccato che il centrocampista segni in offside e l'arbitro annulli giustamente. L'ultima emozione è questa, si va ai rigori con un'Italia che meriterebbe decisamente di più dopo una partita condotta in lungo e in largo.

    ALINO PORTA L'ITALIA IN SEMIFINALE - I rigori sono un premio eccessivo per l'Inghilterra, ma sono i britannici a portarsi in avanti per primi. Perché Balotelli batte il primo e segna, Gerrard fa altrettanto ma Montolivo al secondo giro la mette in corridoio e Rooney si merita il punto del 2-1. È il momento decisivo. Dal dischetto va Pirlo, che da vero leader si inventa il colpo di genio che psicologicamente fa girare la sfida. Un cucchiaio pazzesco che fa capire all'Inghilterra che l'Italia c'è ancora. Il resto, poi, lo fa Young che colpisce in pieno la traversa regalando la parità sul 2-2. Tocca a Nocerino, che spiazza Hart e riporta in avanti l'Italia. Poi a Cole, che si fa ipnotizzare da Buffon. E, alla fine, Diamanti insacca il rigore decisivo, quello del 4-2. L'Italia vola in semifinale strameritando. Adesso c'è l'appuntamento di gala con la Germania, giovedì sera a Varsavia. Attenzione Mannschaft, la Nazionale ha acceso i fari. Fonte
    [Modificato da !Serenella! 27/06/2012 21:11]
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    binariomorto
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    MODERATORE

    SUPERSAGGIO
    00 01/07/2012 23:19
    Spagna ancora campione
    Italia a pezzi battuta 4-0

    I campioni del mondo sovrastano gli azzurri che restano in 10 dal 61' per l'infortunio di Motta, terzo cambio inserito 5' prima al posto di Montolivo. Nel primo tempo gol di Silva e Jordi Alba; nella ripresa chiudono Torres e Mata


    Il sogno svanisce sul più bello. L’Italia perde, addirittura per 4-0, la finale di Euro 2012, a Kiev contro la Spagna. Gol di Silva e Jordi Alba nel primo tempo, Fernando Torres e Mata nel finale. La Roja, Invincibile Armata del pallone, conquista la leggenda: è il terzo successo di fila, dopo l’Europeo del 2008 e il Mondiale del 2010. Un triplete favoloso.

    PECCATO ITALIA — Favola che diventa l’incubo azzurro. Perché ha sì vinto la squadra più forte, come spesso accade, nello sport, ma l’Italia ha toppato la partita. Di sicuro lo spessore dell’avversario ha contato, così come la stanchezza per gli impegni ravvicinati, ma rimane il rammarico di non aver visto l’edizione migliore della Nazionale, quella che aveva esaltato tutti. Di rimpianti specifici ce n’è uno solo, per quanto visto sul campo: l’occasione mancata da Di Natale a inizio ripresa, comunque sullo 0-2. Ma la Spagna ha giocato molto meglio, per lunghi tratti dominato. E l’Italia non è riuscita neanche a giocarsela sino alla fine, costretta in 10 uomini per l’ultima mezz’ora dal k.o. di Thiago Motta, a cambi esauriti. Il secondo infortunio azzurro: si era già rifatto male Chiellini. Anche la fortuna non ha aiutato. La finale davvero deludente non deve far dimenticare quanto di buono fatto, e in così poco tempo, da Prandelli, sulle macerie della spedizione mondiale in Sudafrica. Quest’Italia merita comunque applausi, per risultato e gioco espresso nel complesso.


    TANTA, TROPPA SPAGNA — La Spagna parte facendo possesso palla, tra gli olè del suo pubblico, in Ucraina in forze. E’ molto più autorevole di quella di Danzica, ha imparato la lezione dopo l’1-1 nello scontro diretto, all’esordio in Polonia, conosce gli Azzurri e non dà loro il tempo e il modo di fare gioco. L’Italia è costretta solo a contenere, non è più quello il suo pane, da quando c’è Prandelli in panchina. E si vede. Xavi, un portento, sfiora il vantaggio. Poi al 14’ la Spagna segna: Fabregas, strepitoso da centravanti di manovra - uomo sponda che svaria là davanti senza dare riferimenti -, se ne va sulla destra, seminando Chiellini, poi crossa dal fondo per la testa di Silva, che mette in rete indisturbato. 1-0 Roja. Italia sotto per la prima volta nel torneo.

    ORGOGLIO E MISCHIE — La Nazionale risponde subito. Alza il baricentro, d’improvviso, crea un paio di mischie in area avversaria. Ma balbetta gioco. Non è quella che ha incantato contro la Germania e dominato con l’Inghilterra. E nemmeno quella che ha messo alle corde questa Spagna, solo tre settimane fa. Si fa male Chiellini, dentro Balzaretti, che ha un impatto positivo sulla gara. Cassano è poco mobile, chiede palla sui piedi, invece che dettare il passaggio, ma almeno tira un paio di volte: Casillas non rischia, però.


    RADDOPPIO SPAGNA — La Spagna non solo non si scompone, ma dà sempre l’impressione di controllare la gara. Scambia palla a terra, trova geometrie impensabili. E raddoppia al 41’, con Jordi Alba, che cerca e trova il triangolo con Xavi, che lo lancia in profondità. Il terzino sinistro spagnolo evita il fuorigioco e, al termine di una lunga galoppata, supera Buffon in uscita. 2-0. Il risultato dell’intervallo. La Spagna ha fatto il bello e il cattivo tempo.

    PRANDELLI CAMBIA — Fuori Cassano, dentro Di Natale. Subito pericoloso di testa, ma non inquadra la porta su bel cross di Abate. Poi Bonucci viene graziato dopo un mani in area, il rigore ci stava.

    L’OCCASIONE — Montolivo inventa per Di Natale, solissimo davanti a Casillas, Totò si fa ipnotizzare dal portierone spagnolo, una calamita. Ma si è divorato l’occasione colossale di far rientrare l’Italia in partita, con un episodio slegato dal contesto.


    LA SOSTITUZIONE E L’INFORTUNIO — Prandelli inserisce Thiago Motta per Montolivo, che sembrava in crescita. Motta però si fa male subito, un problema muscolare. Italia in 10 uomini. Aver esaurito i cambi così presto si rivela un boomerang. In pratica è finita, anche se al 90’ manca mezz’ora.

    LA SPAGNA DILAGA — Spinge e trova il terzo gol, col subentrato Torres, poi chiude i conti Mata: 4-0. L’Italia non riesce neanche ad evitare la brutta figura, nel punteggio. Peccato, perché non lo meritava, per quando dimostrato tra Polonia e Ucraina. Ma la Spagna è spietata, crudele come le grandi squadre. E si conferma campione d’Europa con un’impressionante prova di forza.

    Dal nostro inviato
    Riccardo Pratesi


    Fonte: gazzetta


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