Iran, ancora violenti scontri
La polizia spara sulla folla in piazza
A Teheran si registrano nuovi violenti scontri tra le forze dell'ordine e i manifestanti. Secondo quanto riferiscono alcuni blog iraniani, la polizia ha aperto il fuoco contro circa cinquemila persone che si sono radunate in piazza Baharestan, rispondendo all'appello di Mir Hossein Mousavi. "E' un massacro", hanno riferito alcuni testimoni alla Cnn. Stando sempre ai blogger, Mousavi sarebbe ai domiciliari e una ragazza sarebbe morta negli scontri.
20.05 - In Rete nuovo video di una vittima. Dopo la morte in diretta di Neda, un nuovo video caricato su Youtube mostra la tragica fine di un giovane "colpito dalle milizie basiji" nel corso delle manifestazioni di oggi. Il ragazzo viene trascinato sanguinante tra le urla della gente. Gli occhi sono sbarrati.
19.45 - Tv di Stato: "Conteggio riconferma risultato". La televisione di stato iraniana riferisce in un titolo in sovrimpressione che il riconteggio parziale dei voti delle elezioni presidenziali del 12 giugno ha confermato il risultato con la vittoria di Ahmadinejad.
19.20 - Cnn: "Bastoni e spari". Una violenta repressione è in corso a Teheran. Lo scrive la Cnn nel suo sito internet. Sul sito della televisione americana si riporta che "forze di sicurezza colpiscono con bastoni e con armi da fuoco i dimostranti che hanno provato a radunarsi in una piazza di Teheran per continuare le proteste". La Cnn cita un testimone secondo il quale le forze di sicurezza picchiano la gente "come animali". "E' un massacro", hanno riferito alcuni testimoni alla Cnn.
19.08 - I blog: "Domiciliari per Mousavi, morta una ragazza". I giovani iraniani sospettano che nelle ultime ore Mir-Hossein Mousavi e Mehdi Karroubi siano stati posti agli arresti domiciliari o che comunque siano sotto stretto controllo da parte delle autorità iraniane. Lo si apprende dai blog. Nel frattempo su Twitter circolano anche alcune voci sulla morte di una ragazza durante i nuovi scontri.
18.00 - Frattini: "Teheran è un problema". L'Iran è "un problema per la comunità internazionale". Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini, a Stoccolma. Riferendosi a quanto accade nella capitale iraniana, dove sono in corso cariche armate della polizia per disperdere i manifestanti, il capo della diplomazia italiana ha definito queste notizie "orrende" e in grado di "gettare discredito sulle autorità di Teheran".
16.01 - Spari in piazza a Teheran. Circa 5.000 persone si sono riunite nella piazza Baharestan a Teheran, rispondendo all'appello di Mir Hossein Mousavi, e sono in corso scontri con la polizia. Diversi messaggi Twitter segnalano le cariche della milizia Basiji: "La polizia spara, una ragazza è stata colpita e ci impediscono di aiutarla", afferma uno di questi.
15.52 - Usa accusati di complotti. Non solo la Gran Bretagna, ma anche gli Usa sono coinvolti nell'organizzazione dei disordini in Iran, secondo quanto ha affermato il ministro dell'Interno, Sadeq Mahsuli, citato dall'agenzia Fars. "La Gran Bretagna, gli Usa e il regime sionista sono i principali elementi coinvolti dei recenti disordini", ha detto Mahsuli, aggiungendo che "tutti i gruppi terroristi sono stati mobilitati a questo fine".
15.29 - Ungheria convoca ambasciatore Iran. L'Ungheria ha convocato l'ambasciatore in Iran esprimendo "preoccupazione" sulle restrizioni di Teheran per i media stranieri e per sollecitare la Repubblica islamica a garantire alla popolazione il diritto alla libertà di espressione.
14.00 - "Ridurremo i rapporti con Londra". "E' allo studio del nostro governo la possibilità di ridurre il livello delle relazioni con la Gran Bretagna". Lo ha annunciato oggi il ministro degli Esteri iraniano, Manuchehr Mottaki.
