Diario n°27: ELIPIOVEX

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ELIPIOVEX
00giovedì 11 maggio 2006 16:45
Sto passando un periodo veramente stressante.
Le piccole stanno finalmente bene (anche se mi sono ammalata io con questo tempo mattacchione) però il lavoro mi sta uccidendo!
Lavoro per 3 a mezza giornata...
Non so più che fare... anche quello che riesco a delegare, mi torna inesorabilmente indietro sotto mentite spoglie...
Per fortuna fra 16 giorni sono in vacanza!
Allora staccherò il telefono e potrò FINALMENTE mandare tutti in malora!
JainaSolo
00giovedì 11 maggio 2006 21:11
posso capire come ti senti, anche io sono stressatissima!dai, resisti ancora questi 16 giorni e poi ti potrai finalmente godere le meritate vacanze! [SM=g27811] Andrai da qualche parte con la tua famiglia o ti riposerai a casa?
ELIPIOVEX
00venerdì 12 maggio 2006 08:47
Andremo a Caorle... anche se con un po' di ansia dopo l'ultimo exploit di unabomber... cercheremo di rilassarci lo stesso
neve67
00venerdì 12 maggio 2006 22:50
.. tieni duro, non mollare, tu sei più forte dello stress!


questo è il mio motto [SM=g27811]
ELIPIOVEX
00giovedì 25 maggio 2006 15:29
Passo a salutarvi oggi perché domani non so se connetterò ancora per molto.
Vado in ferieeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeeee
La mia più grande non sta più nella pelle!
Ci risentiamo tra quindici giorni! [SM=x322203] [SM=x322203] [SM=x322203]

(Auguratemi il sole va' visto che non mi muovo tanto!)
JainaSolo
00giovedì 25 maggio 2006 21:11
Buon divertimento e buon sole! [SM=x322203] [SM=g27823] goditi le tue vacanze e rilassati più che puoi!

A presto! [SM=x322196]
neve67
00mercoledì 7 giugno 2006 20:36
... come sono andate le vacanze?

raccontaci tutto... e se ti fa piacere puoi aggiungere un topic in sez. Vacanze per raccontarci del posto che hai visitato

