Ero decisamente curioso di vedere questo dvd uscito nel febbraio 2004, che racconta della guerra di ascolti televisivi tra la Wwe e la Wcw, vera superpotenza del wrestling intorno al 1997-98. Invece sono rimasto abbastanza deluso perchè in fin dei conti i commenti, le storie e i racconti di quel periodo sono noti e conosciuti quasi a tutti. Resta il fatto che un documento del genere è sempre un ottimo servizio a chi, come me, ha abbandonato per forza l'allora Wwf non sentendone più parlare per diversi anni. Il faccia a faccia parte nel 1995 quando la Wcw inizia ad acquistare le grandi stelle di Vince McMahon: Hulk Hogan, Randy Savage, Lex Luger e un anno più tardi Kevin Nash e Scott Hall. Ted Turner, il miliardario che prese in mano le redini della federazione di Atlanta, diede ad Eric Bischoff carta bianca nello show Nitro, il quale divenne per quasi due anni il pilastro del wrestling il lunedì sera, con Raw in evidente difficoltà in termini di ratings. Parlano i protagonisti che si sono intrecciati sia in una che nell'altra federazione, vengono riproposti i segmenti che hanno lasciato il segno come Hulk Hogan versione heel, lo Screwjob di Montreal, la faida Austin-McMahon, la nascita della Dx e la rimonta difficile ma inevitabile della Wwe con l'Era Attitude, infine il colpo finale del fallimento Wcw e dell'acquisizione da parte di Vinnie Mac della compagnia avversaria.

Due ore raccontate a tutta velocità, tralasciando particolari interessanti che avrebbero meritato più spazio e maggiori dettagli, sulla fine della Wcw per esempio, sull'addio di tanti talenti, sulla vicenda Russo-Hogan, sulle amicizie vere e presunte nel backstage di entrambe le federazioni. E poi Goldberg, che viene citato per pochi minuti all'interno del dvd, Sting, Austin, Bret Hart e Hogan che addirittura non vengono interpellati pur avendo scritto pagine epiche di questo duello a distanza.

Restano pecche indelebili, senza ombra di dubbio, ma il dvd Monday Night War resta un gustoso assaggio di quello che è successo in un periodo indimenticabile, e forse inarrivabile, per il wrestling.

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