13.29 - In Olanda boicottano il caviale iranianao. Stop al caviale iraniano. La società Persian Caviar, uno dei principali importatori di questo prodotto di lusso in Olanda, ha deciso di iniziare un boicottaggio dell'Iran. "Non darò più denaro a un regime che sta massacrando la popolazione", ha detto Hossein Akef, il direttore iraniano della società.
12.32 - "Non autorizzati raduni di lutto". Il ministero dell'Interno ''non ha concesso l'autorizzazione'' per raduni di protesta che dovessero essere tenuti domani in segno di lutto in Iran per commemorare i manifestanti uccisi nei giorni scorsi. Lo ha detto il ministro, Sadeq Mahsuli, citato dall'agenzia Isna.
12.10 - Teheran: "Rivoltosi" hanno ricevuto soldi dalla Cia. I "rivoltosi" che manifestano contro la rielezione del presidente iraniano Mahmoud Ahmadinejad hanno ricevuto fondi dalla Cia statunitense e dall'opposizione in esilio. Lo afferma il ministro degli Interni iraniano, Sadegh Massouli.
11.45 - Khamenei: "Tutti devono rispettare la legge''. La Guida suprema iraniana, ayatollah Ali Khamenei, ricevendo i membri del Parlamento, ha dichiarato: ''Il sistema islamico e il popolo non accetteranno ad alcun costo l'uso della forza''. Khamenei si è riferito, nei fatti, riferimento alle manifestazioni contro la rielezione del presidente Mahmud Ahmadinejad. "Tutti devono rispettare la legge'', ha detto.
11.09 - "Un dovere continuare le proteste". La moglie di Mousavi ha fatto sapere che è suo "dovere" continuare "legalmente" le proteste per preservare il diritto elettorale del popolo.
09:40 - Mottaki: non andrò al vertice G8 a Trieste. Il ministro degli Esteri iraniano Manouchehr Mottaki ha detto che non ha in programma di partecipare al vertice dei capi delle diplomazie del G8 che si svolgerà a fine giugno a Trieste. Lo ha riferito l'agenzia stampa Isna. "Non prevedo di andare in Italia", ha detto Mottaki ai giornalisti.
08.11 - Arrestati 25 giornalisti. Circa 25 giornalisti e membri del personale del quotidiano Kalemeh Sabz del riformista Mir Hossein Mousavi sono stati arrestati. Lo ha riferito alla France presse un membro della redazione del giornale.
07.44 - Candidato conservatore ritira ricorso. Il candidato conservatore alle presidenziali iraniane, Mohsen Rezai, ha deciso di ritirare ilsuo ricorso contro le presunte irregolarita' nello scrutinio. Lo ha riferito l'agenzia ufficiale "Irna", citando una lettera inviata dal candidato al Consiglio dei guardiani della costituzione. "La situazione politica, sociale e di sicurezza del Paese è entrata in una fase sensibile e determinante, più importante delle elezione", ha scritto Rezai.
01.33 - Ospedali controllati. "Tutti gli ospedali sono circondati dalla milizia per controllare perché la gente ci entra, se per ferita da arma da fuoco o da manganello. Ti arrestato e picchiano", ha scritto un utente di Twitter che ha aggiunto: "Tutte le ambasciate straniere sono circondate dalla milizia per fermare la gente" che cerca di entrarvi.
00.20 - Sul web elenco dei brogli. Uso improprio di fondi pubblici, nomine pilotate tra gli organizzatori della consultazione, schede senza numero di serie, troppi timbri in circolazione, rappresentanti di lista dell'opposizione tenuti alla larga dai seggi dove forse sono arrivate urne già piene di voti: sono queste alcune accuse di brogli lanciate dall'opposizione sconfitta in Iran alle elezioni del 12 giugno. E' quanto emerge da un comunicato di tre pagine pubblicato sul sito del principale candidato sconfitto, il moderato Mir Hossein Mussavi.
Fonte:
tgcom