neve [SM=x322203]
ELIPIOVEX
00venerdì 16 giugno 2006 15:24
Sono tornata, anche se non ho ancora preso il ritmo... della normalità: i panni reclamano di essere stirati e le bimbe stanno vivendo l'adattamento di ritorno e piangono in continuazione.
La vacanza è andata abbastanza bene. Il tempo non era dei migliori perché a parte gli ultimi tre giorni c'era sempre troppo vento per andare in spiaggia (al pomeriggio c'erano delle vere e proprie tempeste di sabbia)
Comunque quando si hanno bimbi piccoli, se fa troppo caldo si innervosiscono, quindi è andata anche meglio.
Abbiamo fatto un sacco di passeggiate (praticamente due al giorno) e abbiamo speso un sacco di soldi in shopping e gettoni per i giochini...
Sono pure riuscita a rilassarmi: le passeggiate distendono molto.
Credo che tornerò ancora a Caorle, magari un altr'anno..
nitroverde88
00sabato 17 giugno 2006 13:42
Spero allora ti sia rilassata in ferie, ti aspettiamo per raccontarci qualcos'altro della tua vacanza ! [SM=x322205]
ELIPIOVEX
00martedì 11 luglio 2006 15:32
Qui sole, sole e caldo, tanto caldo.
L'afa sembra scomparsa perché c'è sempre un venticello persistente, però i 35 gradi li superiamo abbondantemente.
Alla notte si boccheggia e non riesco a dormire perché le bimbe si sono prese pure la tosse (in questa stagione poi! che non va più via)
Datemi pure della brontolona visto che non sono mai contenta!
ELIPIOVEX
00martedì 11 luglio 2006 15:35
Un racconto... tanto per non sentirmi sempre brontolare
CINZIA E IL MARE
L'acqua era ancora fredda, mentre una brezza continua le scompigliava i capelli: forse in un altro momento avrebbe potuto apprezzare il sole all'orizzonte e i colori accesi dell'alba seminascosta da dei nuvoloni violacei.
Il senso di angoscia che l'aveva assalita quella mattina le impediva di godere appieno i profumi e le sensazioni che il mare, di solito, le regalava. Suo padre se ne era andato la sera prima, dopo un violento litigio con sua madre e non era ancora rientrato. Cinzia era sempre stata contraria a quella vacanza forzata, nel tentativo inutile di rappacificarli. Ultimamente avevano sempre e solo litigato, anche a distanza, e la convivenza forzata aveva contribuito ad esasperare gli animi. Presi separatamente erano persone dolci e tenere, soprattutto con lei, invece assieme,sapevano solo dare il peggio di sé.
Mentre i pensieri spaziavano attraverso il suo dramma sempre più grande mano a mano che i minuti passavano, il vento si era alzato e le onde schiumose erano arrivate fino ai suoi piedi. L'acqua gelida la riscosse, cambiò direzione e, con passi lenti e cadenzati, si diresse verso il lungo pontile, proteso verso il mare aperto. Arrivata alla fine, si sedette su un grosso scoglio assorta a contemplare le onde, progressivamente sempre più alte e violente. Perfino il mare comprendeva il suo animo: anche lei avrebbe voluto spazzare via gli ultimi anni della sua vita e ricominciare tutto daccapo, mentre il sereno ritornava.
Il cielo era sempre più minaccioso, forse sarebbe stato meglio rientrare, ma qualcosa la tratteneva ancora là. L'acqua sbatteva rumorosamente tra gli scogli sotto di lei e Cinzia non potò fare a meno di guardare in basso. Alcune ciocche di capelli galleggiavano in maniera innaturale e il suo stato d'animo mutò in maniera repentina, prima curiosa, poi spaventata e infine inorridita, quando, poco lontano dai capelli, riconobbe la giacca a vento azzurra, indossata dal padre la sera prima. “Non può... non... non è possibile.” Non poteva averlo fatto, non lui. Non poteva averla lasciata, le aveva promesso che non l'avrebbe abbandonata mai, non poteva essere stato così codardo. Non a causa delle scemenze che si erano urlati la sera prima.
Prese il cellulare e compose rassegnata il numero d'emergenza.
Le lacrime che aveva trattenuto fino a quel momento sgorgarono copiose, mentre le uscivano solo frasi sconnesse. Alla fine riuscì a concretizzare la realtà dei fatti: “Papà è annegato.”
Assieme alle parole era riuscita a buttar fuori il grande senso di angoscia che sembrava soffocarla. Riagganciò, e, ancora tremante, si sedette rannicchiata sullo scoglio, in attesa dell'arrivo dei soccorsi, anche se inutili. Nel giro di qualche minuto il pontile si popolò, procurandole un senso di fastidio per l'intimità violata. Uno di loro le si sedette affianco, i tratti un po' duri ma lo sguardo compassionevole: “Mi spiace, signorina, finché il mare non si calma non possiamo immergerci. Il corpo deve essersi impigliato da qualche parte. Lo so, è brutto prolungare ulteriormente quest'angoscia.” Già, perché rischiare la vita quando era già morto? L'ufficiale inquirente non fu altrettanto gentile e comprensivo: lei stava soffrendo e a lui interessavano i particolari. Degli stupidi particolari che, ormai, non avevano più senso. “Sa dirmi perché avevano litigato?”
“Per gli alimenti, credo.”
“Ne è sicura, oppure sono supposizioni?”
“No, li ho sentiti. Papà aveva chiesto di sospendere gli assegni per qualche mese.”
