~~ Forumando!~~

GEMELLAGGI

FORUMANDO

COMPLEANNI



Top Celebrity
FreeWorld Forum
Attuality and Society
Il Mare di Alessandro
Zerofollia Forum
Parole in Libertà
Pubblicità su FFZ
PAPPI'S FORUM
Figurati!
ApertaMenteBisex
Parole e Poesia
LeAli del Mondo
Anima Solitaria
Techno Zone
B-Side Forum
Non solo chiacchiere
FORUM P@LM@
marenostrum
FORUM
FORUM

AGOSTO

1 Walker - Lugo
1 kathrine
1 ciacchi
1 enrico1966
2 exlaura2
2 nudehose
3 giulio_08
4 scrittrice88
4 marty89
4 Keko01
4 marianna84n
5 =(G4NgStA)=.91.
5 °DarkDj°
6 sevin72
7 Ciack
7 goose07
7 Julien.Ciolla
7 Sbuffona
8 david-ao
9 ken.1979
9 ea78
9 Z@ra
9 pupetta91
10 burfaldyno
10 $castle$
10 (SimonLeBon)
11 Mr. Siffredy
11 jayjay77
12 kiss (f)
12 lello60
12 kingofgames
12 Pina72
12 Tex14
13 neve67
13 wiccan matrix
13 realstocking
13 (Kaji)
14 overboost20v
14 Alexander13
14 $sifone$
14 alias.65
14 katun83
15 goldenaxe
16 Mysticeyes
16 mrathlon900
16 caturiyas82
16 SoleLuna_80
17 +Finrod+
17 bobbio84
18 starliam82
18 DOUPHIN-R3
18 por67
19 guidozz
19 rossella.37
20 agorick
20 pioggia0081
21 cleo91
22 Stigma-
22 fairy67
22 centrosardegna
22 +eletto+
23 -Sinderella-
23 jakoooo
24 zon@ venerdì
24 fscomartino
25 nick the quick
25 _LeleM_
26 themonster91
26 |Cassius2|
27 Carlo Alberto.
28 Hermione Krum
28 Jack8321
28 HOUSE LOVERS
29 D@ny91
29 (very)
29 Griforoby
29 enniunculus
30 Pier2004
30 ILCRUDELEMARIONETTISTA
30 Sting L2
30 °ButterflyEly°

Notiziario di Forumando !!!
Nuova Discussione
Rispondi
 
Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Stampa | Notifica email    
03/02/2011 14:42
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.975
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
In Bicamerale finisce in parità
respinto il parere sul decreto

Il decreto sul federalismo municipale ottiene 15 voti a favore e 15 contrari. Il Pdl: "Noi andiamo avanti comunque". Il Pd: "Bocciatura doppia, il governo ne tragga le conseguenze". Ma la vera incognita è l'atteggiamento della Lega dopo gli ultimatum dei giorni scorsi

ROMA - E' finita 15 pari la votazione nella cosiddetta "bicameralina" sul federalismo municipale. Nonostante i tentativi del governo, che ha cercato di scongiurare fino all'ultimo momento questo risultato modificando il testo più volte, il risultato finale è che il parere formulato dal relatore è sostanzialmente respinto.

Un ultimo tentativo di salvare il decreto lo aveva fatto a pochi minuti dal voto la Lega, chiedendo di procedere per parti separate, ma il tentativo è stato bocciato dalle opposizioni. Per evitare il blitz, infatti, Massimo Barbolini e Felice Belisario (Idv) hanno ritirato le loro relazioni e quindi la Lega ha ritirato la propria proposta.

Le interpretazioni sul valore del pronunciamento della commissione sono però divergenti. "E' solo un parere consultivo, il governo può tranquillamente andare avanti con il decreto sul federalismo", sostiene il vicepresidente della Camera Antonio Leone (Pdl). "Niente elezioni, andiamo avanti con il decreto" ha rincarato il presidente della Bicamerale Enrico La Loggia.

