I NOSTRI LIBRI PREFERITI

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isa69
00giovedì 15 luglio 2004 16:49
...amo molto Andrea de Carlo..ho letto tutti suoi libri ed ogni volta mi ha fatto viaggiare nei suoi diversi mondi.....e' uno scrittore ke con tanto vissuto in tutti i suoi romanzi parla di storie vere nelle quali e' stato protagonista.....come dice lui stesso:
"I protagonisti dei miei romanzi sono tutti miei alter ego: specchi di come sono, o di come sono stato, di come potrei essere. Scrivere per me è raccontare quello che mi succede e quello che penso, condividerlo con altri."...

Di tutti i suoi libri letti pero' quello ke preferisco e' "Pura Vita" .....



E' un viaggio (altro tema ricorrente nella scrittura di De Carlo), un dialogo ininterrotto, un itinerario di conoscenza interiore, protagonisti un uomo e la figlia adolescente. Separato dalla moglie da molti anni, Giovanni decide di passare alcuni giorni di vacanza in Francia (la meta è la Camargue) con la propria figlia sedicenne.

Il viaggio in auto è lungo, il dialogo stenta a sciogliersi, le resistenze, la poca abitudine alla frequentazione, l'investimento, forse eccessivo, su quell'occasione di contatto vengono con acutezza delineati nelle frasi brevi, nella descrizione dei pensieri e delle ritrosie paterne.

La ragazza appare più naturale, meno studiata, disponibile a relazionarsi, pur senza prendere mai l'iniziativa né del dialogo né delle azioni.
Tipicamente adolescenziale è l'atteggiamento distratto all'apparenza, ma in realtà attentissimo che l'autore sa ben ritrarre. Così la richiesta ossessiva di un cane rivolta al padre appare non tanto il capriccio infantile di una bambina viziata (anche se questo aspetto esiste) che pretende di ottenere da un padre carico di sensi di colpa ciò che vuole, quanto l'affermazione nei confronti del genitore assente di un bisogno, di una compagnia che, affidando l'animale al padre, sia quasi sostituzione di una presenza familiare, quindi un'attenzione indiretta al vuoto che, istintivamente, sente circondare la vita di Giovanni.

In effetti le relazioni affettive che l'uomo ha costruito, negli anni di separazione dalla moglie non sembrano né solide né soddisfacenti: il lettore ne ha una diretta consapevolezza leggendo i brevi messaggi sms , le e-mail, le trascrizioni delle telefonate al cellulare che intervallano le pagine più prettamente narrative del libro. Questo escamotage letterario, questa contaminazione di linguaggi, è davvero felice, rende con efficacia il clima delle comunicazioni interpersonali odierne, la frammentazione dei dialoghi, penalizzati da uno strumento che impone sintesi e quasi distacco emotivo.Il protagonista viene delineato prevalentemente attraverso la verbalizzazione dei pensieri, le frasi spezzate, interrotte che anche nel dialogo con la figlia fanno fatica a trovare completezza (nonostante la professione di storico indichi familiarità con l'elaborazione del pensiero e la sua traduzione in linguaggio).

Domina la sensazione di impotenza, di debolezza interiore, la coscienza di una incapacità di vivere che non crea quasi infelicità quanto assuefazione. Così la più "seria" tra i due sembra essere la ragazza, che sa tacere, sa ascoltare, sa rilanciare, senza eccessive dietrologie, il contatto: lei sa vivere da adolescente, il padre non sa vivere da adulto.

E questo "uomo senza qualità" d'inizio millennio è la fotografia di un modo d'essere diffuso, una dimensione paralizzante che ha colpito una generazione sconfitta, una sensibilità rivolta all'interno, tutta narcisistica (e in questo infantile) che crea solo "falso movimento".

Nel viaggio, che è alla base di questo romanzo, non viene data importanza a luoghi e paesaggi che vengono visti quasi per dovere dai due protagonisti, non c'è appunto conoscenza, scoperta (funzioni proprie del viaggiare, dell'osservazione del mondo, dell'altro da sé) quanto il bisogno di cercare pretesti, situazioni esterne che facilitino quello che non si ha la capacità di realizzare da soli: insomma un romanzo in cui domina la staticità dell'anima dentro un continuo movimento del corpo.
isa69
00giovedì 15 luglio 2004 16:52
E' il primo libro e a mio avviso il piu' bello della Allende...ke con una maestria e poesia parla della sua infanzia in Cile...e dela storia del Cile di quest’ultimo secolo raccontata dalle donne di una importante e stravagante famiglia del paese.