“Suo padre era in difficoltà economiche?”
“Suppongo di sì”
“Ritiene possa essersi ucciso a causa dei debiti?”
“Non lo so” non mi interessa, mi lasci in pace, mi lasci piangere mio padre.
“Dov'è sua madre? Perché non è qui?”
“Non l'ho ancora avvertita.”
Nel frattempo gli agenti erano riusciti a recuperare la giacca. Per Cinzia fu uno strazio. Dentro a una tasca, in una busta impermeabile, c'era un biglietto con scritto a macchina: “Ti voglio bene scriciola, perdonami, ma l'ho fatto per te.” Le sembrava di impazzire, no... non poteva essere lui, un messaggio anonimo, scritto per di più a macchina.
In fondo al cuore sperò in uno scherzo, anche se di pessimo gusto, far credere di essere morto. Purtroppo, quando il temporale cessò e il vento si calmò, tutte le sue speranze svanirono, vedendo il corpo senza vita e ripescato di suo padre. A quel punto arrivò la madre, che cominciò ad urlare e a strapparsi i capelli per la disperazione. Cinzia non poteva credere a quelle lacrime: sapevano di falso, di stonato, erano solo ipocrite... Mentre l'ascoltava le risuonavano alla mente le parole della sera prima: “Buffone, sei solo un pagliaccio, non ti importa nulla di noi...”
Poco più in là intravvide lo zio paterno. Anche se era frastornata da tutta la gente attorno a lei, dalle grida e dal dolore, non poté fare a meno di chiedersi per quale motivo lui si trovasse là, in quel momento, dato che abitava a più di cinque ore di strada e nessuno sarebbe stato in grado di avvisarlo per tempo. Qualche buon anima si preoccupò di dare un sedativo alla donna isterica, facendola finalmente smettere. Cinzia, invece, accompagnò in silenzio i resti di suo padre per tutta la lunghezza del pontile ed attese che lo caricassero per portarlo via.
Rientrò a casa. Si chiuse in camera e, come un automa, cominciò a fare le valigie. Sentì gli altri due rincasare, ma decise di ignorarli completamente: non aveva nessuna voglia di parlare con loro. Passò tutta la notte a piangere sui ricordi comuni e, alla mattina aveva deciso, non sarebbe rimasta un minuto di più lì con loro.
“Ma non possiamo accompagnarti a casa, sei grande abbastanza per capire. Dobbiamo rimanere qui per organizzare il funerale, le autorizzazioni, chissà quanti giorni ci vorranno.”
“Non me ne importa. Andrò ospite da un'amica.”
“Lascia stare Clara, l'accompagno io fino al traghetto... poi si arrangerà” Voleva obiettare che esistevano anche i taxi, ma non aveva nessuna voglia di litigare. Voleva andarsene. Subito. In macchina lo zio intavolò discorsi strani: “Sai, ho visto tua madre particolarmente provata. Ho deciso che verrò a vivere con voi, almeno finché la situazione non si sarà normalizzata. E poi non mi va che viviate da sole.” Erano quasi due anni che vivevano loro due da sole, ma nessuno se ne era preoccupato finora. “Vedi Antonio, tuo padre, si era cacciato in grossi guai. Eri troppo piccola per sapere la verità, però ha chiesto dei soldi a persone sbagliate e ce l'avevano con lui perché non riusciva a pagare regolarmente. Negli ultimi mesi avevano minacciato di fare del male anche a voi.” Non capiva. Non riusciva a capire. Suo padre gli aveva sempre raccontato tutto. Perché avrebbe dovuto nascondergli una cosa così importante? Mentre lo zio pagava il parcheggio, scese dall'auto, aprì il portabagagli per prendere la borsa da viaggio e notò subito una strana valigetta. La targhetta era inconfondibile: era una macchina da scrivere. Improvvisamente tutto quadrava. Tutti i tasselli cominciavano ad avere il suo posto. Rivedeva lo zio che passava a trovarla sempre quando lei stava uscendo, lo strano affetto dimostrato alla morte di suo padre. La stessa presenza, lì in quel luogo, il giorno della disgrazia. Intuì tutto, ma nello stesso tempo non capiva il perché di quel sacrificio, perché non si erano rifatti una vita loro e basta. Si caricò la borsa in spalla e salì stancamente sul traghetto che la portava via. Quello che più l'angosciava, era il saperli impuniti. Il caso sarebbe stato chiuso come suicidio e lei non poteva farci niente. D'altra parte nessuno avrebbe potuto credere ai sospetti di una ragazzina. Non poteva nemmeno confidarsi con qualcuno. Non avevano avuto nessuna difficoltà ad eliminare suo padre, tanto meno ne avrebbero avuta ad uccidere lei. Li odiava con tutta sé stessa perché, per colpa dei loro egoismi, la sua famiglia non esisteva più. Niente sarebbe stato come prima.
Dal parapetto della nave scorse un volto amico che la salutava, lo riconobbe, era l'uomo dagli occhi buoni che solo il giorno prima si era seduto accanto a lei. Dopo averla salutata, si voltò a parlare con lo zio. Lei avrebbe voluto volentieri scendere di nascosto per sentire cosa si stavano dicendo, ma, ormai, la nave stava partendo. Non c'era più tempo. Sempre più curiosa si attardò sul parapetto il più a lungo possibile. Ormai le due figure erano diventate due piccole sagome lontane.
Prima di sparire del tutto riuscì a vedere l'uomo aprire il bagagliaio.
Forse, allora, giustizia poteva essere fatta.
Forse.