Di segno opposto il giudizio del Pd. "Si tratta di una doppia bocciatura, sia di natura politica che nel merito del provvedimento. Il centrodestra e il governo traggano le conseguenze", ha commentato Davide Zoggia, responsabile Enti locali dei democratici. "Il governo prenda atto che non ha la maggioranza per approvare il federalismo. Ora apra la crisi", ha insistito l'altro pd Francesco Boccia. "Vediamo che fa il governo di fronte a questa bocciatura, per noi dovrebbe ritirarsi", ha aggiunto il capogruppo dell'Idv al Senato, Felice Belisario.

"No comment" dopo il voto invece da parte del ministro dell'Economia Giulio Tremonti. Subito dopo il pronunciamento il responsabile di Via XX Settembre si è recato a un vertice di maggioranza a Palazzo Grazioli insieme a Silvio Berlusconi e allo stato maggiore della Lega. Stando ad indiscrezioni, anche il Carroccio sarebbe d'accordo nell'andare avanti in aula malgrado la bocciatura della commissione.

Ancora ieri sera Umberto Bossi giurava però che un pareggio non sarebbe bastato a scongiurare l'interruzione anticipata della legislatura e il ricorso alle urne. Stamane il ministro delle riforme si era trincerato invece dietro ad un "Vediamo, vediamo", in attesa di vedere gli effetti pratici del suo incontro di qualche ora prima con Gianfranco Fini.

La vittoria a maggioranza, infatti, era legata all'atteggiamento di un senatore di Fli, Mario Baldassarri. Il quale, iniziata la riunione, ha gelato i presenti, sillabando: "La mia valutazione del provvedimento non può essere positiva".

Eppure la giornata si era aperta con una buona notizia per la coalizione di governo: al Senato la Commissione Bilancio aveva approvato con 14 voti favorevoli e 11 contrari un parere favorevole con osservazioni sullo schema di decreto legislativo per il federalismo municipale. La senatrice Thaler Ausserhofer (Svp)aveva votato a favore con la maggioranza, il senatore Candido De Angelis (Fli) contro.

Al di là delle schermaglie polemiche, il voto di oggi sembra avere un significato molto chiaro. Secondo l'articolo 7 del regolamento della Commissione, il decreto si intende respinto, almeno in commissione: "Le deliberazioni della commissioni sono adottate a maggioranza dei presenti, considerando presenti coloro che esprimono voto favorevole o contrario. In caso di parità di voti, la proposta si intende respinta".

Fonte: Repubblica
[Modificato da binariomorto 03/02/2011 14:43]


03/02/2011 15:16
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.975
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Federalismo, al via Commissione
Baldassarri (Fli) vota contro. Leone (Pdl), andare avanti.
Vertice Lega, Tremonti, La Loggia


ROMA - E' 15-15 il risultato del voto sul federalismo municipale in esame alla Bicamerale nella commissione per l'attuazione del Federalismo. Il parere è stato respinto con il voto compatto delle opposizioni: Terzo Polo, Pd e Idv hanno votato no raggiungendo quota 15, la stessa della maggioranza con i voti di Pdl, Lega e della senatrice Svp Helga Thaler. Alla votazione ha partecipato anche il presidente della Commissione Enrico La Loggia.

La Lega ha tentato di votare per parti separate i pareri al provvedimento: il tentativo è stato tuttavia bocciato dalle opposizione. Per evitare il blitz, infatti, Massimo Barbolini e Felice Belisario (Idv) hanno ritirato le loro relazioni e quindi la Lega ha ritirato la propria proposta.

PD: DOPPIA BOCCIATURA,GOVERNO TRAGGA CONSEGUENZE - "Si tratta di una doppia bocciatura, sia di natura politica che nel merito del provvedimento. Il centrodestra e il governo traggano le conseguenze". Così Davide Zoggia, responsabile Enti locali del Pd, ha commentato la bocciatura del decreto sul federalismo municipale.

LEONE (PDL), SI PUO' ANDARE AVANTI - "E' solo un parere consultivo. Si può andare avanti". Così Antonio Leone, parlamentare del Pdl, lasciando palazzo San Macuto, commenta l'esito del voto della Bicamerale sul federalismo.