L'amore, la magia, il mistero, i sogni si intrecciano alle violenze e agli orrori della guerra cilena che portò alla ascesa di Pinochet in questo splendido romanzo di Isabel Allende.
Alle "Tre Marie", splendida tenuta di proprietà di Esteban Trueba, si intrecciano le passioni dei diversi protagonisti: Clara, la moglie del proprietario, trascorre una vita avvolta nei ricordi; Fèrula, sorella di Esteban, dedica la sua vita agli altri; Blanca è innamorata di un servo del padre, Pedro, che avrà parte nella guerriglia della rivoluzione; Alba, la nipote, dovrà invece affrontare la dittatura mentre Esteban scoprirà, proprio a causa dei tragici eventi politici del suo paese, di amare innanzitutto la sua famiglia.

Commenti
Una saga familiare del nostro secolo in cui si rispecchiano la storia e il destino di tutto un popolo. Un grande affresco che per fascino ed emozione può ricordare al lettore, nell'ambito della narrativa sudamericana, soltanto Cent'anni di solitudine di García Márquez. "... un'affascinante architettura di fantasia e realtà." (La Repubblica)

"Un'opera che segna l'esordio di una scrittrice con tutte le carte in regola per oscurare la fama di romanzieri più celebrati."(Il Giornale)

"Un vero e proprio caso letterario." (L'Avanti)

"Un libro che si inserisce a buon diritto nella tradizione del grande romanzo latinoamericano." (Amica)

E' molto più di un bestseller, è una sorta di Buddenbrook latinoamericano." (L'Ora)

"Una grossa sorpresa, un talento davvero originale, anzi straordinario (La nuova Sardegna)

"Le ragioni di questo strepitoso successo vanno semplicemente ricercate nella storia narrata e soprattutto nel modo in cui è narrata." (La Gazzetta di Parma)

IoBalloDaSola
00giovedì 15 luglio 2004 17:53
Neotarantismo è il neologismo coniato da Anna Nacci nel corso delle sue attività di ricerca musicale e sociologica, termine volto ad identificare un movimento trasversale senza confini geografici né di età, che accomuna qualsivoglia fascia sociale senza distinzioni di sesso, cultura e religione. Un fenomeno che esprime la voglia di nuovi rapporti comunicativi, di richieste relazionali “altre” a dispetto dell’omologazione imposta dall’alto e dai media, così come l’esigenza di “nuove” forme di catarsi e liberazione rifacentesi a quelle che erano musiche e danze millenarie
Attraverso il Neotarantismo si esprime il bisogno di riappropriarsi di simboli, gesti, suoni, danze, (senza farsi prendere da facili integralismi e purismi), sguardi e momenti collettivi, perché è nella collettività, nella comunità che sta la salvezza dalla solitudine impostaci dai media globalizzati e dai processi produttivi del capitalismo del terzo millennio, dalla ricchezza intesa solo come accumulo di merci e denari.
Un movimento non casualmente nato a Sud che, come tutti i Sud del mondo e i Sud insiti negli stessi Nord, reclama il diritto ad una vita dignitosa, e non la mercificazione della vista stessa.



Il nuovo lavoro di Anna Nacci è comprensivo degli interventi di illustri antropologi e sociologi tra i quali Lombardi Satriani e Fumarola oltre che affascinanti foto d’epoca tra cui le più suggestive fra i lavori di Luigi di Gianni. Sarà allegata una compilation di musica popolare con 17 eccellenti tracce da tutto il Sud Italia.



È questo sicuramente il più significativo contributo atto a dar man forte a tutti coloro che sempre più sanno “omeopaticamente” rimediare ai mali inferti dal sistema “globalizzato” e gravemente ammalato di “patologie statunitensi plurime”.


Anna Nacci, pugliese, opera a Roma come sociologa, scrittrice, musicista e conduttrice della trasmissione radiofonica TARANTULA RUBRA, il programma dal quale sono sorte le prime indagini, i convegni e le ricerche nel settore della musica popolare che identificheranno il movimento del NEOTARANTISMO.
Alla sua quinta pubblicazione editoriale e terza produzione discografica continua a dedicarsi allo studio di nuove produzioni musicali ed artistiche attente alla tradizione per meglio analizzare i rapporti socio-culturali ed economici del terzo millennio.

Libro edito da STAMPA ALTERNATIVA + CD CON 17 TRACCE DI MUSICA POPOLARE DEL SUD ITALIA.