[Modificato da ELIPIOVEX 11/07/2006 15.35]

neve67
00giovedì 13 luglio 2006 00:57
siamo felici che ti sei rilassata e comunque goduta la tua giovane famiglia

neve [SM=x322286]
ELIPIOVEX
00lunedì 24 luglio 2006 16:32
Vengo da una settimana densa di impegni: giovedì scorso la mia piccolina ha compiuto 1 anno, venerdì era il compleanno del marito e siamo partiti alla volta di Rimini. Avevamo promesso alla più grande di portarla a Fiabilandia e lo abbiamo fatto.
Purtroppo domenica alle 14 eravamo già di ritorno (per evitare le code). Anche se corta è stata una bella mini vacanza!
ELIPIOVEX
00venerdì 1 settembre 2006 15:07
Primo settembre. Ormai l'estate sembra veramente finita, volata via sia per le innumerevoli cose da fare, sia per il tempo altalenante.
Lunedì inizio il tour della taxista: le ho entrambe all'asilo, ma dato che per la piccolina ho l'inserimento, ho tutti gli orari sballati e per questa settimana riuscirò ad andare al lavoro bene poco, nonostante ho un sacco di rogne in sospeso che dovrei risolvere per '8 di settembre.
Settembre mi piace per due motivi: 1 comincia a rinfrescare (anche se le giornate sempre più corte ti proiettano verso l'inverno) e 2 fra poco compio gli anni.
ELIPIOVEX
00venerdì 15 settembre 2006 10:15
Sono passata per farmi fare gli auguri... cosa volete... vanità...
Oggi compio 34 anni (anche se stamattina mia figlia mi ha detto che ne compivo 24)
Peccato sia arrivato tutto in una volta l'inverno! Che giornata tremenda! Un salutone a tutto il forum
ELIPIOVEX
00venerdì 13 ottobre 2006 14:49
Oggi con un preavviso di pochi minuti, mi sono presa una giornata di ferie... mi ci voleva... stavo per scoppiare...
Al lavoro sono tutti nevrastenici, a casa le bimbe stanche piangono... e io stavo dando di matto.
Stamattina ho accompagnato le piccole all'asilo, come al solito, solo che invece di andare al lavoro mi sono fatta i cazzi miei tutta la mattina, ho mangiato un boccone da sola ed eccomi qua a divertirmi sul forum...
Credo che staccare la spina sia un bene... per tutti
neve67
00sabato 14 ottobre 2006 20:19
Re:

Scritto da: ELIPIOVEX 15/09/2006 10.15
Sono passata per farmi fare gli auguri... cosa volete... vanità...
Oggi compio 34 anni (anche se stamattina mia figlia mi ha detto che ne compivo 24)
Peccato sia arrivato tutto in una volta l'inverno! Che giornata tremenda! Un salutone a tutto il forum



.. ti abbiamo fatto gli auguri nella sez. apposita [SM=x322294]
neve67
00sabato 14 ottobre 2006 20:20
Re:

Scritto da: ELIPIOVEX 13/10/2006 14.49
Oggi con un preavviso di pochi minuti, mi sono presa una giornata di ferie... mi ci voleva... stavo per scoppiare...
Al lavoro sono tutti nevrastenici, a casa le bimbe stanche piangono... e io stavo dando di matto.
Stamattina ho accompagnato le piccole all'asilo, come al solito, solo che invece di andare al lavoro mi sono fatta i cazzi miei tutta la mattina, ho mangiato un boccone da sola ed eccomi qua a divertirmi sul forum...
Credo che staccare la spina sia un bene... per tutti



hai fatto bene, ogni tanto una giornata extra di ferie non programmata può aiutre molto sopratutto se è vicino al fine settimana [SM=x322184]
neve67
00venerdì 22 dicembre 2006 20:08


Vi auguro un Sereno Santo Natale


da neve e dallo staff di FORUMANDO
ELIPIOVEX
00sabato 23 dicembre 2006 21:00
Auguroni anche a te e alla tua famiglia.

Michela & pupe
neve67
00domenica 24 dicembre 2006 23:55
grazie cara sei molto gentile un baciottolo alle tue adorabili bimbe
ELIPIOVEX
00lunedì 25 dicembre 2006 17:10
Lo farò senz'altro [SM=g27830]
neve67
00sabato 7 aprile 2007 18:10
x Michela




Che questa Santa Pasqua 2007
possa portare
nel Cuore di ciascuno
Amore,
Speranza
ma sopratutto
la consapevolezza di saper donare...
donare senza paura,
donare senza alcuna riserva
e MAI far del male.





a tutti voi e ai vostri Cari...
che la pace e la serenita' possa sempre vivere
in ognuno di noi.
da
neve67 e dallo staff di Forumando

ELIPIOVEX
00sabato 7 aprile 2007 21:11
Ricambio volentieri gli auguri!
neve67
00domenica 16 settembre 2007 19:19
come hai passato il giorno del tuo compleanno? [SM=g1355842]
neve67
00lunedì 24 dicembre 2007 18:38


[SM=x1441780]
che
l'Amore,
il Lavoro,
la Serenità
la Gioia, la Salute
vi accompagnino in questo
periodo festivo e che vi siano
vicini per tutto il Nuovo Anno
neve67
neve67



[SM=g1441764] Annalisa

neve67
00mercoledì 24 dicembre 2008 17:02
come passerai questo periodo festivo?

Auguri per un sereno natale in famiglia e con le persone a te più care
un'abbraccio neve67


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