DOPO VOTO RIUNIONE LEGA-TREMONTI-LA LOGGIA - Dopo l'esito del voto sul decreto del federalismo fiscale sul fisco municipale gli esponenti della Lega presenti in Commissione stanno facendo il punto con il presidente Enrico La Loggia. Alla riunione sono presenti il leader della Lega Bossi e i ministri Calderoli e Tremonti e altri esponenti del Pdl e Lega presenti in commissione.

TAMBURINI,CEDOLARE SECCA CREA ASIMMETRIE MERCATO - L'introduzione della cedolare secca sugli affitti, prevista dal federalismo municipale, "é un provvedimento che ancora una volta va a creare figli e figliastri, o comunque asimmetrie del mercato, che a loro volta creano distorsioni nell'allocazione delle risorse". E' quanto ha spiegato il presidente di Federimmobiliare, Gualtiero Tamburini, a margine del convegno "La manovra finanziaria in tema di catasto e pubblicità immobiliare", organizzato dall'Agenzia del Territorio e da Arel (Associazione Real Estate Ladies). La cedolare secca "dovrebbe riguardare tutti i redditi prodotti da investimenti immobiliari, non solo quelli da locazione di abitazione", ha aggiunto Tamburini, convinto che non si tratti "di un'operazione strutturale". Per esserlo, dovrebbe infatti riguardare "tutti i redditi prodotti da immobili". In merito ad un'eventuale introduzione di un'imposta patrimoniale, secondo Tamburini, "avrebbe ricadute molto negative dal punto di vista psicologico, sulle aspettative di investimento". Per recuperare risorse "mi sembrerebbe meglio accelerare le dismissioni di aziende pubbliche", piuttosto che ricorrere all'imposizione fiscale.

BALDASSARRI, MIA VALUTAZIONE NON POSITIVA - Mario Baldassarri, membro di Fli in commissione bicamerale sul federalismo, non ha sciolto i dubbi sul suo orientamento di voto. In sede di dichiarazione di voto ha infatti detto che "la mia valutazione non può essere positiva", lasciando così aperte le strade sia dell'astensione che del voto contrario al testo.
Al termine del suo intervento Baldassarri ha sottolineato come anche se durante il dibattito in commissione si sia dimostrato che è possibile trovare delle convergenze e lavorare insieme per una riforma strutturale e che duri nel tempo, il provvedimento attualmente comporta "meno autonomia per i Comuni e il rischio di un aumento della pressione fiscale". Per questo, ha evidenziato, "con profondo rammarico la mia valutazione sull'attuale testo del provvedimento non può essere positiva". Un giudizio che, di fatto, però lascia aperta anche la possibilità che il senatore si astenga anche se il suo giudizio sembrerebbe propendere per il no. Nel caso il senatore opti per l'astensione il provvedimento, a conti fatti, verrebbe approvato con 15 voti a favore e 14 contrari, mentre nel caso voti contro verrebbe respinto con un 15 a 15.

INCONTRO FINI-BOSSI STAMATTINA ALLA CAMERA - Si è tenuto questa mattina, a quanto si apprende, un incontro alla Camera tra il leader della Lega, Umberto Bossi, e il presidente Gianfranco Fini. Bossi si è recato di buon mattino a Montecitorio per il colloquio che ha riguardato, tra l'altro, il federalismo fiscale.

Fonte: ANSA


04/02/2011 00:44
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.975
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Stop in Commissione. Premier ai suoi:
'Avanti'. Bossi: 'Voto? Non penso'

Bersani: 'Colpo di mano inaudito'. Bossi: 'Manteniamo le promesse'.
Berlusconi: 'Patto con Lega è saldo'. Ora decide il Colle


Dopo la parità che in Bicameralina ha bloccato il provvedimento sul fisco municipale, il governo riunisce un Cdm straordinario e vara lo stesso il decreto. Il provvedimento andrà al Quirinale. Capotosti: schiaffo a parlamento, Napolitano potrebbe non firmarlo. Bossi: Lega mantiene promesse. Opposizioni: governo espropria parlamento.