Tracklist
01) Zoè - Filia
02) Arakne Mediterranea - Ottava Siciliana
03) Agorà - Tarantella du Barilli
04) Carlo D'angiò - Nannarè
05) Patrizio Trampetti & New Folk Band -
scrittrice88
00giovedì 15 luglio 2004 18:13
io la casa degli spiriti ho dovuto leggerlo per forza per la scuola ma non me ne sono mai pentita anzi l'avrò letto come minimo una ventina di volte!quello che mi è piaciuto di più,oltre alla trama,è l'andamento ciclico della storia...alba che comincia a leggere i diari di clara bambina...e una scena bellissima...[SM=g27836]
isa69
00giovedì 15 luglio 2004 21:33
Re:

Scritto da: scrittrice88 15/07/2004 18.13
io la casa degli spiriti ho dovuto leggerlo per forza per la scuola ma non me ne sono mai pentita anzi l'avrò letto come minimo una ventina di volte!quello che mi è piaciuto di più,oltre alla trama,è l'andamento ciclico della storia...alba che comincia a leggere i diari di clara bambina...e una scena bellissima...[SM=g27836]



visto ke bello....:SMILE8: sono contenta ke ti e' piaciuto....
ed anke il film molto carino....con due grandi Glen Close e Meryl Streep......[SM=g27811] :SMILE23:

[Modificato da isa69 15/07/2004 21.34]

isa69
00lunedì 19 luglio 2004 04:37
Il Socio di John Grisham
E' il primo straordinario successo di Grisham e, a mio parere, il suo più grande capolavoro. Ambientato nella cittadina di Memphis, comincia con un colloquio di lavoro tra un brillante neolaureato a pieni voti e uno studio legale locale. Le proposte dello studio sono così allettanti (una villetta con giardino e garage praticamente gratis, una fiammante BMW in regalo, ricchi stipendi a crescita esponenziale, possibilità di carriera stratosferica, viaggi alle Isole Cayman rimborsati con tanto di lussuoso appartamento dello studio...) che il giovane aspirante si trova a rifiutare proposte di studi più prestigiosi di grandi città come New York. Ma tutto questo al prezzo di cosa?

E' l'inizio di un susseguirsi di straordinari colpi di scena diretti con una maestria senza pari, con tocchi di genio che il seppur bel film con Tom Cruise e Gene Hackman, tratto dal libro, non riescono a riportare con tanta efficacia come nella versione cartacea. La parte finale, ad esempio, che nel film è tutta d'azione, nel libro è totalmente diversa e talmente originale (e superiore) che se anche uno ha già visto il film dovrebbe leggere il romanzo!

Insomma, è il miglior modo per cominciare a leggere John Grisham!



IoBalloDaSola
00mercoledì 21 luglio 2004 01:15
alcuni dei miei preferiti
ALCUNI LIBRI CHE HO LETTO


Inizialmente, questa pagina voleva essere una recensione dei libri che ho letto, in modo da definire un po’ la mia personalità e, al contempo, dare qualche utile e divertente suggerimento sull’argomento.
Un solo consiglio: leggi sempre e tanto, ma se un libro non ti piace, non sforzarti di finirlo. Chiudilo e cominciane uno nuovo! Non è difficile!
Ora vediamo cosa ho letto io; i libri sono davvero tanti e il tempo è quel che è, così, mentre completo questa sezione, porta pazienza. [SM=g27817]

Cominciamo dal mio autore preferito, Andrea De Carlo. Di lui ho letto tutto, quindi, in maniera un po’ random:

* UTO: sono io, anche se alla fine non divento buono. Un libro splendido, per l'apertura mentale con cui giudica i mille aspetti di una realtà falsa e fittizia: il giorno d'oggi.

* DUE DI DUE: mi sono immedesimata moltissimo nella storia, vista l’ottima caratterizzazione dei personaggi. Si elgge d'un fiato, nonostante la mole.

* DI NOI TRE: tre persone, a loro modo artisti, nel loro ambiente. Strano, direi.

* YUCATAN: scusa, Andrea, ma è il tuo peggior libro. Vuoto.


* PURA VITA: tanti spunti di riflessione, nel viaggio di un padre con la sua bambina nella realtà del giorno d’oggi. Poi il suo "allievo", Enrico Brizzi:

* JACK FRUSCIANTE E’ USCITO DAL GRUPPO: lo avrò letto una decina di volte. Splendido ritratto tardo adolescenziale. Impedibile anche il film.

* BASTOGNE: cattivo, immorale, incazzato. La versione letteraria delle storie di droga di Andrea Pazienza. Non farlo leggere ai bambini, ma tu non perderlo.

* RITRATTO DI OSCAR FIRMIAN E DEL SUO IMPECCABILE STILE: il titolo la dice lunga...

