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Trionfo di cioccolata e dolcetti della migliore tradizione piemontese da gustare nei palazzi più belli tra Torino e dintorni. Sono le 'merende reali' un'iniziativa che fa rivivere i fasti della passato
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Un tuffo nella cioccolata per scoprire un passato lontano, non solo nel tempo, ma anche dalle usanze della gente “comune”. "Merenda reale" è un'iniziativa promossa da Turismo Torino e provincia, tante occasioni per vivere e gustare il momento della merenda come era tradizione alla corte dei Savoia, nei weekend dal 26 ottobre all'8 dicembre.
Un'abitudine nata nel XVII secolo e proseguita nelle lussuose stanze del re di Sardegna, dove la vita dei cortigiani era scandita da ricevimenti e feste che facevano da cornice alle tavole imbandite di ogni ben di dio. Il pranzo veniva consumato alle 12, la cena alle 16, il resto: puro godimento. La merenda in particolare era il momento più goloso. La cioccolata era un bene prezioso, un lusso che solo gli appartenenti alla nobiltà potevano permettersi. Servita con dolci tipici dell'antica tradizione piemontese, riuniva attorno a sé dame e nobiluomini, testimone silenziosa di pettegolezzi e trame politiche.
L'atmosfera di secoli andati torna protagonista proprio in quei luoghi: una serie di appuntamenti con la "Merenda reale" in antiche pasticcerie e palazzi storici della provincia di Torino e nel Canavese. Tutto sarà preparato nei minimi particolari per ricreare lo scenario che faceva da sfondo alle chiacchiere, ai lazzi e alle discussioni politiche che si tenevano a corte. I pasticceri e i camerieri hanno infatti seguito un corso di un'esperta di galateo su come allestire la sala, preparare il menu e spiegare, attraverso aneddoti e curiosità, l'abitudine regale della merenda.
Potrete dunque sedervi e farvi servire da pasticceri e inservienti vestiti con gli abiti di corte del 1700: pantaloni o gonna rigorosamente marroni, camicia bianca e coccarda blu Savoia. La tavola sarà preparata con tovaglie di colore bianco e rosso, i colori della casata dei re d'Italia. Due le portate della merenda: appena preso posto vi sarà servita cioccolata calda fumante (anche aromatica) assieme a un vassoio di "bagnati": pasticcini secchi, biscotti da intingere, paste savoiarde alla provenzale, paste Savoia alla piemontese, canestrelli, torcetti, lose golose, gofri e lingue di suocera.
La seconda portata consisterà invece da un piattino con varie specialità al cioccolato e non, come praline, torte, torrone, “ diablottini” (i cioccolatini più antichi del mondo) e molto altro ancora.
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Un'occasione per gustare sapori antichi in un contesto originale, ma anche un'opportunità di visitare le preziose residenze di nobili del tempo, come il palazzo reale della prima capitale d'Italia, abitato dagli Aragonesi prima e, dopo il 1720, da i nobili di casa Savoia divenuti re di Sardegna; il castello di Masino, sede per un millennio dell'antica famiglia dei conti Valperga, con il suo giardino monumentale e il ricco museo delle carrozze settecentesche; o il palazzo dei marchesi D'Oria a Cirié, nell'alto Canavese, una delle "delizie di caccia" dei Savoia, con un grande parco e un'ala dedicata proprio al soggiorno della famiglia reale, quando passava di qui lungo il suo "tour" venatorio.
Tra i diversi appuntamenti da segnalare proprio quello al castello di Masino, nel salone Marchesa Vittoria, che prende il nome dall'ultima discendente dei conti Valperga, morta nel 1987. La sala era il deposito delle carrozze d'epoca, ora è stata ristrutturata ed è divenuta un salone polifunzionale che ospita un'esposizione di arredi d'epoca. Un'altra location interessante sarà quella di Villa Malfatti a San Giorgio Canavese. Una villa fatta costruire all'inizio dell'800 dalla cantante lirica Teresa Belloc, una delle preferite del compositore Gioachino Rossini.
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