OK DEFINITIVO CDM A DECRETO CON NOVITA' BICAMERALE.
ORA COLLE DOVRA' EMANARLO, POI IN GAZZETTA UFFICIALE
- Via libera definitivo del Consiglio dei ministri al decreto del federalismo fiscale sul fisco comunale. Il testo approvato è quello contenete le modifiche discusse in questi mesi dalla commissione bicamerale e che ha avuto l'ok dell'Anci nonostante il voto di oggi dell'organismo presieduto da La Loggia che ha respinto il parere sul testo, contenente quelle nuove misure, con un 15 a 15. La maggioranza sottolinea, infatti, come il no implichi una non espressione del parere da parte della commissione, mentre il Parlamento si è pronunciato comunque su un testo contenente le nuove misure rispetto a quello emanato il 4 agosto con il parere favorevole espresso dalla commissione Bilancio del Senato questa mattina prima del voto della bicamerale e "in esito alle votazioni conclusesi nella seduta pomeridiana del 2 febbraio 2011". Il testo dovrà ora essere emanato dal Quirinale e poi potrà essere pubblicato in Gazzetta Ufficiale.

BERSANI, DA CDM COLPO DI MANO INAUDITO - "Un inaudito schiaffo al Parlamento, una lesione senza precedenti delle prerogative delle commissioni parlamentari fissate per legge. Un vero atto di arroganza. Il governo Berlusconi-Bossi, dopo tanta propaganda, finisce per approvare con un colpo di mano il federalismo delle tasse". Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, attacca l'approvazione in Consiglio dei Ministri del decreto sul federalismo municipale.

LEGA, RISULTATO CHE PAESE ASPETTAVA - "L'adozione da parte del Consiglio dei Ministri del decreto sul Federalismo municipale è un atto dovuto nel rispetto delle prerogative del Parlamento. Infatti la legge 42 dà il compito al governo di emanare il decreto visto che la V commissione Bilancio del Senato ha espresso un parere favorevole. Il pareggio che si è realizzato in Commissione Bicamerale ha determinato la non espressione del parere da parte della Commissione stessa". Lo dichiarano in una nota congiunta il capogruppo della Lega Nord alla Camera, Marco Reguzzoni e quello del Senato, Federico Bricolo. "Abbiamo aspettato - specificano i due presidenti - con numerosi rinvii e abbiamo accolto numerosissimi emendamenti parlamentari e tutte le richieste dell'Anci. Ô pertanto doveroso che il governo abbia proceduto lungo le linee che la legge delega gli ha affidato, approvando un decreto che ha recepito completamente il parere della V Commissione Senato".

UDC, DA GOVERNO ATTO VOLGARE E VIOLENTO - "Un atto volgare e violento, adottato nella più assoluta illegalità costituzionale, che apre un ulteriore conflitto istituzionale, questa volta tra Governo e Parlamento". Lo dichiarano in una nota congiunta il presidente dei senatori Udc, Gianpiero D'Alia, e il vice presidente dei deputati Udc, Gian Luca Galletti. "Il Governo - sottolineano gli esponenti centristi - ha ricevuto una delega dal Parlamento, che avrebbe dovuto esercitare nel rispetto delle indicazioni del legislatore e della Commissione bicamerale appositamente istituita. L'Esecutivo - proseguono i due esponenti Udc - l'ha violata in maniera autoritaria e antidemocratica per un mero calcolo politico e per garantirsi una triste sopravvivenza. A questo punto, la Commissione bicamerale è inutile e ancor di più il suo presidente, che non ne difende le prerogative istituzionali. Se avesse un minimo di dignità e rispetto per le istituzioni, La Loggia dovrebbe dimettersi".

BERLUSCONI AI SUOI: AVANTI, PATTO LEGA SALDO - Il patto con la Lega è saldo. Il governo va avanti. Lo ha ribadito il premier Silvio Berlusconi, secondo quanto riferito da alcuni presenti, nel corso del vertice di maggioranza a palazzo Grazioli.