Alessandro Baricco, e il suo italiano creativo:

* SETA: non potrei definirlo brutto, ma non lo rileggerei.

* CASTELLI DI RABBIA: mi è piaciuto molto, ma mai quanto i successivi.

* OCEANO MARE: sette storie che si incrociano in un meccanismo perfetto.

* CITY: mille persone, generi e stili letterari in un unico libro acuto, sveglio e divertente.

* NOVECENTO: una piece teatrale, tanto breve quanto intensa.

Dal giappone.

* Banana Yoshimoto: di lei ho letto quasi tutto, ma consiglierei solo KITCKEN, una strana storia onirica immersa nell’atmosfera del Giappone di oggi.

* Yukio Mishima: IL SAPORE DELLA GLORIA, magari è un po’ pesante, ma in compenso è breve e l’ho apprezzato.

Alcuni classici.

* George Orwell, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI: sarà un classico, ma l’ho trovato noioso e scontato.

* Antoine De Saint Exupery, IL PICCOLO PRINCIPE: una favola ricca di significati, davvero un libro per tutte le età.

* IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTONE: altro capolavoro che non sono riuscita ad apprezzare subito.
Dopo ho capito la sua essenza e me ne innamorai


isa69
00mercoledì 21 luglio 2004 01:35
Re: alcuni dei miei preferiti

Scritto da: IoBalloDaSola 21/07/2004 1.15
ALCUNI LIBRI CHE HO LETTO


Inizialmente, questa pagina voleva essere una recensione dei libri che ho letto, in modo da definire un po’ la mia personalità e, al contempo, dare qualche utile e divertente suggerimento sull’argomento.
Un solo consiglio: leggi sempre e tanto, ma se un libro non ti piace, non sforzarti di finirlo. Chiudilo e cominciane uno nuovo! Non è difficile!
Ora vediamo cosa ho letto io; i libri sono davvero tanti e il tempo è quel che è, così, mentre completo questa sezione, porta pazienza. [SM=g27817]

Cominciamo dal mio autore preferito, Andrea De Carlo. Di lui ho letto tutto, quindi, in maniera un po’ random:

* UTO: sono io, anche se alla fine non divento buono. Un libro splendido, per l'apertura mentale con cui giudica i mille aspetti di una realtà falsa e fittizia: il giorno d'oggi.

* DUE DI DUE: mi sono immedesimata moltissimo nella storia, vista l’ottima caratterizzazione dei personaggi. Si elgge d'un fiato, nonostante la mole.

* DI NOI TRE: tre persone, a loro modo artisti, nel loro ambiente. Strano, direi.

* YUCATAN: scusa, Andrea, ma è il tuo peggior libro. Vuoto.


* PURA VITA: tanti spunti di riflessione, nel viaggio di un padre con la sua bambina nella realtà del giorno d’oggi. Poi il suo "allievo", Enrico Brizzi:

* JACK FRUSCIANTE E’ USCITO DAL GRUPPO: lo avrò letto una decina di volte. Splendido ritratto tardo adolescenziale. Impedibile anche il film.

* BASTOGNE: cattivo, immorale, incazzato. La versione letteraria delle storie di droga di Andrea Pazienza. Non farlo leggere ai bambini, ma tu non perderlo.

* RITRATTO DI OSCAR FIRMIAN E DEL SUO IMPECCABILE STILE: il titolo la dice lunga...

Alessandro Baricco, e il suo italiano creativo:

* SETA: non potrei definirlo brutto, ma non lo rileggerei.

* CASTELLI DI RABBIA: mi è piaciuto molto, ma mai quanto i successivi.

* OCEANO MARE: sette storie che si incrociano in un meccanismo perfetto.

* CITY: mille persone, generi e stili letterari in un unico libro acuto, sveglio e divertente.

* NOVECENTO: una piece teatrale, tanto breve quanto intensa.

Dal giappone.

* Banana Yoshimoto: di lei ho letto quasi tutto, ma consiglierei solo KITCKEN, una strana storia onirica immersa nell’atmosfera del Giappone di oggi.

* Yukio Mishima: IL SAPORE DELLA GLORIA, magari è un po’ pesante, ma in compenso è breve e l’ho apprezzato.

Alcuni classici.

* George Orwell, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI: sarà un classico, ma l’ho trovato noioso e scontato.

* Antoine De Saint Exupery, IL PICCOLO PRINCIPE: una favola ricca di significati, davvero un libro per tutte le età.

* IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTONE: altro capolavoro che non sono riuscita ad apprezzare subito.
Dopo ho capito la sua essenza e me ne innamorai





caspita Ballo...abbiamo letto quasi stessi libri...apparte Orwell..gli altri di De Carlo (ke adoro) e Baricco...li ho letti tutti....[SM=g27811] :SMILE126:
goldenaxe
00lunedì 26 luglio 2004 19:29
Anche se non amo particolarmente leggere libri,ho molto apprezzato Siddharta di Herman Hesse
valentina71990
00martedì 27 luglio 2004 22:36
Tutti i libri di Agatha Christie
pelikan23
00mercoledì 28 luglio 2004 10:40
Tutti i libri fantasy della serie Dragonlance ma soprattutto "La lunga marcia" di S. King!
DorcasMeadowes
00domenica 1 agosto 2004 23:13
Vi consiglio vivamente "Dracula"! E' il libro più bello che abbia mai letto

Recansione: Molti di voi avrenno già sentito parlaredi Dracula, il non-morto che si nutre di sangue. Ebbene questo grande personaggio è nato dalla mente di un uomo che io adoro: Bram Stoker.
Jonathan Harker compie un viaggio in Transilvania per far vedere al Conte Dracula i fogli delle case che ha comprato, ma scoprirà poco più tardi che quest'uomo si arrampica sulle pareti come una lucertola, rapisce bambini, comanda lupi e dorme in una bara. conoscerà anche, poco più tardi, le sue tre mogli: ammalianti, bellissime e con labbra voluttuose. Ma...che sta succedendo alla povera Lucy? E chi rapisce bambini per poi portarli nel cimitero?
IoBalloDaSola
00sabato 7 agosto 2004 16:35


[SM=x322199] [SM=x322199] :SIMLE7:
cagnaccio80
00venerdì 13 agosto 2004 20:44
troppi per citarli....
diciamo tutti i 1200 libri circa ke ho conservato nella mia piccola biblioteca qui nella casa di città perkè nn voglio ke mi stiano troppo lontani....

[SM=g27827]
isa69
00mercoledì 18 agosto 2004 04:05
Re: troppi per citarli....

Scritto da: cagnaccio80 13/08/2004 20.44
diciamo tutti i 1200 libri circa ke ho conservato nella mia piccola biblioteca qui nella casa di città perkè nn voglio ke mi stiano troppo lontani....

[SM=g27827]




beh immagino...ma quale tra questi ricordi piu' con piacere e porteresti sempre con te???
sanosuke sagara
00mercoledì 18 agosto 2004 21:21
io ho provato a rifeltterci molto ma una risposta a questo topic non sono riuscito a trovarla ... io penso che ogni libro che leggiamo lasci in noi un segno profondo e per tanto non può essere mai dimenticato ... potremo dimenticarci forse il titolo, l'autore, forse anche la trama ma qualcosa di esso resterà per sempre in noi ...
tachilla
00martedì 31 agosto 2004 17:18
Re: alcuni dei miei preferiti

Scritto da: IoBalloDaSola 21/07/2004 1.15
ALCUNI LIBRI CHE HO LETTO



* UTO:

Mi manca

* DUE DI DUE:
Mi manca, ma ancora per poco
* DI NOI TRE:
Letto
* YUCATAN:
Mi manca anche questo
* PURA VITA:
Non so se lo leggero..
Ma arcodamore e treno di panna?? non li hai letti?
a me tutti gli altri mancano..


* JACK FRUSCIANTE E’ USCITO DAL GRUPPO:
* BASTOGNE:
* RITRATTO DI OSCAR FIRMIAN E DEL SUO IMPECCABILE STILE:..

Alessandro Baricco, e il suo italiano creativo:

* SETA: non potrei definirlo brutto, ma non lo rileggerei.
concordo
* CASTELLI DI RABBIA:lo devo rileggere...non me lo ricordo per niente
* OCEANO MARE: il migliore secondo me

* CITY: Accidenti..mi manca
* NOVECENTO: una piece teatrale, tanto breve quanto intensa.
" Quando non sai cos'è, allora è jazz.."
..ho letto anche next

Dal giappone.

* Banana Yoshimoto: Mi ha sempre incuriosito, ma ancora non ho letto niente
* Yukio Mishima: Ho letto solo Musica..sinceramente,l'ho comprato perchè mi ha incuriosito il titolo..non so se rileggerei qualche altra cosa
Alcuni classici.