Fonte: ANSA


05/02/2011 00:32
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.975
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Federalismo, Napolitano stoppa il dl
Berlusconi sminuisce: "Fatto procedurale

"Il presidente della Repubblica rinvia al governo il controverso provvedimento. "Irricevibile, comportamento scorretto". Calderoli: "Orgoglioso del decreto e senza paura del Parlamento"

ROMA - "Irricevibile". Così il presidente della Repubblica bolla il decreto sul federalismo approvato ieri in fretta e furia dal Consiglio dei ministri dopo la bocciatura nella commissione Bicamerale. "Non ci sono le condizioni per varare il decreto". Il Quirinale fa sapere di non poterlo emanare. Ma non basta. Nella lettera con cui ha decretato lo stop, Giorgio Napolitano osserva che "non giova a un corretto svolgimento dei rapporti istituzionali la convocazione straordinaria di una riunione del governo senza la fissazione dell'ordine del giorno e senza averne preventivamente informato il presidente della Repubblica, tanto meno consultandolo sull'intendimento di procedere all'approvazione definitiva del decreto legislativo".

LA SCHEDA SUL FEDERALISMO

Poche ore prima del no del Quirinale, sbarcando a Bruxelles per il Consiglio Europeo, Silvio Berlusconi aveva auspicato proprio di "non avere problemi con Napolitano". Poi, la replica, arrivata in tarda mattinata, affidata a un comunicato: "Il presidente della Repubblica ha inviato una lettera al presidente del Consiglio in cui rileva che non sussistono le condizioni per procedere alla richiesta
emanazione". Ed è lo stesso Berlusconi a osservare, poi, in serata, che lo stop del Colle è "un fatto procedurale".

Il Colle: "Irricevibile". Nella nota del Quirinale si precisa che non ci sono le condizioni per procedere all'emanazione "non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l'esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall'art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari". Pertanto, riferisce ancora il Quirinale, Napolitano ha comunicato a Berlusconi "di non poter ricevere, a garanzia della legittimità di un provvedimento di così grande rilevanza, il decreto approvato ieri dal governo".

Bossi: "Alle Camere la prossima settimana". Alla nota ha risposto Umberto Bossi nel corso di quella che ha definito "una lunga e cordiale telefonata". E ha assicurato che si recherà in Parlamento insieme a Roberto Calderoli a dare comunicazioni sul decreto. Il leader del Carroccio, informa un comunicato, ha preso il duplice impegno di salire al Colle la prossima settimana e di andare con Calderoli nelle aule parlamentari a dare comunicazioni sul decreto.

Calderoli: "Pronto a chiedere fiducia in Cdm". Dispiaciuto di "perdere così dieci, quindici giorni" per quelle che definisce "sterili polemiche" è proprio Calderoli, che si dice comunque orgoglioso di un decreto che resta "non suscettibile di modifiche". "L'unica cosa che prevede la legge è che il governo dia comunicazioni alle Camere, dopo di che può esserci un voto su di esse ma il testo resta quello. Non ho paura di andare a mostrare in Parlamento un prodotto di cui siamo orgogliosi", ha detto il ministro a Radio Padania Libera. Per lui la decisione di Napolitano è solo "un'interpretazione". "Io - spiega - pensavo che una volta recepite le osservazioni delle commissioni di Camera e Senato potessimo passare all'approvazione. Il Colle ritiene sia necessario un passaggio in Aula in base al quarto comma dell'articolo 2 della legge 42. Sono convinto che questo federalismo sarà approvato dalle Camere". E se i gruppi parlamentari decideranno di presentare dei testi da mettere al voto dell'aula "sulle comunicazioni che farò" sul federalismo municipale, allora "io chiederò il voto di fiducia", ha annunciato il ministro da Radio Padania sottolineando che avrebbe però preferito un provvedimento "ancora più federalista. Ma questo è un gradino".

Le reazioni. Parla di "una vergogna" e di un "incredibile strappo alle regole costituzionali" Pier Luigi Bersani. "Sul federalismo dico al centrodestra fermatevi - insiste il segretario del Pd - non si può forzare la mano su un tema così delicato". Poi, alla Lega: "Con Berlusconi il federalismo non lo farete". "Noi siamo un partito - conclude - intimamente autonomista ma non potremo mai sostenere pasticci senza capo né coda". Per il presidente dell'Idv Antonio Di Pietro, dopo lo stop del Colle e la bocciatura del Parlamento "abbiamo la prova che il Paese si sta avviando verso un pericoloso regime. Se Berlusconi non viene fermato in tempo, e ci auguriamo che si dimetta, questo processo sarà irreversibile e peserà come un macigno sul futuro economico, politico, sociale e morale dell'Italia".

Un "atto dovuto" quello di Napolitano, sottolinea Pier Ferdinando Casini, perché altrimenti "sarebbe stata una follia prendere una scorciatoia di questo tipo". Non è d'accordo il capogruppo del Pdl alla Camera, Fabrizio Cicchitto: "E' evidente - osserva - che deve esserci un passaggio parlamentare nelle aule di Camera e di Senato. Rispetto a polemiche del tutto strumentali o forzate della sinistra, non si può ignorare che finora sul tema ci sono stati riscontri in almeno sei commissioni parlamentari". E Fabio Granata, a nome di Fli: "Cosa aspetta la Lega a prendere atto che il berlusconismo è finito? Occorre aprire una pagina nuova e costituente nella quale la Lega può essere, insieme a noi e alle altre forze politiche, protagonista. Ma Berlusconi deve fare un passo indietro".

Per il presidente della Corte Costituzionale Ugo De Siervo, quello di cui si sta parlando "non è federalismo". "Se nascesse, in ipotesi, un conflitto giuridico, non politico, arriverebbe davanti alla Corte e quindi la Corte sta zitta. Quello che si può dire tranquillamente, ma non riguarda il conflitto, è che dire federalismo municipale è una bestemmia: è come dire che un pesce è un cavallo, sono due cose che non stanno insieme. Si chiama autonomia finanziaria - spiega - il federalismo è un processo di unificazione progressiva di Stati che erano sovrani verso un unico Stato gestore. Che c'entra questo con l'autonomia finanziaria dei Comuni decisa dal Parlamento nazionale?".

Fonte: Repubblica


07/02/2011 23:37
 
Email
 
Scheda Utente
 
Modifica
 
Cancella
 
Quota
OFFLINE
Post: 104.975
Post: 5.034
Registrato il: 05/07/2007
Registrato il: 09/09/2007
Sesso: Maschile

MODERATORE

SUPERSAGGIO
Calderoli torna a minacciare elezioni
"Rivedere commissioni o staccare la spina"

Il ministro per la Semplificazione conferma l'impegno preso dal Senatùr dopo che il Colle aveva giudicato "irricevibile" il decreto attuativo del federalismo fiscale. Ma punta il dito sugli equilibri da rivedere negli organismi parlamentari "dopo le mutazioni avvenute nella maggioranza". Duro il Pd: "Ipotesi inammissibile"

ROMA - La Lega torna a minacciare elezioni anticipate. E stavolta lo fa con un ministro che sul tema è stato sempre molto prudente. Secondo Roberto Calderoli dopo quanto avvenuto con il decreto per il federalismo municipale nella Bicamerale "si deve porre il problema della maggioranza oltre che alla Camera e al Senato anche nelle commissioni. Questo è il primo punto da correggere, altrimenti è meglio staccare la spina". Il riferimento del ministro è ovviamente alla approvazione del decreto attuativo del federalismo fiscale in consiglio dei ministri del 3 febbraio, poco ore dopo la bocciatura del provvedimento in una commissione bicamerale ricalcante al suo interno equilibri tra maggioranza e opposizione precedenti la fuoriuscita di Fini dal Pdl e la successiva nascita di Futuro e Libertà.