* George Orwell, LA FATTORIA DEGLI ANIMALI: mai letto..ma devo??
* Antoine De Saint Exupery, IL PICCOLO PRINCIPE: Ho la versione in inglese nella mia biblioteca, ma ancora non l'ho letto
* IL GABBIANO JONATHAN LIVINGSTONE: da rileggere anche questo,ma di Bach ho letto Via dal nido, anche questo da consigliare
..
Aggiungerei il ritratto di dorian gray..non so dire se mi è piaciuto, ma di sicuro mai nessun libro mi aveva provocato tanta antipatia per i suoi personaggi..mi innervosivano molto certe righe




Gabriel garcìa marquez: L'amore ai tempi del colera(il mio preferito),cent'anni di solitudine(dopo le prime 40 pagg. ero un pò scoraggiata,ma alla fine ero contenta di averlo letto tutto),12 racconti raminghi,racconto di un naufragio,il generale nel suo labirinto,dell'amore e di altri demoni


Adams: guida galattica per autostoppisti..(dopo questo libro mi sono appassionata alle costellazioni..mappe stellari..divertente!)

Altri che mi fanno ridere: W.Allen e F.Volo

In questi ultimi giorni mi sta incuriosendo molto la letteratura erotica..Qualcuno ha qualcosa da consigliare?? Grazie

[SM=g27823] [SM=x322195]
Banfone
00sabato 11 settembre 2004 21:34
1888 pagine, oltre 20.000 film, schede monografiche su cicli e serie. Negli indici: titoli originali; autori letterari; registi; attori principali. Nelle appendici: premi oscar; i migliori film; i film per ragazzi; i film della mostra del cinema di Venezia 2003; i principali siti Internet dedicati al cinema; i film eccellenti, cioè quelli registrati con un giudizio critico di 5 stellette. Il "Morandini 2004. Dizionario dei film" comprende oltre 20000 film usciti sul mercato italiano dal 1902 all'estate del 2003, di cui circa un migliaio passati direttamente in televisione o in videocassetta o prodotti specificamente per la TV. Nel cd rom contiene più di 6000 schede corredate da un'immagine di scena o dalla riproduzione della locandina. :SMILE8:
Killerkid
00martedì 14 settembre 2004 10:09
x fortuna non esiste o non l'ho ancora trovato perchè ogni libro per me (indipendentemente dal suo genere che sia romanzo o no) mi fa pensare e riflettere su cose diverse o anche solo divertire e passare il tempo quindi non sono ancora in grado di dire se ho un libro preferito... ovviamente ce ne sono molti che mi sono piaciuti più di altri, fra cui posso citare solo qualcuno perchè sennò dovrei scrivere 3 pagine:
l'ultima legione, gli harry potter, il signore degli anelli, l'apologia di socrate, l'amico ritrovato e tantissimi altri (ora mi vengono in mente questi) anche se come ho già detto non esiste il mio "preferito"[SM=g27811] [SM=g27822]
dragoelliott
00martedì 14 settembre 2004 10:24
Re:

Scritto da: Banfone 11/09/2004 21.34
1888 pagine, oltre 20.000 film, schede monografiche su cicli e serie. Negli indici: titoli originali; autori letterari; registi; attori principali. Nelle appendici: premi oscar; i migliori film; i film per ragazzi; i film della mostra del cinema di Venezia 2003; i principali siti Internet dedicati al cinema; i film eccellenti, cioè quelli registrati con un giudizio critico di 5 stellette. Il "Morandini 2004. Dizionario dei film" comprende oltre 20000 film usciti sul mercato italiano dal 1902 all'estate del 2003, di cui circa un migliaio passati direttamente in televisione o in videocassetta o prodotti specificamente per la TV. Nel cd rom contiene più di 6000 schede corredate da un'immagine di scena o dalla riproduzione della locandina. :SMILE8:


Io ho il mereghetti, quale è meglio?!?
Killerkid
00martedì 14 settembre 2004 12:51
cavolo ho letto male il topic scusate^^' avevo inteso "qual è il vostro libro preferito?" eheh vabbè pazienza[SM=g27819] [SM=g27823]
isa69
00sabato 18 settembre 2004 10:39
Lettera a un bambino mai nato
Oriana Fallaci




Rizzoli, 1997
pp.104 Euro 4,65


Scritto nel 1975 in seguito alla perdita di un figlio, Lettera ad un bambino mai nato è un libro di non più di cento pagine, in cui Oriana Fallaci riesce a condensare il travaglio di una donna di fronte ad una maternità inaspettata. È un libro complesso, del quale il titolo suggerisce solo l'epilogo drammatico. Il lettore può esserne ingannato, e aspettarsi fin dalle prime pagine di assistere allo sfogo femminista di chi vuole far valere e imporre una posizione. In realtà non è così. Il libro ha il pregio di trattare un tema spinoso come quello dell'aborto lasciandolo però sullo sfondo, facendo emergere, invece, il tema centrale della maternità, che si snoda attraverso il dialogo di una donna con il bimbo che porta in grembo.

Seguendo questo filo conduttore, come fosse un cordone ombelicale, si ricostruisce la vita, le paure e le gioie di una donna, senza un volto e un nome preciso, incarnazione dei sentimenti di chi come lei ha dovuto affrontare la scelta di essere madre. Accettare questo ruolo non è semplice. Per una donna sola la scoperta di portare in grembo un figlio può essere un ostacolo. È così anche per la protagonista, che inizia un estenuante e doloroso monologo con il figlio — e soprattutto con se stessa — alla ricerca di una risposta.

È così che si scontra con la propria mente e soprattutto con il proprio cuore, che da subito la obbliga ad una scelta: accettare un figlio e impegnarsi a crescere con lui. Tra i due si instaura un legame particolare: da un lato ci sono affetto, amore, complicità, e dall'altro i litigi, contrasti e rimpianti di due esseri distinti ma uniti in un'unica persona. Ecco quindi la donna che si scopre madre nel seguire con la mente ogni minuscolo cambiamento del proprio ventre e del figlio, come per rendersi conto appieno della scelta fatta. Poi, subito dopo, la paura e la richiesta d'aiuto per continuare a scegliere la vita alla morte: «Come faccio a sapere che non sarebbe giusto buttarti via? […] darei tanto bambino perché tu mi aiutassi con un cenno, un indizio». E il bimbo sceglie: non verrà mai al mondo, lasciando che il rimorso e l'angoscia portino inconsapevolmente la madre a seguire un destino altrettanto crudele, rinunciare alla propria esistenza.

Durante gli interminabili dialoghi, Oriana Fallaci riesce a fare emergere la paura di una donna di fronte alla propria vita e alla società. Attraverso altri protagonisti della sua vicenda, la realtà quotidiana viene sminuzzata e rivissuta attraverso l'ostilità del medico, la vigliaccheria del padre del bimbo, il femminismo dell'amica, la comprensione dei genitori, il sostegno della dottoressa, e la superficialità del datore di lavoro. Un intero mondo con cui confrontarsi. Ogni personaggio incarna un pezzetto di una verità mai univoca, che non esita a minare la certezza della scelta iniziale e a insinuare il dubbio.

Nel libro emerge così anche il filone etico. Un'interminabile sequenza di domande che la protagonista ossessivamente pone a se stessa: a quale scopo soffrire? Perché il diritto all'esistenza di un essere appena abbozzato deve prevalere su chi è già vita? E ancora, quando la vita è vita? Il libro di Oriana Fallaci non prende mai posizione ed è questo il suo miglior pregio. Pur anticipato dal titolo, l'attesa dell'esito finale crea suspense grazie alla capacità della scrittrice di affrontare un tema moderno e scottante senza imporre una chiave di lettura. Anzi, nel finale, la scrittrice sembra volere interrogare proprio il lettore.

Il nodo del libro infatti è il processo che la donna, dopo avere perso per sempre il figlio, si trova ad affrontare attraverso un sogno allucinato. Si trova proiettata all'interno di un tribunale, dietro le sbarre di una gabbia, mentre la propria coscienza viene processata. Tra i giudici, i sette protagonisti della sua vita e il figlio, ormai adulto. È allora che le posizioni si ribaltano: è quest'ultimo adesso ad avere tra le mani la vita della madre e a dovere emettere la sentenza

[Modificato da isa69 18/09/2004 10.39]

BibliTheFairy
00sabato 18 settembre 2004 14:20
Proverò a leggere tutti i libri di cui avete postato e poi vi farò sapere cosa ne penso.
Di libri ne ho letto tantissimissimi fin da quando ero piccolissima ed elencare tutti quelli che mi hanno particolarmente colpita sarebbe impossibile. Parlando dei più recenti mi sono piaciuti molto "Cadavere no identificato", "L' ultimo distretto", "Calliphora" e tutti gli altri libri di Patricia Cornwell la cui protagonista è l' anatomopatologa Kay Scarpetta. Se vi piacciono i gialli e se guardate "C.S.I." ve li consiglio vivamente.
Un' altro libro che ho letto quest' estate e che mi è piaciuto molto è "Cime Tempestose" di Emily Bronte, se vi piacciono le soap opera molto intorcolate leggetolo.