Detto questo, per il dirigente leghista è chiaro che l'obiettivo del federalismo è prioritario rispetto all'ipotesi di voto anticipato: "La Lega da trent'anni insegue il federalismo e, ragionevolmente, in un paio di mesi la riforma del federalismo fiscale avrà un suo quadro generale. Dopo trent'anni di battaglia, e di fronte a due mesi in più per portare a casa il risultato, la spinta di Bossi ad andare avanti è una scelta di buonsenso".

L'incontro con Napolitano. "Andremo a parlare con il presidente della Repubblica ma non domani", dice a Sky Tg24 il ministro della Semplificazione: "Noi abbiamo sempre tenuto in grande considerazione il presidente della Repubblica e periodicamente, con Bossi, andiamo ad aggiornarlo sul cammino della riforma".

La spinta di Bossi aveva ripreso vigore subito dopo la nota con cui il Quirinale aveva giudicato "irricevibile" il decreto sul federalismo fiscale il giorno dopo l'approvazione del provvedimento in consiglio dei Ministri. Approvazione che aveva acceso le rimostranze dell'opposizione, scandalizzata dalla volontà dell'esecutivo di andare avanti ignorando l'orientamento emerso in Parlamento, per una maggiore e condivisa riflessione sulla riforma. Per questo, il 4 febbraio, Napolitano rilevava come non il decreto attuativo del federalismoi fiscale andava respinto "non essendosi con tutta evidenza perfezionato il procedimento per l'esercizio della delega previsto dai commi 3 e 4 dall'art. 2 della legge n. 42 del 2009 che sanciscono l'obbligo di rendere comunicazioni alle Camere prima di una possibile approvazione definitiva del decreto in difformità dagli orientamenti parlamentari".

Lo stesso giorno, di fronte all'impasse, Umberto Bossi si affrettava ad annunciare comunicazioni sul decreto alle Camere "la prossima settimana", dopo "una lunga e cordiale telefonata" col capo dello Stato. Il leader della Lega aveva quindi assicurato la sua presenza in Parlamento assieme a Calderoli.

L'idea di rivedere la composizione delle commissioni non piace affatto però al Pd. "Non è ammissibile - dice Ettore Rosato, componente dell'Ufficio - di presidenza del gruppo del Pd alla Camera - che il governo prenda di mira la composizione delle commissioni parlamentari quando si trova in difficoltà con i provvedimenti". "Questo modo di procedere - aggiunge - conferma che Pdl e Lega non hanno intenzione di governare e fare riforme ma solo di portare a casa in fretta e furia bozze di legge inattuabili".

In serata, tradizionale cena ad Arcore tra il premier e lo stato maggiore leghista. All'uscita, bocche cucite: Umberto Bossi si è allontanato in auto senza fermarsi a parlare con i giornalisti.

Fonte: Repubblica


Amministra Discussione: | Chiudi | Sposta | Cancella | Modifica | Notifica email Pagina precedente | 1 | Pagina successiva
Nuova Discussione
Rispondi

Feed | Forum | Album | Utenti | Cerca | Login | Registrati | Amministra
Crea forum gratis, gestisci la tua comunità! Iscriviti a FreeForumZone
FreeForumZone [v.6.1] - Leggendo la pagina si accettano regolamento e privacy
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 17:18. Versione: Stampabile | Mobile
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com
www.bwgroup.it *** *** Suoneria Cellulare******* habitamos ***
..:: A L T R I ..... G E M E L L A G G I ::..
**TOPMANGA FORUM**~ A.C Milan~ THE FROZEN FORUM ~ Cogito Ergo Sum ~ eyes on anime ~ Virtual Graphic ~ Il mondo di Vanish ~ Lauren 4ever ~ Dragon Ball 4Ever GDR ~ Top forum - the best of all ~ ilmondoincantato ~ UFOOUTLINE ~ The Dark Side Of The World ~ giuggyna.it ~ MuroSpam ~ WLF 46 ~ Dinda & Baldo's forum ~ Cincischio ~ Aldo, Giovanni e Giacomo ~ sulle ali della fantasia ~ Crazy off Topic ~ IL BIVACCO ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~ FORUM ~