Vi terrò aggiornati,
cia e un bacione!
GREENUZ
00giovedì 21 ottobre 2004 11:45
LEGGERE
ciao! allora io mi sono appassionata della lettura da un anno o poco +..insomma da quando ho finito scuola!![SM=g27818]
l'ultimo libro che ho letto è stato "Pura Vita" di Andrea De Carlo e devo dire che anche a me è piaciuto molto.
volevo chiedervi: mi consigliate qualche libro che faccia riflettere sul mondo d'oggi? sui sentimenti? cmq ho letto il topic che parla di Gibran e sto già pensando di leggerlo ...penso sia proprio quello che voglio.[SM=x322200]

CIAO
Perly
00sabato 30 ottobre 2004 12:15
Il diavolo e la signorina Prymm
Oltre a consigliarvi "La casa degli spiriti" del quale avete comunque già parlato, vi consiglio "Il diavolo e la signorina Prymm" di Paulo Cohelo.
Apparentemente il titolo può trarre in inganno, facendo pensare ad un libro horror, ma in relatà è un bellissimo romanzo "psicologico" che parla del bene e del male in una forma tutta particolare.
Io l'ho letto in 3 ore, è fantastico!!! [SM=g27811]
m.harlock
00martedì 30 novembre 2004 22:35





Il migliore della saga "LE CRONACHE DEI VAMPIRI"...

:SMILE11:

[Modificato da m.harlock 30/11/2004 22.43]

scrittrice88
00mercoledì 1 dicembre 2004 19:02
io ho letto intervista col vampiro e mi è piaciuto,ma dato che la regina dei dannati non l'ho ancora letto non posso dire che isa il più bello.
comunque,per chi lo volesse sapere,la regina dei dannati(3)insieme con intervista col vampiro(2)e (ora non lo ricordo,ve lo farò sapere),fanno parte della saga cronache dei vampiri.
m.harlock
00venerdì 3 dicembre 2004 20:29
Re:

Scritto da: scrittrice88 01/12/2004 19.02
io ho letto intervista col vampiro e mi è piaciuto,ma dato che la regina dei dannati non l'ho ancora letto non posso dire che isa il più bello.
comunque,per chi lo volesse sapere,la regina dei dannati(3)insieme con intervista col vampiro(2)e (ora non lo ricordo,ve lo farò sapere),fanno parte della saga cronache dei vampiri.




Sia "Intervista con il Vampiro" che "La Regina dei Dannati", mi sono piciuti molto, diciamo che in versione cinematografica ho preferito il primo, mentre nella lettura il secondo...

Hai detto bene, scrittrice88 [SM=x322198] tutti e due i libri fanno parte della saga "Cronache dei vampiri", oltre a questi ne fanno parte :

- Memnoch il Diavolo (un pò noiosetto)
- Merrick la Strega (l'ho appena iniziato)
- Armand di vampiro (molto bello anche questo)
- Pandora (consigliato per un viaggio Milano-Roma Roma-Milano)
- Il Ladro di Corpi (il più brutto)
- Scelti dalle Tenebre (il primo da cui si deve partire a leggere la saga secondo me, consigliato nei "tempi morti" da riempire durante le festività che si avvicinano)


Un caro saluto a tutti
Cap


:SMILE11:

[Modificato da m.harlock 03/12/2004 20.29]

ChoAila
00giovedì 6 gennaio 2005 18:31
...ovviamente....
Harry Potter 3! vabbè, tutti conosciamo la storia...il fatto è ke nn lo leggo solo xchè c'è la magia di mezzo, lo legggo perchè questo libro non mi ha fatto sentire sola...quando uno giornata era "no" mi dicevo : dai che dopo vai e leggi Harry Potter!"
la storia è fatta benissimo, lo consiglio soprattutto agli adulti di leggerlo (davvero, non è come i soliti libri dove tutto va bene, c'è anche la morte di mezzo, sennò perchè avrebbe avuto tutto questo successo?), ci sono dei collegamenti che mi stupiscono ogni volta che leggo uno dei 5 libri, le descrizioni sono incredibili, a me ogni volta che lo leggo fanno volare via in un altro mondo...
ripeto: non è il solito libro dove ci sono 4 parole in croce e tutto va bene, ci sono dei temi attuali, come il razzismo, il voler male o bene....[SM=g27823] (se volete saèerne di +, date un'occhiata alla sezione apposita qui su Forumando!!:SMILES1: )

[Modificato da ChoAila 06/01/2005 18.34]

adelasiana
00lunedì 24 gennaio 2005 20:36
libri............che passione.
[SM=x322203] chi legge non si annoia e ha sempre da fare.l'ultimo mio è IL CODICE DA VINCI.L'HO APPREZZATO MA LA FINE MI è PARSA POCO SINCERA E RISENTIRE DI UNA MANCANZA DI ISPIRAZIONE/G]
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